Un mini albero genealogico delle famiglie d’Abruzzo
I cognomi registrati a Nereto in ordine di diffusione:
Tonelli (6 famiglie), Ferrante/Ferranti (5), Di Berardino (4), Di Paolo (4), Ranalli (4), D’Andrea (3), Di Francesco (3), Di Giuseppe (3), Di Lorenzo (3), Giannella/Giannelli (3), Guidobaldi (3), Di Serafino (3), Lelii (3), Armigeri (2), Aversa (2), Bacchetta/Bacchetti (2), Di Blasio/Di Basilio (2), Di Filippo (2), Di Giovanni (2), Di Luca (2), Ferroni (2), Giuliani (2), Piersimone/Di Piersimone (2), Rocchi (2), Annunzi (1), Antoni (1), Anzidei (1), Branelli (1), Campili (1), Cappelletti (1), Castiglia (1), Ciafrè (1), Ciccarini (1), Cicchini (1), Cintii (1), Croci (1), D’Addario (1), D’Angelantonio (1), D’Angelo (1), D’Annunzio (1), D’Antonio (1), De Berardini (1), D’Egidio (1), D’Emidio (1), De Gregoriis (1), Di Benedetto (1), Di Camillo (1), Di Carlo (1), Di Clebbe (1), Di Clemente (1), Di Cola (1), Di Costantino (1), Di Crescenzo (1), Di Domenico (1), Di Ferrante (1), Di Dammiano (1), Di Giamberardino (1), Di Giacinto (1), Di Giacomo (1), Di Giovandomenico (1), Di Matteo (1), Di Mattia (1), Di Michele (1), Di Nicola (1), Di Pietro (1), Di Pompeo (1), Di Rocco (1), Di Sabatino (1), D’Isidoro (1), Di Stefano (1), Di Teodoro (1), Di Tomasso (1), Di Vincenzo (1), Eleuteri (1), Falò (1), Ferri (1), Forcina (1), Frapietro (1), Iacone (1), Ippoliti (1), Macchisella (1), Malatesta (1), Marinaro (1), Martemmucci (1), Mataloni (1), Mazzocca/Mazzocchi (1), Miepà (1), Mignì (1), Narcisi (1), Pallottino (1), Perilli (1), Perozzi (1), Piermarini (1), Pleveri (1), Polidei (1), Rosati (1), Salutanzio (1), Santone (1), Sciotti (1), Tassone (1), Tiracavè (1), Trattaro (1), Trippotonno (1), Vannocchi (1), Vercione (1) e Ventura (1)20.
Attualmente, i cinque cognomi più diffusi a Nereto sono Lelii, Baldini, De Berardinis, Lattanzi e Fagotti, di cui solo due attestati nel Catasto Onciario. La presenza di tantissimi cognomi patronimici induce ad ipotizzare un uso comune nei documenti dell’epoca dei nomi dei genitori, al posto dei cognomi della famiglia.
Tralasciando i cognomi di più evidente origine patronimica, procediamo con una sintesi etimologica e storica dei gentilizi sopraelencati, seguendo l’ordine di diffusione rilevato nel Catasto Onciario, e non quello alfabetico.
TONELLI – Deriva dalla cognominizzazione in senso patronimico del nome del capostipite, da Tonello, ipocoristico aferetico21 di Antonello, pluralizzato nella forma Tonelli.
RANALLI – Tipico abruzzese, è una corruzione del personale Rinaldo, divenuto Ranaldo e poi Ranallo e Ranalli22. Di questa famiglia, che risulta essere annoverata tra le casate nobili di Nereto, si distinse particolarmente Ferdinando Ranalli (1813-1894), letterato, storico, critico, patriota, bibliotecario, politico e purista.
GIANNELLA/GIANNELLI – Cognominizzazione in senso patronimico del nome di persona Gianni, ipocoristico sincopato di Giovanni23.
