21. STORIA DELLE AUDIZIONI DI PIEDIGROTTA: 1940 – 1960 (ed vol. lancio Euro 33 – Cartonato Euro 49) pag.200 ISBN 9788872971918-Pres.Napoli 25 maggio

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Copertina posteriore

DECINE DI TABELLE CON LE CASE MUSICALI STORICHE, COME I CIOFFI

Il libro Storia dell’Audizione di Piedigrotta racconta nei dettagli la storia di tutte le edizioni delle Audizioni di Piedigrotta organizzate dalla casa editrice Cioffi a partire dal 1940, anno in cui il popolare musicista inaugurò l’edizione musicale, e diventa rappresentativo di tutte le audizioni (a partire da quella organizzata dalla casa editrice Santojanni nel 1900) che hanno seguito lo stesso schema organizzativo.
Giuseppe Cioffi (Napoli, 3 novembre 1901 – 20 maggio 1976) fu meritatamente noto come uno dei migliori musicisti di Piedigrotta, e non poche le canzoni conosciute in tutto il mondo furono da lui firmate. Egli riuscì nell’intento di infondere nuovo sangue al corpo un po’ senescente e anemico della canzone napoletana, soprattutto a partire dagli anni ’40 del Novecento, quando la melodia era dirottata sul viale del tramonto. Così, l’ultima e vera canzone di Napoli, figlia dell’epoca d’oro, è stata sicuramente quella di Giuseppe Cioffi: una canzone abile, perfetta di costruzione, congegnata con sicuro senso drammatico, o gaio, sentimentale, comico, grottesco, della quale egli solo intuì la formula giusta, precisa, infallibile.
Probabilmente Giuseppe Cioffi è stato l’unico compositore che fino alla fine dei suoi giorni è riuscito a musicare canzoni di successo, senza subire declini, grazie alla sua vena creativa che mai si esaurì col tempo.
Furono venti le Audizioni di Piedigrotta Cioffi tenute dal 1940 al 1959. Ogni edizione ospitò artisti di fama, quali Nilla Pizzi, Luciano Virgili, Nunzio Gallo, Gino Latilla, Carla Boni, Nino Taranto, Carlo Buti, Franco Ricci, Maria Paris, Sergio Bruni, Beniamino Maggio, Vittorio Parisi, Salvatore Papaccio e altri.
Tutte le kermesse furono inquadrate in colorite ed esplosive riviste e, per questo motivo, arricchirono il cast dell’Audizione di Piedigrotta attori di cinema e di teatro, fantasisti, chansonnier e ballerini di grande popolarità, quali Erma Chigi, Lola Montenegro, Dolores Palumbo, Mita Ferroli, Ettore Carloni, Salvatore Cafiero, Enzo Turco, Nyta Jessoli, Rino Marcelli, Mario Zigavo, Franco Sportelli, Gennarino Palumbo e altri.
In venti edizioni, furono oltre 350 le canzoni presentate da Giuseppe Cioffi e molte di queste, oltre al successo dell’epoca, sono oggi delle meravigliose evergreen (Scalinatella, BBona furtuna, Giuvanne cu’ a chitarra, Tutt’’e ssere, Dove sta Zazà, ‘A luciana, ‘A rossa, Aummo… aummo…., Carcerato, Pusilleco ‘nsentimento, Nennella, Fatte fa ‘a foto), ancora cantate negli spettacoli teatrali e televisivi dedicati al revival.
Il libro Storia dell’Audizione di Piedigrotta è diviso in due parti. Nella prima parte sono illustrate, dal 1940 al 1959, le cronistorie di tutte le venti edizioni delle audizioni di Piedigrotta Cioffi, con le relative tabelle discografiche in allegato.
Nella seconda parte, intitolata Istantanee, sono riportate le schede biografiche di 80 cantanti che hanno preso parte alla rassegna piedigrottesca. Nonostante si parli di quasi tre quarti di secolo fa, è interessante scoprire che ci sono ancora artisti in vita a tutto il 2025.
Il libro Storia dell’Audizione di Piedigrotta completa il trittico, dopo la pubblicazione dei volumi Storia della Piedigrottissima e Storia del Festival di Piedigrotta, e vuole evidenziare che tutte le manifestazioni musicali napoletane (Festival, Audizioni, Concorsi, Mattinate) non hanno mai avuto nessun legame diretto con la Festa di Piedigrotta, se non per qualche caso eccezionale, come quello del 1895 quando la municipalità istituì il Piedigrotta-Festival proprio nell’ambito della popolare festa partenopea.
Infatti, le più importanti e internazionali canzoni napoletane (‘O sole mio, I’ te vurria vasà, Santa Lucia luntana, Reginella, Torna a Surriento, ‘A tazza ‘e cafè, Voce ‘e notte, Tu ca nun chiagne, ecc.) hanno avuto, per il loro lancio, un contesto teatrale ben preciso e non, come si vuole commentare, il carro allegorico di Piedigrotta. È strano che questa leggenda sia stata tramandata negli anni diventando oggi una intoccabile verità. Fa sorridere pensare che il tenore del teatro San Carlo Giuseppe Godono abbia potuto presentare per la prima volta Tu ca nun chiagne non al teatro Politeama (dove si tenne la kermesse canora) ma su un carro carnevalesco e che Gennaro Pasquariello abbia cantato per la prima volta Zappatore non al teatro Alhambra, bensì tra le bancarelle di torrone e noccioline.
Questo libro non avrebbe potuto avere vita se non ci fosse stato uno studio approfondito, una raccolta negli anni di testimonianze dirette e una meticolosa ricerca elaborata esclusivamente su documenti di prima mano. Buona lettura.

Antonio Sciotti

INDICE

Introduzione dell’Autore: Storia dell’Audizione di Piedigrotta

Giuseppe Cioffi: Oscar Mondiale della Canzone

Audizione Strenna 1940/1941: Sentite anche questa

Audizione di Primavera 1941: Viole, Farfalle e Canzoni

Audizione 1941: Nasce la Casa Editrice “La Canzone”

Audizione La Canzone 1942: N’ora ‘e Felicita’

Audizione Cioffi 1943: Tra le macerie della Guerra nasce la Casa Editrice Cioffi

Audizione Cioffi 1944: Dove sta Zaza’?

Audizione Cioffi 1945: Tutt’’e ssere

Audizione Cioffi 1946: Bbona Furtuna

Audizione 1947: Fatte fa ‘a Foto

Audizione Cioffi 1948: Scalinatella

Audizione Cioffi 1949: Carcerato

Audizione Cioffi 1950: Bammenella d’’o Mercato

Audizione Cioffi 1951: Pezzullo ‘e Paraviso

Audizione Cioffi 1952: ‘A Rossa

Audizione Cioffi 1953: ‘A Luciana

Audizione Cioffi 1954: Aummo… Aummo…

Audizione Cioffi 1955: Giuvanne cu’ a Chitarra

Audizione Cioffi 1956: È arrivato Pachialone

Audizione Cioffi 1957: Tu ce l’hai la mamma

Audizione Cioffi 1958: ‘O Pallucino

Audizione Cioffi 1959: Pe’ Sempe

Tabella: Le Canzoni del 1940/1941

Tabella: Le Canzoni del 1941

Tabella: Le Canzoni del 1941

Tabella: Le Canzoni del 1942

Tabella: Le Canzoni del 1943

Tabella: Le Canzoni del 1944

Tabella: Le Canzoni del 1945

Tabella: Le Canzoni del 1946

Tabella: Le Canzoni del 1947

Tabella: Le Canzoni del 1948

Tabella: Le Canzoni del 1949

Tabella: Le Canzoni del 1950

Tabella: Le Canzoni del 1951

Tabella: Le Canzoni del 1952

Tabella: Le Canzoni del 1953

Tabella: Le Canzoni del 1954

Tabella: Le Canzoni del 1955

Tabella: Le Canzoni del 1956

Tabella: Le Canzoni del 1957

Tabella: Le Canzoni del 1958

Tabella: Le Canzoni del 1959

ISTANTANEE

Alberto Amato
Lucio Ardenzi
Antonio Basurto
Alberto Berri
Rita Berti
Carla Boni
Leo Brandi
Sergio Bruni
Aldo Bruno
Carlo Buti
Carmencita
Tina Castigliana
Lino Crispo
Pino Cuomo
Anna D’Acunzo
Anna D’Andria
Gino D’Oro
Wanda D’Oro
Virginia Da Brescia
Tina De Paolis
Dolores De Silva
Noris De Stefani
Luciana Dolliver
Silvia Dolliver
Mita Ferroli
Fregolino
Nunzio Gallo
Dino Giacca
Isa Landi
Gino Latilla
Dante Lauri
Liliana
Mario Lima
Maria Longo
Bianca Lubisco
Gianni Lupoli
Beniamino Maggio
Silvana Manco
Mario Mari
Annamaria Maringola
Isa Marlene
Lino Mattera
Liana Montalbo
Gianni Montesi
Lia Monti
Carlo Moreno
Vera Nandi
Nandi Neri
Nino Nipote
Eva Nova
Rino Palombo
Gennarino Palumbo
Salvatore Papaccio
Amedeo Pariante
Maria Paris
Vittorio Parisi
Mario Pasqualillo
Tatiana Petrowna
Pina Prima (1^)
Maria Luisa Pisan
Gigi Pisano
Nilla Pizzi
Franca Resal
Pina Resal
Franco Ricci
Enzo Romagnoli
Wanda Romanelli
Mario Ronga
Tina Ruggiero
Rino Salviati
Laura Sandri
Alfredo Sivoli
Paola Tani
Aldo Tarantino
Nino Taranto
Alma Veda
Emilia Veldes
Bob Vinci
Luciano Virgili
Laura Visconti

Ringraziamenti

Note sull’autore

Bibliografia

Description

AUTORI, CANTANTI, SCENEGGIATORI: TUTTI I PROTAGONISTI DELLE AUDIZIONI – 1990

La storia dello spettacolo Audizione di Piedigrotta affonda le sue radici nel meccanismo di promozione originatosi con l’insorgenza dell’industrializzazione della canzone napoletana di fine Ottocento.
L’officina della musica partenopea favorì a livello internazionale il processo di espansione della nuova canzone piedigrottesca e gli spettacoli furono i principali veicoli pubblicitari. Ad esclusione delle parate dei carri allegorici di Piedigrotta, nelle quali l’esecuzione delle nuove canzoni napoletane ebbe solo un carattere divulgativo, l’industria della musica si realizzò materialmente nelle rassegne musicali dove l’investimento economico faceva la sua parte. In ordine cronologico le kermesse musicali impegnate nel lancio delle nuove canzoni napoletane furono: il Concorso o Festival di Piedigrotta, la Mattinata di Piedigrotta, la Piedigrottissima e l’Audizione di Piedigrotta. Tutti e quattro gli spettacoli avevano dei tratti distintivi in termini di organizzazione, e gli organizzatori operavano la scelta delle rassegne in ragione esclusivo del profitto.
Il Concorso o Festival di Piedigrotta ospitava una competizione canora a premi sulla base dei voti di una giuria di qualità o popolare che assegnava il riconoscimento alle canzoni che si posizionavano nei primi tre posti della classifica. Alla manifestazione si accedeva mediante bando di concorso e le canzoni venivano presentate da diverse case editrici, proprietarie del copyright, ovvero della gestione economica della canzone.
Il Concorso o Festival di Piedigrotta veniva organizzato nell’ambito di teatri, birrerie, caffetterie o di stabilimenti balneari e la manifestazione assolveva al ruolo di promozione della location. Gli organizzatori, infatti, erano proiettati esclusivamente sul beneficio derivante dal pubblico che accorreva allo spettacolo, una garanzia di visibilità dei luoghi della quale giovarono soprattutto alcuni teatri come il Circo delle Varietà e i teatri Eden ed Eldorado.
Al contempo si svolse il Concorso di Piedigrotta a porte chiuse, ovvero un concorso organizzato da una casa editrice che, soltanto in forma privata, premiava all’interno dell’azienda la canzone piedigrottesca (senza alcuna esecuzione pubblica). Di seguito la casa editrice si incaricava di pubblicizzare gli esiti della gara sui periodici. Il tutto avveniva totalmente in sordina e dal momento che per le canzoni premiate non veniva prevista alcuna esecuzione pubblica, il concorso fu presto abbandonato.
La Mattinata di Piedigrotta era uno spettacolo nel quale venivano presentate nuove canzoni (non in gara tra loro) firmate da un unico autore o da un unico musicista. Soltanto eccezionalmente il numero degli autori era più di uno.
L’interesse economico dell’autore o musicista era quello di promuovere tutta la sua nuova produzione e, per questo motivo, spesso si addossava il costo e le responsabilità dell’intera organizzazione dello spettacolo.
La Mattinata di Piedigrotta, che veniva organizzata da autori o musicisti di grande popolarità, quali Salvatore Gambardella, Eduardo Di Capua o Aniello Califano, era slegata dai giochi editoriali, a meno che l’autore o il musicista non avesse un particolare contratto di esclusiva con un unico editore. Così, la maggior parte delle nuove canzoni che venivano presentate nella rassegna avevano il copyright di più case editrici e, per alcune canzoni, non c’era alcuna copertura editoriale.
Contrariamente al titolo La Mattinata di Piedigrotta non si svolgeva durante la mattina, ma in orari piuttosto insoliti per uno spettacolo, coprendo un arco temporale che partiva dalle 12.00 e fino alle 17.00.
L’Audizione di Piedigrotta era una rassegna di nuove canzoni di diversi autori e musicisti, organizzata da un’unica casa editrice che ne possedeva i copyright.
L’interesse economico degli editori, in questo caso, era congeniale ai loro interessi di utilizzare l’Audizione di Piedigrotta come vetrina per i loro prodotti. L’editore, oltre ad addossarsi il costo e l’intera organizzazione dello spettacolo, aggiungeva contratti di esclusiva con le case discografiche per fare in modo che, al termine della tournée dell’Audizione di Piedigrotta, la diffusione delle canzoni presentate continuasse il percorso promozionale sul mercato del disco. Quest’ultima forma di spettacolo è stata quella più longeva.
Nel corso degli anni, soprattutto a partire dalla prima metà degli anni ’10 del Novecento, le Mattinate di Piedigrotta e i Concorsi o Festival di Piedigrotta, non sopravvissero ai tempi, lasciando indisturbata la tenuta delle rassegne de l’Audizione di Piedigrotta. La kermesse nello specifico vantava un seguito notevole non esclusivamente partenopeo, diventando trampolino di lancio di grandi successi napoletani a carattere nazionale ed anche internazionale.
L’annata 1930 spiega in maniera incisiva il calibro di questa manifestazione che vide la presentazione delle monumentali Dicitencello vuie, Torna, Nun me scetà o Tutta pe’ mme (oggi delle evergreen). Nel solo 1930 si tennero oltre due dozzine di Audizione di Piedigrotta organizzate da storiche e anche improvvisate case editrici: l’audizione della Gennarelli si teneva ai Giardini Reali, quella della Epifani al teatro Trianon. La Canzonetta al teatro Augusteo, l’Azzurra al teatro Santa Lucia, la Bixio ai Giardini Reali, la Viviani al teatro Eldorado, la Santojanni, al teatro Politeama, la E. A. Mario al teatro del Dopolavoro, la Napoli Canta al teatro Reale, la Muzio al teatro Tarsia, l’Alba Musicale al teatro Olympia, ecc. ecc.
L’Audizione di Piedigrotta, col passare degli anni, si rinnovò e si adeguò alle nuove correnti musicali e, soprattutto, alle mutazioni delle esigenze teatrali. Così, da una semplice carrellata di nuove canzoni, si trasformò negli anni ’20 in una singolare forma di varietà per l’inserimento del “Preambolo Piedigrottesco”, ovvero di una scenetta, idillio, sketch, fantasia o bizzarria teatrale, spesso recitata da attori importanti quali Eduardo e Peppino De Filippo, Nino Taranto, Raffaele Viviani, Tina Pica, Anna Fougez e Vincenzo Scarpetta, ai quali veniva affidata l’introduzione delle nuove canzoni.
A partire dagli anni ’40, l’Audizione di Piedigrotta si rinnovò ulteriormente: venne inquadrata nella rivista, cosicché tra l’esecuzione di una canzone e l’altra s’inserivano fantasisti, soubrette, corpi di ballo, attori comici, presentatori e altri artisti che rendevano lo spettacolo allegro, vivace, colorato e affascinante. In questo modo, si superava l’ostacolo della pesantezza che avvolgeva la lunga carrellata delle esecuzioni delle nuove canzoni.
L’Audizione di Piedigrotta subì il tracollo dal 1952, quando la Rai istituì il Festival della Canzone Napoletana. Da quel momento, iniziò il declino, in parte dovuto agli altissimi costi di produzione che dovevano sostenere le case editrici per il fenomeno del divismo che si diffuse tra i cantanti e tra gli autori. Costituiva un’impresa formare un cast con cinque o sei cantanti noti provenienti dal Festival della Canzone Napoletana, per cui le case editrici dovevano ripiegare sull’ingaggio di un solo divo (al massimo due artisti popolari di sesso diverso); il completamento del cast avveniva con gli ingaggi di artisti in erba. Stesso discorso per gli autori delle nuove canzoni.
La mancanza di nomi tra i cantanti e tra gli autori comportava, come risultato finale, un bilancio in passivo al termine della tournée dell’Audizione di Piedigrotta.
In virtù di questa crisi, per salvare la storica forma musicale, la Rai e l’Ente della Canzone Napoletana istituirono la Piedigrottissima, ovvero uno spettacolo televisivo che presentasse il meglio della produzione canora annuale pubblicata dalle maggiori case editrici.
La Piedigrottissima offriva una notevole visibilità perché lo spettacolo veniva trasmesso in diretta televisiva sul canale nazionale e sul secondo programma radiofonico. Inoltre, le canzoni che vi partecipavano erano inserite in quindici programmi radiofonici dedicati alla Piedigrotta, trasmesse con cadenza bisettimanale sia sul primo che sul secondo programma radiofonico.
Così, con un progetto salvavita, gli editori continuarono anche per tutta la seconda metà degli anni ’50 a tenere l’Audizione di Piedigrotta, condizione necessaria per poter partecipare alla Piedigrottissima.
Nel 1960, la cancellazione della Piedigrottissima dal palinsesto televisivo fece calare definitivamente il sipario sulla storica Audizione di Piedigrotta.
Negli anni ci furono vari tentativi per far risorgere la storica manifestazione; si possono annoverare sicuramente quelli realizzati negli anni ’60 da Aldo Scoppa, proprietario della casa discografica Vis Radio e della casa editrice Everest.
Considerando che il Festival/Concorso di Piedigrotta e la Mattinata di Piedigrotta ebbero vita abbastanza breve, la maggior parte delle più importanti canzoni napoletane furono presentate nell’ambito dell’Audizione di Piedigrotta.

