Description
GALATEO DA GALATONE UOMO EDITO E INEDITO
CAPITOLO I
Appendice
CAPITOLO II
Appendice
CAPITOLO III
Epigrammi di Antonio Galateo
Antonii Galatei Epigrammata Ex Codic. M. SS.
CAPITOLO IV
A Bona Sforza
Note
Bibliografia
La corte dei re Aragonesi richiamava in Napoli gli uomini di cultura dalle province del Regno, non solo, ma anche dall’Italia e da altri paesi europei. Giovanni Gioviano Pontano, nato a Cerreto di Spoleto (Perugia) bel 1429, restò accanto ai regnanti aragonesi fino alla fine della sua vita nel 1503, e divenne l’elemento catalizzatore per tanti uomini di cultura del Regno. Ai re Aragonesi non dispiaceva certamente essere circondati da personaggi famosi per le loro attività artistiche e professionali.
Tra i molti protagonisti di questo «Rinascimento» meridionale” (1) un posto importante va dato ad Antonio De Ferrariis, che assunse il nome di Galateo dalla sua città natale. Era nato, infatti, a Galatone, città del Salento; l’anno di nascita non è meglio precisato tra il 1444 e il 1448.
Studiò greco antico in gioventù a Nardò e a San Nicola di Casole (vicino Otranto). Galateo si occupò di studi filosofici e della medicina. All’invito di re Ferdinando I, egli divenne medico alla corte aragonese in Napoli. Mantenne strette relazioni con gli umanisti meridionali, quali Giovanni Gioviano Pontano, Pietro Summonte, Belisario Acquaviva e soprattutto Jacopo Sannazaro. Fondò l’Accademia Lupiense a Lecce. A causa dello scontro franco-ispanico, nel 1501 da Napoli ritornò nel Salento, dove si dedicò alla revisione dei suoi scritti e alla composizione di nuovi lavori. Morì a Lecce il 12 novembre 1517.
Pietro Antonio De Magistris, vissuto a cavallo tra il XVI e XVII secolo, scrisse la biografia di Antonio Galateo, che Giovanni Bernardino Tafuri inserì nella premessa all’edizione del 1727 De Situ Japygiae dell’illustre galatonese , ma che già era apparsa la prima volta nella ristampa dell’opera a Napoli nel 1614. Ecco come si presentava, nell’aspetto fisico, Antonio Galateo. “Fu egli di ottima tempra –scrive il de Magistris -, di corpo giusto e quadrato, però obeso; di testa un po’ grande; di fronte larga ed elevata; di occhi azzurri, che sono indizio di grande acume di mente; fu di colore vivace, di faccia gaia, bella e veneranda… Usava assai parcamente di cibo e di sonno, era pago di cena semplice. Alla terza o quarta ora della notte andava a dormire, alla nona o decima si levava”.
Queste le sue caratteristiche morali e culturali:” Fu persecutore dei vizi, amante di virtù, ammiratore di antichità; nemico dell’ignoranza, facilmente tollerava che fosse vinto dalla ragione; aborriva la millanteria; gli piacque però non poco quella socratica ironia, ma in modo che egli era più fiero di lingua, che di fatti, come si raccoglie dalla Descrizione di Gallipoli… Egli fu filosofo e medico assai celebre, molto versato nelle matematiche e nello studio della cosmografia; peritissimo nella greca e latina lingua, e in ogni altra disciplina così erudito, che da tutti i dotti del suo tempo era appellato onnisciente. Fu primo medico di Ferdinando I, re di Napoli. Da Alfonso II fu ricolmo di benefizi”.
Così il biografo descrive la morte del Nostro: «Galateo, nell’anno del Signore 1517, ai 12 di novembre, nell’ora settima della notte, come si ricava dal libro sull’educazione a Crisostomo, morì di anni 73 in Lecce, ed ivi nella chiesa di San Giovanni dell’ordine dei predicatori si legge sul sepolcro di lui questo epitaffio, che egli stesso si compose».
«Quel Galateo che conobbe le arti mediche e le stelle del cielo giace sepolto in questo luogo; ei che concepì nella mente il mare, la terra e gli astri, vedete, o mortali, quanto piccola tomba lo racchiude» (2).
Il libro De situ Japygiae ripubblicato dal neretino Giovanni Bernardino Tafuri (Nardò 1695-1760) contiene, oltre alla suddetta biografia del Galateo, una silloge di giudizi critici sull’autore, e anche suoi componimenti poetici. Il mio lavoro riguarderà in modo particolare questa “antologia” di testi, che saranno riportati sia nella loro versione originale in lingua latina sia nella traduzione italiana. Questo per mettere in evidenza sia i legami del Galateo con i maggiori intellettuali del Regno suoi contemporanei e non solo, sia i suoi rapporti con la casa d’Aragona che vanno ben oltre la fine del suo Regno. Le traduzioni ove non diversamente indicato, si intendono da me fatte.
