TEATRO D’ARTE 1887/1890
Un grande avvenimento artistico, che porta alla nascita del teatro d’arte napoletano, avviene nel 1889 quando Salvatore Di Giacomo traduce in dialetto napoletano il dramma Mala Vita, scritto in lingua l’anno prima con Goffredo Cognetti, che per le scene partenopee diventa ‘O voto – ‘A mala vita (anche ‘O voto – Mala Vita). Il dramma in dialetto è recitato nell’aprile del 1889 al teatro Nuovo dalla Comica Compagnia Napoletana diretta da Gennaro Pantalena, il comico che in futuro, con Federico Stella, diventerà un punto di riferimento del teatro d’arte napoletano e che, invece, in questo periodo è attratto soprattutto dal repertorio comico e, spesso, dalle riduzioni delle commedie francesi di Eduardo Scarpetta.
Nonostante ciò, la formazione da lui diretta porta in scena la versione napoletana di ‘O voto – Mala vita che riscuote un grandissimo successo.
Lo stesso Pantalena rimane meravigliato quando, dopo il debutto, la critica scrive che il potente dramma si svolge con scene commoventi e palpitanti di schietta napoletanità e che la compagnia ha portato in scena un’opera degna di essere presa in considerazione perché i due autori, Cognetti e Di Giacomo, con sobria e sapiente fusione hanno saputo innestare l’opera posta da ciascuno di essi nella rappresentazione tale che è difficilissimo scorgere il punto dove termina il lirismo di Di Giacomo per dare posto all’acuta osservazione del Cognetti.
In verità, piccole speranze sul teatro d’arte già erano state poste l’anno precedente quando Salvatore Di Giacomo aveva tradotto in dialetto napoletano i drammi di Goffredo Cognetti A Santa Lucia e Abbascio puorto, sempre recitati al teatro Nuovo dalla compagnia di Gennaro Pantalena. Ma, rispetto a ‘O voto – Mala vita, questi due drammi sono stati scritti dal solo Cognetti per le scene italiane e, dopo la riduzione in dialetto di Salvatore Di Giacomo e le prime messe in scena, Cognetti ne chiederà l’annullamento per scrivere delle sue personali versioni, facendo perdere in questo modo l’originalità delle opere.
Nel gennaio del 1890, Gennaro Pantalena si ripete quando, tra farse e commedie brillanti, presenta al teatro Nuovo il dramma Nu guaglione ‘e mala vita che, rispetto alla prima edizione del 1887, trova enorme successo e lancia Francesco Gabriello Starace tra i nuovi autori del teatro d’arte napoletano.
Ma, nonostante questi trionfi, Pantalena continua a rappresentare nelle sue tournée vecchie e nuove commedie grottesche e brillanti, cosicché è la compagnia di Federico Stella e Antonio Allegretti del teatro San Ferdinando ad intuire che, per un maggiore successo e per accaparrarsi un nuovo pubblico, bisogna approfondire il discorso sui drammi in dialetto.
Finora la linea direttiva della formazione era stata orientata sui drammoni storici e di noti autori europei (I miserabili di Londra, Il fabbro di Parigi, I piombi di Venezia, I demoni di Parigi, Fedora, Le ragazze di bronzo, I minatori del Belgio, Giulietta e Romeo, I misteri di Roma, I figli della lupa, La capanna dello zio Tom, ecc.). da questo momento, la compagnia inizia a lavorare perché anche Napoli possa avere il teatro d’arte dialettale e così, dopo qualche successo sporadico senza continuità, la formazione ci riprova nel 1889 facendo la felicità del pubblico del teatro di via Pontenuovo: Giosuè il marinaio di Pozzuoli, La caverna delle Fontanelle, Il muratore di Fuorigrotta o La figlia dell’ubbriaco, Il muratore della Sanità, Il lampionario di Porto o Rosa la pazza, Nu palazzo all’asta pubblica, Le ombre o Lavoro e miseria, Lo storpio di Borgo Loreto.
Poi, dopo il trionfo del dramma I camorristi nel carcere di Castel Capuano, l’impresa del teatro San Ferdinando si rende conto che sono i drammi che trattano le gesta della camorra e della malavita a registrare il tutto esaurito al botteghino, cosicché è proprio Federico Stella ad insistere sui testi malavitosi e scrive per la stagione teatrale 1889/1890 Buona e malavita, un dramma che inaugura il filone del teatro drammatico popolare al San Ferdinando e che, grazie al grande successo, funge da apripista per orientare la compagnia diretta da Stella e Allegretti verso il nuovo indirizzo artistico.
Un interessante articolo pubblicato sul periodico Il Napoli del 23 marzo 1890, mette in chiaro come la Drammatica Compagnia Speciale della Città di Napoli prodotta dall’impresario Luigi Bartolomeo, inizia la sua ascesa verso la strada del teatro d’arte dialettale, evitando accuratamente il facile incasso che si potrebbe avere mettendo in scena una farsa, un adattamento o una riduzione:
“A Napoli, nella fioritura di teatri d’ogni specie, e di compagnie popolari, mancava una che si prefigge lo scopo di divertire il pubblico, non con buffonerie spesso salaci, ma con lavori in cui fossero in giuoco i sentimenti più nobili ed elevati. La Compagnia dello Stella e dell’Allegretti ora ha riempito questo vuoto, riuscendo eminentemente popolare. Il pubblico accorre numeroso ad ascoltarla ed applaude volentieri alla bravura degli artisti, specie allo Stella, all’Allegretti e alla Ferruzzi. Noi di ciò siamo lieti e ci congratuliamo sentitamente con gli artisti e col bravo impresario Bartolomeo, che prodiga tutte le sue cure alla buona riuscita dei lavori”.
In definitiva, grazie ad autori quali Di Giacomo, Stella, Starace, Di Maio, Cognetti, De Tommaso e Minichini e grazie agli attori Gennaro Pantalena, Federico Stella e Antonio Allegretti, inizia la difficile scalata all’affermazione del teatro d’arte napoletano.
A SANTA LUCIA, dramma popolare in 2 atti di Goffredo Cognetti e Salvatore Di Giacomo.
Domenica 16 settembre 1888 Teatro Nuovo.
Compagnia Napoletana diretta da Gennaro Pantalena.
L’azione si svolge a Napoli in epoca presente.
I personaggi della rappresentazione sono: Rosella (Amalia De Crescenzo), Maria (Elvira Giordano), Concettella (Corinna De Crescenzo), Filomena (Annina Ciccolella), Peppina (Annetta Cozzolino), Carmenella (Sofia Moxedano), Nunziata (Angiolina Agolini), Angiolella (Adelaide Agolini), Luisella (Matilde Ciccolella), Nannina (Adriana Kalotta), Totonno (Gennaro Pantalena), Ciccillo (Vincenzo Bottone), Gennarino (Luigi Kalotta), Tore ‘o zuoppe (Antonio Varriale), questurino (Pasquale Turco), secondo questurino (Stellato), il cameriere (Gennaro Mirone), il medico (Vincenzo Trotta).