ALBERTO AMATO
Napoli, 28 aprile 1912 – 28 febbraio 2006
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Da giovane è stato un bravo calciatore prima di diventare un campione di pallanuoto con la squadra della Rari Nantes. Nel 1940, accantona lo sport e partecipa ad un concorso per voci nuove indetto dall’Eiar. Da questo momento diventa un divo radiofonico, cantando con le più importanti orchestre del momento: Anepeta, Strappini, Angelini, Fragna, Seracini, Barzizza.

ARDENZI LUCIO (Lucio Minunni)
Roma, 14 agosto 1919 – 2 luglio 2002.
Cantante, impresario.

Con un padre ed uno zio, noti giornalisti, avrebbe dovuto continuare la tradizione di famiglia, ma compiuti gli studi classici, segue la via del canto. Dopo aver partecipato ai primi provini radiofonici, nell’aprile del 1941 debutta a Radio Torino con l’orchestra da ballo diretta dal maestro Cinico Angelini e lancia al successo Ombretta, una spiritosa canzoncina di Giuseppe Gallazzi che interpreta con garbata ironia. Da questo momento si dedica anche alla rivista, partecipando a numerose messe in scena, in particolare Al lume delle lucciole con Luciano Tajoli e Zara Prima e La parola del fesso con Franco Sportelli e Rita Valori.

ANTONIO BASURTO
Lecce, 28 agosto 1917 – Roma, 20 dicembre 2007.
Cantante, attore di rivista.

Il cantante debutta giovanissimo e, nel 1939, prende parte a numerose rubriche radiofoniche di canzoni italiane e napoletane su radio Roma, in particolare nei programmi delle orchestre Segurini, Seracini e Cuccaro.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando al Festival di Sulmona si aggiudica i primi tre posti con le canzoni Campanile del mio paese di Garatti e Benedetto, Nun me scetà di Malmassari e Nausica e Mariantò di Galletti e Zocchi, e nel 1957 quando vince il Festival della Canzone Marinara di Ischia con il brano di Nisa e Fanciulli ‘Na casa a Ischia.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival di Sanremo, Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone Abruzzese Molisana di Vasto, Settembre Canoro Napoletano, Festival di Sulmona, Festival Ugola d’Oro di Messina, Festival Frattese della Canzone, Festival di Anzio, Festival della Canzone di Roma, Festival dell’Enal, Festival della Canzone Marinara, Festival di Piedigrotta.

ALBERTO BERRI (Alberto Cannavale)
Napoli, 4 agosto 1923 – 22 settembre 1998.
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Il debutto avviene alla radio nel 1942 cantando nelle rubriche dell’orchestra Segurini; diventa, in breve, un divo radiofonico.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando vince il Festival di Velletri con il brano di Morbelli e Beccaria Invano, e nel 1962 quando si aggiudica il secondo posto al Gran Festival di Piedigrotta con la canzone di Manetta e Vian Serenata a Surriento.
È stato molto attivo per tutti gli anni ’40 nella rivista, in particolare nelle formazioni di Beniamino Maggio, Clely Fiamma, Marina Russell, Piero Pieri. Nel suo curriculum anche la sceneggiata.

RITA BERTI (Rita Passaro)
Napoli, 1° agosto 1928 – New York, 17 gennaio 2020.
Cantante, attrice di rivista e sceneggiata, impresario.

Napoletana verace, originaria del quartiere San Ferdinando, studia canto con il maestro Felice Genta e, nel 1947, al suo debutto, trova immediato successo con la canzone Scrive ‘a stu core di Capillo e Lama presentata all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando prende parte al kolossal musicale di E.A.Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio, e nel 1952 quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta il brano di Capillo e Rendine Tutta colpa è d’’a famiglia.

CARLA BONI (Carla Gaiano)
Ferrara, 17 luglio 1925 – Roma, 17 ottobre 2009
Cantante, attrice.

Debutta giovanissima nella rivista e nell’avanspettacolo col nome d’arte di Cri Cri, subito abbandonato quando agli inizi degli anni ’40 inizia a trasmettere alla radio con l’orchestra Barzizza.
Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. È stata una delle protagoniste della storia della canzone italiana per tutti gli anni ’40 e ’50, vera antagonista di Nilla Pizzi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con la canzone di D’Anzi Viale d’autunno, e nel 1955 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Galdieri e Bonavolontà ‘E stelle ‘e Napule eseguito in duetto con Gino Latilla, suo futuro marito.

LEO BRANDI (Carlo Todini)
Napoli, 24 giugno 1894 – 16 febbraio 1959
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata, autore, imitatore.

È stato uno dei macchiettisti più richiesti e pagati negli anni ’30 dalle case editrici che se lo hanno conteso per gli spettacoli piedigrotteschi. Molte canzoni del noto duo d’autori Pisano-Cioffi sono state per la prima volta da lui interpretate e lanciate al successo.
Insolitamente i suoi inizi sono quelli d’imitatore. Infatti, nel 1913, grazia all’amicizia con il comico Paolo Bernard, si trasferisce a New York, dove, per oltre otto anni, si esibisce nei club, circoli e night newyorkesi, trovando gran successo con le sue imitazioni (in particolare quella di Charlie Chaplin).

SERGIO BRUNI (Guglielmo Chianese)
Napoli, 15 settembre 1921 – Roma, 22 giugno 2003
Cantante, attore.

Appassionato di musica fin da bambino, debutta col suo vero nome nel 1944, sotto la supervisione del celebre tenore Vittorio Parisi, in uno spettacolo di arte varia.
Nel 1945, vince un concorso di voci nuove bandito dall’Eiar e, da questo momento, diventa un cantante di radio Napoli nelle rubriche dell’orchestra Campese. Per l’occasione, cambia il nome d’arte in Sergio Bruni per evitare confusione con il cantante Vittorio Chianese.

ALDO BRUNO (Gaetano Bruno )
Marigliano – Napoli, 23 gennaio 1901 – 12 aprile 1973
Attore, cantante, musicista, impresario.

Figlio dell’attore-commediografo Donato Bruno e marito dell’attrice Nennella Sportelli, è stato assai più popolare nel teatro che nella musica, trovando grandissime soddisfazioni, anche oltre oceano, con compagnia dialettali di sceneggiata da lui dirette, nelle quali hanno recitato attori quali Nino Taranto, Pupella Maggio e Agostino Clement.
I suoi inizi avvengono come musicista, debuttando alla Sala Napoli nel 1918 in qualità di batterista.
Come cantante melodico, fa il suo esordio nel 1920 al teatro Goldoni, quando partecipa all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, dove esegue il motivo di Francesco Fiore e Rodolfo Falvo Comm’’e gatte. Negli anni ’30 ha diretto una formazione di sceneggiata con Nino Taranto e negli anni ’50 è stato protagonista assoluto di una compagnia stabile di sceneggiata al teatro Apollo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1923 quando all’audizione di Piedigrotta Sorgente canta il motivo di Moleti e Napolitano Me so’ sunnato Napule, e nel 1934 quando all’audizione di Piedigrotta Autori Associati interpreta la canzone di Scala e Frustaci Casa ‘e marenaro.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Barile, La Canzonetta, Giba, Acampora, Capodanno, Casa Napoli, Il Cenacolo, Autori Associati, Roma, Sorgente, Il Globo.

CARLO BUTI
Firenze, 14 novembre 1902 – Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963
Cantante, attore di rivista.

Stornellatore toscano tra i più conosciuti della storia della musica italiana, debutta proprio a Napoli nel 1931, in occasione dell’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, trionfando con i motivi Amici cari e Valzer del cuore, entrambi firmati da Fusco e Ricciardi e con E lluce Napule di Fusco e Buonavolontà.
Da questo momento diventa il leader del cosiddetto genere musicale all’italiana, nonché il re delle hit parade: ogni suo 78 giri riesce a raggiungere le zone alte delle classifiche dei dischi più venduti.

CARMENCITA (Amalia Vatiero)
Nola -Napoli, 15 marzo 1905 – 13 aprile 1972.
Cantante, attrice di rivista.

Figlia di coloni, scappa di casa per intraprendere la carriera artistica, rifugiandosi a Napoli. Preparata dal maestro Giulio Del Vecchio, debutta nel 1923 all’audizione di Piedigrotta Panzetta, dove la maggior parte delle nuove canzoni sono firmate da Del Vecchio.

TINA CASTIGLIANA (Concetta Festa)
Napoli, 6 maggio 1899 – 7 luglio 1981
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Viene definita dalla stampa l’artista proteiforme, per la sua disinvoltura nel passare dal genere comico a quello drammatico, sia nella recitazione che nel canto.
La sua carriera, durata circa quarant’anni, non subisce alcun tracollo e tocca tutti i generi dell’arte: cinema, teatro, musica, televisione, radio. È ricordata, al pari di Nicola Maldacea, come la regina incontrastata della macchietta femminile (canzone umoristica), genere che decolla a partire dalla seconda metà degli anni ’20 del Novecento.
Attiva anche nel cinema e nel teatro, è stata protagonista di importanti compagnie teatrali di rivista e di teatro d’arte, quali quelle di Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo, Vincenzo Scarpetta, Amedeo Girard, i fratelli Maggio, Armando Gill, Gigi Pisano, Roberto Ciaramella.

LINO CRISPO (Pasquale Crispo)
Napoli, 3 marzo 1916 – 29 marzo 1995
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema.

Il debutto avviene come attore comico nel 1932 con la compagnia diretta da Mimì Maggio che rappresenta la sceneggiata.
L’iniziale approccio come protagonista avviene al teatro Manzoni di Roma quando viene scritturato dalla Stabile per l’avanspettacolo e, qualche tempo dopo, segue il primo trionfo al teatro IV Fontane, sempre di Roma, con la rivista di Polacci Civetterie.
Diventa poi leader indiscusso della sceneggiata facendo coppia con Liliana per tutti gli anni ’60 e ’70, e con Bianca Sollazzo per tutti gli anni ’80.

PINO CUOMO (Giuseppe Cuomo)
Napoli, 17 aprile 1921 – 18 febbraio 1990
Cantante, attore, presentatore.

Avviato agli studi medici, li abbandona quando nel 1942 vince un concorso per voci nuove dell’Eiar e inizia a trasmettere a Radio Roma e successivamente a Radio Napoli con le orchestre Campese e Anepeta.
Nel suo curriculum, molti spettacoli teatrali e radiofonici come conduttore, e molta televisione e cinema come attore.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta Deva canta Musetto rosa di Gargiulo e Acampora, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta Acampora canta ‘A spasso cu’ e stelle di Russo e Acampora.

ANNA D’ACUNZO (Anna D’Arienzo)
San Giorgio a Cremano -Napoli, 21 marzo 1922 – ?
Cantante, attrice di rivista.

Debutta giovanissima come vocalist del gruppo dei posteggiatori di Santa Lucia, dopodiché, dal 1938, si stacca dalla formazione e intraprende la carriera di solista.
Specializzatasi come stornellatrice, nel 1939, firma un contratto con l’etichetta Phonotype per l’incisione di diversi dischi di stornelli, tra cui E gira e fai la rota, Stornelli amorosi, Stornelli romani, Stornelli toscani.
Per tutti gli anni ’40, alterna la musica con il teatro di prosa e di rivista.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) nel ruolo di Carmilina la capricciosa nel quadro Oilì Oilà.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta Sunnano ‘a Pusilleco di Di Costanzo e Campese, e nel 1951 quando alla Piedigrotta Argoss canta ‘O cafunciello di Canetti e Tavernier.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Gennarelli, Argoss, E. A. Mario, Gesa, Achito Luca.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1947, 1949.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: ‘O cafunciello, Ammore ‘e paraviso, Sunnano ‘a Pusilleco, So’ tre parole, Voce d’’o core.

ANNA D’ANDRIA (Anna Cialdi)
Napoli, 10 ottobre 1919 – 6 giugno 2000
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Studia canto lirico, ma completati gli studi preferisce debuttare nel varietà e, subito dopo, nella rivista con la formazione di Titina De Filippo e Agostino Salvietti.
Si ferma nel periodo bellico, dopo una lunga serie di riviste, alcune di gran successo, per riprendere l’attività a conflitto terminato, trasmettendo alla radio con l’orchestra Campese.
Alterna la radio con gli spettacoli piedigrotteschi e con quelli di rivista e, nella prima metà degli anni ’50 s’incammina pure nella sceneggiata. Ancora nel pieno dell’attività, nel 1957 si ritira a vita privata, trasferendosi a Roma dove va a gestire una piccola pensione per artisti.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta Cafuncella sfortunata di Di Gianni, Donnarumma e Barile, e nel 1953 quando all’audizione di Piedigrotta Capodanno canta il motivo ‘O core tuie di Totò. Vince pure il secondo premio al Festival di Piedigrotta del 1951 con il brano Perdoname di Franzesee Astuti.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Di Gianni, La Canzonetta, Gesa, Rendine, Argoss, Giba, E. A. Mario, Gennarelli.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1952.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Odeon.
I suoi maggiori successi sono: Cafuncella sfortunata, Angelarò, Luna lù, Perdoname, ‘O core tuie.

VIRGINIA DA BRESCIA (Virginia Abrescia )
Taranto, 23 aprile 1936 – Napoli, 17 dicembre 2017
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Figlia di Abrè e Licia Briganti, popolari artisti di sceneggiata e di varietà, debutta giovanissima nella formazione dei genitori e poco più che adolescente canta a radio Bari con l’orchestra Paolillo. Voce calda, intonata e molto estesa, assai adatta alla canzone napoletana, all’inizio degli anni ’50, si trasferisce con la famiglia a Napoli e debutta nel varietà. Per oltre due decadi è stata protagonista femminile nel teatro di sceneggiata.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 quando all’audizione di Piedigrotta Capodanno canta il brano di Totò Aggio perduto ammore, e nel 1962 quando vince la prima edizione del Festival Città di Ercolano con la canzone di Pace e Traino E mmo addò jammo?.

GINO D’ORO
Cantante, attore di rivista.

Il suo debutto nel mondo delle sette note avviene nella seconda metà degli anni ’30 quando prende parte a numerosi spettacoli di rivista e di varietà.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1947 quando all’audizione di Piedigrotta Gesa canta Mare ‘e Curuoglio di Cora e Valente, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta Argoss interpreta Turmiento ‘e marenaro di De Lutio e Campese.
Alterna la radio (dove si esibisce con l’orchestra Anepeta) con gli spettacoli piedigrotteschi e con quelli di rivista e, nella prima metà degli anni ’50, s’incammina pure nella sceneggiata.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) dove ricopre il ruolo del soldato.

WANDA D’ORO
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Dotata di talento e bellezza, debutta giovanissima, nel 1936, come sostituta della popolare Ria Rosa all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro.
Da questo momento la sua attività s’intensifica nel varietà e nell’arte varia, per poi debuttare nel teatro di rivista, all’inizio degli anni ’40, trovando successo nelle formazioni di Silla Silvani, di Cettina Bianchi, di Beniamino Maggio e di Mirra De Ponti.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1936 quando all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro canta Core rampicante di Di Gianni e Lama, e nel 1947 quando all’audizione di P

TINA DE PAOLIS (Concetta De Paola)
Napoli, 18 novembre 1934.

Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.
Voce brillante e scanzonata, pastosa e dai toni eleganti, debutta giovanissima nel 1945, quando inizia ad esibirsi in varietà sotto la severa tutela della madre che diventerà, per tutta la sua carriera, il suo impresario.
Dal 1950, dopo una lunga selezione, entra nel team di Radio Napoli e inizia a trasmettere con l’orchestra diretta da Carlo Vinci e, a seguire, con quella diretta da Giuseppe Anepeta.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1956 quando si aggiudica il Festival della Canzone Napoletana dei Postelegrafonici con il motivo di De Caro ‘A dispettosa, e nel 1958 quando vince il Festival di Procida con la canzone di Mancini e Pirozzi Procida suonne celeste cantata in duetto con Enrico Fiume, futuro marito.
N

Foggia, 1922 – Napoli, ?
Cantante, attrice di rivista.

Si trasferisce con la famiglia a Portici (Napoli) in giovane età. Orfana di un modesto operaio delle Ferrovie dello Stato, studia canto perfezionandosi sotto la guida del tenore Nunzio Bari.
Nel 1945, entra nel cast dell’orchestra Campese e inizia a trasmettere alla radio e l’anno successivo firma il primo contratto discografico. Soprannominata “signorina dolciumi” per la sua poco segreta ghiottoneria, si ritira dall’attività dopo pochi anni dal suo debutto per convolare a nozze.
La sua massima soddisfazione la trova all’audizione di Piedigrotta Cioffi nel 1946 quando canta la macchietta Sto parlanno ‘nfaccio ‘o muro di Pisano e Cioffi, oggi una evergreen.

Pesaro, 5 dicembre 1937 – 13 gennaio 2021
Cantante, attrice.

Dopo aver preso parte ad un concorso per voci nuove, debutta proprio all’audizione di Piedigrotta Cioffi nel 1957.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1965 quando vince il Festival di Pesaro con la composizione Amore vuole amore, e nel 1970 quando presenta al Festival della Canzone Napoletana il brano Il sole è nato a Napoli di Manetta e Vindez.
Tra ospitate in televisione e importanti tournée internazionali, dopo la partecipazione nel 1972 al Festival Internazionale di Sopot e la registrazione del 33 giri Canti Popolari Marchigiani dal Foglia al Tronto, accantona i concorsi musicali e, per oltre quindici anni, s’imbarca sulle navi da crociera come vedette di spettacoli musicali.
Fa ritorno alle scene nella seconda metà degli anni ’90 con lo spettacolo teatrale Ritratto di donne in musica, la registrazione del cd L’amore vola e va e la biografia Una cantante giramondo si racconta.