Sono riportate le testimonianze su Galateo di molti personaggi, fino alla data della pubblicazione del volume, che Bernardino Tafuri raccolse a mo’ di antologia; e dei componimenti poetici del Galateo, che l’editore collocò alla fine del libro.
Mi è sembrato opportuno, in fine, far rilevare i rapporti del Galateo con i re aragonesi di Napoli e i rampolli della famiglia d’Aragona, in particolare la famiglia della duchessa di Bari, riportando alcuni suoi scritti, come. Ad esempio, la lettera molto significativa indirizzata alla pronipote, adolescente, di Ferdinando I, in cui delinea la figura della perfetta regina rinascimentale e l’educazione necessaria per diventarla.
Le notizie bibliografiche sono indicate di volta in volta nel testo e raccolte alla fine in ordine alfabetico autori.
V.I.
1. Nel 1992 Mario Santoro fondò a Napoli L’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale.
2. La traduzione dal latino, in Salvatore Grande, Collana Di Opere Scelte, Edite Ed Inedite Di Scrittori di Terra d’Otranto, Lecce 1867. La pubblicazione della Collana, iniziata nel 1867, s’interruppe nel 1875 con il ventiduesimo volume.
3. Pietro Summonte (Napoli 1453 – 1526) umanista napoletano che ha avuto il merito di aver salvato l’autografo dell’Arcadia di I. Sannazzaro, e di aver pubblicato quasi tutte le opere di G. Pontano.
4. Jacopo SANNAZZARO (Sannazaro),poeta, Napoli 1456-1530, che Il Pontano accolse nella sua accademia, dandogli il nome di Actius Syncerus
5. Dina COLUCCI, Antonio de Ferrariis detto il Galateo – P. 213-255 in : Rinascenza salentina, A. 6, n. 3, n.s., 1938, XVI. Il cap. VII alle pp.234-255 tratta de Il “ De Situ Japygiae “ e la sua storia esterna. Il Galateo geografo. Il Galateo medico.
6. Irene Maria MALECORE, NOTE DI SUPERSTIZIONE IN « DE SITU JAPYGIAE » DI ANTONIO DE FERRARIIS DETTO ‘IL GALATEO’ UMANISTA SALENTINO DELLA FINE DEL ‘400, in Lares, Vol. 36, No. 3/4 (Luglio-Dicembre 1970), pp. 291-299.
7. Angelomichele DE SPIRITO a cura di, Visite pastorali di Vincenzo Maria Orsini nella diocesi di Benevento: 1686-1730, Roma 2003 p.36.
8. Felice Santi FIASCONARO, Il pensiero immacolista di Ignazio Como, O F M Conv. (+1774) nella controversia con L. A. Muratori sul voto sanguinario, Palermo 2004).
9. Mariangela CAFFIO, s. v. Presta Giovanni in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 85 (2016)
10. La GIAPIGIA E VARII OPUSCOLI di ANTONIO DE FERRARIIS detto il GALATEO, traduzione dal latino, vol. I, Lecce, Tipografia Garibaldi di Flascassovitti e Dimone, 1867.
11. Baldassarre Papadia, Vite d’alcuni uomini illustri salentini, Napoli 1806. Cfr. anche Luigi Ferrari, Onomasticon Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1853; Le vite de’ letterati salentini scritte da Domenico De Angelis… Firenze 1710, parte I p.33 e seguenti.
12. Bruno FIGLIUOLO, Dizionario Biografico degli Italiani, s. v. Pontano, Vol.84, 2015.
13. Beatrice BARBELLINI AMIDEI , Alla Luna : saggio sulla poesia del Cariteo. -Pubblicazioni della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Milano-, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1999).
14. T. DE MARINIS, La biblioteca napoletana dei re d’Aragona, Milano, Hoepli, 1950-52, 4 voll. -con due altri volumi supplementari- I, p. 100.
15. B. Barbiellini Amidei., op. cit. p.21.
16. Dizionario Biografico degli Italiani s. v. Acquaviva D’Aragona Belisario – Volume 1 (1960).
17. Angiolo Gabriello di Santa Maria, Biblioteca e Storia di quegli scrittori cosi della città come del territorio di Vicenza, Vol. 6, Vicenza 1782.