GUIDOBALDI – Nobile e antica famiglia di Nereto, trae origine dal nome del capostipite Guidobaldo.
LELII – Patronimico, è la cognominizzazione del personale Lelio.
ARMIGERI – Deriva dal mestiere di armigero, ovvero “uomo d’armi, guerriero”.
AVERSA – Toponimico, deriva dalla cognominizzazione del luogo d’origine della famiglia, appunto Aversa in Campania.
BACCHETTA/BACCHETTI – Cognome originato dal soprannome “bacchetta”, attribuito al capostipite in relazione a peculiarità fisiche (alto e snello come una bacchetta di legno) o a fatti di vita quotidiana.
FERRONI – Molto diffuso in Italia centro-settentrionale, e nel meridione nella forma singolare Ferrone, è la cognominizzazione del nome del capostipite Ferrone.
ANZIDEI – Cognome raro, registrato a Roma, Borbona, Rieti e Cassino in Lazio ed in Toscana meridionale, deriva dalla cognominizzazione del nome medievale Ansideo.
BRANELLI – Attualmente rarissimo in Italia, dove è presente solo in Veneto e Friuli, deriverebbe dal nome di persona Brando, originato a sua volta dalla radice germanica brand, col significato di “giavellotto” o “spada” 24.
CAMPILI – Tipico di Terni, trarrebbe origine dal toponimo Campli (Te), con ogni probabilità luogo di origine del ceppo familiare.
CAPPELLETTI – Deriva dal soprannome Cappelletto, legato al mestiere di produttore o venditore di cappelli o a fatti di vita quotidiana. È documentato già nel 1260 in Trentino nella forma Cappelletus25.
CASTIGLIA – Diffuso a macchia di leopardo in tutta Italia, deriva dal toponimo spagnolo Castiglia.
CIAFRE’ – Cognome abruzzese, deriva con ogni probabilità da un soprannome attribuito al capostipite e legato al termine spagnolo chanflòn, con il significato di “grossolano”.
CICCARINI e CICCHINI – Congnominizzazioni in senso patronimico del nome Cicco, derivato a sua volta da Francesco.
CINTII – Registrato nella forma antica Cintii solo a Corropoli, e più diffuso in Abruzzo nella variante Cinti, deriva dall’aferesi del nome Giacinto.
CROCI – Cognominizzazione di uno dei tanti toponimi formati dal termine croce, è attualmente diffuso in area centro-settentrionale italiana, specialmente in Lombardia.
DI CLEBBE – Cognome estinto, di difficile interpretazione, potrebbe derivare da un soprannome dialettale attribuito al capostipite.
FALO’ – Ancora registrato a Nereto, deriverebbe dalla corruzione del nome di origine gotica Falone.
FERRI – Cognominizzazione in senso patronimico del nome di persona medievale Ferro, impartito agli infanti con il significato augurale di “forte e resistente come il ferro”.
FORCINA – Tipico del basso Lazio, è originato da un toponimo denominato Forcina, derivante dall’allargamento o diramazione di un tratto stradale.
FRAPIETRO – Cognome estinto, è la cognominizzazione del soprannome Fra Pietro, inteso come “frate Pietro”.
IACONE – È la cogmoninizzazione in senso patronimico del nome Iacobone o Iacovone, da Giacomo, contratto nella forma Iacone.
MACCHISELLA – Cognominizzazione in senso matronimico del nome di persona femminile Marchesella o Marchisella, dialettizzato in Macchisella.
MALATESTA – Deriva dal nome medievale Malatesta, nato come soprannome (“di mala testa, dalla testa dura, caparbio”) e divenuto personale in senso augurale.
MARINARO – Deriva dalla cognominizzazione del mestiere di marinaro, largamente diffuso nei secoli scorsi nelle località costiere italiane.
MARTEMMUCCI – Estinto nella forma rafforzata Martemmucci e rimasto come Martemucci, è originato dal nome normanno Martimor, tramandato a noi come Mortimer.