LUCIANA DOLLIVER (Angela Alecci)
Catania, 28 aprile 1910 – Roma, 1° settembre 1982
Cantante, attrice di rivista.

Il suo esordio avviene nella danza come ballerina e fantasista, dopodiché, nel 1930 debutta come cantante all’audizione di Piedigrotta Gennarelli eseguendo il brano Belzebù di Fiasconaro e Martinelli. Dalla seconda metà degli anni ’30 inizia a trasmettere alla radio con le orchestre Barzizza e Angelini.
Artista raffinata, elegante e dotata di singolare tecnica vocale, dalla prima metà degli anni ’40 approda alla rivista da prima donna nella formazione di Virgilio Riento con Clelia Matania e Alberto Sordi e, successivamente, con lo stesso ruolo nelle compagnie di Dante Maggio e di Pino Derio.
Dal 1945, cambia ancora repertorio e inizia ad esibirsi con i Virtuosi dello Jazz per ritornare alla rivista dal 1950, recitando e cantando con Antonella Steni e i Fratelli Bonos e poi con la formazione di Pasquale Pinto.

SILVIA DOLLIVER
Cantante, attrice di rivista.

Allieva del maestro Cioffi, il suo percorso artistico è abbastanza breve e ridotto a poco più di una decade.
Per tre anni, dal 1949 al 1951 ha inciso dischi di canzoni napoletane per l’etichetta Phonotype. Inoltre, dal 1951 al 1953 si dedica alla rivista, prendendo parte a diversi spettacoli diretti da Gigi Pisano, tra cui Arcobaleno delle canzoni e Napoli e le sue canzoni. A volte si è firmata anche come Silvana Dolliver.

FREGOLINO (Vincenzo Cristo)
Napoli, 9 gennaio 1899 – 1° gennaio 1974.
Cantante, attore.

La sua carriera inizia relativamente tardi perché alterna il varietà con il lavoro nelle ferrovie, dopodiché inizia a lavorare nella marina e a frequentare il mondo artistico coloniale dell’America del nord dal 1920, anno in cui s’impiega come addetto al ricevimento sul piroscafo Presidente Wilson. Due anni dopo, sposa Marinella, una divetta della canzone napoletana e lascia il lavoro per avviarsi al varietà.

MITA FERROLI
Cantante, attrice di rivista.

È stata una delle soubrette più apprezzate degli anni ’40, protagonista di molti spettacoli di rivista, in particolare nelle formazioni di Nino Taranto e Luciano Tajoli. Definita una cantante di teatro, poiché non ha mai partecipato a programmi radiofonici e a concorsi o manifestazioni musicali, eccetto l’audizione di Piedigrotta Cioffi per la quale ricopre il doppio ruolo di soubrette e cantante. Come interprete canta la delicata Passero sulitario di De Lutio e Cioffi.
Nel 1946, incide in duetto con Luciano Tajoli i brani Sotto il ciel di Lombardia e Valzer delle candele; nel 1950 in duetto con il Quintetto Mojoli il motivo Profumi Paglieri Felce Azzurra; nel 1951 in duetto con Nino Naldi il brano La luna si veste d’argento.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1946.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Odeon, Parlophon.
I suoi maggiori successi sono: Passero sulitario, Profumi Paglieri Felce Azzurra, Sotto il ciel di Lombardia, Valzer delle candele, La luna si veste d’argento.

NUNZIO GALLO
(Napoli, 25 marzo 1928 – Benevento, 22 febbraio 2008).
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema, impresario.

Debutta nella seconda metà degli anni ’40 nella lirica, partecipando a diverse opere trasmesse da radio Torino. Poi, dal 1951, passa alla canzone commerciale ed entra nel team di radio Napoli per trasmettere con l’orchestra Anepeta. Da questo momento, diventa la voce melodica napoletana per eccellenza per tutti gli anni ’50 e ’60.
Protagonista sia nel cinema che nella prosa, inizialmente si dedica al teatro di rivista e successivamente a quello di sceneggiata. Negli anni ’60 è pure divo in programmi televisivi e radiofonici. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1957 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con la canzone di Fiorelli e Ruccione Corde della mia chitarra, e nel 1958 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Pugliese e Rendine Vurria.

ISA LANDI (Concetta Polidoro)
Napoli, 28 ottobre 1925 – 23 luglio 2015.
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Dotata di una voce estesa e ben modulata, ricca di particolari inflessioni soprattutto dolci, diventa allieva di Giuseppe Cioffi e con lui avviene il primo debutto nel 1942 proprio all’audizione di Piedigrotta Cioffi, dove esegue il motivo ‘E rrose avvellutate. Impossibilitata ad esibirsi nel 1943 per il divieto fascista che impedisce ai minorenni di lavorare, per emanciparsi decide di sposarsi con Mario D’Auria, che poi diventa anche suo impresario.
Nel 1956, forte di un ricchissimo bagaglio artistico, decide di andare ad esibirsi in America. Sbarcata a Manhattan come diva della canzone napoletana, la prevista tournée di tre mesi salta per il grande successo riscosso, e la permanenza a New York si allunga a ben cinque anni, durante i quali canta a Brooklyn, Chicago, New York, Boston e altre città del nord America, perfino in Canada, in particolare a Montreal, Toronto, Niagara.
All’inizio degli anni ‘60, nonostante sia ferma nell’idea di trattenersi definitivamente a New York, si ritrova circondata da personaggi sinistri legati alla malavita del posto ed è costretta a dire addio all’America.

GINO LATILLA (Gennaro Latilla)
Bari, 7 novembre 1924 – Firenze, 11 settembre 2011
Cantante, attore, dirigente.

Figlio d’arte, suo padre Mario Latilla è stato un celebre cantante di musica leggera degli anni ’30 del Novecento. Gino lo emula è diventa prima un divo radiofonico e successivamente la star dell’orchestra Angelini. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Il suo curriculum è ricco di successi, sia musicali che teatrali. Molto attivo anche nel cinema e nella televisione. Negli anni ’60 diventa dirigente della Rai, prima a Roma e poi a Firenze.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando si aggiudica il primo e il terzo posto al Festival di Sanremo, con le canzoni Tutte le mamme di Bertini e Falcocchio e E la barca tornò sola di Ruccione, e nel 1959 quando, alla stessa manifestazione, si classifica al secondo posto con la canzone di Testoni e Fanciulli Io sono il vento.

DANTE LAURI (Dante Micacchi)
Chiaiano di Napoli, 29 agosto 1929 – ?
Cantante, attore di rivista.

Debutta nel 1953 quando vince il concorso delle Ugole d’Oro al Giardino degli Aranci. Grazie a questa vittoria inizia a trasmettere alla radio con l’Orchestra Anepeta.

Napoli, 7 agosto 1911 – 1° maggio 1995.
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata, impresario.

Proveniente da una storica famiglia d’arte che inizia nella metà dell’Ottocento con il Pulcinella Aniello Balzano, per arrivare a sua madre Raffaella Balzano e a suo padre Enrico Cannio, noto compositore di canzoni napoletane (la più nota ‘O surdato ‘nnammurato).
Moglie dell’impresario Alfredo Razzieri e sorella dell’attrice Anna Walter, inizia da giovanissima come ballerina, dopodiché, dall’inizio degli anni ’30 del Novecento, debutta sia come cantante, partecipando a moltissimi concorsi piedigrotteschi, che come attrice, recitando nelle formazioni di Elvira Donnarumma, Amedeo Girard, Aniello Marchetiello, Salvatore De Muto. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.

Napoli, 24 gennaio 1928 – New York, 30 agosto 2004.
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Il debutto avviene nel 1949 quando si unisce alla compagnia di rivista di Pasquale Pinto e firma un contratto discografico con l’etichetta Phonotype.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1949 all’audizione di Piedigrotta Cioffi quando interpreta il brano Carcerato di Pisano e Cioffi (poi un film di successo) e nel 1954 quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta Sciurillo argiento di Pisano e Rendine.
Nel 1955, nel pieno della sua attività, si sposa con l’italo-americana Luise e si trasferisce definitivamente a New York. Oltre oceano continua a svolgere la sua attività nei night, circoli e club.

MARIA LONGO
Portogruaro-Ve, – 18 ottobre 1924 – Catania, 29 settembre 2015
Cantante, attrice di rivista.

Figlia di un meridionale emigrato al nord e di una triestina, in giovane età si trasferisce con la famiglia a Napoli, dove inizia a prendere lezioni di canto. Nel frattempo si sposa e si occupa della famiglia.
Nel 1948, s’iscrive per gioco ad un concorso per giovani cantanti, organizzato da un settimanale di varietà, col nome d’arte di Mary Lang. Per due anni si dedica alla rivista come soubrette. Poi, separatasi dal marito, abbandona il nome d’arte e si presenta alla ribalta col suo vero nome, mai più cambiato. Da questo momento sono le trasmissioni radiofoniche ad impegnarla intensamente, esibendosi che le orchestre Anepeta, Vinci, Oliviero.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando vince il terzo posto al Festival della Canzone Napoletana con il brano Semplicità di Murolo e Mazzocco, e nel 1958 quando vince il secondo premio al Festival della Canzone di Lavello con il motivo Gli occhi tuoi.
Per tutta la seconda metà degli anni ’50 si dedica intensamente alla rivista.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone di Lavello, Festival della Canzone Italiana e Napoletana, Concorso Posillipo, Festival dei Postelegrafonici della Canzone Napoletana, Festival dell’Enal, Festival Salernitano della Canzone, Festival Stabiese di Castellammare, Festival della Canzone Dialettale di Catania, Festival della canzone di San Arsenio di Salerno, Festival della Canzone del Mare di Pegli, Festival Frattese della Canzone Napoletana,

BIANCA LUBISCO
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Il primo debutto avviene nella rivista quando, nel 1943, si unisce alla Compagnia Travaglini con il comico Aldo Tarantino e gira i maggiori palcoscenici della Penisola con Punto d’onore.
Dal 1946, si alterna tra la rivista (in scena con le compagnie di Beniamino Maggio, Dante Maggio, Eva Nova, Fregolino, Lia Thomas, Gennarino Di Napoli, ecc.), e la musica, protagonista di molti varietà.
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GIANNI LUPOLI
(Giovanni Esposito – Napoli, 21 marzo 1923 – 23 aprile 2002).
Cantante, attore di rivista.

Terminata la scuola, inizia a lavorare come fabbro. L’attività canora arriva relativamente tardi, quando nel 1950 firma un contratto discografico con la Phonotype e prende parte all’audizione di Piedigrotta Cioffi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951, quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta il brano di Sessa e Rendine Uocchie ‘e brillante, e nel 1955 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta ‘A bancarella ‘e carta di Luigi e Giuseppe Cioffi.
Nella prima metà degli anni ’50 ha preso parte alla Compagnia Stabile della Canzone. Si ritira dalle scene alla fine degli anni ’50.

BENIAMINO MAGGIO
(Napoli, 6 agosto 1907 – 6 settembre 1990).
Cantante, attore di rivista, varietà, sceneggiata e di cinema, capocomico.

Figlio di Mimì Maggio e Antonietta Gravante e fratello degli attori Dante, Enzo, Rosalia, Margherita e Pupella Maggio.
Pur avendo interpretato una miriade di pellicole, è stato essenzialmente un attore di stampo teatrale, avendo calcato le tavole del palcoscenico sin da bambino, facendosi le ossa nell’avanspettacolo per poi giungere al teatro di rivista, al teatro d’arte napoletano e alla prosa. Nel 1918 s’improvvisa ballerino acrobatico e per una rottura di una tavola del palcoscenico provocata da un salto, si ferisce gravemente alla gamba, riportandone duramente i segni per tutta la vita.
Per tutti gli anni ‘30/’40/’50 è stato impegnatissimo nel cinema, nella musica e nel teatro, e negli anni successivi debutta pure in televisione. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.

SILVANA MANCO

Nel 1949, gira i maggiori palcoscenici della Penisola con la rivista Bagliori di stelle con la formazione dei Fratelli Lomba.
All’inizio degli anni ’50 firma un contratto discografico con l’etichetta Columbia e si dedica alla Piedigrotta, senza accantonare il teatro di rivista. Al Salone Margherita, si esibisce in varietà con Ferdinando Rubino e con Arturo Maghizzano.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 all’audizione di Piedigrotta Cioffi quando canta il motivo Allora è overo ‘o fatto? di Orecchio e Cioffi.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Cioffi, Roma.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1953.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Columbia.
I suoi maggiori successi sono: Allora è overo ‘o fatto?, Cammenanno pe’ Furìa, Chiagnenno pe’ tte, ‘E ‘nnammurate ‘e mò, Quanno se perdo ‘o bbene!.

MARIO MARI (Nunzio D’Auria)
Napoli, 13 giugno 1886 – 22 ottobre 1954.
Cantante, attore, impresario.

ANNAMARIA MARINGOLA
(Napoli, 1° marzo 1945).

Figlia degli attori Gino Maringola e Rosa Vitolo (in arte Nietta Rosa) e nipote di Vitolina, star canora degli anni ‘20, è stata una bambina prodigio.
La giovane cantante compie appena cinque anni quando, con il papà, si esibisce negli spettacoli di varietà al Teatro Del Popolo (in Villa Comunale).
Nel 1951, notata da Giuseppe Cioffi, è convocata dal popolare compositore per partecipare all’audizione di Piedigrotta, assegnandole il motivo di Luigi e Giuseppe Cioffi Scapricciatella.
Nello stesso anno, prende parte all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, inquadrata nella rivista di Arturo Gigliati Quando si sveglia Napoli e, per l’occasione, trionfa con l’interpretazione del motivo di Vincenzo Emilio e Enzo Barile Unò duè.
Segue al debutto canoro, anche quello teatrale, unendosi alla formazione di sceneggiata diretta da Mario Laurentino e va in scena con Nennella d’’a Nunziata, Buone amice, I figli di nessuno, Malafemmena.
Nel 1952, debutta nel teatro d’arte napoletano, recitando con la compagnia di Agostino Salvietti e Luisella Viviani e, nello stesso tempo, continua a partecipare alle audizioni di Piedigrotta come cantante.LINO MATTERA (Pasquale Mattera)
Napoli, 26 marzo 1926 – 7 novembre 2011.
Cantante, attore.

Sposato con l’attrice Anna Walter, figlia del noto compositore Enrico Cannio, debutta nella seconda metà degli anni ’40 come cantante.
Alterna spettacoli di Piedigrotta e rubriche radiofoniche per tutti gli anni ’50, prima di dedicarsi negli anni ’60 e ’70 al teatro di rivista, di prosa e di sceneggiata, diretto da importanti registi quali Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Vittorio Viviani e Tato Russo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta interpreta la canzone di Totò Casa mia, e nel 1953, quando vince il 1° Festival della Canzone Salernitana con il motivo ‘A canzone ‘e Salierno.

GIANNI MONTESI
(Genova, 1921 – ?).
Cantante, attore di rivista.

Nel biennio 1946-1947, si esibisce alla radio con l’Orchestra Rio Rita di Michele Ortuso. In questo periodo firma un contratto discografico con l’etichetta Cetra, registrando i primi dischi, tra cui il brano Mi piace cantar d’amore, molto gettonato alla radio.
Attivissimo nel teatro di rivista, è tra i protagonisti delle compagnie di Antonella Steni e Luciana Dolliver e di Eva Serao e Nino Lembo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1950 quando canta all’audizione Cioffi il brano Marescuro di Luigi e Giuseppe Cioffi, e nel 1951 quando vince il Festival di Piedigrotta con la canzone di Fausto e Cerino Più nulla so di te.

LIA MONTI
(Napoli, 1917 – ?)

Allieva di Ernesto Tagliaferri, è dal maestro preparata al debutto come professionista in Piedigrotta. Dopo la morte improvvisa di Tagliaferri, Bovio mantiene fede all’impegno del compianto amico e la ingaggia per le audizioni di Piedigrotta della Bottega dei Quattro del 1937, 1938 e 1939.
Molto attiva in programmi di arte varia, riviste e spettacoli di varietà per tutta la seconda metà degli anni ’30, si ritira dalle scene con l’inizio del secondo conflitto bellico. Il suo ultimo spettacolo è quello della Rievocazione delle canzoni della Bottega dei Quattro, organizzato nell’ottobre del 1942 dall’impresa del teatro Mercadante in memoria di Libero Bovio.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1938 quando all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro canta Serenata malamente di Chiurazzi e Crisucolo, e nel 1939 quando, alla stessa manifestazione, interpreta il brano Tradimento di Fusco e Lama.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Aprilia, Bottega dei Quattro.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941.
I suoi maggiori successi sono: Sperduta, Serenata malamente, Sì parla ‘o core, Aria ‘e Pusilleco, Tradimento.

CARLO MORENO (Armando Simonini)
Bologna, 15 ottobre 1907 – 12 febbraio 1962.
Cantante, autore.

È stato uno dei primi veri divi della radio, con tanto di copertine di rotocalchi a lui dedicate.
Molto amato, specie dal pubblico femminile diventa popolarissimo tra il 1938 e gli anni della guerra, lanciando dai microfoni della radio canzoni indimenticabili, tra cui Luna marinara, Contadinella, Signorina grandi firme.
Negli anni ‘50 la sua fama si estende anche all’estero; diventa la voce dell’orchestra Bianco e soprattutto dell’innovativo Xavier Cugat. Attivissimo anche come compositore di centinaia di canzoni, alcune anche di grande successo, la sua voce è ricordata per il popolare programma radiofonico Il Motivo in Maschera.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1939 quando all’audizione di Piedigrotta Epifani canta Mia bella Caterina di Trusiano e Donnarumma, e nel 1940 quando, alla stessa manifestazione,

Napoli, 5 aprile 1924 – 18 febbraio 1998.

Dotata di una voce brillante e scanzonata, pastosa e dai toni popolareschi, studia canto fin da giovanissima con Giovanni Tavernier e nello stesso tempo, impara il mestiere di sarta, poi abbandonato. Durante il corso della sua carriera si specializza nelle macchiette femminili e nelle canzoni campestre.
Debutta nel 1940 con il nome d’arte di Tina D’Amore perché, essendo giovanissima, in base alla nuova legge sull’avviamento dello spettacolo, non può ancora lavorare nell’arte. Usando il nome d’arte della sorella (già regolarmente censita), riesce a superare l’ostacolo burocratico.
Attivissima anche nel teatro di rivista, è stata prima donna d’importantissime compagnie, tra cui quella di Macario, Nino Taranto, Beniamino Maggio, Eduardo De Filippo. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
L

NANDO NERI (Ferdinando Ilardi)
Napoli, 31 luglio 1924 – 1° maggio 2017.
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema, impresario, direttore artistico, autore.