Il dramma, tradotto in napoletano da Salvatore Di Giacomo, racconta di Rosella, una giovane popolana del quartiere di Santa Lucia che si getta in mare senza un vero motivo, ma soltanto per la vergogna dell’onta calunniosa diffusa da Maria che, per gelosia di Ciccillo detto ‘o luciano, sparge la voce su falsi trascorsi di prostituzione e di blasfemia.
La stampa dichiara che è inutile scrivere la critica sul lavoro poiché esso è già stato rappresentato in tanti altri teatri, compreso il Fiorentini di Napoli, e preferisce recensire soprattutto la novità della messa in scena, ovvero della traduzione del dramma in dialetto napoletano di Salvatore Di Giacomo. Afferma che gli episodi della vita popolare, ridotti in vernacolo, sono più al loro posto; il dramma non poteva che guadagnarvi con l’aggiunta del dialetto alle scene, agli abbigliamenti, al movimento scenico e al quadro locale.
La napoletanità vera e viva che il Di Giacomo ha messo nella forma del dramma dà maggiore spessore e evidenza ai personaggi e grande potenza allo svolgimento dell’azione.
Le scene popolari così efficaci assumono ora maggiore verità, pure perché recitate da attori valorosi che hanno l’abito di recitare in dialetto. Il dialogo, infatti, possiede spontaneità e vivacità e finezze veramente luciane.
La stampa aggiunge che, con questo lavoro, la via del teatro d’arte napoletano è stata imboccata e il teatro partenopeo può vantare qualcosa di più artistico della farsa, di più comico della smorfia, di più umano del lazzo. Fortunatamente il pubblico napoletano comincia a intendere ed apprezzare nel teatro popolare l’opera d’arte pensata e sentita seriamente e seriamente fatta e si guarisce finalmente dalle indigestioni delle “pochades” false, volgari e grottesche nelle quali al colorito artistico è sostituita la smorfia e alla verità l’artificio inverosimile. In altre parole, il trionfo del dramma contribuisce alla meravigliosa inaugurazione di lavori drammatici veramente napoletani.
Le scene maggiormente applaudite delle quali si richiede ripetutamente il bis e che coinvolgono ed emozionano l’uditorio sono quelle della coltellata nel primo atto, e della morte di Rosella nel secondo, abilmente concertate e meravigliosamente riuscite.
Elogi alla compagnia diretta da Gennaro Pantalena che portando in scena la Santa Lucia del Cognetti voltata in dialetto napoletano da Di Giacomo, ha iniziato a creare il “repertorio napoletano”, veramente popolare e borghese.
Gennaro Pantalena, minuzioso ed inappuntabile nel trucco, recita la parte di Zì Totonno con coscienza di vero artista, con una verità tale che sembra davvero uno che di quei tipi di osti napoletani, scrupolosamente esatto nell’insieme e nei particolari. Passando da una simpatica e bonaria comicità ammirata nei lavori di Petito, Marulli e Altavilla al dramma straziante, egli supera sè stesso e si eleva all’altezza dei più gagliardi artisti della scena italiana.
Anche Amalia signora De Crescenzo recita da artista provetta, dando alla difficile parte di Rosella tutto quel sentimento che questa richiede nelle diverse scene di amore e di disperazione. Rosella trova nell’attrice un’incarnazione perfetta.
La Rosella e il Totonno sono personaggi che si trovano tutti i giorni a Santa Lucia, l’uno al suo banco di ostricaro, l’altro a raccontare i dolori del suo dramma intimo mentre usa i ferri della sua calza, con impeti che fanno stridere come spade che s’incrociano.
Brava come la madre, la figlia Corinna De Crescenzo, che interpreta con molta grazia l’applaudito ruolo di Concettella. Così pure Elvira Giordano, che alla parte dell’odiosa e gelosa Mariella apporta una personale impronta di verità, ricavandone tutto l’effetto voluto dall’autore e, allo stesso tempo, senza privare il pubblico delle sue grazie di donna e di artista.
Vincenzo Bottone, che sostiene una parte di grande responsabilità nella sua qualità di marinaro e di innamorato molto riamato, supera vittoriosamente una difficile prova, e mostra di potere essere uno dei migliori campioni nell’esecuzione di quel repertorio drammatico popolare, che si vagheggia e s’intravvede.
Luigi Kalotta ben si distingue nel ruolo di Gennarino, rivelandosi un ottimo elemento del genere. Anche le Agolini, zia e nipote, le due Ciccolella, Sofia Moxedano, Annetta Cozzolino, Antonio Varriale sono stati ammirevoli nel dare il loro contingente di vivacità e di verità all’ambiente e all’azione.
Chiamati alla ribalta sia Goffredo Cognetti che Salvatore De Giacomo.
Nel 1903, su versi di Golisciani e musica del maestro Pierantonio Tasca, A Santa Lucia diventa melodramma e trionfa nell’autunno del 1903 al teatro Verdi di Napoli. Il ruolo di Rosella è ricoperto da Elisa Landau e quello di Totonno dal baritono Lessi.
Nel 1917, Ugo Falena, per la casa di produzione Tespi Film, porta sugli schermi il dramma di Di Giacomo e Cognetti, le cui scene sono tradotte dal noto letterato Washington Borg. I protagonisti del film A Santa Lucia sono Bianca Stagno Bellincioni, Rina Calabria, Bruno Emanuel Palmi e Ettore Piergiovanni.
