Description
Gli abitanti e la Piazza: poche tasse alla Casa dell’Annunziata
Essendo un feudo dell’Annunziata di Napoli, paradossalmente, i Mercoglianesi pagavano meno tasse. La stessa Università comunale, nei riguardi del padrone feudale dell’AGP, se la cavava con una manciata di ducati annui, come traspare dall’onciario. L’Università di Questa Terra di Mercogliano in virtù de privilegi della Casa Santa A.G.P. di Napoli, di cui è Feudo, non è andata mai in tassa per numero di fuochi, ed in vigore de decreti della Regia Camera Summaria s’è trattata sempre immune da qualsivoglia contribuzione tanto ordinaria, quanto straordinaria a beneficio della Regia Corte. Tutto ciò poteva essere osservato nello stato discusso del comune, rimesso alla Regia Camera nell’anno 1743, da cui si evinceva che il comune non tiene altro, che i seguenti pesi [fiscali] da pagare. E cioè: alla Casa Santa AGP di Napoli: per antichissimo solito annui Ducati 62.1.0; per la concessione della Portolania annui Ducati 20.0.0; per la Taverna nel Largo delle Teglie annui Ducati 12.0.0. Quarantaquattro ducati annui al Real Monastero di Montevergine e quaranta al reverendo Clero per la trascrizione delle decime sacramentali. Indi le spese verso gli istituti religiosi: alli sacrestani della Chiesa Madre, sotto il titolo di San Pietro recettizia dell’Università annui Ducati 18.0.0; alla Cappella del SS. per cera nelle tre processioni de SS.Protettori in vigor di Concordia coll’Università annui Ducati 6.0.0. Poi le spese ordinarie del comune: quelle legali, all’avvocato di Napoli annui Ducati 25, ai due percettori in detta Città Ducati 24, all’avvocato e procuratore in Provincia Ducati 3, alli revisionali per visura dei conti Ducati 6; alli Cancellieri D.12; al Giurato D.12; al Governatore per banni pretori nell’ingresso Ducati 8; per mantenimento dell’orologio D.6; oltre quelle per il Predicatore quaresimale, incluso il piggione dell’abitazione D.36. Poi vi sono centrotrenta ducati per le spese straordinarie, giusta la limitazione di detto Stato, dove sono incluse le riparazioni delle strade, e fontane, mantenimento della Chiesa di Santo Modestino Patronato dell’Università, stipendio al Reverendo Clero per le Processioni de SS.Protettori, pompa festiva nella solletità de medesimi ed altro. Da cui il peso accresciuto doppo lo Stato discusso per sussidio di uno carlino il giorno a dodici povere orfane, che si nutriscono nell’antico spedale di detta Università, Ducati 36. In totale siamo a 500 Ducati di spesa.
Ma dal Bilancio emergono anche le entrate. Si tratta delle Rendite annue che assommano a 444 ducati. Da questa annotazione viene confermata la proprietà della Taverna, sopra Montevergine, davanti al Monastero, dove ancora oggi svetta l’ultimo tiglio. Ma anche il diritto pagato dai negozi di alimentari e quelle imposte sul macello e la vendita delle carni: la medesima Università percepisce le seguenti rendite: dell’jus prohibendi del minuto, o siasi Botteghe Lorde 350.0.0; dell’jus prohibendi del Macello collo scannaggio, Ducati 70.0.0; della Taverna nel Largo delle Teglie avanti Il Real Monistero di Montevergine, Ducati 24.
Vi erano poi altre entrate, sulla zecca dei pesi, specialmente sull’utilizzo del forno a cotte di pane, non come tassa sul pane. Sono altre entrate ricavate dalla vendita dell’erbaggio delle Calvarine, Ducati 5; dalla Fida, Zecca, e Misura, Ducati 30; dal Forno ed Jus prohibendi, ma senza Gabella, Ducati 60.
Il totale delle rendite annue comunali ammontava quindi a 539 ducati che, sottratte le spese per l’AGP, restava un avanzo di cassa pari ad appena Ducati 38.3.25. Però c’è da dire che, paradossalmente, il comune era in attivo… Sicchè avanzano annui Ducati 38 e grani 75, giusa il Piano formato sui lo Stato Discusso, quantunque di presente siano avanzate le rendite, e d’anno in anno si alterano gli affitti a lume di candela giusta l’istruzione, e l’incarico della suddetta Regia Camera Summaria.19..