È stato assai più popolare nel teatro che nella musica, trovando grandissime soddisfazioni soprattutto nel teatro di sceneggiata.
Debutta nel dopoguerra nella rivista in spettacoli dove, oltre a recitare, canta macchiette e brani scanzonati.
Negli anni ’70 assume il ruolo di direttore artistico di importanti formazioni di sceneggiate, tra cui quella di Mario Merola, Mario Trevi e quella di Tony Bruni. Nello stesso periodo, diventa anche ditta teatrale con Lino Crispo, Gino Correale e Olimpia Di Maio della compagnia stabile del teatro Splendor. Alla fine degli anni ’70 tiene una propria compagnia al teatro Duemila.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Bideri, Gennarelli.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1956.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Rca, Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: ‘O smaniusiello, Tale e quale, Si sposa ‘a sciurara, Tore ‘e pusitività, Parola d’onore.

NINO NIPOTE (Antonio Nipote)
Napoli, 24 agosto 1925 – 4 marzo 1997.
Cantante.

Terminata la scuola, si arruola nel 1942 nel corpo dei vigili del fuoco. Poi, nel 1951, inizia a cantare alla radio e firma un contratto discografico con l’etichetta Cetra. Da questo momento si dedica soltanto alla musica.
Le sue massime soddisfazioni le ottiene nel 1952 quando al Festival della Canzone Napoletana esegue Canta cu mme di Sessa e De Rosa, e nel 1957 quando, allo stesso festival, canta Passiggiatella di Nisa e Rendine.
Il suo curriculum è ricco di importanti tournée in Russia, Venezuela, Germania, Tunisia, Algeria, Belgio e Canada. Nel 1961, stanco dell’arte, si ritira a vita privata dedicandosi al commercio.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone di Salerno, Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone Italiana e Napoletana, Festival dell’Enal, Festival dei Postelegrafonici della Canzone Napoletana, Concorso Posillipo.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Neapolis, Abici, Giba, Bideri, Roma, Acampora.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1959.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Cetra, Vis Radio, Harmony.
I suoi maggiori successi sono: Nisciuno, Canta cu mme, Passiggiatella, Tutto me parla ‘e te, Ched’è l’ammore.

EVA NOVA (Nunzia Masotola)
Napoli, 31 dicembre 1914 – Roma, 30 novembre 1996.
Cantante, attrice di cinema e di rivista.

È stata la più importante voce femminile del dopoguerra, soprattutto dopo lo sposalizio con il commediografo e regista cinematografico Enzo Di Gianni, ed è stata nel 1939 la prima artista ad adottare il microfono, mai apparso fino a quel momento in uno spettacolo piedigrottesco.
Debutta giovanissima con la compagnia Cadetti della Canzone diretta da Enzo Bonagura che le assegna il nome d’arte, mai più cambiato. All’inizio degli anni ’30, come Sister’s Diana, forma con sua cugina Ria Diana un duo di fantasia, dopodiché si afferma come cantante piedigrottesca.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1944 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta il motivo di Di Gianni e Barile Ammore busciardo (Monaca santa), e nel 1950 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta il motivo di Bovio, Di Gianni e Barile Destino. Entrambe le canzoni diventano, poi, dei film dove la Nova va a ricoprire il ruolo della protagonista. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Nel suo curriculum anche la rivista con una compagnia dove è stata prima donna.
Ha preso parte ai seguenti festival: Piedigrottissima, Festival della Canzone Napoletana.
H

RINO PALOMBO (Gennaro Palombo)
Napoli, 11 novembre 1932 – New York, ?
Cantante, attore di rivista.

Diplomatosi come perito commerciale, nel 1948 vince un concorso di nuove voci dell’Eiar e inizia a trasmettere per radio, in particolare con l’orchestra Anepeta. In possesso di una voce di tenore leggero bene intonata, è stato il tipico rappresentante della melodia partenopea.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando al Festival di Piedigrotta canta Che me ne ‘mporta di De Mura e Staffelli, e nel 1958 quando vince il terzo posto al Festival di Sarno con il brano Rusinella di Notorius e Jannelli.
Nel 1959, dopo aver partecipato all’audizione di Piedigrotta Il Globo decide di trasferirsi a New York dove, per qualche tempo, ha continuato ad esibirsi nei night e circoli coloniali.

Napoli, 10 ottobre 1931 – 9 gennaio 1980.
Cantante, attore.

Debutta giovanissimo, nel 1944, nella Compagnia Biancaneve formata da giovanissimi e diretta da Maria De Pascale. Con lui anche altri adolescenti che, in seguito, diventeranno molto popolari, quali Maria Paris, Franca Resal, Rosetta Dei, Rino Marcelli.
Noto soprattutto nel teatro d’arte napoletano per le sue performance nella compagnia stabile del teatro San Ferdinando e in quella di Michele Galdieri e, in seguito, in quella diretta da Eduardo De Filippo, è stato attivo anche nel teatro di rivista e nel cinema.
La prima parte della sua carriera è tutta dedicata alla musica e col nome d’arte di Gennarino (in seguito ci aggiungerà il suo cognome) partecipa a diversi concorsi canori.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1957 quando all’audizione di Piedigrotta Acampora canta Sfaticatella di Casillo e Vincenti, e nel 1958 quando alla stessa manifestazione esegue Comm’’aggia fa? di Sanginario e Acampora.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Gesa, Acampora.

SALVATORE PAPACCIO
Napoli, 23 giugno 1890 – 25 dicembre 1977.
Cantante, attore di rivista e di opera lirica.

Inizia a lavorare nella lirica come corista al teatro San Carlo con il nome d’arte di Salvatore Brancaccio, subito abbandonato. Poi, nel 1920, ingaggiato dall’editore Francesco Feola, debutta in Piedigrotta, partecipando all’audizione La Canzonetta. Per l’occasione, viene riportato sui manifesti che Papaccio partecipa per gentile concessione del comm. Laganà del teatro San Carlo. Il trionfo è notevole e Papaccio, da questo momento, alterna la lirica con la canzone partenopea.
Poi, nel 1922, in seguito al trionfale successo della canzone Silenzio cantatore, decide di accantonare la lirica per proseguire la carriera come cantante di melodie napoletane, diventando per il movimento artistico un importante punto di riferimento. Tantissime canzoni napoletane famose sono diventate tali grazie al suo contributo. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi….

AMEDEO PARIANTE
Napoli, 20 aprile 1915 – Roma, 11 novembre 2005
Cantante, attore di rivista.

Inizia a trasmettere alla radio nella prima metà degli anni ’40 come cantante-chitarrista, dopo aver partecipato nel 1941 al concorso per voci nuove indetto dall’EIAR.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1952 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta il motivo di Bonagura e Benedetto Canzona amalfitana, e nel 1959 quando si classifica al terzo posto al Festival di Lucca con il motivo di Greco e Del Bianco Presso la fonte.
Attivissimo anche alla radio con l’orchestra Campese e nel teatro di rivista e di varietà, nel 1957 registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana….

MARIA PARIS (Maria Rosaria Pariso)
Napoli, 6 agosto 1932 – 3 maggio 2018
Cantante, attrice di rivista.

Considerata la regina della canzone napoletana degli anni ’50 e ’60 e leader dell’etichetta discografica Vis Radio, il suo indiscutibile talento ha spazzato via tutta la concorrenza femminile del periodo. Dotata di una voce molto estesa, intonatissima, è stata un’ottima professionista sia nel genere allegro che in quello drammatico, essendole entrambi congeniali.
Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando si aggiudica il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Galdieri e Bonavolontà ‘E stelle ‘e Napule, e nel 1958 quando, sempre alla gara canora partenopea, vince il secondo posto con la canzone di De Mura, Gigante e Aracri Tuppe tuppe mariscià.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone Napoletana, Giugno della Canzone Napoletana, Festival dei Festivals, Canzonissima, Festival di Piedigrotta, Festival della Canzone Italiana di New York, Festival della Canzone Italiana di Parigi, Anfiteatro d’Oro di Pozzuoli, Due Voci e una Canzone di Montecatini, Festival dei Ferrovieri, Festival di Salerno, Cantate il Mare, Festival Funiculì Funiculà, Festival della Canzone Romana, Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Festival dell’Enal, Piedigrottissima.
Nel 1968, per un voto alla Madonna, decide di ritirarsi definitivamente dalle scene.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Cioffi, la Canzonetta, Vis Radio, Giba, Gennarelli, Gesa, Rendine, Rondinella, Acampora, E. A. Mario.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1945, 1946, 1948.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Vis Radio, Cja e Phonotype.
I suoi maggior successi sono: Scalinatella, ‘E stelle ‘e Napule, Tuppe tuppe mariscià, Freva ‘e gelusia, Ciento catene.

VITTORIO PARISI
(Napoli, 28 febbraio 1892 – 12 luglio 1955).

Cantante d’impostazione lirica, ha fatto in modo che la canzone napoletana si divulgasse oltre i confini nazionali nella maniera più pura ed elegante. La maggior parte delle melodie partenopee famose degli anni ’20 e ’30 sono state per la prima volta da lui interpretate.
Inizia a lavorare nella lirica, dopodiché, convinto dall’editore Francesco Feola, debutta in Piedigrotta e, da questo momento, diventa il cantante di punta della melodia napoletana. Nel 1927, è ingaggiato da Gaetano Lama per cantare nei primissimi programmi di radioaudizioni che sono trasmessi da Radio Napoli, vincendo anche il primo premio radiofonico per l’interpretazione di ‘A busta d’’o core. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Storiche sono le sue esibizioni in America, spesso con Gilda Mignonette. Nel 1932, prende parte al kolossal di Ernesto Murolo Festival Napoletano tenuto a Sanremo, dove canta ‘O sole mio nel quadro Città Giardino, Torna a Surriento nel quadro Bellezze di Sorrento e Fenesta che lucive nel quadro Concertato all’antica.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) nel ruolo del monaco nel quadro Munasterio….

MARIO PASQUALILLO (Salvatore Baldi)
(Napoli, 7 marzo 1892 – 3 febbraio 1973).
Cantante, attore.

Figlio di un musicista, è stato uno dei cantanti più amati e ricercati degli anni ’20 e ’30 del Novecento. Dotato di una bella voce melodica, a tratti accorata e di un’ottima dizione napoletana, spazia nei molteplici generi musicali napoletani, dando al pubblico un’identità eterogenea e nello stesso tempo complesso del suo personaggio. A volte si è presentato alla ribalta come Mario Vinci.
Il debutto avviene nel 1919, quando firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta Phonotype per la registrazione di sei canzoni, dietro un compenso di £ 200.
Nel 1927, è ingaggiato da Gaetano Lama per cantare nei primissimi programmi di radioaudizioni che sono trasmessi da Radio Napoli. Nel 1932, prende parte al kolossal di Ernesto Murolo Festival Napoletano tenuto a Sanremo, dove canta ‘Ndringhete ‘ndrà nel quadro Posillipo Alto e ‘A cammesella nel quadro Concertato all’antica.
Nel 1957, registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi….

TATIANA PETROWNA (Angela Guerini-Rosenfeld)
(Opicina di Trieste, 1° settembre 1909 – Napoli, 14 luglio 1976).

Soubrette, cantante, attrice di rivista e di cinema.
Napoletana d’azione, si trasferisce nella città canora appena quindicenne e vive a Napoli fino alla fine dei suoi tristi giorni. Al contrario delle belle soubrette degli anni ’20 e ’30 che si sposano e vivono una seconda vita nella serenità economica e sentimentale, la Petrowna, donna dal feroce temperamento, tenta invano d’incamminarsi in altri settori artistici e, per un periodo, riesce pure ad affermarsi come cantante piedigrottesca, prima interprete di una canzone napoletana, Catena, oggi una evergreen. Ma è nella rivista che ottiene il massimo delle soddisfazioni, esibendosi con Totò, Eduardo De Filippo, Odoardo Spadaro, Carlo Lombardi e nella popolare Compagnia Molinari del teatro Nuovo.
Dopo importanti partecipazioni al cinema e in spettacoli di operetta e di rivista, la sua carriera inizia ad arrestarsi nella seconda metà degli anni ’40, quando la rivista va in pensione e il teatro dialettale e di sceneggiata non le permettono di lavorare. Le sue ultime apparizioni avvengono nel biennio 1948-1949 quando, per l’etichetta discografica Phonotype, registra alcuni dischi di brani in lingua e piedigrotteschi. Da questo momento il suo nome scompare da qualsiasi evento. Abbandonata dall’ambiente artistico tenta due volte il suicidio.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1944 quando all’audizione di Piedigrotta Gesa canta Catena di Santoro e Rossetti, e nel 1948 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta Serenata alle nove di Luigi e Giuseppe Cioffi….

PINA PRIMA (Giuseppina Ragazzoni)
(Roma, 15 maggio 1914 – ?).
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

In possesso di una voce molto voluminosa, debutta nel 1934 al teatro Splendor di Roma, specializzandosi negli stornelli romani.
Si trasferisce, poi, a Napoli, dove prende dimora per lungo tempo, ricoprendo ruoli di prima donna nella rivista, in particolare nelle compagnie dirette dai Fratelli Lomba, Aldo Vinci e Enzo Maggi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1937 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta trionfa con il motivo di Bonagura e Alfieri Signorina prenda una carrozza, e nel 1948 quando, alla stessa manifestazione, canta La più bionda di Bonagura e Rendine.
All’inizio degli anni ’60 si ritira dalle scene e si trasferisce a Roma.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Gesa, E. A. Mario, Festa, La Canzonetta….

MARIA LUISA PISAN (Maria Luisa Pisano)
(Roma, 1° gennaio 1927 – ?).
Cantante, attrice, impresaria.

Il debutto avviene nel 1942 quando partecipa e vince un concorso di voci nuove indetto da Radio Napoli e inizia a cantare con diverse orchestre. Si ferma nel periodo bellico per ritornare allo spettacolo nel 1952.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 al Festival di Velletri quando si classifica quarta con il brano Vecchio treno, e sempre nel 1954 quando si aggiudica il secondo posto al Festival Calabrese della Canzone di Vibo Valentia con la canzone di Nino Grasso Notte a Vibo Marina.
Alla fine degli anni ’50 decide di ritirarsi a vita privata e apre a Roma un bar e un’agenzia teatrale che dirige personalmente. Tra le sue produzioni, anche il Festival delle Rose di Roma.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Festival Calabrese della Canzone di Vibo Valentia, Festival di Velletri.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Ideal, Rendine…..

GIGI PISANO (Egidio Pisano)
(Napoli, 5 marzo 1889 – 28 maggio 1973).

Attore di cinema e di teatro, autore di commedie e di canzoni, sceneggiatore di film, organizzatore di spettacoli e riviste, direttore di compagnie teatrali. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Oggi Pisano è ricordato soprattutto per la sua vena poetica, visto che moltissime canzoni sono oggi delle evergreen e alcune addirittura inserite nel repertorio lirico di importanti tenori di fama internazionale. Ha scritto indistintamente canzoni drammatiche, melodiche e soprattutto comiche e, in quest’ultimo genere, diventa pure l’apripista della macchietta femminile. Nonostante le sue molteplici attività nell’arte, i suoi inizi sono stati proprio quelli di cantante e precisamente di macchiettista e comico dicitore, ruolo che non abbandona del tutto dopo i grandi successi discografici e teatrali. Il suo debutto come canzonettista eccentrico avviene nel 1902, quando partecipa al programma di varietà del teatro Real Mercadante già Fondo con il divo Nicola Maldacea. ….
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Favorite, Phonotype, La Voce del Padrone, Columbia.
I suoi maggiori successi, come cantante, sono: Fallì e Fallà, Sta bene sta bene, Serenata a Ceccia, Il disperato eccentrico, Gagà.

NILLA PIZZI (Adionilla Negrini Pizzi )
(Bologna, 16 aprile 1919 – Milano, 12 marzo 2011).

È considerata l’indiscussa “regina della canzone italiana” degli anni ‘50. Il suo percorso artistico inizia nella prima metà degli anni ’40 quando canta alla radio nelle rubriche dell’orchestra Angelini. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con il brano di Testoni, Panzeri e Seracini Grazie dei fiori, e nel 1952 quando vince sia il Festival di Sanremo con Vola colomba che il Festival della Canzone Napoletana con Desiderio ‘e sole.
La sua carriera non ha mai incontrato mai battute d’arresto e non ha mai accusato un declino discografico. Ha tenuto trionfali tournée in tutto il mondo. Anche in tarda età è stata ben accolta al Festival di Sanremo (gareggia nel 1994) e in programmi televisivi di prima serata dedicati al revival.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival di Sanremo, Festival della Canzone Napoletana, Giugno della Canzone Napoletana, Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Un Disco per l’Estate, Canzonissima, Cantagiro, Sei Giorni della Canzone, Burlamacco d’Oro, Festival della Canzone Siciliana, Due Voci e Una Canzone, Festival di Taranto, Festival di Genova, Festival di Velletri, Sagra della Canzone Nova di Assisi, Festival della Canzone Italiana di Parigi, Festival della Melodia Italiana di Londra, Festival della Canzone Mediterranea di Barcellona, Venti Canzoni da Salvare, Festival di Alassio, Festival di Capri….

FRANCA RESAL (Francesca Gatta)
(Napoli, 12 settembre 1931 – 29 maggio 2004).
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Figlia e nipote d’arte, debutta a soli tredici anni, nel 1944, con la Compagnia Biancaneve, formata da giovanissimi artisti e diretta da Maria De Pascale. Il ruolo che va a ricoprire nella formazione è quello di soubrette e di attrice comica.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1950 all’audizione di Piedigrotta Acampora quando esegue il brano di De Crescenzo e Acampora Catenella, e nel 1955 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta la divertente macchietta di Pisano e Acampora La salumiera.
Nella prima metà degli anni ’50 raccoglie tantissime soddisfazioni, in particolare con le compagnie di rivista di Gino Mucci e di Trottolino, dopodiché, sposatasi con il cantante Luciano Valente, si dedica alla sceneggiata, spesso ricoprendo i ruoli di prima donna….