INTRODUZIONE DELL’AUTORE
i parte
1. Teatro d’Arte 1887/1890
Abbascio puorto di Salvatore Di Giacomo e Goffredo Cognetti
A Santa Lucia di Salvatore Di Giacomo e Goffredo Cognetti
‘O vuto – Mala vita di Salvatore Di Giacomo e Goffredo Cognetti
Buona e malavita di Federico Stella
Nu guaglione ‘e mala vita di Francesco Gabriello Starace
2. Teatro d’Arte 1891
Na passione di Pietro De Tommaso
Core d’oro di Achille Torelli
Il delitto di via Foria di Giovanni Arrighi
Gnesella di Francesco Gabriello Starace
Rosella la spigaiola del Pendino di Federico Stella
3. Teatro d’Arte 1892
La pettinatrice di San Giovanni a Carbonara di Federico Stella
Gli sparatori di Francesco Longo
La cieca del Molo di Eduardo Minichini
L’emigrazione di Pio Luigi Graziali
Il fondaco verde di Eduardo Minichini
4. Teatro d’Arte 1893
La bella di Portacapuana di Federico Stella
Na vendetta di Eduardo Pignalosa
Il paese di cuccagna di Francesco Gabriello Starace
Il capo della camorra di Eduardo Minichini
Il Proscenio di Gaspare Di Martino
4. Teatro d’Arte 1894
Il campanile maledetto di Giovanni Arrighi
La rossa del Mercato di Vincenzo Di Napoli-Vita
La figlia del gatto di Federico Stella
Compare Pietro di Francesco Bernardini
Pioggia d’oro di Federico Stella
Sangue di camorrista di Vincenzo Di Napoli-Vita
5. Teatro d’Arte 1895
Strana vendetta di Vincenzo Di Napoli-Vita
Catena di forzato di Pietro De Tommaso
La bella Giovanna di Crescenzo Di Maio
Le tre orfanelle di Giovanni Arrighi
Il delitto di via Nardones o Ciccio l’astrologo di Eduardo Minichini
6. Teatro d’Arte 1896
Il lustrascarpe di Porta San Gennaro di Eduardo Pignalosa
Mmiez’’a Carrera di Crescenzo Di Maio
Graziella la lavandaia di Antignano di Federico Stella
A San Francisco di Carlo Sebastiani e Salvatore Di Giacomo
Masaniello sorrentino di Pietro De Tommaso
7. Teatro d’Arte 1897
‘O schiaffo di Pasquale Ponzillo
La tigre di Pozzuoli di Lorenzo Rocco
I figli della camorra di Crescenzo Di Maio
I rettili di Napoli di Pasquale Pensa/Eduardo Minichini
Na mala sciorta di Gaspare Di Martino
A San Francisco di Salvatore Di Giacomo
Un voto a Mamma Schiavona di Eduardo Minichini
Mastro Santa il calzolaio di Federico Stella
8. Teatro d’Arte 1898
Donna Marianna a cap’’e Napole di Eduardo Minichini
Sangue innocente o I cammoristi del Largo Barracche di Pasquale Pensa/Eduardo Minichini
Pentita di Giambattista De Curtis
Gli spiriti di Mondragone di Eduardo Minichini
Ammore ‘e mamma di Eduardo Pignalosa
‘E ccape a Vecaria di Eduardo Minichini
9. Teatro d’Arte 1899
‘O rre ‘e Miezocannone di Eduardo Minichini
La morte di Antonio Allegretti
La fondazione della camorra di Eduardo Minichini
Fra Manisco di Eduardo Minichini
Marta Galla o Il delitto di Posillipo di Pasquale Pensa
10. Teatro d’Arte 1900
A chiar’’e luna di Vincenzo Scarpetta
‘O mese mariano di Salvatore Di Giacomo
Papele di Pietro De Tommaso
Lo scrivano della posta o L’eredità della nonna di Eduardo Minichini
I misteri delle prigioni o Napoli nel 1860 di Eduardo Minchini
11. Teatro d’Arte 1901
La mala vita a Napoli ò L’angelo del male di Eduardo Minichini/Francesco Muller
Il debutto di Gemma di Eduardo Scarpetta/Jacona Crescimone
Mafia e Camorra di Eduardo Minichini
La casa infame o Alta e Bassa Camorra di Eduardo Minichini
Il delitto di via Falconieri di Pasquale Pensa
12. Teatro d’Arte 1902/1903
Mala nova di Libero Bovio
‘A vita ‘e notte di Eduardo Pignalosa
Il romanzo d’una canzonettista di Eduardo Minichini
‘A vicchiarella di Crescenzo Di Maio
Paglietella di Pietro De TommasoIi parte
13. Teatro d’Arte 1904
‘E campagnuole di Eduardo Pignalosa
‘O fatto ‘e Rosa di Giuseppe Cecchi
Il cieco del Carmine di Vittorio Farinati
La pioggia di sangue di Enrico Campanelli
Monsignor Perrelli di Francesco Gabriello Starace
Nuvola nera di Crescenzo Di Maio
14. Teatro d’Arte 1905
Mala fercola di Eduardo Minichini
Suicidio o delitto? o Lo spagnolo di Portacapuana di Giuseppe Cecchi
‘E ddoje catene di Achille Torelli
Masaniello di Eduardo Minichini
‘A vita di Diego Petriccione
Peccate viecchie penitenza nova di Giovanni Arrighi
15. Teatro d’Arte 1906
‘O ‘mpuosto di Ernesto Murolo
Casa antica di Libero Bovio
N’ommo ‘e core di Eduardo Pignalosa
L’uocchie d’’o pate di Ernesto Murolo
Ncopp’’e Quartiere di Eduardo Pignalosa
Nuvena ‘e passione di Francesco Vittorio Guarino
Anema nova di Carlo De Flaviis
16. Teatro d’Arte 1907
‘O quatto ‘e maggio di Diego Petriccione
‘O gallo e ‘a gallina di Diego Petriccione
Cuofeno saglie cuofeno scenne di Diego Petriccione
Montevergine di Domenico Romano
‘O quadro ‘e Gnesella di Diego Petriccione
Il ritiro dalle scene di Elvira Pantalena
La morte di Pietro De Tommaso
La morte di Luigi Bartolomeo
17. Teatro d’Arte 1908
‘O figlio di Diego Petriccione
La fondazione di Napoli di Eduardo Minichini
Pezziente sagliute di Eduardo Pignalosa
Fra nu sì e nu no di Diego Petriccione
Signorine di Ernesto Murolo
18. Teatro d’Arte 1909
Il Quarantotto di Giovanni Arinelli
L’ombra di Diego Petriccione
Assunta Spina di Salvatore Di Giacomo
Chiachiello di Diego Petriccione
Calzoneria Majetta di Diego Petriccione
Storia vecchia di Carlo Netti
19. Teatro d’Arte 1910
Stanze in famiglia di Eduardo Pignalosa
Cronaca nera di Aniello Costagliola
Assassina di Carlo Netti
Addio mia bella Napoli di Ernesto Murolo
Anema bella di Ernesto Murolo
Note sull’Autore
Ringraziamenti
Bibliografia
CON TUTTI I NOMI E I RUOLI DEI personaggi delle rappresentazioni trattate:
Miss Mary Stivenson (Adelina Magnetti) e suo zio Mister Guillaume (Francesco Amodio), Donna Matilde Siano (Marietta Del Giudice) e i figli Carlo (Carlo Pretolani), Bianca (Amelia Bottone) e Ondina (Ida Bottone) e il nonno (Gennaro Pantalena), Totonno il cap’auciello della paranza dei pescatori (Luigi Galloro) e sua moglie Francesca (Leonilda Gaglianone), Giuvannella matina matina (Gilda Scarpetta) e i figli Cerefuoglio (Antonio Mercurio) e Tummariello (Antonio Mercurio), Nunziata la figlia della Madonna (Adelina Gaglianone), Don Alfonso l’antiquario (Alfredo Crispo), Maddalena (Armida Cozzolino), Speniello il giovane dell’antiquario (Salvatore Durelli).
il maestro di scuola Giacomo Umili (Federico Stella), il contadino Antonio (Antonio Allegretti), il contadino Pietro (Alfonso De Riso), il contadino Giuseppe (Saverio Marino), il falegname Antonio (Giuseppe Cecchi), Claudio Capanos (Gaetano Pretolani), Don Josè Almenaros (Francesco Artale), il contadino americano Frisia (Ulrico Montini), il contadino americano Salvadores (Enrico Altieri), Francisco (R. Buccico), Celeste (Annetta Lazzari), Marianna (Anna Pedretti), Rosa (Annetta Artale), la contadina Mercedes (Linda Cecchi), la contadina americana Isabella (Maria Artale).
