FIGURINE BENEVENTANE. Il Sannio in gioco. Dissertazioni sulle icone storiche di Benevento e Provincia ISBN EAN 9788872974353 (I ed.lancio)

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DAL VOLUME

In un opuscolo intitolato “La Provincia stregata”, sicuramente da ripubblicare, sono contenuti i suggerimenti al turista dello scrittore Domenico Rea (1921-1994): “Per esplorare il Sannio -giacché di questo si tratta- bisogna insediarsi a Benevento e considerarla un campo-base. Si riguardi la carta geografica. La capitale della provincia sannita è una sorta di faro. I suoi raggi si allungano in tutte le direzioni. Rassomigliano ad un ostensorio. Ma per intendere meglio l’antica e drammatica storia (o lezione) di Benevento conviene lasciarla come ultimo approdo, perché Benevento è il riassunto del Sannio.”
Nel piovoso 6 novembre 1885, sul treno Napoli-Foggia delle 22:10 all’altezza della stazione di Casalduni, veniva assassinato il bagagliere Valentino Guidi, custode di denaro e preziosi in parte trafugati.
Dopo rapide indagini, fu arrestato Torquato Renzi, ex deviatore nativo di Sant’Arcangelo di Romagna. Due anni e mezzo dopo, iniziava il processo presso la Corte d’Assise di Benevento.
Inviato dal “Corriere di Napoli” di Edoardo Scarfoglio, il 16 maggio 1888 giungeva in città un cronista giudiziario d’eccezione, Salvatore Di Giacomo (1860-1934).
Il 3 settembre 1860, senza colpo ferire, Benevento si sollevò contro il potere pontificio decretando la cacciata dell’ultimo delegato apostolico, raccontata da Salvatore Rampone nelle sue Memorie politiche (1898): “Monsignor Agnelli, visto che…niente più gli restava a sperare, chiese di liberamente partire alla volta di Roma, ciò che non gli fu punto vietato, e nel giorno 5 settembre lasciò Benevento, ricevendo l’onore delle armi, nel passare sul ponte di S. Maria della Libera… Il governo dei Papi finiva così, in questa città, dopo oltre otto secoli di assoluto dominio, mercé la rivoluzione unitaria nazionale, compiuta da pochi e ardimentosi suoi figli e non della gente venuta di fuori col Signor Giuseppe De Marco…”,,,

Description

Abstract:
Le figurine, in particolare quelle dei calciatori, hanno segnato la nostra infanzia, profumata anche da quelle che si nascondevano nelle scatole dei detersivi.
Le figurine che “leggerete” nel presente volume si ispirano, però, a quelle inventate nel 1872 dal chimico tedesco Justus von Liebig e che si occupavano dei vari aspetti della vita umana, della natura, della storia, dei monumenti, delle scienze, delle arti.
Con originali figurine tematiche, stampate con la tecnica litografica, il barone von Liebig riuscì a promuovere il suo estratto di carne.
Con questa prima serie di figurine, abbinate ad estratti di storia locale, noi cercheremo di attirare la meritata attenzione sul nostro incantevole territorio.
Insomma, Martignetti, ha messo in gioco il Sannio. 1. DIOMEDE INCONTRA ENEA
2. LA GIOCONDA DEL SANNIO
3. L’EGITTO A BENEVENTO
4. TORO APIS
5. I SANNITI
6. LA TAVOLA DEI LIGURI BEBIANI
7. LA FIBULA LONGOBARDA
8. IL PRINCIPE ARECHI
9. CANTO BENEVENTANO
10. SANTA SOFIA DOPPIA CHIESA
11. IL BURRO DI SAN BARTOLOMEO
12. IL VINO AFFUMICATO
13. IL TORRONE DI BENEVENTO
14. EBREI DA RICORDARE 15. UNISANNIO A ROFFREDO EPIFANIO
16. BENEVENTO A CAVALLO
17. I RUDERI DEL TEATRO
18. LA COLONNA DI S. LORENZO
19. ROGHI DI STREGHE ED ERETICI
20. GALATEO DELLA CASA
21. TROPPO FRANCO
22. L’ASINO DI PINO
23. LA FENICE DEI MATEMATICI
24. LE GOVERNATRICI
25. GIANNELLI E IL PROCESSO AGLI ATEISTI
26. ANTONIO COCCHI
27. LADY HOLLAND A BENEVENTO
28. NICOLA VESSICHELLI 29. ELISA E IL PAGLIETTA 30. LA PROVINCIA STREGATA

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Editorial Review

LA VERA STORIA DI LADY HOLLAND A BENEVENTO E DEL BUE APIS

 

Nata nel 1771 in Giamaica, dove il padre era proprietario di tre piantagioni di zucchero, Elizabeth Vassall venne data in moglie nel 1786 al quarantottenne baronetto Godfrey Webster, da cui avrà cinque figli, con grandi propensioni al gioco e al bere, che lo resero costantemente violento.
Dopo un lustro vissuto nella residenza di Battle Abbey, dove pensò spesso al suicidio, convinse il marito a compiere un Grand Tour, dal 1791 al 1796, in Francia, in Germania, in Austria e in Italia.
Nell’estate del 1792, mentre Webster era in patria per elezioni politiche, Elizabeth teneva un salotto nel Villino Ginori, a cui partecipava Vittorio Alfieri. Decisivo, però, fu l’incontro con Henry Richard Fox, lord Holland, politico dotato di ottimo carattere, colto e brillante. Con lui visiterà Napoli, Roma, Bagni di Lucca, Genova, grazie ad un nuovo rientro in patria del marito, nel 1795.

 

Nel 1973 la RAI lanciò una fortunata serie radiofonica intitolata “Le interviste impossibili”, in parte edite da Bompiani, in cui alcuni scrittori fingevano di incontrarsi davanti al microfono con celebri personaggi del passato, rivolgendo loro una serie di domande e immaginandone le risposte. Idea bella ma non originale, considerato che a Benevento, negli anni Venti, lo storico Salvatore De Lucia aveva anticipato tutti, intervistando il Toro Apis di Viale San Lorenzo!