PINA RESAL (Giuseppina Gatta)
( Napoli, 12 marzo 1924 – ?).
Cantante, attrice.

Sorella minore della più popolare Lina Resal, debutta nel 1936, quattro mesi dopo la morte della celebre sorella al teatro Tarsia nella Piedigrotta del Dopolavoro Provinciale, spettacolo che è integrato dal Concorso Nazionale per una Canzone Patriottica, del quale la giovane Resal si aggiudica il primo posto.
In seguito a questo trionfo, è chiamata dall’impresa del teatro Italia come madrina dello spettacolo di commemorazione dedicato alla sorella Lina Resal, cui prende parte Ria Rosa.
Da questo momento, inizia la sua carriera ricchissima di impegni, anche se di breve durata.
Si specializza nel genere frivolo, in particolare quello della macchietta, mettendo in mostra anche le sue abilità recitative.
Per circa dieci anni si dedica alla musica e al teatro di rivista e di sceneggiata, dopodiché nel 1943, dopo aver terminato una trionfale tournée diretta dall’orchestra di Manuel Lualdi, si sposa e si ritira a vita privata.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Canetti, Di Gianni, Bideri, Aprilia.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941.
I suoi maggiori successi sono: Tizio Mizio, La marchesa Peliscopetta, Tammurriata sincera, Nun me saccio rassignà, Tarantella paesana.

FRANCO RICCI (Salvatore Sebastiano)
(Napoli, 18 febbraio 1916 – 18 marzo 1997).
Cantante, attore di rivista.

Studia canto lirico al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli e, nel dopoguerra, è ingaggiato dal maestro De Gregorio per prendere parte all’audizione di Piedigrotta Cantanapoli, dove trova subito gran successo con il motivo Vierno. Da questo momento, la sua carriera è tutta in ascesa.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1952 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Manlio e Gigante Desiderio ‘e sole, e nel 1954 quando al Festival di Sanremo vince il terzo premio con la canzone di Fiorelli e Ruccione E la barca tornò sola.
Nel suo curriculum sono annoverate tournée in molti paesi del mondo e trova tantissima popolarità a New York, dove ci ritorna spesso. Nel 1957, registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi….

ENZO ROMAGNOLI
(Napoli, 28 gennaio 1914 – 6 maggio 1974).
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Ad inizio carriera usa il nome d’arte di Romagnolo, poi abbandonato. Il debutto avviene nel 1934 all’audizione di Piedigrotta della casa editrice Autori Associati, ottenendo subito un gran successo con il motivo ‘A ricetta ‘e Napule.
Artista completo, durante il corso della sua carriera dimostra la sua versatilità in più generi musicali, non disdegnando neanche la canzone comica. Poi, negli anni ’50, per una serie di dischi dedicati alla canzone napoletana a forti tinte, viene definito il cantante di giacca per eccellenza.
Nel 1959, all’Arena Italia, l’orchestra di Giuseppe Anepeta organizza uno spettacolo di beneficenza a suo favore perché gravemente ammalato e in forte disagio economico.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1937 e nel 1938 quando vince per due anni consecutivi il Festival di Piedigrotta dell’O.N.D. con i brani Canzone eterna e Bella e luntana, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta il motivo di Totò Dincello mamma mia.
Nel 1949, dal brano Malavita di Gigliati e Lama, da lui presentato all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, è tratto un film di grande successo.
Ha preso parte alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Aprilia, Autori Associati, Cioffi, Gennarelli, E. A. Mario, Giba, Argoss, Fiorelli/Anepeta, Acampora, Bottega dei Quattro.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941, 1943, 1946, 1947.
Durante il corso della sua carriera, ha inciso dischi per le etichette Odeon, Fonit, Vis Radio, Phonotype, Junghans, T & T, Adler, Amalfi, Kristallo, Altair, Fonola.
I suoi maggiori successi sono: Malavita, Fatte fa ‘a foto, ‘A ricetta ‘e Napule, Canzone eterna, Dincello mamma mia.

WANDA ROMANELLI
(Roma, 7 marzo 1935).
Cantante, attrice di rivista.

Studia canto fin da giovanissima con il maestro Marcello Gigante e, nel 1952, come cantante swing debutta alla radio nei programmi dell’orchestra Ferrari. Negli anni successivi diventa cantante melodica e, sempre alla radio, partecipa alle rubriche dell’rchestra Fragna e Galassini.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando vince il secondo premio al Festival di Messina con il brano Il ponte sullo stretto, e nel 1961 quando si aggiudica il terzo posto al Festival della Canzone Napoletana di New York con il motivo ‘E denare..

MARIO RONGA

Debutta alla fine degli anni ’40 e dopo aver partecipato ad un concorso di voci nuove per l’Eiar, inizia a trasmettere alla radio.
Per circa due anni incide dischi per l’etichetta discografica Cetra, dopodiché tiene una serie di concerti e partecipa a diversi varietà.
Il suo nome compare nel gruppo One night at the Kindli, formato da posteggiatori, tra i più richiesti del periodo, incidendo i brani Parlami d’amore Mariù e Arrivederci Roma.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1953.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Cetra, Royal.
I suoi maggiori successi sono: La mia strada, ‘E rrose vonno ammore, Ddoie zingare, Sì sempe ‘a mia, ‘Nnammurata ‘e Surriento.

INA RUGGIERO
(Concetta Ruggiero – Napoli, 1920 – ?).
Cantante, attrice.

Appassionata di canto fin da giovanissima, è spinta dai familiari a partecipare alla prima edizione del concorso Un quarto d’ora del dilettante organizzato dall’impresa del teatro Fiorentini e diretto da Armando Gill e Vittorio Parisi. Vince il concorso ex-aequo con Raffaele Brancaccio e, da questo momento, inizia la sua breve carriera.
Le sue massime soddisfazioni le trova proprio nel 1950 all’audizione di Piedigrotta Cioffi per l’interpretazione dei brani Na luce-luce e Mia cara luna, il primo firmato da Domenico Furnò e il secondo da Luigi Cioffi.
Si dedica per tutti gli anni ’40 al teatro di rivista, in particolare con la compagnia diretta da Eugenio Maggi e, all’inizio degli anni ’50, debutta nel teatro di sceneggiata.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Rogo, Canetti.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1950.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: Mia cara luna, Na luce-luce, Guardame e ride, Lassalo a chillo, Luntana mia.

RINO SALVIATI
(Gennaro Tisalvi – Roma, 12 giugno 1922 – 2 gennaio 2016).

Alterna gli studi di giurisprudenza con le esibizioni canore nei night e nei ritrovi per le forze armate americane, dopodiché con le prime esibizioni alla radio decide di accantonare lo studio.
La maggior parte della sua carriera si è svolta in sud America, dove è stato molto popolare. Definito uno dei migliori cantanti-chitarrista degli anni ’50, è stato molto attivo nel teatro di rivista, prendendo parte alle compagnie dirette da Nino Taranto, Aldo Fabrizi, Fratelli De Rege. Spesso si è prestato anche per il cinema.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando si aggiudica la categoria delle canzoni italiane al Festival Internazionale di Genova con l’esecuzione di Serenata celeste, e nel 1957 quando si aggiudica il Festival della Canzone Abruzzese-Molisana di Vasto con il brano di Funaro Torna Ngiulì.
Tra le altre soddisfazioni, la vittoria al festival Due Voci e Una Canzone di Montecatini con il brano Inverno; il terzo posto al Festival di Velletri con il brano Bevo per dimenticare; la vittoria al festival Giro d’Italia della Super Canzone con il motivo Les Gitans….

LAURA SANDRI
(Caserta, 11 settembre 1924 – Napoli, 20 novembre 1957).

Debutta giovanissima quando, nel 1939, prende parte alla compagnia La Ruota delle Luci di Mitia Siria e Enzo Maggi e gira l’Italia con la rivista Apri l’occhio Michele.
In Piedigrotta è stata la cantante che si è esibita soltanto all’audizione di Giuseppe Cioffi, tanto è vero che le viene attribuito il nomignolo di La Cioffiana.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1949 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta la scanzonata Pizzeche e vase di Luigi e Giuseppe Cioffi, e nel 1950 quando è la protagonista femminile della rivista prodotta dalla casa editrice La Canzonetta Quattro appetitose pietanze con Franco Ricci.
Definita la cantante dalla voce melodiosa e dalla incomparabile grazia, si esibisce nell’avanspettacolo e nella rivista con i comici Carmine Mazza, Nino Franzi e Ettore Carloni. Nel suo curriculum c’è anche il teatro di sceneggiata con la formazione diretta da Arturo Gigliati. Muore a soli 33 anni, nel pieno della sua attività, per un male incurabile.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1947, 1948, 1949, 1951, 1952.

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Editorial Review

ALBERTO AMATO
Napoli, 28 aprile 1912 – 28 febbraio 2006
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Da giovane è stato un bravo calciatore prima di diventare un campione di pallanuoto con la squadra della Rari Nantes. Nel 1940, accantona lo sport e partecipa ad un concorso per voci nuove indetto dall’Eiar. Da questo momento diventa un divo radiofonico, cantando con le più importanti orchestre del momento: Anepeta, Strappini, Angelini, Fragna, Seracini, Barzizza.

ARDENZI LUCIO (Lucio Minunni)
Roma, 14 agosto 1919 – 2 luglio 2002.
Cantante, impresario.

Con un padre ed uno zio, noti giornalisti, avrebbe dovuto continuare la tradizione di famiglia, ma compiuti gli studi classici, segue la via del canto. Dopo aver partecipato ai primi provini radiofonici, nell’aprile del 1941 debutta a Radio Torino con l’orchestra da ballo diretta dal maestro Cinico Angelini e lancia al successo Ombretta, una spiritosa canzoncina di Giuseppe Gallazzi che interpreta con garbata ironia. Da questo momento si dedica anche alla rivista, partecipando a numerose messe in scena, in particolare Al lume delle lucciole con Luciano Tajoli e Zara Prima e La parola del fesso con Franco Sportelli e Rita Valori.

ANTONIO BASURTO
Lecce, 28 agosto 1917 – Roma, 20 dicembre 2007.
Cantante, attore di rivista.

Il cantante debutta giovanissimo e, nel 1939, prende parte a numerose rubriche radiofoniche di canzoni italiane e napoletane su radio Roma, in particolare nei programmi delle orchestre Segurini, Seracini e Cuccaro.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando al Festival di Sulmona si aggiudica i primi tre posti con le canzoni Campanile del mio paese di Garatti e Benedetto, Nun me scetà di Malmassari e Nausica e Mariantò di Galletti e Zocchi, e nel 1957 quando vince il Festival della Canzone Marinara di Ischia con il brano di Nisa e Fanciulli ‘Na casa a Ischia.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival di Sanremo, Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone Abruzzese Molisana di Vasto, Settembre Canoro Napoletano, Festival di Sulmona, Festival Ugola d’Oro di Messina, Festival Frattese della Canzone, Festival di Anzio, Festival della Canzone di Roma, Festival dell’Enal, Festival della Canzone Marinara, Festival di Piedigrotta.

ALBERTO BERRI (Alberto Cannavale)
Napoli, 4 agosto 1923 – 22 settembre 1998.
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Il debutto avviene alla radio nel 1942 cantando nelle rubriche dell’orchestra Segurini; diventa, in breve, un divo radiofonico.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando vince il Festival di Velletri con il brano di Morbelli e Beccaria Invano, e nel 1962 quando si aggiudica il secondo posto al Gran Festival di Piedigrotta con la canzone di Manetta e Vian Serenata a Surriento.
È stato molto attivo per tutti gli anni ’40 nella rivista, in particolare nelle formazioni di Beniamino Maggio, Clely Fiamma, Marina Russell, Piero Pieri. Nel suo curriculum anche la sceneggiata.

RITA BERTI (Rita Passaro)
Napoli, 1° agosto 1928 – New York, 17 gennaio 2020.
Cantante, attrice di rivista e sceneggiata, impresario.

Napoletana verace, originaria del quartiere San Ferdinando, studia canto con il maestro Felice Genta e, nel 1947, al suo debutto, trova immediato successo con la canzone Scrive ‘a stu core di Capillo e Lama presentata all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando prende parte al kolossal musicale di E.A.Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio, e nel 1952 quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta il brano di Capillo e Rendine Tutta colpa è d’’a famiglia.

CARLA BONI (Carla Gaiano)
Ferrara, 17 luglio 1925 – Roma, 17 ottobre 2009
Cantante, attrice.

Debutta giovanissima nella rivista e nell’avanspettacolo col nome d’arte di Cri Cri, subito abbandonato quando agli inizi degli anni ’40 inizia a trasmettere alla radio con l’orchestra Barzizza.
Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. È stata una delle protagoniste della storia della canzone italiana per tutti gli anni ’40 e ’50, vera antagonista di Nilla Pizzi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con la canzone di D’Anzi Viale d’autunno, e nel 1955 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Galdieri e Bonavolontà ‘E stelle ‘e Napule eseguito in duetto con Gino Latilla, suo futuro marito.

LEO BRANDI (Carlo Todini)
Napoli, 24 giugno 1894 – 16 febbraio 1959
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata, autore, imitatore.

È stato uno dei macchiettisti più richiesti e pagati negli anni ’30 dalle case editrici che se lo hanno conteso per gli spettacoli piedigrotteschi. Molte canzoni del noto duo d’autori Pisano-Cioffi sono state per la prima volta da lui interpretate e lanciate al successo.
Insolitamente i suoi inizi sono quelli d’imitatore. Infatti, nel 1913, grazia all’amicizia con il comico Paolo Bernard, si trasferisce a New York, dove, per oltre otto anni, si esibisce nei club, circoli e night newyorkesi, trovando gran successo con le sue imitazioni (in particolare quella di Charlie Chaplin).

SERGIO BRUNI (Guglielmo Chianese)
Napoli, 15 settembre 1921 – Roma, 22 giugno 2003
Cantante, attore.

Appassionato di musica fin da bambino, debutta col suo vero nome nel 1944, sotto la supervisione del celebre tenore Vittorio Parisi, in uno spettacolo di arte varia.
Nel 1945, vince un concorso di voci nuove bandito dall’Eiar e, da questo momento, diventa un cantante di radio Napoli nelle rubriche dell’orchestra Campese. Per l’occasione, cambia il nome d’arte in Sergio Bruni per evitare confusione con il cantante Vittorio Chianese.

ALDO BRUNO (Gaetano Bruno )
Marigliano - Napoli, 23 gennaio 1901 - 12 aprile 1973
Attore, cantante, musicista, impresario.

Figlio dell’attore-commediografo Donato Bruno e marito dell’attrice Nennella Sportelli, è stato assai più popolare nel teatro che nella musica, trovando grandissime soddisfazioni, anche oltre oceano, con compagnia dialettali di sceneggiata da lui dirette, nelle quali hanno recitato attori quali Nino Taranto, Pupella Maggio e Agostino Clement.
I suoi inizi avvengono come musicista, debuttando alla Sala Napoli nel 1918 in qualità di batterista.
Come cantante melodico, fa il suo esordio nel 1920 al teatro Goldoni, quando partecipa all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, dove esegue il motivo di Francesco Fiore e Rodolfo Falvo Comm’’e gatte. Negli anni ’30 ha diretto una formazione di sceneggiata con Nino Taranto e negli anni ’50 è stato protagonista assoluto di una compagnia stabile di sceneggiata al teatro Apollo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1923 quando all’audizione di Piedigrotta Sorgente canta il motivo di Moleti e Napolitano Me so’ sunnato Napule, e nel 1934 quando all’audizione di Piedigrotta Autori Associati interpreta la canzone di Scala e Frustaci Casa ‘e marenaro.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Barile, La Canzonetta, Giba, Acampora, Capodanno, Casa Napoli, Il Cenacolo, Autori Associati, Roma, Sorgente, Il Globo.

CARLO BUTI
Firenze, 14 novembre 1902 – Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963
Cantante, attore di rivista.

Stornellatore toscano tra i più conosciuti della storia della musica italiana, debutta proprio a Napoli nel 1931, in occasione dell’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, trionfando con i motivi Amici cari e Valzer del cuore, entrambi firmati da Fusco e Ricciardi e con E lluce Napule di Fusco e Buonavolontà.
Da questo momento diventa il leader del cosiddetto genere musicale all’italiana, nonché il re delle hit parade: ogni suo 78 giri riesce a raggiungere le zone alte delle classifiche dei dischi più venduti.

CARMENCITA (Amalia Vatiero)
Nola -Napoli, 15 marzo 1905 – 13 aprile 1972.
Cantante, attrice di rivista.

Figlia di coloni, scappa di casa per intraprendere la carriera artistica, rifugiandosi a Napoli. Preparata dal maestro Giulio Del Vecchio, debutta nel 1923 all’audizione di Piedigrotta Panzetta, dove la maggior parte delle nuove canzoni sono firmate da Del Vecchio.

TINA CASTIGLIANA (Concetta Festa)
Napoli, 6 maggio 1899 - 7 luglio 1981
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Viene definita dalla stampa l’artista proteiforme, per la sua disinvoltura nel passare dal genere comico a quello drammatico, sia nella recitazione che nel canto.
La sua carriera, durata circa quarant’anni, non subisce alcun tracollo e tocca tutti i generi dell’arte: cinema, teatro, musica, televisione, radio. È ricordata, al pari di Nicola Maldacea, come la regina incontrastata della macchietta femminile (canzone umoristica), genere che decolla a partire dalla seconda metà degli anni ’20 del Novecento.
Attiva anche nel cinema e nel teatro, è stata protagonista di importanti compagnie teatrali di rivista e di teatro d’arte, quali quelle di Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo, Vincenzo Scarpetta, Amedeo Girard, i fratelli Maggio, Armando Gill, Gigi Pisano, Roberto Ciaramella.

LINO CRISPO (Pasquale Crispo)
Napoli, 3 marzo 1916 – 29 marzo 1995
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema.

Il debutto avviene come attore comico nel 1932 con la compagnia diretta da Mimì Maggio che rappresenta la sceneggiata.
L’iniziale approccio come protagonista avviene al teatro Manzoni di Roma quando viene scritturato dalla Stabile per l’avanspettacolo e, qualche tempo dopo, segue il primo trionfo al teatro IV Fontane, sempre di Roma, con la rivista di Polacci Civetterie.
Diventa poi leader indiscusso della sceneggiata facendo coppia con Liliana per tutti gli anni ’60 e ’70, e con Bianca Sollazzo per tutti gli anni ’80.