Carmela Battimelli (Marietta Del Giudice) e la figlia Maddalena (Annetta Raimo), l’economo dell’albergo dei poveri Don Gaetano Laurito (Giuseppe Cecchi), suor Cristina (Annetta Lazzari), impiegato dell’economato Mazzia (Rodolfo De Marco), impiegato dell’economato Varriale (Enrico Altieri), impiegato dell’economato Ferrentino (Nestore Montaperto), il ricoverato Don Gennaro (Alfonso Del Giudice), il ricoverato Rafele (Eduardo Minichini), la suora della carità (Amalia Minichini).
Giuvanne Marotta (Gennaro Pantalena) e il figlio cieco Rucchetiello (Carlo Pretolani), Totonno Cemmeniello (Luigi Galloro), Don Ciccillo Liotta (Alfredo Di Napoli), Don Peppe ‘o sunatore (Giuseppe Gherardi), il portinaio Mastu Michele (Alfredo Crispo), il suonatore ambulante Federico (Salvatore Durelli), Donna Briggeda (Antonietta Giordano) e la figlia Celeste (Elvira Pantalena), la suonatrice ambulante Assuntina (Sisina Amodio), Carmenella (Adelina Petrosino), la sarta Luisella (la Covoni).
Lucia (Tina Arola), Totore (Gerardo Cosenza), Papele (Serafino Mastracchio), Don Vito (Giuseppe D’Alessio).
Carlo Mazzetti (Gennaro Pantalena) con sua moglie Caterina (Antonietta Giordano) e la figlia Annuccia (Elvira Pantalena), il vecchio padrone di casa Don Camillo, il guardaporta della vecchia casa, il nuovo inquilino, Enrico Capursi, l’avvocato Don Clemente Gaudenzi, il medico Don Pasquale Diligenti, il portiere della nuova casa, il facchino, un guattero.
Liborio Sillece (Gennaro Pantalena), sua moglie Ntunetta (Elvira Giordano) e la figlia Luisella (Elvira Pantalena), Tommaso Anatrella sua moglie Concetta (Assunta De Marco) e suo figlio Ciccillo (Luigi Galloro).
Salvatore Vitale (Luigi Galloro) e sua moglie Nannina (Leonilda Gaglianone), Donna Rosa (Amelia Bottone), Crestina (Marietta Del Giudice), Maria (Maria Dolini), Vicienzo (Alfredo Crispo), agente di polizia.
‘O sì Pascale ‘o siggettaro (Gennaro Pantalena), sua moglie Rosina (Marietta Del Giudice) e le figlie Ntunetta (Assunta Somma), Maria (Ida Bottone) e Carmela (Maria Giordano), Totonno Semmentella (Gennaro Di Napoli), Taniello ‘O core cuntento (Alfredo Crispo) e sua moglie Ngiulina (Antonietta Giordano), Errico (Carlo Pretolani), Giovannino (Alfredo Di Napoli), Alfonzo Sale e Pepe (Luigi Galloro) e la moglie Margherita (Leonilda Gaglianone), Luigi ‘o cusetore (Gennaro Ottieri), la moglie Chiarina (Francesca Bertini) e il figlio Nennillo (Gennarino Di Napoli), ‘Ndrea ‘o canteniere (Gennaro De Angelis), l’ostricaro Catiello (Salvatore Durelli), il cocchiere Sciurillo (Cosimo Ferro), il garzone d’osteria Ciccillo (Giuseppe Gherardi), il garzone d’osteria Vicienzo (Antonio Mercurio).
Adelina Magnetti (Mammela detta Anema bella), Marietta Del Giudice (Nunziata Cient’anne, madre di Mammela), Leonilda Gaglianone (Teresa), Amelia Bottone (Catarenella), Ida Bottone (Filomena), Luigi Galloro (il delegato Cataldi), Francesco Amodio (il cocchiere ‘O si’ Totonno), Alfredo Crispo (il calzolaio Mast’Achille), Armida Cozzolino (‘A sie’ Ngiulella), Alfredo Di Napoli (don Rosario, il barbiere), S. Salvietti (un agente in divisa).
Carmine Maggese (Francesco Amodio), Natalina (Amelia Bottone), Petruccio Evangelista (Carlo Petrolani), Peppe Miullo (Luigi Galloro), Cummara Santa (Marietta Del Giudice), Ciampa, Canzirro, Laurienzo, agenti della Polizia.
Luisella ‘a monaca (Amalia De Crescenzo), Donna Rosa e sua figlia Nannina (Corinna De Crescenzo), ‘A siè Carmela, Ntunettella, Mariuccia, il cocchiere ‘O sì Giuvanne ‘e Pignataro (Gaetano Campanile) e il figlio Leopoldiello, Pascariello ‘o cavalcante, il portinaio Don Liopoldo ‘o vitarano, Don Nicodemo ‘o speziale (Raffaele De Crescenzo), il cuoco Munzù Saverio (Giacomo Sportelli), il cocchiere Don Rafele ‘e Sant’Arpino, il cameriere Gigi ‘o rumano, Peppe ‘o famiglio (Gennaro Di Napoli), il portalettere.
Carmela (Amalia Scelzo-De Crescenzo), Agnese (Corinna De Crescenzo), Peppeniello (Giuseppe Scelzo), Totonno (Luigi Kalotta), Don Gennaro (Gennaro Pantalena), Donna Nicoletta (Adelaide Agolini), Nannina (Leonilda Santelia).
Maria (Amalia De Crescenzo), Tetella (Corinna De Crescenzo), Teresina (Annetta Cozzolino), Rafela (Annina Ciccolella), Ntunetta (Matilde Ciccolella), Filomena (Sofia Moxedano), Ciccillo (Vincenzo Bottone), Sì Pascale (Cesare De Chiara), Jennaro (Gennaro Pantalena), Luigiello (Luigi Kalotta), Taniello (Antonio Varriale), Maruzziello (Pasquale Turco), Pichillo (Alberto Caputo), Vicenzino (Francesco Paolillo), ‘O cecatiello (Stellato).