Quando nel 1754 fu pubblicato il Catasto onciario, a Mercogliano, vi fu come una festa. Forse perchè gli amministratori comunali scoprirono di dover pagare meno tasse, anzi di non doverne pagare proprio al Regio Fisco del Regno, in quanto, come vassalli dell’Annunziata, ne appaiono esenti. Primi a festeggiare, stavolta per aver terminato la redazione del Catasto, furono sicuramente i trascrittori: i consiglieri Eletti dal popolo, cioè gli assessori Dottor Salvatore Sensale, Magnifico Prospero Preziosi, Onofrio Izzo, e i Deputati alla compilazione e alla redazione del Catasto: Dottor Giovanni Chiochi, Giovanni Bianco, Michele Giudice, Modestino Sti Deputato, Stefano Sensale, Aniello Lisone. Questa la nota a tergo dell’onciario, cioè la fede [scritta dall’]ordinario Cancelliere dell’Università della Terra di Mercogliano addì 1 gennaio 1755 dove si dice che i cittadini dell’Università comunale furono adunati nel Pubblico Seggio della medesima Università di Mercogliano, come da banno di Nicola Corbo, ordinario giurato della Corte di detta Università per procedere alla pubblicazione del Generale Catasto: “si è determinato e conchiuso che stante questa Università Feudo della Santa Casa A.G.P. di Napoli, ed addetta al Sacro Ospedale della medesima è esente, ed immune da pesi fiscali, e da tutti gli altri ordinari”.20
Qui di seguito sono riportate tutte le famiglie del Catasto Onciario, con luogo di residenza su tutto il territorio della Terra di Mercogliano. Con la parola Casale si intende il centro di Mercogliano. Dalla lettera A, con Anselmo, Arrodora e Argenziano, si passa subito alla leggeta B, con i gruppi dei Bianco, che sono il più nutrito formando un casale intero, quello di Casa Bianco, che primeggiano insieme ai Bionna.
Anselmo, braccianti a Lo Salvatore.
Arrodora, dottori al Vicolo di Casa Bianco.
Argenziano, braccianti alla Cappella del Santissimo. Argenziano braccianti nella Piazza del Casale al Vicolo del Vicinato.
Baldassarre, scarpari della Città di Avellino trasferitisi alla Sballata della Valle.
Barbatello braccianti di Sotto Il Salvatore.
Bianco, Signori possidente a Casale della Valle. Bianco, dottori fisici col titolo di Don a Li Gradoni Sotto La Fontanella. Bianco, venditori dei Regi Tabacchi del Casale della Valle. Bianco, bracciali e fabbricatori al Casale della Valle. Bianco, fabbricatori del Casale di Valle nel luogo detto Il Ponte. Bianco, fabbricatori e apprendisti dell’arte del fabbricare nel Casale della Valle dove si dice La Strada del Ponte. Bianco, fabbricatori de Lo Ponte. Bianco col titolo di Magnifici che vivono civilmente a Li Gradoni. Bianco case nella Piazza del Casale. Bianco al Casale di Valle.
Bionna, braccianti in Piedi del Casale. Bionna dediti alli arte di far fusci a Capocastello. Bionno, braccianti di Capocastello. Bionno, braccianti de Lo Salvatore vicino alla di lui Chiesa. Bionna, bracciali di Capocastello.Bionna, braccianti de La Concezione. Bionna, braccianti di Capocastello. Bionna, braccianti. Bionna, braccianti Vicino San Giovanni.
Bonafede, speziali della loro speziaria di medicina, vivono del proprio col titolo di Magnifici Sotto la Piazza del Casale e possiede altre stanze al Vicolo di Casa Bianco.
Buonconte, vivono del proprio Sotto la Chiesa di S.Pietro.
Buonvicino, case in Capocastello. Buonvicino a L’Acqua dello Piro.
Barbiero, nel Vicolo della SS.Trinità.
Balletta, nel Vicolo di Casa Russo.
Brosca, nutrici di Summonte….
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.
Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.