PINO CUOMO (Giuseppe Cuomo)
Napoli, 17 aprile 1921 – 18 febbraio 1990
Cantante, attore, presentatore.

Avviato agli studi medici, li abbandona quando nel 1942 vince un concorso per voci nuove dell’Eiar e inizia a trasmettere a Radio Roma e successivamente a Radio Napoli con le orchestre Campese e Anepeta.
Nel suo curriculum, molti spettacoli teatrali e radiofonici come conduttore, e molta televisione e cinema come attore.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta Deva canta Musetto rosa di Gargiulo e Acampora, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta Acampora canta ‘A spasso cu’ e stelle di Russo e Acampora.

 

ANNA D’ACUNZO (Anna D’Arienzo)
San Giorgio a Cremano -Napoli, 21 marzo 1922 - ?
Cantante, attrice di rivista.

Debutta giovanissima come vocalist del gruppo dei posteggiatori di Santa Lucia, dopodiché, dal 1938, si stacca dalla formazione e intraprende la carriera di solista.
Specializzatasi come stornellatrice, nel 1939, firma un contratto con l’etichetta Phonotype per l’incisione di diversi dischi di stornelli, tra cui E gira e fai la rota, Stornelli amorosi, Stornelli romani, Stornelli toscani.
Per tutti gli anni ’40, alterna la musica con il teatro di prosa e di rivista.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) nel ruolo di Carmilina la capricciosa nel quadro Oilì Oilà.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta Sunnano ‘a Pusilleco di Di Costanzo e Campese, e nel 1951 quando alla Piedigrotta Argoss canta ‘O cafunciello di Canetti e Tavernier.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Gennarelli, Argoss, E. A. Mario, Gesa, Achito Luca.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1947, 1949.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: ‘O cafunciello, Ammore ‘e paraviso, Sunnano ‘a Pusilleco, So’ tre parole, Voce d’’o core.

ANNA D’ANDRIA (Anna Cialdi)
Napoli, 10 ottobre 1919 – 6 giugno 2000
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Studia canto lirico, ma completati gli studi preferisce debuttare nel varietà e, subito dopo, nella rivista con la formazione di Titina De Filippo e Agostino Salvietti.
Si ferma nel periodo bellico, dopo una lunga serie di riviste, alcune di gran successo, per riprendere l’attività a conflitto terminato, trasmettendo alla radio con l’orchestra Campese.
Alterna la radio con gli spettacoli piedigrotteschi e con quelli di rivista e, nella prima metà degli anni ’50 s’incammina pure nella sceneggiata. Ancora nel pieno dell’attività, nel 1957 si ritira a vita privata, trasferendosi a Roma dove va a gestire una piccola pensione per artisti.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1946 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta Cafuncella sfortunata di Di Gianni, Donnarumma e Barile, e nel 1953 quando all’audizione di Piedigrotta Capodanno canta il motivo ‘O core tuie di Totò. Vince pure il secondo premio al Festival di Piedigrotta del 1951 con il brano Perdoname di Franzesee Astuti.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Di Gianni, La Canzonetta, Gesa, Rendine, Argoss, Giba, E. A. Mario, Gennarelli.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1952.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Odeon.
I suoi maggiori successi sono: Cafuncella sfortunata, Angelarò, Luna lù, Perdoname, ‘O core tuie.

VIRGINIA DA BRESCIA (Virginia Abrescia )
Taranto, 23 aprile 1936 – Napoli, 17 dicembre 2017
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Figlia di Abrè e Licia Briganti, popolari artisti di sceneggiata e di varietà, debutta giovanissima nella formazione dei genitori e poco più che adolescente canta a radio Bari con l’orchestra Paolillo. Voce calda, intonata e molto estesa, assai adatta alla canzone napoletana, all’inizio degli anni ’50, si trasferisce con la famiglia a Napoli e debutta nel varietà. Per oltre due decadi è stata protagonista femminile nel teatro di sceneggiata.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 quando all’audizione di Piedigrotta Capodanno canta il brano di Totò Aggio perduto ammore, e nel 1962 quando vince la prima edizione del Festival Città di Ercolano con la canzone di Pace e Traino E mmo addò jammo?.

 

GINO D’ORO
Cantante, attore di rivista.

Il suo debutto nel mondo delle sette note avviene nella seconda metà degli anni ’30 quando prende parte a numerosi spettacoli di rivista e di varietà.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1947 quando all’audizione di Piedigrotta Gesa canta Mare ‘e Curuoglio di Cora e Valente, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta Argoss interpreta Turmiento ‘e marenaro di De Lutio e Campese.
Alterna la radio (dove si esibisce con l’orchestra Anepeta) con gli spettacoli piedigrotteschi e con quelli di rivista e, nella prima metà degli anni ’50, s’incammina pure nella sceneggiata.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) dove ricopre il ruolo del soldato.

WANDA D’ORO
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Dotata di talento e bellezza, debutta giovanissima, nel 1936, come sostituta della popolare Ria Rosa all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro.
Da questo momento la sua attività s’intensifica nel varietà e nell’arte varia, per poi debuttare nel teatro di rivista, all’inizio degli anni ’40, trovando successo nelle formazioni di Silla Silvani, di Cettina Bianchi, di Beniamino Maggio e di Mirra De Ponti.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1936 quando all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro canta Core rampicante di Di Gianni e Lama, e nel 1947 quando all’audizione di P

 

TINA DE PAOLIS (Concetta De Paola)
Napoli, 18 novembre 1934.

Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.
Voce brillante e scanzonata, pastosa e dai toni eleganti, debutta giovanissima nel 1945, quando inizia ad esibirsi in varietà sotto la severa tutela della madre che diventerà, per tutta la sua carriera, il suo impresario.
Dal 1950, dopo una lunga selezione, entra nel team di Radio Napoli e inizia a trasmettere con l’orchestra diretta da Carlo Vinci e, a seguire, con quella diretta da Giuseppe Anepeta.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1956 quando si aggiudica il Festival della Canzone Napoletana dei Postelegrafonici con il motivo di De Caro ‘A dispettosa, e nel 1958 quando vince il Festival di Procida con la canzone di Mancini e Pirozzi Procida suonne celeste cantata in duetto con Enrico Fiume, futuro marito.
N

Foggia, 1922 – Napoli, ?
Cantante, attrice di rivista.

Si trasferisce con la famiglia a Portici (Napoli) in giovane età. Orfana di un modesto operaio delle Ferrovie dello Stato, studia canto perfezionandosi sotto la guida del tenore Nunzio Bari.
Nel 1945, entra nel cast dell’orchestra Campese e inizia a trasmettere alla radio e l’anno successivo firma il primo contratto discografico. Soprannominata “signorina dolciumi” per la sua poco segreta ghiottoneria, si ritira dall’attività dopo pochi anni dal suo debutto per convolare a nozze.
La sua massima soddisfazione la trova all’audizione di Piedigrotta Cioffi nel 1946 quando canta la macchietta Sto parlanno ‘nfaccio ‘o muro di Pisano e Cioffi, oggi una evergreen.

Pesaro, 5 dicembre 1937 - 13 gennaio 2021
Cantante, attrice.

Dopo aver preso parte ad un concorso per voci nuove, debutta proprio all’audizione di Piedigrotta Cioffi nel 1957.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1965 quando vince il Festival di Pesaro con la composizione Amore vuole amore, e nel 1970 quando presenta al Festival della Canzone Napoletana il brano Il sole è nato a Napoli di Manetta e Vindez.
Tra ospitate in televisione e importanti tournée internazionali, dopo la partecipazione nel 1972 al Festival Internazionale di Sopot e la registrazione del 33 giri Canti Popolari Marchigiani dal Foglia al Tronto, accantona i concorsi musicali e, per oltre quindici anni, s’imbarca sulle navi da crociera come vedette di spettacoli musicali.
Fa ritorno alle scene nella seconda metà degli anni ’90 con lo spettacolo teatrale Ritratto di donne in musica, la registrazione del cd L’amore vola e va e la biografia Una cantante giramondo si racconta.

 

LUCIANA DOLLIVER (Angela Alecci)
Catania, 28 aprile 1910 – Roma, 1° settembre 1982
Cantante, attrice di rivista.

Il suo esordio avviene nella danza come ballerina e fantasista, dopodiché, nel 1930 debutta come cantante all’audizione di Piedigrotta Gennarelli eseguendo il brano Belzebù di Fiasconaro e Martinelli. Dalla seconda metà degli anni ’30 inizia a trasmettere alla radio con le orchestre Barzizza e Angelini.
Artista raffinata, elegante e dotata di singolare tecnica vocale, dalla prima metà degli anni ’40 approda alla rivista da prima donna nella formazione di Virgilio Riento con Clelia Matania e Alberto Sordi e, successivamente, con lo stesso ruolo nelle compagnie di Dante Maggio e di Pino Derio.
Dal 1945, cambia ancora repertorio e inizia ad esibirsi con i Virtuosi dello Jazz per ritornare alla rivista dal 1950, recitando e cantando con Antonella Steni e i Fratelli Bonos e poi con la formazione di Pasquale Pinto.

 

SILVIA DOLLIVER
Cantante, attrice di rivista.

Allieva del maestro Cioffi, il suo percorso artistico è abbastanza breve e ridotto a poco più di una decade.
Per tre anni, dal 1949 al 1951 ha inciso dischi di canzoni napoletane per l’etichetta Phonotype. Inoltre, dal 1951 al 1953 si dedica alla rivista, prendendo parte a diversi spettacoli diretti da Gigi Pisano, tra cui Arcobaleno delle canzoni e Napoli e le sue canzoni. A volte si è firmata anche come Silvana Dolliver.

 

FREGOLINO (Vincenzo Cristo)
Napoli, 9 gennaio 1899 – 1° gennaio 1974.
Cantante, attore.

La sua carriera inizia relativamente tardi perché alterna il varietà con il lavoro nelle ferrovie, dopodiché inizia a lavorare nella marina e a frequentare il mondo artistico coloniale dell’America del nord dal 1920, anno in cui s’impiega come addetto al ricevimento sul piroscafo Presidente Wilson. Due anni dopo, sposa Marinella, una divetta della canzone napoletana e lascia il lavoro per avviarsi al varietà.

 

 

MITA FERROLI
Cantante, attrice di rivista.

È stata una delle soubrette più apprezzate degli anni ’40, protagonista di molti spettacoli di rivista, in particolare nelle formazioni di Nino Taranto e Luciano Tajoli. Definita una cantante di teatro, poiché non ha mai partecipato a programmi radiofonici e a concorsi o manifestazioni musicali, eccetto l’audizione di Piedigrotta Cioffi per la quale ricopre il doppio ruolo di soubrette e cantante. Come interprete canta la delicata Passero sulitario di De Lutio e Cioffi.
Nel 1946, incide in duetto con Luciano Tajoli i brani Sotto il ciel di Lombardia e Valzer delle candele; nel 1950 in duetto con il Quintetto Mojoli il motivo Profumi Paglieri Felce Azzurra; nel 1951 in duetto con Nino Naldi il brano La luna si veste d’argento.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1946.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Odeon, Parlophon.
I suoi maggiori successi sono: Passero sulitario, Profumi Paglieri Felce Azzurra, Sotto il ciel di Lombardia, Valzer delle candele, La luna si veste d’argento.

NUNZIO GALLO
(Napoli, 25 marzo 1928 – Benevento, 22 febbraio 2008).
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema, impresario.

Debutta nella seconda metà degli anni ’40 nella lirica, partecipando a diverse opere trasmesse da radio Torino. Poi, dal 1951, passa alla canzone commerciale ed entra nel team di radio Napoli per trasmettere con l’orchestra Anepeta. Da questo momento, diventa la voce melodica napoletana per eccellenza per tutti gli anni ’50 e ’60.
Protagonista sia nel cinema che nella prosa, inizialmente si dedica al teatro di rivista e successivamente a quello di sceneggiata. Negli anni ’60 è pure divo in programmi televisivi e radiofonici. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1957 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con la canzone di Fiorelli e Ruccione Corde della mia chitarra, e nel 1958 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Pugliese e Rendine Vurria.

 

ISA LANDI (Concetta Polidoro)
Napoli, 28 ottobre 1925 - 23 luglio 2015.
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Dotata di una voce estesa e ben modulata, ricca di particolari inflessioni soprattutto dolci, diventa allieva di Giuseppe Cioffi e con lui avviene il primo debutto nel 1942 proprio all’audizione di Piedigrotta Cioffi, dove esegue il motivo ‘E rrose avvellutate. Impossibilitata ad esibirsi nel 1943 per il divieto fascista che impedisce ai minorenni di lavorare, per emanciparsi decide di sposarsi con Mario D’Auria, che poi diventa anche suo impresario.
Nel 1956, forte di un ricchissimo bagaglio artistico, decide di andare ad esibirsi in America. Sbarcata a Manhattan come diva della canzone napoletana, la prevista tournée di tre mesi salta per il grande successo riscosso, e la permanenza a New York si allunga a ben cinque anni, durante i quali canta a Brooklyn, Chicago, New York, Boston e altre città del nord America, perfino in Canada, in particolare a Montreal, Toronto, Niagara.
All’inizio degli anni ‘60, nonostante sia ferma nell’idea di trattenersi definitivamente a New York, si ritrova circondata da personaggi sinistri legati alla malavita del posto ed è costretta a dire addio all’America.

 

GINO LATILLA (Gennaro Latilla)
Bari, 7 novembre 1924 – Firenze, 11 settembre 2011
Cantante, attore, dirigente.

Figlio d’arte, suo padre Mario Latilla è stato un celebre cantante di musica leggera degli anni ’30 del Novecento. Gino lo emula è diventa prima un divo radiofonico e successivamente la star dell’orchestra Angelini. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Il suo curriculum è ricco di successi, sia musicali che teatrali. Molto attivo anche nel cinema e nella televisione. Negli anni ’60 diventa dirigente della Rai, prima a Roma e poi a Firenze.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando si aggiudica il primo e il terzo posto al Festival di Sanremo, con le canzoni Tutte le mamme di Bertini e Falcocchio e E la barca tornò sola di Ruccione, e nel 1959 quando, alla stessa manifestazione, si classifica al secondo posto con la canzone di Testoni e Fanciulli Io sono il vento.

 

DANTE LAURI (Dante Micacchi)
Chiaiano di Napoli, 29 agosto 1929 - ?
Cantante, attore di rivista.

Debutta nel 1953 quando vince il concorso delle Ugole d’Oro al Giardino degli Aranci. Grazie a questa vittoria inizia a trasmettere alla radio con l’Orchestra Anepeta.

Napoli, 7 agosto 1911 – 1° maggio 1995.
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata, impresario.

Proveniente da una storica famiglia d’arte che inizia nella metà dell’Ottocento con il Pulcinella Aniello Balzano, per arrivare a sua madre Raffaella Balzano e a suo padre Enrico Cannio, noto compositore di canzoni napoletane (la più nota ‘O surdato ‘nnammurato).
Moglie dell’impresario Alfredo Razzieri e sorella dell’attrice Anna Walter, inizia da giovanissima come ballerina, dopodiché, dall’inizio degli anni ’30 del Novecento, debutta sia come cantante, partecipando a moltissimi concorsi piedigrotteschi, che come attrice, recitando nelle formazioni di Elvira Donnarumma, Amedeo Girard, Aniello Marchetiello, Salvatore De Muto. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.

Napoli, 24 gennaio 1928 – New York, 30 agosto 2004.
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Il debutto avviene nel 1949 quando si unisce alla compagnia di rivista di Pasquale Pinto e firma un contratto discografico con l’etichetta Phonotype.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1949 all’audizione di Piedigrotta Cioffi quando interpreta il brano Carcerato di Pisano e Cioffi (poi un film di successo) e nel 1954 quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta Sciurillo argiento di Pisano e Rendine.
Nel 1955, nel pieno della sua attività, si sposa con l’italo-americana Luise e si trasferisce definitivamente a New York. Oltre oceano continua a svolgere la sua attività nei night, circoli e club.

 

MARIA LONGO
Portogruaro-Ve, - 18 ottobre 1924 – Catania, 29 settembre 2015
Cantante, attrice di rivista.

Figlia di un meridionale emigrato al nord e di una triestina, in giovane età si trasferisce con la famiglia a Napoli, dove inizia a prendere lezioni di canto. Nel frattempo si sposa e si occupa della famiglia.
Nel 1948, s’iscrive per gioco ad un concorso per giovani cantanti, organizzato da un settimanale di varietà, col nome d’arte di Mary Lang. Per due anni si dedica alla rivista come soubrette. Poi, separatasi dal marito, abbandona il nome d’arte e si presenta alla ribalta col suo vero nome, mai più cambiato. Da questo momento sono le trasmissioni radiofoniche ad impegnarla intensamente, esibendosi che le orchestre Anepeta, Vinci, Oliviero.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 quando vince il terzo posto al Festival della Canzone Napoletana con il brano Semplicità di Murolo e Mazzocco, e nel 1958 quando vince il secondo premio al Festival della Canzone di Lavello con il motivo Gli occhi tuoi.
Per tutta la seconda metà degli anni ’50 si dedica intensamente alla rivista.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone di Lavello, Festival della Canzone Italiana e Napoletana, Concorso Posillipo, Festival dei Postelegrafonici della Canzone Napoletana, Festival dell’Enal, Festival Salernitano della Canzone, Festival Stabiese di Castellammare, Festival della Canzone Dialettale di Catania, Festival della canzone di San Arsenio di Salerno, Festival della Canzone del Mare di Pegli, Festival Frattese della Canzone Napoletana,

 

BIANCA LUBISCO
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Il primo debutto avviene nella rivista quando, nel 1943, si unisce alla Compagnia Travaglini con il comico Aldo Tarantino e gira i maggiori palcoscenici della Penisola con Punto d’onore.
Dal 1946, si alterna tra la rivista (in scena con le compagnie di Beniamino Maggio, Dante Maggio, Eva Nova, Fregolino, Lia Thomas, Gennarino Di Napoli, ecc.), e la musica, protagonista di molti varietà.
D

 

GIANNI LUPOLI
(Giovanni Esposito – Napoli, 21 marzo 1923 – 23 aprile 2002).
Cantante, attore di rivista.