Rosella (Amalia De Crescenzo), Maria (Elvira Giordano), Concettella (Corinna De Crescenzo), Filomena (Annina Ciccolella), Peppina (Annetta Cozzolino), Carmenella (Sofia Moxedano), Nunziata (Angiolina Agolini), Angiolella (Adelaide Agolini), Luisella (Matilde Ciccolella), Nannina (Adriana Kalotta), Totonno (Gennaro Pantalena), Ciccillo (Vincenzo Bottone), Gennarino (Luigi Kalotta), Tore ‘o zuoppe (Antonio Varriale), questurino (Pasquale Turco), secondo questurino (Stellato), il cameriere (Gennaro Mirone), il medico (Vincenzo Trotta).
il tintore Vito Amante (Vincenzo Bottone), il cocchiere Annetiello (Gennaro Pantalena), il barbiere Don Marco Auletta (Raffaele De Crescenzo), il garzone Rafele ‘o tintore (Luigi Kalotta), ‘O sì Rabbiele ‘o scarparo (Antonio Varriale), il brigadiere Amantucci (Pasquale Turco), la guardia Bianchetti (Stellato), Donna Amalia (Amalia De Crescenzo), Donna Rosa (Adelaide Agolini), Cristina ‘a capuana (Corinna De Crescenzo), Nunziata ‘a capera (Sofia Moxedano), la cieca e mendicante Mariannina (Annina Ciccolella), Sufia (Erminia De Chiara), Assunta (Angiola De Chiara), Giuvannina (Adriana Kalotta), Donna Concetta (Matilde Ciccolella).
lo spazzino municipale Tommaso (Federico Stella), Don Bonifacio il parroco (Giuseppe Pironi), il marchese Alberini (Nicola Salvadores) e suo nipote Rodolfo (Antonio Allegretti), Pietro (Enrico Celato), il cav. Annibale (Crescenzo Di Maio), Tebaldo (V. Montini), Luciano (Antonio Musella), Remiglio (Nestore Montaperto), Totonno Recotta ‘o sparatore (Rodolfo De Marco), Ciccio (Antonio Vico), Gennaro (Girolamo Vegliante), Tore (Achille Palumbo), Vicienzo (Di Pietro), il tavernaro Tommasiello (Gaetano Pretolani), il cieco mendicante (Parente), il venditore di maruzze (Vincenzo Raimo), il venditore di trippa (Enrico Rinaldi), il pizzaiolo (Carlo Pesce), la giornalaia (Raimo), la venditrice di cerini (Lucia Petito), il chiericozzo (Gennaro Petito), il mendicante (E. Miglio), il suonatore ambulante (De Marco), il cantante (Nerci), Maria (Annetta Lazzari) e la madre Teresa (Maria Malagoli), Marta (Amalia Cutrinelli), Maddalena (Letizia Crispo-De Marco), Nina (Giulia Nunziata), Giulietta (Annina Tafuri), Rosina (Carmela Raimo), la governante Marianna (Amalia De Clemente), il servo (Merchi).
il delegato Cappellina (Federico Stella), Antonio Aventi (Crescenzo Di Maio), il dottore Carlo (Antonio Allegretti), Ermanno (Ulrico Montini), Cecco Sparani (Giuseppe Pironi) e il fratello Paolo (Rodolfo De Marco), Luigi (Antonio Vico), la guardia Contardi (G. Di Lauro), l’istruttore giudice (Enrico Celato), il procuratore del Re (Gaetano Pretolani), il medico (L. Rinaldi), Girla (Giuseppe Cecchi), Bartolo (Nestore Montaperto), il pagliaccio (Girolamo Vigilante), il padrone di baraccone (Nicola Salvadores), il servo (A. Raimo), il cameriere (Antonio Musella), il venditore di cerini (Achille Palumbo), il ragazzo del popolo (Raimo), la fioraia (L. Petito), Sofia Aventi (Annetta Lazzari), Laura (Amalia Cutrinelli), la popolana Rachele (Letizia Crispo), la balia Maria (Linda Cecchi), Enrichetta (E. Petito), Biondina (V. Petrosino), Vispetta (Marandi), la padrone del teatro di marionette (Carmela Raimo).
Cesare (Giuseppe Scelzo), la vedova Donna Caterina (Teresa Pecoraro) e la figlia Concetta (Leonilda Santelia), la trovatella Nannina (Teresina Sillier), l’intagliatore Carluccio (Gennaro Testa), il capitano Don Luigi (Vincenzo Santelia) e sua moglie Donna Filomena (Concetta Di Napoli) e le figlie Mariuccia (Elvira Arola), e Luisella (Carolina Pepe), il negoziante di vino Don Carmine (Giuseppe Gherardi), Don Gerardo (Michele Di Mezzo), Don Ciccillo (Sabino Morra).
Gennarino detto core d’oro (Giuseppe Scelzo), Donna Francesca (Leonilda Santelia), Mariantonia (Teresa Pecoraro), Filomena (Teresa Pecoraro), il furiere Donato (Michele Di Mezzo), Teresina (Elvira Arola), Ciccillo (Enrico Altieri), l’ammartenato Batticola (Vincenzo Santelia), Zì Preveto (Antonio Schioppa), il sacrestano Purtuallino (F. Zampa).
Donna Agnese (Marietta Del Giudice) e i figli Rosa (Amalia Minichini) e Gennarino (Antonio Allegretti), Tore, l’amante di Rosa (Crescenzo Di Maio), il portinaio Don Peppe (Eduardo Minichini), Rafele (Giuseppe Pironi), il muzzonaro Pascariello (Alfonso Del Giudice), Nannina (Cristina Minichini), Don Carluccio (Gaetano Pretolani), Vicienzo (Nestore Montaperto), Papele (Vincenzo Raimo).
Don Mimì ‘o masto ‘e scola (Giuseppe Scelzo), l’usuraia A siè Graziella (Leonilda Santelia) e la figlia Peppenella (Elvira Arola), Gnesella (Antonietta Giordano) e suo padre Iennariello (Giuseppe Gherardi), il guappo Vicenzino Allichetto (F. Abbate), il meccanico Luigi (Gennaro Testa), A siè Marianna ‘a cagnacavalla, Rosina ‘a capera (Concetta Di Napoli), la popolana Concetta, la popolana Carmela.
Cosimo Torre (Federico Stella), Padre Rocco (Crescenzo Di Maio), lo scarpariello Domenico (Antonio Allegretti), Maria Rosa detta Rosella la spigaiola (Annetta Lazzari), Aniello Paranza ‘o masto (Giuseppe Pironi), la pettinatrice Civetta (Amalia Cutrinelli) e la sorella Mariannina (A. Marandi), il barbiere Don Ciccio (Rodolfo De Marco), lo scrivente Don Litterio (Giuseppe Cecchi), il matarazzaro Peppeniello (Vincenzo Stella), l’oste Placido (Nicola Salvadore), il cacciavino Biasiello (Girolamo Vegliante), il cavalier Don Gregorio (Enrico Celato), Don Rodrigo (Ludovico Rippa), il facchino Fabiano (Achille Palumbo), il mignattaio Pierantonio (Ulrico Montini), il medico Don Macario (Gaetano Pretolani), il muratore Mastro Damiano (Enrico Celato), la casoriana Graziella (Letizia Crispo), Giovannella (Linda Cecchi), la ricamatrice Luisella (Annina Tafuri), siè Caterina (Adriana Kalotta), Donna Maddalena (Amalia De Clemente), Prezeta (A. Raimo), il ladro Mariano (Nestore Montaperto), il ladro Ciccotonno (Antonio Vico), il suonatore Don Checchino (G. Raimo), il barbiere Giacomino (G. Petrosino), la venditrice di asprinia d’Aversa (Adelina Petrosino), il venditore di persiane (Raimo), il venditore di cati (M. Di Pietro), il conciacaldaje (Antonio Musella), l’ufficiale di giustizia (R. Rippa), il ragazzo (B. Rossi), la ragazza (L. Raimo).