MATALONI – Cognome marchigiano, è originato dal toponimo Maddaloni nel Casertano, con ogni probabilità luogo da cui proviene il ceppo familiare.
MAZZOCCA/MAZZOCCHI – Deriva dalla cognominizzazione in senso patronimico del nome medievale Mazuchus, attestato nella forma Mazuccus nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale in un atto del 30 novembre 1194 rogato a Lodi26.
MIEPA’ – Cognome estinto, deriverebbe da un soprannome attribuito al capostipite in relazione a fatti di vita quotidiana.
MIGNI’ – Attualmente prettamente siciliano, è originato dal soprannome mignì, dal francese mignon e dall’italiano arcaico mignone, con il significato di “piccolo, minuto”.
NARCISI – Cognominizzazione in senso patronimico del nome Narciso, di origine greca e attestato in antico nella forma latina Narcisus.
PALLOTTINO – Cognome registrato nell’area compresa tra Lazio e Umbria, deriva dal soprannome Pallotto, attribuito a persona in sovrappeso.
PERILLI e PEROZZI – Patronimici, hanno entrambi origine dal nome Pietro.
PIERMARINI – Cognome appartenente a famiglia distinta di Nereto, caduta in disgrazia economica nella metà del Settecento, deriva dalla cognominizzazione del nome del capostipite Piermarino, personale a sua volta originato dalla fusione dei nomi Pier (da Pietro) e Marino.
PLEVERI – Estinto in Italia, è originato da un toponimo formato dal termine “pieve”, corrotto nella forma pleve. Il plevero sarebbe, in tale ottica, un abitante della pieve.
POLIDEI – Estinto, deriverebbe dal nome medievale Polideo, ottenuto dalla fusione dei termini polis e deus, con il significato di “città di Dio” o, meglio, di “casa di Dio”.
ROSATI – Cognome tipico dell’Italia centrale, deriva dal nome di persona Rosato, attestato fin dall’epoca medievale.
SALUTANZIO – Cognome estinto, trae origine dalla cognominizzazione in senso patronimico del nome tardomedievale Salutantius.
SANTONE – Deriva dal nome tardo latino Sanctus, cognominizzato in senso patronimico.
SCIOTTI – Trarrebbe origine dal soprannome dialettale sciutto o sciotto, riferito a persona magra o snella27.
TASSONE – Diffuso anche nella variante pluralizzata Tassoni, deriva dalla cognominizzazione del nome di persona tardomedievale Tassone.
TIRACAVE’ – Cognome estinto, deriva dal soprannome dialettale tiracavè, originato dall’espressione “tira cavè”, ossia “tira capelli”.
TRATTARO – Rarissimo, potrebbe trarre origine da un soprannome dialettale legato al mestiere di trasporto di merci.
TRIPPOTONNO – Estinto, deriverebbe da un soprannome formato dai termini trippo (“trippa, pancia”) e tonno, (da Tonno, diminutivo di Antonio).
VANNOCCHI – Patronimico, diffuso in Italia centrale anche nelle varianti Vannozzi e Vannucci, deriva dal nome Vanni, aferetico di Giovanni.
VERCIONE – Estinto e di difficile interpretazione, potrebbe derivare dal termine latino vicia, ossia “veccia” (pianta leguminosa), che ha dato luogo a molteplici toponimi italiani28.
VENTURA – Patronimico, deriva dal nome di persona Ventura o dall’aferesi di Bonaventura.
Un ultimo cenno va fatto in merito ai tanti soprannomi che compaiono nel Catasto Onciario di Nereto, sempre preceduti dal termine alias. I personaggi menzionati con il “contronome” sono: Francesco di Paolo alias Pagliccia, Francesco di Paolo alias Babà, Francesco Tassone alias Trequadri, Francesco di Berardino alias Spitilli, Francesco di Berardino alias Cuslitti, Michele de Bernardinij alias Cicco e Pasquale di Berardino alias Capacchietta, tutti braccianti.