18. Anna CASELLA – s.v. Chioccarello Bartolomeo in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 25 (1981).
19. Ganfranco STANCO a cura di, Scipione de Augustinis, l’Amor infinito, ch’alla Patria si deve – la Dscrittione d’Ariano di un notaio del XVI secolo, Avellino 2008.
20. Fabio TARZIA s. v. Gaddi J. in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 51 (1998).
21. D. de ANGELIS, Vite de’ Letterati Salentini in Giornale de’ Letterati d’Italia, tomo decimoterzo anno MDCCXIII, Venezia 1713 pp. 275-278.
22. Alessio-Aurelio PELLICCIA, Raccolta di varie croniche, diarj, ed altri opuscoli, cosi italiani come Latini appartenenti alla Storia del Regno di Napoli, t. V, Napoli 1782).
23. Francesco COLANGELO, Vita di Gioviano Pontano, Napoli 1836 p, 94.
24. Nuovo dizionario istorico ovvero Storia in compendio… composto da una Società di litterati in Francia, Bassano 1796 tomo XI p.264.
25. Michele TAFURI, Opere ristampate ed annotate, Napoli 1851 vol II p.480.
26. Armando PETRUCCI s. v. Beatillo Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 7 (1970).
27. Angelo ROMANO s.v. Crispo G.B. in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 30 (1984).
28. G. Marciano a cura di Nicola BARBUTI, Descrizione origini e successi della Provincia d’Otranto, edizioni digitali del CISVA, 2010; cfr. Domenico NOVEMBRE, G. Marciano corografo di Terra d’Otranto nel primo seicento, in Studi Salentini n. XLIII-XLIV 1973, pp. 5-40, v.: emeroteca.provincia.brindisi.it.
29. Memorie istoriche della città di Gallipoli raccolte da Bartolomeo RAVENNA e dedicate ai suoi concittadini, Napoli 1836, p.542.
30. Giafranco PERRI, Brindisi nel contesto della storia, edizioni lulu 2016).
31. Niccola GERVASI a cura di, Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli …, tomo 5, Napoli 1818.
32. Giuditta BOSCO, Prospettive di modernità in Calabria: uno sguardo su Elia D’Amato, Aracne editrice, Roma 2009.
33. Biographie Universelle Ancienne et Moderne…par une Société de Gens des Lettres et de Savants, tomo 44°, Paris 1826 p.387.
34. Bruno MÉNIEL, « Giovanni Giovano Pontano, De Sermone. De la Conversation, texte établi et traduit par Florence Bistagne », Cahiers de recherches médiévales et humanistes [En ligne], 2008, mis en ligne le 06 juillet 2010: http://crm.revues.org/11912).
35. Sebastiano VALERIO, I Carmina di Antonio Galateo pp.97-108 in Poesia umanistica latina in distici elegiaci: atti del convegno internazionale Assisi 15-17 maggio 1998, a cura di Giuseppe Catanzaro e Francesco Santucci, Accademia Properziana del Subasio, Assisi 1999.
36. Vittorio ZACCHINO, L’inesprimibile. Sul Cenacolo di Leonardo, Antonio Galateo e il pittore Antonio Brivio, in L’Idomeneo n.28, 2019
37. A. Romano , op.cit.
38. A. Romano, ibidem. Ermolao Barbaro (1453-1493) umanista, professore di filosofia nell’Università di Padova, senatore della Repubblica di Venezia, patriarca di Aquileia, scrisse importanti commenti di opere di Aristotele.
39. A. Romano, Ibidem.
40. Il monumento funebre di Enrico Poderico è conservato nella chiesa di S. Lorenzo Maggiore di Napoli, e il Parrino nella Nuova Guida de’Forastieri (Napoli 1725) dice che fu scolpito da Giovanni di Nola..
41. A. Romano, op. cit.
42. Henryc Barycz s. v. Bona Sforza in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 11 (1969).
43. Cioffari Gerardo, Bona Sforza. Donna del Rinascimento tra Italia e Polonia, ed. Levante, Bari 2000.
44. Tadeusz Stawek Università di Slesia – Katowice, Polonia “Et in Arcadia Ego”. Italia e Polonia: intorno a quattro date” in Università Degli Studi di Bari Quaderni di Ateneo 9. Giornata della cultura polacca Dzien kultury polskiej Bari, 19 novembre 2004, Servizio Editoriale Universitario 2005, p.18) cfr. Sebastiano Valerio, Bona Sforza a Venezia: l’orazione di Cassandra Fedele e le lodi di una regina, in Mujeres y Màrgenes- Màrgenes y Mujeres a cura di Eva Marìa Moreno Lago, Benilde ediciones, Sevilla-Espana, 2017 p.124.
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.
Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.