Federico Nicodemi (Antonio Allegretti), Don Celestino Volpi (Giuseppe Pironi), il pattumaio Scarrafone (Vincenzo Stella), il cocchiere Jennaro (Achille Palumbo) e la moglie Carmela (M. Petrosini), Nicola (Rodolfo De Marco), l’ambulante Cuosemo (Gaetano Pretolani), Rienzo (Nestore Montaperto), la levatrice Donna Maria (Nannina Tafuri), Ciccio detto capo o croce (Federico Stella), Saverio (Nicola Salvadore), Ntuono (Ulrico Montini), Ngiolillo (Ludovico Rippa), l’avvocato Cesarini (Crescenzo Di Maio), Don Pasquale (Giuseppe Cecchi), Don Giovanni (Enrico Celato), il cafettiere Salvatore (Antonio Vico), Chiappariello (Girolamo Vegliante), il venditore di ricottelle (A. Raimo), il venditore di abiti (Di Pietro), il commesso (Antonio Musella), un galeotto (Antonio Vico), il secondino (V. Petrosini), secondo secondino (A. Massa), il servo Samuele (Ludovico Rippa), l’usciere (Antonio Musella), la guardia di P. S. (F. Vegliante), la pettinatrice Caterina (Annetta Lazzari), Donna Giulia (Adriana Kalotta) e la figlia Catarinetta (T. Marandi), ‘A cafoncella (Amalia Cutrinelli), Donna Amalia (Amalia De Clemente), Ngnesella (Letizia Crispo), Giovannella (Linda Cecchi), Siè Fortunata (A. Raimo).
Don Giacinto (Federico Stella), Manuele (Camillo Aureli), l’operaio Lorenzo (Giuseppe Scelzo) e la moglie Ntonetta (Annetta Lazzari), Ciretiello (E. Raimo), Biase (Alfonso De Riso), la vedova Nunziata (Adriana Kalotta), l’operaio Gnazio (Vincenzo Stella), la stiratrice Annarella (Leonilda Santelia), la stiratrice Peppenella (Linda Cecchi), l’operaio Funacanna (G. Satriani), l’avvocato Don Eduardino (Giuseppe Cecchi), l’usciere Don Prospero (Gaetano Pretolani), la guardia municipale (Antonio Vico), Rosa (Marietta Del Giudice), il barbiere Nicola (Michele Di Mezzo), il ciabattino Andrea (Alfonso Del Giudice), il carabiniere (Antonio Vico), secondo cabariniere (Minutolo), la guardia di P. S. (Vincenzo Raimo), seconda guardia (V. Petrosino).
Carmine Esposito (Federico Stella), il dottor Fulton (Antonio Allegretti), il marchese Carlo Montrezzi (Francesco Artale), Emilio (Saverio Marino), il cav. Adolfo (Gaetano Pretolani), Lord Wolster (Giuseppe Cecchi), Biase ‘o sorece (Enrico Altieri), Nunziello (Ulrico Montini), Tore Maruzziello (Vincenzo Stella), Ciccio Vongola (Alfonso Del Giudice), Papele ‘o scarrafone (Nicola De Sinno), Renzo (Antonio Vico), Giocotto (R. Buccico), il commissario di polizia (L. Vico), Ciro ‘o manoleggia (Pietro Concialdi), Bernardo (Alfonso De Riso), Gabriele (Carlo Pretolani), Don Nicolino ‘o studente (Nestore Montaperto), Adele (Annetta Lazzari), Ida (Annetta Lazzari), Silvia (Anna Pedretti), Maria Rita (Giulia Bovino), Rosa (Maria Artale), Caterina (Annetta Artale), Filomena ‘a ricciulella (Marietta Del Giudice), Graziella ‘a casertana (Linda Cecchi), Bruscolina (Graziella Artale), una paesana (Nannina Tafuri), una popolana (Carmela Raimo), un popolano (Vincenzo Arcuno), un popolano (Vincenzo Raimo).
il dottore Luca Morchini (Federico Stella), Armando conte della Rovera (Antonio Allegretti), Brian Americano (Francesco Artale), Luigi (Saverio Marino), duca Melchiorre (Ulrico Montini), il barone Annibale (Nicola De Sinno), Giorgio (Nestore Montaperto), Carlo Magno (Giuseppe Cecchi), Camillo (Alfonso De Riso), Nicola Sirchia ‘o malagigi (Enrico Altieri), Venanzio Sanguinetti detto secatorinese (Vincenzo Stella), Giulio (Pietro Concialdi), il servo Franz (Antonio Vico), il cocchiere (C. Parente), Vincenzo (Alfonso Del Giudice), Saveriuccio (R. Buccico), il cameriere (Vincenzo Raimo), un popolano (L. De Sinno), un popolano (Enzo Arcuno), Maria Fiore la pisana (Annetta Lazzari), la marchesa di Castel Pollice (Anna Pedretti), Giulia (Annetta Artale), Berta della Rovera (Maria Artale), Clelia (Giulia Bovino), Manlia (Graziella Artale), Talia (F. Raimo), Giorgetta (N. Schiano), Susanna ‘a russulella (Marietta Del Giudice), Graziella ‘a sgrignosa (Linda Cecchi), Teresina (Nannina Tafuri).
Gennaro Rocchi (Francesco Stella), Venanzio Lesina (Francesco Artale), Luigi Falchi (Antonio Allegretti), Salvatore (Rodolfo De Marco), Arcangelo (Antonio Vico), Giovanni (Gennaro Petito), l’usciere Don Procopio (Gaetano Pretolani), il giudice Sassi (Crescenzo Di Maio), il correttore di stampe Don Biagino (Giuseppe Cecchi), il cantiniere Sabatiello (Eduardo Minichini), il venditore di casatielli Rapuonzolo (Alfonso Del Giudice), il ciabattino Paparone (E. Cimuto), il chianchiere Mattia (Giuseppe Pironi), il venditore di roba vecchia Ciccotonno (Vincenzo Stella), il facchino Zerepillo (Nestore Montaperto), il caffettiere ambulante Diogene (Gennaro Petito), il commissario di polizia (Antonio Vico), Ambruosio (A. Cimuto), la canestraia Nanetta (Annetta Lazzari), Maddalena (Anna Pedretti Artale), Prizeta Semmente (Marietta Del Giudice), Mariantonia (Carmela Cecchi De Chiara), Carolina (Annetta Artale), Grazia (Cristina Minichini), la sarta Carmela (Graziella Artale), la pizzaiola Ndrianella (Amalia Minichini), la caffettiera Sì Vicenza (Antonietta Tafuri), la verdummara Veronica (A. Raimo).