4. I luoghi di Nereto nel Catasto Onciario
Negli atti preliminari, nelle rivele e negli apprezzi del Catasto Onciario dell’Università di Nereto sono riportate le denominazioni dei quartieri abitati e delle località di campagna.
Le contrade, o rioni, del centro abitato di Nereto nel 1748 sono le seguenti: Piazza Piccola, Piazza del Borgo, rione sotto la Piazza di fuori, rione del Borgo, rione della Chiesa madre, rione della Prevositura, da piedi della Prevositura, Capo del Borgo o rione di Capo Borgo o di Capo Borgo superiore (o, ancora, rione del Borgo da capo), rione del Suffragio, rione della Ringa, a’ Capo Ringa, rione del Borgo fuori la porta, fuori del Borgo, rione del Borgo Superiore, piè del Borgo, dentro la Terra, e contrada della Pratera, della Pretara o della Pietrara (rione del Borgo alla Pietrara).
Una serie di toponimi sono legati alle aree rurali: contrada di Sopra la Chiesa, delle Chiuse, della Croce Strada, sopra la Fonte di detta Terra alla Solagna, contrada del Convento nuovo del Carmine, contrada del Colle appigno (o Colleppigno e Colleappigni), del Colle, della Vibrata, della Cerreta (o di Cerreto e delle Cerrete), della Fornace, delle Rote, della Fonte, della Chiesa, di Macarozza, di Carpineto, della Cona, di Capo Valle (o Capovalle), di San Martino, del Fonte Scarpone, delle Case, di San Savino, del Fossetto, della Paratura, contrada Coppe, dell’Ortera, della Buga di Sempronio e di San Leopardo.
Molto spesso, i poveri braccianti e bifolchi di Nereto vivevano in queste contrade in campagna, in pinciare fatte di terra e paglia o in semplici pagliai e, nei casi più fortunati, nelle massarie dei ricchi latifondisti del luogo.
Luoghi pii contenuti nel testo
Il Catasto Onciario elenca anche gli istituti religiosi, cosiddetti luoghi pii, di Nereto:
1. Beneficio di San Francesco e dell’Assunta unito a San Filippo e San Giacomo
2. Beneficio di Sant’Antonio di Padova
3. Beneficio dei Santi Angeli Custodi e di San Francesco
4. Venerabile Convento del Carmine
5. Santissima Trinità, beneficio eretto nella Chiesa Madre, ius padronato della famiglia Ippoliti
6. Santissimo Rosario, Venerabile Compagnia eretta entro la Chiesa Madre
7. Santissimo Sacramento entro la Chiesa Madre
8. Santissimo Suffragio, confraternita sita in sua propria Chiesa
9. Beneficio di Santa Catarina eretto dentro la Chiesa Madre
10. Beneficio della Madonna della Consolazione
11. Beneficio di Santa Maria della Pace eretto entro la Chiesa Madre
12. Beneficio di San Rocco
13. Beneficio di San Francesco eretto nella Chiesa Madre
14. La Parrocchia di San Martino Glorioso Protettore (Prevositura)
Tali istituti religiosi possedevano beni immobili a Nereto e riscuotevano fitti e decime dagli abitanti del luogo e tantissimi erano i neretesi fittavoli delle proprietà delle cappelle o debitori di denaro da queste prestato con tasso d’interesse.
Inoltre, vi erano i cosiddetti benefici concessi ad istituti ecclesiastici, parroci e chierici forastieri:
1. Santa Elisabetta, beneficio di Campili
2. Santa Maria a’ Vico presso Napoli
3. Santa Maria della Pace, beneficio di Torano
4. Beneficio dell’Illustre Casa Acquaviva
5. Madonna degl’Angeli, beneficio di Torano
6. San Giovanni, beneficio di Controguerra
7. Madonna del Carmine, beneficio di Torano
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