Terminata la scuola, inizia a lavorare come fabbro. L’attività canora arriva relativamente tardi, quando nel 1950 firma un contratto discografico con la Phonotype e prende parte all’audizione di Piedigrotta Cioffi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951, quando all’audizione di Piedigrotta Rendine canta il brano di Sessa e Rendine Uocchie ‘e brillante, e nel 1955 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta ‘A bancarella ‘e carta di Luigi e Giuseppe Cioffi.
Nella prima metà degli anni ’50 ha preso parte alla Compagnia Stabile della Canzone. Si ritira dalle scene alla fine degli anni ’50.

BENIAMINO MAGGIO
(Napoli, 6 agosto 1907 - 6 settembre 1990).
Cantante, attore di rivista, varietà, sceneggiata e di cinema, capocomico.

Figlio di Mimì Maggio e Antonietta Gravante e fratello degli attori Dante, Enzo, Rosalia, Margherita e Pupella Maggio.
Pur avendo interpretato una miriade di pellicole, è stato essenzialmente un attore di stampo teatrale, avendo calcato le tavole del palcoscenico sin da bambino, facendosi le ossa nell’avanspettacolo per poi giungere al teatro di rivista, al teatro d’arte napoletano e alla prosa. Nel 1918 s’improvvisa ballerino acrobatico e per una rottura di una tavola del palcoscenico provocata da un salto, si ferisce gravemente alla gamba, riportandone duramente i segni per tutta la vita.
Per tutti gli anni ‘30/’40/’50 è stato impegnatissimo nel cinema, nella musica e nel teatro, e negli anni successivi debutta pure in televisione. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.

SILVANA MANCO

Nel 1949, gira i maggiori palcoscenici della Penisola con la rivista Bagliori di stelle con la formazione dei Fratelli Lomba.
All’inizio degli anni ’50 firma un contratto discografico con l’etichetta Columbia e si dedica alla Piedigrotta, senza accantonare il teatro di rivista. Al Salone Margherita, si esibisce in varietà con Ferdinando Rubino e con Arturo Maghizzano.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1953 all’audizione di Piedigrotta Cioffi quando canta il motivo Allora è overo ‘o fatto? di Orecchio e Cioffi.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Cioffi, Roma.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1953.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Columbia.
I suoi maggiori successi sono: Allora è overo ‘o fatto?, Cammenanno pe’ Furìa, Chiagnenno pe’ tte, ‘E ‘nnammurate ‘e mò, Quanno se perdo ‘o bbene!.

MARIO MARI (Nunzio D’Auria)
Napoli, 13 giugno 1886 – 22 ottobre 1954.
Cantante, attore, impresario.

 

ANNAMARIA MARINGOLA
(Napoli, 1° marzo 1945).

Figlia degli attori Gino Maringola e Rosa Vitolo (in arte Nietta Rosa) e nipote di Vitolina, star canora degli anni ‘20, è stata una bambina prodigio.
La giovane cantante compie appena cinque anni quando, con il papà, si esibisce negli spettacoli di varietà al Teatro Del Popolo (in Villa Comunale).
Nel 1951, notata da Giuseppe Cioffi, è convocata dal popolare compositore per partecipare all’audizione di Piedigrotta, assegnandole il motivo di Luigi e Giuseppe Cioffi Scapricciatella.
Nello stesso anno, prende parte all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, inquadrata nella rivista di Arturo Gigliati Quando si sveglia Napoli e, per l’occasione, trionfa con l’interpretazione del motivo di Vincenzo Emilio e Enzo Barile Unò duè.
Segue al debutto canoro, anche quello teatrale, unendosi alla formazione di sceneggiata diretta da Mario Laurentino e va in scena con Nennella d’’a Nunziata, Buone amice, I figli di nessuno, Malafemmena.
Nel 1952, debutta nel teatro d’arte napoletano, recitando con la compagnia di Agostino Salvietti e Luisella Viviani e, nello stesso tempo, continua a partecipare alle audizioni di Piedigrotta come cantante.LINO MATTERA (Pasquale Mattera)
Napoli, 26 marzo 1926 - 7 novembre 2011.
Cantante, attore.

Sposato con l’attrice Anna Walter, figlia del noto compositore Enrico Cannio, debutta nella seconda metà degli anni ’40 come cantante.
Alterna spettacoli di Piedigrotta e rubriche radiofoniche per tutti gli anni ’50, prima di dedicarsi negli anni ’60 e ’70 al teatro di rivista, di prosa e di sceneggiata, diretto da importanti registi quali Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Vittorio Viviani e Tato Russo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta interpreta la canzone di Totò Casa mia, e nel 1953, quando vince il 1° Festival della Canzone Salernitana con il motivo ‘A canzone ‘e Salierno.

GIANNI MONTESI
(Genova, 1921 - ?).
Cantante, attore di rivista.

Nel biennio 1946-1947, si esibisce alla radio con l’Orchestra Rio Rita di Michele Ortuso. In questo periodo firma un contratto discografico con l’etichetta Cetra, registrando i primi dischi, tra cui il brano Mi piace cantar d’amore, molto gettonato alla radio.
Attivissimo nel teatro di rivista, è tra i protagonisti delle compagnie di Antonella Steni e Luciana Dolliver e di Eva Serao e Nino Lembo.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1950 quando canta all’audizione Cioffi il brano Marescuro di Luigi e Giuseppe Cioffi, e nel 1951 quando vince il Festival di Piedigrotta con la canzone di Fausto e Cerino Più nulla so di te.

LIA MONTI
(Napoli, 1917 - ?)

Allieva di Ernesto Tagliaferri, è dal maestro preparata al debutto come professionista in Piedigrotta. Dopo la morte improvvisa di Tagliaferri, Bovio mantiene fede all’impegno del compianto amico e la ingaggia per le audizioni di Piedigrotta della Bottega dei Quattro del 1937, 1938 e 1939.
Molto attiva in programmi di arte varia, riviste e spettacoli di varietà per tutta la seconda metà degli anni ’30, si ritira dalle scene con l’inizio del secondo conflitto bellico. Il suo ultimo spettacolo è quello della Rievocazione delle canzoni della Bottega dei Quattro, organizzato nell’ottobre del 1942 dall’impresa del teatro Mercadante in memoria di Libero Bovio.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1938 quando all’audizione di Piedigrotta Bottega dei Quattro canta Serenata malamente di Chiurazzi e Crisucolo, e nel 1939 quando, alla stessa manifestazione, interpreta il brano Tradimento di Fusco e Lama.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Aprilia, Bottega dei Quattro.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941.
I suoi maggiori successi sono: Sperduta, Serenata malamente, Sì parla ‘o core, Aria ‘e Pusilleco, Tradimento.

CARLO MORENO (Armando Simonini)
Bologna, 15 ottobre 1907 - 12 febbraio 1962.
Cantante, autore.

È stato uno dei primi veri divi della radio, con tanto di copertine di rotocalchi a lui dedicate.
Molto amato, specie dal pubblico femminile diventa popolarissimo tra il 1938 e gli anni della guerra, lanciando dai microfoni della radio canzoni indimenticabili, tra cui Luna marinara, Contadinella, Signorina grandi firme.
Negli anni ‘50 la sua fama si estende anche all’estero; diventa la voce dell’orchestra Bianco e soprattutto dell’innovativo Xavier Cugat. Attivissimo anche come compositore di centinaia di canzoni, alcune anche di grande successo, la sua voce è ricordata per il popolare programma radiofonico Il Motivo in Maschera.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1939 quando all’audizione di Piedigrotta Epifani canta Mia bella Caterina di Trusiano e Donnarumma, e nel 1940 quando, alla stessa manifestazione,

Napoli, 5 aprile 1924 - 18 febbraio 1998.

Dotata di una voce brillante e scanzonata, pastosa e dai toni popolareschi, studia canto fin da giovanissima con Giovanni Tavernier e nello stesso tempo, impara il mestiere di sarta, poi abbandonato. Durante il corso della sua carriera si specializza nelle macchiette femminili e nelle canzoni campestre.
Debutta nel 1940 con il nome d’arte di Tina D’Amore perché, essendo giovanissima, in base alla nuova legge sull’avviamento dello spettacolo, non può ancora lavorare nell’arte. Usando il nome d’arte della sorella (già regolarmente censita), riesce a superare l’ostacolo burocratico.
Attivissima anche nel teatro di rivista, è stata prima donna d’importantissime compagnie, tra cui quella di Macario, Nino Taranto, Beniamino Maggio, Eduardo De Filippo. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
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NANDO NERI (Ferdinando Ilardi)
Napoli, 31 luglio 1924 - 1° maggio 2017.
Cantante, attore di rivista, di sceneggiata e di cinema, impresario, direttore artistico, autore.

È stato assai più popolare nel teatro che nella musica, trovando grandissime soddisfazioni soprattutto nel teatro di sceneggiata.
Debutta nel dopoguerra nella rivista in spettacoli dove, oltre a recitare, canta macchiette e brani scanzonati.
Negli anni ’70 assume il ruolo di direttore artistico di importanti formazioni di sceneggiate, tra cui quella di Mario Merola, Mario Trevi e quella di Tony Bruni. Nello stesso periodo, diventa anche ditta teatrale con Lino Crispo, Gino Correale e Olimpia Di Maio della compagnia stabile del teatro Splendor. Alla fine degli anni ’70 tiene una propria compagnia al teatro Duemila.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Bideri, Gennarelli.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1956.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Rca, Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: ‘O smaniusiello, Tale e quale, Si sposa ‘a sciurara, Tore ‘e pusitività, Parola d’onore.

NINO NIPOTE (Antonio Nipote)
Napoli, 24 agosto 1925 – 4 marzo 1997.
Cantante.

Terminata la scuola, si arruola nel 1942 nel corpo dei vigili del fuoco. Poi, nel 1951, inizia a cantare alla radio e firma un contratto discografico con l’etichetta Cetra. Da questo momento si dedica soltanto alla musica.
Le sue massime soddisfazioni le ottiene nel 1952 quando al Festival della Canzone Napoletana esegue Canta cu mme di Sessa e De Rosa, e nel 1957 quando, allo stesso festival, canta Passiggiatella di Nisa e Rendine.
Il suo curriculum è ricco di importanti tournée in Russia, Venezuela, Germania, Tunisia, Algeria, Belgio e Canada. Nel 1961, stanco dell’arte, si ritira a vita privata dedicandosi al commercio.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone di Salerno, Festival della Canzone Napoletana, Festival della Canzone Italiana e Napoletana, Festival dell’Enal, Festival dei Postelegrafonici della Canzone Napoletana, Concorso Posillipo.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Neapolis, Abici, Giba, Bideri, Roma, Acampora.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1959.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Cetra, Vis Radio, Harmony.
I suoi maggiori successi sono: Nisciuno, Canta cu mme, Passiggiatella, Tutto me parla ‘e te, Ched’è l’ammore.

EVA NOVA (Nunzia Masotola)
Napoli, 31 dicembre 1914 – Roma, 30 novembre 1996.
Cantante, attrice di cinema e di rivista.

È stata la più importante voce femminile del dopoguerra, soprattutto dopo lo sposalizio con il commediografo e regista cinematografico Enzo Di Gianni, ed è stata nel 1939 la prima artista ad adottare il microfono, mai apparso fino a quel momento in uno spettacolo piedigrottesco.
Debutta giovanissima con la compagnia Cadetti della Canzone diretta da Enzo Bonagura che le assegna il nome d’arte, mai più cambiato. All’inizio degli anni ’30, come Sister’s Diana, forma con sua cugina Ria Diana un duo di fantasia, dopodiché si afferma come cantante piedigrottesca.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1944 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta il motivo di Di Gianni e Barile Ammore busciardo (Monaca santa), e nel 1950 quando all’audizione di Piedigrotta Di Gianni canta il motivo di Bovio, Di Gianni e Barile Destino. Entrambe le canzoni diventano, poi, dei film dove la Nova va a ricoprire il ruolo della protagonista. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Nel suo curriculum anche la rivista con una compagnia dove è stata prima donna.
Ha preso parte ai seguenti festival: Piedigrottissima, Festival della Canzone Napoletana.
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RINO PALOMBO (Gennaro Palombo)
Napoli, 11 novembre 1932 – New York, ?
Cantante, attore di rivista.

Diplomatosi come perito commerciale, nel 1948 vince un concorso di nuove voci dell’Eiar e inizia a trasmettere per radio, in particolare con l’orchestra Anepeta. In possesso di una voce di tenore leggero bene intonata, è stato il tipico rappresentante della melodia partenopea.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando al Festival di Piedigrotta canta Che me ne ‘mporta di De Mura e Staffelli, e nel 1958 quando vince il terzo posto al Festival di Sarno con il brano Rusinella di Notorius e Jannelli.
Nel 1959, dopo aver partecipato all’audizione di Piedigrotta Il Globo decide di trasferirsi a New York dove, per qualche tempo, ha continuato ad esibirsi nei night e circoli coloniali.

Napoli, 10 ottobre 1931 - 9 gennaio 1980.
Cantante, attore.

Debutta giovanissimo, nel 1944, nella Compagnia Biancaneve formata da giovanissimi e diretta da Maria De Pascale. Con lui anche altri adolescenti che, in seguito, diventeranno molto popolari, quali Maria Paris, Franca Resal, Rosetta Dei, Rino Marcelli.
Noto soprattutto nel teatro d’arte napoletano per le sue performance nella compagnia stabile del teatro San Ferdinando e in quella di Michele Galdieri e, in seguito, in quella diretta da Eduardo De Filippo, è stato attivo anche nel teatro di rivista e nel cinema.
La prima parte della sua carriera è tutta dedicata alla musica e col nome d’arte di Gennarino (in seguito ci aggiungerà il suo cognome) partecipa a diversi concorsi canori.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1957 quando all’audizione di Piedigrotta Acampora canta Sfaticatella di Casillo e Vincenti, e nel 1958 quando alla stessa manifestazione esegue Comm’’aggia fa? di Sanginario e Acampora.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Gesa, Acampora.

 

SALVATORE PAPACCIO
Napoli, 23 giugno 1890 – 25 dicembre 1977.
Cantante, attore di rivista e di opera lirica.

Inizia a lavorare nella lirica come corista al teatro San Carlo con il nome d’arte di Salvatore Brancaccio, subito abbandonato. Poi, nel 1920, ingaggiato dall’editore Francesco Feola, debutta in Piedigrotta, partecipando all’audizione La Canzonetta. Per l’occasione, viene riportato sui manifesti che Papaccio partecipa per gentile concessione del comm. Laganà del teatro San Carlo. Il trionfo è notevole e Papaccio, da questo momento, alterna la lirica con la canzone partenopea.
Poi, nel 1922, in seguito al trionfale successo della canzone Silenzio cantatore, decide di accantonare la lirica per proseguire la carriera come cantante di melodie napoletane, diventando per il movimento artistico un importante punto di riferimento. Tantissime canzoni napoletane famose sono diventate tali grazie al suo contributo. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi....

AMEDEO PARIANTE
Napoli, 20 aprile 1915 – Roma, 11 novembre 2005
Cantante, attore di rivista.

Inizia a trasmettere alla radio nella prima metà degli anni ’40 come cantante-chitarrista, dopo aver partecipato nel 1941 al concorso per voci nuove indetto dall’EIAR.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1952 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta il motivo di Bonagura e Benedetto Canzona amalfitana, e nel 1959 quando si classifica al terzo posto al Festival di Lucca con il motivo di Greco e Del Bianco Presso la fonte.
Attivissimo anche alla radio con l’orchestra Campese e nel teatro di rivista e di varietà, nel 1957 registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana....

MARIA PARIS (Maria Rosaria Pariso)
Napoli, 6 agosto 1932 - 3 maggio 2018
Cantante, attrice di rivista.

Considerata la regina della canzone napoletana degli anni ’50 e ’60 e leader dell’etichetta discografica Vis Radio, il suo indiscutibile talento ha spazzato via tutta la concorrenza femminile del periodo. Dotata di una voce molto estesa, intonatissima, è stata un’ottima professionista sia nel genere allegro che in quello drammatico, essendole entrambi congeniali.
Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando si aggiudica il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Galdieri e Bonavolontà ‘E stelle ‘e Napule, e nel 1958 quando, sempre alla gara canora partenopea, vince il secondo posto con la canzone di De Mura, Gigante e Aracri Tuppe tuppe mariscià.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival della Canzone Napoletana, Giugno della Canzone Napoletana, Festival dei Festivals, Canzonissima, Festival di Piedigrotta, Festival della Canzone Italiana di New York, Festival della Canzone Italiana di Parigi, Anfiteatro d’Oro di Pozzuoli, Due Voci e una Canzone di Montecatini, Festival dei Ferrovieri, Festival di Salerno, Cantate il Mare, Festival Funiculì Funiculà, Festival della Canzone Romana, Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Festival dell’Enal, Piedigrottissima.
Nel 1968, per un voto alla Madonna, decide di ritirarsi definitivamente dalle scene.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Cioffi, la Canzonetta, Vis Radio, Giba, Gennarelli, Gesa, Rendine, Rondinella, Acampora, E. A. Mario.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1945, 1946, 1948.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Vis Radio, Cja e Phonotype.
I suoi maggior successi sono: Scalinatella, ‘E stelle ‘e Napule, Tuppe tuppe mariscià, Freva ‘e gelusia, Ciento catene.

VITTORIO PARISI
(Napoli, 28 febbraio 1892 – 12 luglio 1955).

Cantante d’impostazione lirica, ha fatto in modo che la canzone napoletana si divulgasse oltre i confini nazionali nella maniera più pura ed elegante. La maggior parte delle melodie partenopee famose degli anni ’20 e ’30 sono state per la prima volta da lui interpretate.
Inizia a lavorare nella lirica, dopodiché, convinto dall’editore Francesco Feola, debutta in Piedigrotta e, da questo momento, diventa il cantante di punta della melodia napoletana. Nel 1927, è ingaggiato da Gaetano Lama per cantare nei primissimi programmi di radioaudizioni che sono trasmessi da Radio Napoli, vincendo anche il primo premio radiofonico per l’interpretazione di ‘A busta d’’o core. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Storiche sono le sue esibizioni in America, spesso con Gilda Mignonette. Nel 1932, prende parte al kolossal di Ernesto Murolo Festival Napoletano tenuto a Sanremo, dove canta ‘O sole mio nel quadro Città Giardino, Torna a Surriento nel quadro Bellezze di Sorrento e Fenesta che lucive nel quadro Concertato all’antica.
Nel 1951, è tra i protagonisti del kolossal teatrale di E. A. Mario ‘A taverna d’’o Cerriglio (storica rievocazione delle canzoni di Salvatore Di Giacomo) nel ruolo del monaco nel quadro Munasterio....