Oronzo (Crescenzo Di Maio), Eduardo Brizzi (Antonio Allegretti), Mastro Paolo (Eduardo Minichini), Pasquale ‘o trapanese (Francesco Artale), Mauro ventre ‘e puorco (Alfonso Del Giudice), Gaetano ‘o manisco (Giuseppe Pironi), Gennaro ‘o matriuso, Michele ‘o pichescio, Rosa, Piddo, Caldogno.
Giovanni (Francesco Artale), il capitano di marina Raimondo (Crescenzo Di Maio), Ferdinando (Ulrico Montini), il dottore Ernesto Silvani (Saverio Marino), il maestro Don Gaetano (Alfonso De Riso), Sì Catiello (Enrico Altieri), Minichiello (Vincenzo Stella), il venditore di cipolle Pascaddozio (Alfonso Del Giudice), il foggiano Giancola (Federico Stella), il foggiano Giovanni (Francesco Artale), Rodolfo Coli (Antonio Allegretti), Cutanella (Nestore Montaperto), il baccalajuolo Ignazio (Nicola De Sinno), Milone (Vincenzo Raimo), Magliocone (Antonio Vico), il brigadiere (Enrico Arcuno), Benedetto (Pietro Concialdi), il cavaliere (Gaetano Pretolani), il ragazzo del caffè (E. Raimo), Gemma (Annetta Lazzari), Margherita (Anna Pedretti), Veroneca (Marietta Del Giudice), Carmosina (Andrea Tafuri), Cannetella (E. Migliorati), Carmela (A. Raimo), Titina (V. Flocchi), Gigina (M. Rossi), la cucitrice Donna Cristina (Giulia Bovino), Titina (Annetta Artale), Gigina (Graziella Artale), Felicetta (Maria Artale), Cannetella (Carmela Tafuri), Carmela (E. Raimo).
Compare Pietro (Federico Stella), la moglie Matilde (Annetta Lazzari) e i figli Gennarino (Antonio Allegretti) e Gaetanino (Annina Riccini), Saveria Gorini (Anna Pedretti) e il marito Epaminondo (Alfonso De Riso), Giacomo (Alfonso Del Giudice), Nannina (Marietta Del Giudice), Don Antonio (Saverio Marino), Gabriele (Ulrico Montini), Rodolfo (Antonio Vico), Don Policarpio (Gaetano Pretolani), Ciccillo (Enrico Altieri), l’attendente (Pietro Concialdi), il becchino (Nicola De Sinno), Peppe (Nestore Montaperto), Don Nicola (Vincenzo Stella), Maddalena (Andrea Tafuri), un avventore (Enrico Arcuno), secondo avventore (Vincenzo Raimo).
L’operai cieco Silverio (Federico Stella) e il figliastro Cristofaro (Giuseppe Pironi), l’artista Marco (Antonio Allegretti), Don Ferdinando Fuenbes (Francesco Artale), Lord James (Saverio Marino), il poeta Don Luigino (Crescenzo Di Maio), il dentista Mascella (Gaetano Pretolani), Don Alfredo (Ulrico Montini), Pietruccio (Nestore Montaperto), il facchino Ntonio (Alfonso Del Giudice), Michele (Ulrico Montini), Peppe (Nicola De Sinno), Gaetanino ‘o zuppariello (Vincenzo Stella), il lustrascarpe Saverio (Antonio Vico), il tarallaro Nicola (Francesco Pretolani), Don Ferdinando (A. Arcuno), lo studente Igino (Carlo Pretolani), Munzù Vuttarella (Alfonso De Riso), il viaggiatore (E. Raimo), la guardia (Antonio Musella), il servo (V. Marchi), il cameriere (E. Flocchi), il venditore di cerini (F. Flocchi), Balbina (Annetta Lazzari), Fortunata (Anna Pedretti), Donna Antonina (Giulia Bovino), Silvia (Annetta Artale), la vaccara Nannina (Marietta Del Giudice), Sofia Miledy (Andrea Tafuri), Miss Anna (M. Amadori), Lucia (Graziella Artale), Sofia (F. Tafuri), la pettinatrice Séphore (M. Amadori), Annarella (G. Coletti), la fioraia Fifina (E. Ricciolina), la cameriera Clarice (V. Raimo), la signora (G. Raimo).
Gennaro Fiorillo (Federico Stella) e la moglie Graziella (Annetta Lazzari), ‘A sé Gabriela (Marietta Del Giudice), Nicola ‘o sciammeria (Francesco Artale), Salvatore Cappiello (Giuseppe Pironi), Ignazio ‘e Rosa (Alfonso De Riso), Manuele ‘o cerasiello (Vincenzo Stella), Vicienzo ‘o manchella (Antonio Vico), Totonno Menesta (Nicola De Sinno), Ciccillo ‘o viecchio (Gaetano Pretolani), Suglietella d’’o Buvero (Antonio Musella), Peppeniello ‘o sorice (A. Raimo), Don Cesarino ‘o lanterniello (Crescenzo Di Maio), Donna Peppina (Giulia Bovino), Nannina (Annetta Artale), Carolina (Graziella Artale), Pasqualina (Amalia Tafuri), Vicenzella (M. Coletti), Giacomino (Ulrico Montini), Luigiello (V. Pretolani), Don Liberio (Nestore Montaperto), Ped’’e vruoccolo (Alfonso Del Giudice), Giovannino ‘o scrivano (Saverio Marini), il brigadiere di P. S. (L. Ricci), un bambino (Vincenzo Flocco), il venditore di minestre (A. Rinaldi), il custode del camposanto (E. Manco), il becchino (L. Vico), la guardia (Enzo Raimo).
il falegname Don Ciccio (Federico Stella) e la moglie Mariella (Marietta Del Giudice), Carlo Fiorilli (Crescenzo Di Maio), il dottor Festuca (Alfonso De Riso), il cameriere Luigi (Gaetano Pretolani), Donna Mimma (Carmela Tafuri), Geltrude (C. Bolognese), il sergente della guardia svizzera (Antonio Vico), il popolano (Nicola De Sinno), Elena (Annetta Lazzari), il barbiere Don Gennaro (Giuseppe Pironi), e la moglie Giulietta (Annetta Artale), Alberto (Antonio Allegretti), Miserimmo (Nestore Montaperto), il paglietta Don Giacomo (Alfonso De Riso), e il figlio Tetillo (A. Pretolani), Donna Concetta (Anna Pedretti Artale) e la figlia Cristina (Graziella Artale), il conte di Collamarino (Francesco Artale), la contessa (Giulia Bovino), il notaio Don Anselmo (Saverio Marino), Don Pandolfo (Gaetano Pretolani), Mario (Ulrico Montini), il pizzaiolo Ciccio (Alfonso De Giudice), la cameriera Doraluce (E. Coletti), il cocchiere Pascale (Vincenzo Stella), il servitore Giovanni (Ulrico Montini), il facchino Nicola (F. Raimo), il cenciaiuolo Vicienzo (Nicola De Sinno), Carolina (Antonietta Tafuri), Maddalena (Carmela Raimo), la cameriera (Vincenzo Raimo), Camillo (Antonio Musella), il maestro di musica (C. Musella), il portalettere (F. Flocco), il signore (R. Arcuno), il cocchiere del conte (Antonio Vico), il cocchiere (N. Bologna).
