METICCIA Poesie in dialetto beneventano e non di Graziella Luongo isbn 9788872973813 (Prenotalo qui in distribuzione e risparmi)

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PRESENTAZIONE AUTRICE


Grazia Luongo e’ una poetessa autodidatta, La sua poesia ha una scrittura particolare, non convenzionale anche nella scrittura dialetto Beneventano, ma incisiva. La sua Anima tormentata scuote le viscere, cosí come la sua poesia scuote il lettore fino all’ ultimo goccio di sangue.
Non esiste nelle sue rime una via di mezzo, perché il punto di partenza è sempre il dolore profondo, e dove c’è pace è perchè c’è stata una tempesta. I suoi versi sono un poliedro di sofferenza, amarezza, angoscia, e il vuoto che racconta, non è vuoto dell’anima, ma profondità, ricerca, risalita.
La realtà osservata, forse vissuta, la fa annegare, ma lo sguardo della poetessa è sempre rivolto al cielo, e quando è malinconica, alla Luna. La pervade un profondo senso di giustizia e, le sue parole, diventano combattimento, denuncia. Una guerra le pulsa dentro come fuoco. Grazia Luongo però quando guarda ha gli occhi della meraviglia, di una bambina che serva dentro la speranza. Non fa sconti ne a se stessa, ne al mondo, e in questa crudezza dell’esistenza, la parola poetica diventa necessaria, salvifica, perché cicatrizza ferite, carezza l’anima. I temi che affronta sono tanti, come tante sono le sfaccettature della vita e delle sue passioni.
Come il Teatro, a cui dedica da sempre liriche potenti.
Ma anche le ‘Donne’, che con il loro fare, portano “ncuoll” Addosso il Mondo. Donne aggredite, umiliate, dileggiate, ma capaci di futuro. Donna Regina di cuori; forte debole birichina.
Grazia Luongo dice: ‘Siamo fragili, nudi vulnerabili’, e in questa dimensione, che è accettazione della debolezza umana, e grata alla vita. Ha cuore e passione, e tutto tiene stretto a se in un abbraccio che non molla.
Vuole essere protagonista senza preconcetti, dandosi una possibilità. E così che diventa “Grazia dei mille volti”, e del suo amato teatro poesie intime, ma anche grandi temi come la Guerra che passa sotto i nostri occhi noncuranti, poesie come pensieri in divenire, o con il ritmo di una tammorriata, o ancora dolci come il suono della parola ‘Mamma’, poesie fatte di “Ricordanza” e di un grido disperato forza.
C’è sta ancora tiemp!

Linda Ocone
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Description

C’è grazia nelle sue poesie e c’è Grazia Luongo con tutta la sua vita.

C’è il suo amore disinteressato malgrado quello che ha attraversato, ma vivendo tutto intensamente e profondamente, c’è gratitudine perché tutto aiuta a diventare una persona migliore.
C’è l’amore per per ogni essere umano, dai bambini ai vecchi, esseri fragili, che tocca sempre con delicatezza e allegria, c’è la passione con cui affronta le sfide senza abbandonare, c’è la bellezza dei suoi occhi viola che ti osservano sempre con misericordia.
C’è la passione per la sua città e il suo quartiere, per la sua famiglia, per le sorelle di anima, per il teatro che sempre ci salva, per la poesia che esprime, quasi sempre, in una lingua dura ma delicata allo stesso tempo, c’è l’amore per tutti gli animali che cura amorevolmente e soprattutto c’è la ricerca per la libertà perché come racconta “…se nun curr’ addo finisc’ ‘o sol’ riest prigionier…”
Io ti sono grata per aver affidato alla mia voce le tue poesie, affinché potessero arrivare al cuore di tutte e tutti, ti sono grata ogni volta che mi chiami sorè, per questo e per tanto altro ancora ti sono grata…sorè.

Alda Parrella
Presidente associazione Exit Strategy,
prestata al teatro e alla scrittura

Dettagli

EAN

9788872970133

ISBN

887297013X

Pagine

96

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Editorial Review

PRESENTAZIONE AUTRICE

 

Grazia Luongo e' una poetessa autodidatta, La sua poesia ha una scrittura particolare, non convenzionale anche nella scrittura dialetto Beneventano, ma incisiva. La sua Anima tormentata scuote le viscere, cosí come la sua poesia scuote il lettore fino all' ultimo goccio di sangue.
Non esiste nelle sue rime una via di mezzo, perché il punto di partenza è sempre il dolore profondo, e dove c'è pace è perchè c'è stata una tempesta. I suoi versi sono un poliedro di sofferenza, amarezza, angoscia, e il vuoto che racconta, non è vuoto dell'anima, ma profondità, ricerca, risalita.
La realtà osservata, forse vissuta, la fa annegare, ma lo sguardo della poetessa è sempre rivolto al cielo, e quando è malinconica, alla Luna. La pervade un profondo senso di giustizia e, le sue parole, diventano combattimento, denuncia. Una guerra le pulsa dentro come fuoco. Grazia Luongo però quando guarda ha gli occhi della meraviglia, di una bambina che serva dentro la speranza. Non fa sconti ne a se stessa, ne al mondo, e in questa crudezza dell'esistenza, la parola poetica diventa necessaria, salvifica, perché cicatrizza ferite, carezza l'anima. I temi che affronta sono tanti, come tante sono le sfaccettature della vita e delle sue passioni.
Come il Teatro, a cui dedica da sempre liriche potenti.
Ma anche le ‘Donne', che con il loro fare, portano "ncuoll" Addosso il Mondo. Donne aggredite, umiliate, dileggiate, ma capaci di futuro. Donna Regina di cuori; forte debole birichina.
Grazia Luongo dice: 'Siamo fragili, nudi vulnerabili', e in questa dimensione, che è accettazione della debolezza umana, e grata alla vita. Ha cuore e passione, e tutto tiene stretto a se in un abbraccio che non molla.
Vuole essere protagonista senza preconcetti, dandosi una possibilità. E così che diventa "Grazia dei mille volti", e del suo amato teatro poesie intime, ma anche grandi temi come la Guerra che passa sotto i nostri occhi noncuranti, poesie come pensieri in divenire, o con il ritmo di una tammorriata, o ancora dolci come il suono della parola 'Mamma', poesie fatte di "Ricordanza" e di un grido disperato forza.
C'è sta ancora tiemp!

Linda Ocone
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