 

MARIO PASQUALILLO (Salvatore Baldi)
(Napoli, 7 marzo 1892 – 3 febbraio 1973).
Cantante, attore.

Figlio di un musicista, è stato uno dei cantanti più amati e ricercati degli anni ’20 e ’30 del Novecento. Dotato di una bella voce melodica, a tratti accorata e di un’ottima dizione napoletana, spazia nei molteplici generi musicali napoletani, dando al pubblico un’identità eterogenea e nello stesso tempo complesso del suo personaggio. A volte si è presentato alla ribalta come Mario Vinci.
Il debutto avviene nel 1919, quando firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta Phonotype per la registrazione di sei canzoni, dietro un compenso di £ 200.
Nel 1927, è ingaggiato da Gaetano Lama per cantare nei primissimi programmi di radioaudizioni che sono trasmessi da Radio Napoli. Nel 1932, prende parte al kolossal di Ernesto Murolo Festival Napoletano tenuto a Sanremo, dove canta ‘Ndringhete ‘ndrà nel quadro Posillipo Alto e ‘A cammesella nel quadro Concertato all’antica.
Nel 1957, registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi....

 

 

TATIANA PETROWNA (Angela Guerini-Rosenfeld)
(Opicina di Trieste, 1° settembre 1909 – Napoli, 14 luglio 1976).

Soubrette, cantante, attrice di rivista e di cinema.
Napoletana d’azione, si trasferisce nella città canora appena quindicenne e vive a Napoli fino alla fine dei suoi tristi giorni. Al contrario delle belle soubrette degli anni ’20 e ’30 che si sposano e vivono una seconda vita nella serenità economica e sentimentale, la Petrowna, donna dal feroce temperamento, tenta invano d’incamminarsi in altri settori artistici e, per un periodo, riesce pure ad affermarsi come cantante piedigrottesca, prima interprete di una canzone napoletana, Catena, oggi una evergreen. Ma è nella rivista che ottiene il massimo delle soddisfazioni, esibendosi con Totò, Eduardo De Filippo, Odoardo Spadaro, Carlo Lombardi e nella popolare Compagnia Molinari del teatro Nuovo.
Dopo importanti partecipazioni al cinema e in spettacoli di operetta e di rivista, la sua carriera inizia ad arrestarsi nella seconda metà degli anni ’40, quando la rivista va in pensione e il teatro dialettale e di sceneggiata non le permettono di lavorare. Le sue ultime apparizioni avvengono nel biennio 1948-1949 quando, per l’etichetta discografica Phonotype, registra alcuni dischi di brani in lingua e piedigrotteschi. Da questo momento il suo nome scompare da qualsiasi evento. Abbandonata dall’ambiente artistico tenta due volte il suicidio.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1944 quando all’audizione di Piedigrotta Gesa canta Catena di Santoro e Rossetti, e nel 1948 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta Serenata alle nove di Luigi e Giuseppe Cioffi....

PINA PRIMA (Giuseppina Ragazzoni)
(Roma, 15 maggio 1914 - ?).
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

In possesso di una voce molto voluminosa, debutta nel 1934 al teatro Splendor di Roma, specializzandosi negli stornelli romani.
Si trasferisce, poi, a Napoli, dove prende dimora per lungo tempo, ricoprendo ruoli di prima donna nella rivista, in particolare nelle compagnie dirette dai Fratelli Lomba, Aldo Vinci e Enzo Maggi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1937 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta trionfa con il motivo di Bonagura e Alfieri Signorina prenda una carrozza, e nel 1948 quando, alla stessa manifestazione, canta La più bionda di Bonagura e Rendine.
All’inizio degli anni ’60 si ritira dalle scene e si trasferisce a Roma.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Gesa, E. A. Mario, Festa, La Canzonetta....

 

MARIA LUISA PISAN (Maria Luisa Pisano)
(Roma, 1° gennaio 1927 - ?).
Cantante, attrice, impresaria.

Il debutto avviene nel 1942 quando partecipa e vince un concorso di voci nuove indetto da Radio Napoli e inizia a cantare con diverse orchestre. Si ferma nel periodo bellico per ritornare allo spettacolo nel 1952.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1954 al Festival di Velletri quando si classifica quarta con il brano Vecchio treno, e sempre nel 1954 quando si aggiudica il secondo posto al Festival Calabrese della Canzone di Vibo Valentia con la canzone di Nino Grasso Notte a Vibo Marina.
Alla fine degli anni ’50 decide di ritirarsi a vita privata e apre a Roma un bar e un’agenzia teatrale che dirige personalmente. Tra le sue produzioni, anche il Festival delle Rose di Roma.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Festival Calabrese della Canzone di Vibo Valentia, Festival di Velletri.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Ideal, Rendine.....

GIGI PISANO (Egidio Pisano)
(Napoli, 5 marzo 1889 - 28 maggio 1973).

Attore di cinema e di teatro, autore di commedie e di canzoni, sceneggiatore di film, organizzatore di spettacoli e riviste, direttore di compagnie teatrali. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi. Oggi Pisano è ricordato soprattutto per la sua vena poetica, visto che moltissime canzoni sono oggi delle evergreen e alcune addirittura inserite nel repertorio lirico di importanti tenori di fama internazionale. Ha scritto indistintamente canzoni drammatiche, melodiche e soprattutto comiche e, in quest’ultimo genere, diventa pure l’apripista della macchietta femminile. Nonostante le sue molteplici attività nell’arte, i suoi inizi sono stati proprio quelli di cantante e precisamente di macchiettista e comico dicitore, ruolo che non abbandona del tutto dopo i grandi successi discografici e teatrali. Il suo debutto come canzonettista eccentrico avviene nel 1902, quando partecipa al programma di varietà del teatro Real Mercadante già Fondo con il divo Nicola Maldacea. ....
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Favorite, Phonotype, La Voce del Padrone, Columbia.
I suoi maggiori successi, come cantante, sono: Fallì e Fallà, Sta bene sta bene, Serenata a Ceccia, Il disperato eccentrico, Gagà.

NILLA PIZZI (Adionilla Negrini Pizzi )
(Bologna, 16 aprile 1919 – Milano, 12 marzo 2011).

È considerata l’indiscussa “regina della canzone italiana” degli anni ‘50. Il suo percorso artistico inizia nella prima metà degli anni ’40 quando canta alla radio nelle rubriche dell’orchestra Angelini. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1951 quando si aggiudica il Festival di Sanremo con il brano di Testoni, Panzeri e Seracini Grazie dei fiori, e nel 1952 quando vince sia il Festival di Sanremo con Vola colomba che il Festival della Canzone Napoletana con Desiderio ‘e sole.
La sua carriera non ha mai incontrato mai battute d’arresto e non ha mai accusato un declino discografico. Ha tenuto trionfali tournée in tutto il mondo. Anche in tarda età è stata ben accolta al Festival di Sanremo (gareggia nel 1994) e in programmi televisivi di prima serata dedicati al revival.
Ha preso parte ai seguenti festival: Festival di Sanremo, Festival della Canzone Napoletana, Giugno della Canzone Napoletana, Festival del Dopolavoro Postelegrafonico, Un Disco per l’Estate, Canzonissima, Cantagiro, Sei Giorni della Canzone, Burlamacco d’Oro, Festival della Canzone Siciliana, Due Voci e Una Canzone, Festival di Taranto, Festival di Genova, Festival di Velletri, Sagra della Canzone Nova di Assisi, Festival della Canzone Italiana di Parigi, Festival della Melodia Italiana di Londra, Festival della Canzone Mediterranea di Barcellona, Venti Canzoni da Salvare, Festival di Alassio, Festival di Capri....

FRANCA RESAL (Francesca Gatta)
(Napoli, 12 settembre 1931 – 29 maggio 2004).
Cantante, attrice di rivista e di sceneggiata.

Figlia e nipote d’arte, debutta a soli tredici anni, nel 1944, con la Compagnia Biancaneve, formata da giovanissimi artisti e diretta da Maria De Pascale. Il ruolo che va a ricoprire nella formazione è quello di soubrette e di attrice comica.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1950 all’audizione di Piedigrotta Acampora quando esegue il brano di De Crescenzo e Acampora Catenella, e nel 1955 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta la divertente macchietta di Pisano e Acampora La salumiera.
Nella prima metà degli anni ’50 raccoglie tantissime soddisfazioni, in particolare con le compagnie di rivista di Gino Mucci e di Trottolino, dopodiché, sposatasi con il cantante Luciano Valente, si dedica alla sceneggiata, spesso ricoprendo i ruoli di prima donna....

PINA RESAL (Giuseppina Gatta)
( Napoli, 12 marzo 1924 - ?).
Cantante, attrice.

Sorella minore della più popolare Lina Resal, debutta nel 1936, quattro mesi dopo la morte della celebre sorella al teatro Tarsia nella Piedigrotta del Dopolavoro Provinciale, spettacolo che è integrato dal Concorso Nazionale per una Canzone Patriottica, del quale la giovane Resal si aggiudica il primo posto.
In seguito a questo trionfo, è chiamata dall’impresa del teatro Italia come madrina dello spettacolo di commemorazione dedicato alla sorella Lina Resal, cui prende parte Ria Rosa.
Da questo momento, inizia la sua carriera ricchissima di impegni, anche se di breve durata.
Si specializza nel genere frivolo, in particolare quello della macchietta, mettendo in mostra anche le sue abilità recitative.
Per circa dieci anni si dedica alla musica e al teatro di rivista e di sceneggiata, dopodiché nel 1943, dopo aver terminato una trionfale tournée diretta dall’orchestra di Manuel Lualdi, si sposa e si ritira a vita privata.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Canetti, Di Gianni, Bideri, Aprilia.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941.
I suoi maggiori successi sono: Tizio Mizio, La marchesa Peliscopetta, Tammurriata sincera, Nun me saccio rassignà, Tarantella paesana.

FRANCO RICCI (Salvatore Sebastiano)
(Napoli, 18 febbraio 1916 – 18 marzo 1997).
Cantante, attore di rivista.

Studia canto lirico al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli e, nel dopoguerra, è ingaggiato dal maestro De Gregorio per prendere parte all’audizione di Piedigrotta Cantanapoli, dove trova subito gran successo con il motivo Vierno. Da questo momento, la sua carriera è tutta in ascesa.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1952 quando vince il Festival della Canzone Napoletana con il brano di Manlio e Gigante Desiderio ‘e sole, e nel 1954 quando al Festival di Sanremo vince il terzo premio con la canzone di Fiorelli e Ruccione E la barca tornò sola.
Nel suo curriculum sono annoverate tournée in molti paesi del mondo e trova tantissima popolarità a New York, dove ci ritorna spesso. Nel 1957, registra con l’etichetta Columbia la superba opera musicale L’Antologia della Canzone Napoletana, pubblicata in un cofanetto contenente sei 33 giri che raccoglie la storia cronologica della canzone napoletana. Ha avuto una carriera lunghissima e ricca di successi....

ENZO ROMAGNOLI
(Napoli, 28 gennaio 1914 – 6 maggio 1974).
Cantante, attore di rivista e di sceneggiata.

Ad inizio carriera usa il nome d’arte di Romagnolo, poi abbandonato. Il debutto avviene nel 1934 all’audizione di Piedigrotta della casa editrice Autori Associati, ottenendo subito un gran successo con il motivo ‘A ricetta ‘e Napule.
Artista completo, durante il corso della sua carriera dimostra la sua versatilità in più generi musicali, non disdegnando neanche la canzone comica. Poi, negli anni ’50, per una serie di dischi dedicati alla canzone napoletana a forti tinte, viene definito il cantante di giacca per eccellenza.
Nel 1959, all’Arena Italia, l’orchestra di Giuseppe Anepeta organizza uno spettacolo di beneficenza a suo favore perché gravemente ammalato e in forte disagio economico.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1937 e nel 1938 quando vince per due anni consecutivi il Festival di Piedigrotta dell’O.N.D. con i brani Canzone eterna e Bella e luntana, e nel 1951 quando all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta canta il motivo di Totò Dincello mamma mia.
Nel 1949, dal brano Malavita di Gigliati e Lama, da lui presentato all’audizione di Piedigrotta La Canzonetta, è tratto un film di grande successo.
Ha preso parte alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici La Canzonetta, Aprilia, Autori Associati, Cioffi, Gennarelli, E. A. Mario, Giba, Argoss, Fiorelli/Anepeta, Acampora, Bottega dei Quattro.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1941, 1943, 1946, 1947.
Durante il corso della sua carriera, ha inciso dischi per le etichette Odeon, Fonit, Vis Radio, Phonotype, Junghans, T & T, Adler, Amalfi, Kristallo, Altair, Fonola.
I suoi maggiori successi sono: Malavita, Fatte fa ‘a foto, ‘A ricetta ‘e Napule, Canzone eterna, Dincello mamma mia.

WANDA ROMANELLI
(Roma, 7 marzo 1935).
Cantante, attrice di rivista.

Studia canto fin da giovanissima con il maestro Marcello Gigante e, nel 1952, come cantante swing debutta alla radio nei programmi dell’orchestra Ferrari. Negli anni successivi diventa cantante melodica e, sempre alla radio, partecipa alle rubriche dell’rchestra Fragna e Galassini.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando vince il secondo premio al Festival di Messina con il brano Il ponte sullo stretto, e nel 1961 quando si aggiudica il terzo posto al Festival della Canzone Napoletana di New York con il motivo ‘E denare..

MARIO RONGA

Debutta alla fine degli anni ’40 e dopo aver partecipato ad un concorso di voci nuove per l’Eiar, inizia a trasmettere alla radio.
Per circa due anni incide dischi per l’etichetta discografica Cetra, dopodiché tiene una serie di concerti e partecipa a diversi varietà.
Il suo nome compare nel gruppo One night at the Kindli, formato da posteggiatori, tra i più richiesti del periodo, incidendo i brani Parlami d’amore Mariù e Arrivederci Roma.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1953.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per le etichette Cetra, Royal.
I suoi maggiori successi sono: La mia strada, ‘E rrose vonno ammore, Ddoie zingare, Sì sempe ‘a mia, ‘Nnammurata ‘e Surriento.

INA RUGGIERO
(Concetta Ruggiero – Napoli, 1920 - ?).
Cantante, attrice.

Appassionata di canto fin da giovanissima, è spinta dai familiari a partecipare alla prima edizione del concorso Un quarto d’ora del dilettante organizzato dall’impresa del teatro Fiorentini e diretto da Armando Gill e Vittorio Parisi. Vince il concorso ex-aequo con Raffaele Brancaccio e, da questo momento, inizia la sua breve carriera.
Le sue massime soddisfazioni le trova proprio nel 1950 all’audizione di Piedigrotta Cioffi per l’interpretazione dei brani Na luce-luce e Mia cara luna, il primo firmato da Domenico Furnò e il secondo da Luigi Cioffi.
Si dedica per tutti gli anni ’40 al teatro di rivista, in particolare con la compagnia diretta da Eugenio Maggi e, all’inizio degli anni ’50, debutta nel teatro di sceneggiata.
Ha partecipato alle audizioni di Piedigrotta organizzate dalle case editrici Rogo, Canetti.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1950.
Durante il corso della sua carriera ha inciso dischi per l’etichetta Phonotype.
I suoi maggiori successi sono: Mia cara luna, Na luce-luce, Guardame e ride, Lassalo a chillo, Luntana mia.

RINO SALVIATI
(Gennaro Tisalvi – Roma, 12 giugno 1922 – 2 gennaio 2016).

Alterna gli studi di giurisprudenza con le esibizioni canore nei night e nei ritrovi per le forze armate americane, dopodiché con le prime esibizioni alla radio decide di accantonare lo studio.
La maggior parte della sua carriera si è svolta in sud America, dove è stato molto popolare. Definito uno dei migliori cantanti-chitarrista degli anni ’50, è stato molto attivo nel teatro di rivista, prendendo parte alle compagnie dirette da Nino Taranto, Aldo Fabrizi, Fratelli De Rege. Spesso si è prestato anche per il cinema.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1955 quando si aggiudica la categoria delle canzoni italiane al Festival Internazionale di Genova con l’esecuzione di Serenata celeste, e nel 1957 quando si aggiudica il Festival della Canzone Abruzzese-Molisana di Vasto con il brano di Funaro Torna Ngiulì.
Tra le altre soddisfazioni, la vittoria al festival Due Voci e Una Canzone di Montecatini con il brano Inverno; il terzo posto al Festival di Velletri con il brano Bevo per dimenticare; la vittoria al festival Giro d’Italia della Super Canzone con il motivo Les Gitans....

LAURA SANDRI
(Caserta, 11 settembre 1924 – Napoli, 20 novembre 1957).

Debutta giovanissima quando, nel 1939, prende parte alla compagnia La Ruota delle Luci di Mitia Siria e Enzo Maggi e gira l’Italia con la rivista Apri l’occhio Michele.
In Piedigrotta è stata la cantante che si è esibita soltanto all’audizione di Giuseppe Cioffi, tanto è vero che le viene attribuito il nomignolo di La Cioffiana.
Le sue massime soddisfazioni le trova nel 1949 quando all’audizione di Piedigrotta Cioffi canta la scanzonata Pizzeche e vase di Luigi e Giuseppe Cioffi, e nel 1950 quando è la protagonista femminile della rivista prodotta dalla casa editrice La Canzonetta Quattro appetitose pietanze con Franco Ricci.
Definita la cantante dalla voce melodiosa e dalla incomparabile grazia, si esibisce nell’avanspettacolo e nella rivista con i comici Carmine Mazza, Nino Franzi e Ettore Carloni. Nel suo curriculum c’è anche il teatro di sceneggiata con la formazione diretta da Arturo Gigliati. Muore a soli 33 anni, nel pieno della sua attività, per un male incurabile.
All’audizione di Piedigrotta Cioffi vi partecipa nel 1947, 1948, 1949, 1951, 1952.