l’idiota Toby (Federico Stella), Federico (Antonio Allegretti), William (Giuseppe Pironi), l’avvocato Dikson, Tommaso Allen, Hastings, Nicolino, John, il taverniere, Costabile, Policeman, Marta (Annetta Lazzari), Adele (Annetta Artale), Jenny (Graziella Artale), Geltrude, Ketty, la signora Hevens.
il barone di Conigliano Gaetano Martufelli (Federico Stella), Il procuratore del re conte Egidio Valdrani (Francesco Artale) e la moglie contessa Amalia (Annetta Lazzari), Maria Ravezzi (Annetta Lazzari), Giulio Sartori (Antonio Allegretti) e la sorella Emilia (Annetta Artale), Don Raimondo Sergio (Giuseppe Pironi), Giustina Sparano (Giulia Bovino), l’agente di polizia Giovanni Scuotto (Saverio Marino), Lorenzo Saparese (L. Rippaldi), Rocco Marzapane (Antonio Vico), Antonio Scarda (Nestore Montaperto), il becchino Aniello Marrocca (Vincenzo Stella), il giudice d’istruzione (Crescenzo Di Maio), il commissario di polizia (Ulrico Montini), il segretario della Procura (Antonio Musella), il cancelliere (E. Manchi), l’esecutore di giustizia Agostino (Nicola De Sinno), Palmira (N. Manchi), Alfonsina (Graziella Artale), Nannina (Amalia Minichini), Maddalena (Cristina Minichini), la cameriera Giulia (Antonietta Tafuri), il caposquadra Tommaso Aspea (Gaetano Pretolani), Don Sabino (Alfonso De Riso), Donna Saveria (Letizia Crispo-De Marco), il ragazzo Cocò (A. Parodi), il monello (C. Raimo), il garzone d’osteria (Vincenzo Raimo), l’acquaiola (G. Raimo).
la contessina Ginevra Schuwitz (Annetta Lazzari), la lavandaia Graziella Ruota (Anna Pedretti), la stiratrice Donna Lucrezia (Giulia Bovino) e le figlie Savinella (Annetta Artale) e Sabina (Graziella Artale), la percochella Teresa (Amalia Minichini) e sua madre Rosaria (Cristina Minichini), la serva Sabatella Rape (Letizia De Marco), venditrice di more Luciella (L. De Frine), la levatrice Donna Cecilia (Nennella Tafuri), le ostricare Liberata (A. Raimo) e Rachele (E. Raimo), il carrettiere Carmelo Ruota (Federico Stella), il capitano Naufchoté (Gaetano Pretolani) e i figli Guglielmo Alfieri (Crescenzo Di Maio) e il medico Ermanno (Francesco Artale), Alberto (Antonio Allegretti), Don Raimondo Cercola (Giuseppe Pironi), Don Colisto Secchetello (Saverio Marino), Buonaventura Fiascone (Alfonso De Riso), il pescivendolo Raffaele (Nicola De Sinno), Domenico (Ulrico Montini), Marchetiello (Antonio Vico), Bernardiello (Vincenzo Raimo), l’ostricaro Diego (Antonio Musella), il sergente svizzero (G. Arenno), il facchino (Ulrico Montini), prima guardia (Ludovico Rippa), seconda guardia (Antonio Musella).
O sì Giuvanne Arcietto (Francesco Guarini), Tore Pazzìa (Luigi Longobardi), ‘Nu guaglione (Armanda Degli Abbati), Don Peppe ‘o milanese (Gaetano Roveri), 1° carcerato (Vincenzo Morghen), 2° carcerato (Ulisse Tromba), il secondino (Carlo Morghen), il forzato di passaggio dal bagno di Pozzuoli (Luigi Gallo).
la contessina Ginevra Schuwitz (Annetta Lazzari), la lavandaia Graziella Ruota (Anna Pedretti), la stiratrice Donna Lucrezia (Giulia Bovino) e le figlie Savinella (Annetta Artale) e Sabina (Graziella Artale), la percochella Teresa (Amalia Minichini) e sua madre Rosaria (Cristina Minichini), la serva Sabatella Rape (Letizia De Marco), venditrice di more Luciella (L. De Frine), la levatrice Donna Cecilia (Nennella Tafuri), le ostricare Liberata (A. Raimo) e Rachele (E. Raimo), il carrettiere Carmelo Ruota (Federico Stella), il capitano Naufchoté (Gaetano Pretolani) e i figli Guglielmo Alfieri (Crescenzo Di Maio) e il medico Ermanno (Francesco Artale), Alberto (Antonio Allegretti), Don Raimondo Cercola (Giuseppe Pironi), Don Colisto Secchetello (Saverio Marino), Buonaventura Fiascone (Alfonso De Riso), il pescivendolo Raffaele (Nicola De Sinno), Domenico (Ulrico Montini), Marchetiello (Antonio Vico), Bernardiello (Vincenzo Raimo), l’ostricaro Diego (Antonio Musella), il sergente svizzero (G. Arenno), il facchino (Ulrico Montini), prima guardia (Ludovico Rippa), seconda guardia (Antonio Musella).
O sì Giuvanne Arcietto (Francesco Guarini), Tore Pazzìa (Luigi Longobardi), ‘Nu guaglione (Armanda Degli Abbati), Don Peppe ‘o milanese (Gaetano Roveri), 1° carcerato (Vincenzo Morghen), 2° carcerato (Ulisse Tromba), il secondino (Carlo Morghen), il forzato di passaggio dal bagno di Pozzuoli (Luigi Gallo).
l’ugliararo Giovanni Arcietto (Antonio Allegretti), il camorrista Peppe Pazzìa (Crescenzo Di Maio), Don Gennaro ‘o cusetore (Alfonso Del Giudice), Luigiello ‘o guaglione (Anna Minichini), Rafele ‘o masterasciello (Rodolfo De Marco), Cicciariello Spina (Nestore Montaperto), Federico ‘o pittore (R. Cimuto), Totonno Battimelle (Vincenzo Stella), il carceriere Don Peppe ‘o siciliano (Eduardo Minichini), 1° secondino (Antonio Vico), 2° secondino (Gaetano Pretolani), 3° secondino (Gennaro Petito).
Domenico (Federico Stella), Attilio Brunelli (Crescenzo Di Maio), Fabiano (Antonio Vico), Roberto di Frar (Francesco Artale), Giovanni (A. Cimuto), Elena (Annetta Lazzari), Patrizia (Anna Pedretti).
I personaggi della rappresentazione sono: Michele (Federico Stella), Luciano (Antonio Allegretti), Roberto di Frar (Francesco Artale), Vincenzo Rigolo (Giuseppe Pironi), Emidio (Giuseppe Cecchi), Martino (Nestore Montaperto), Filippo (Rodolfo De Marco), Simone (Vincenzo Stella), Liborio (Eduardo Minichini), Crisostamo (Gaetano Pretolani), Marco (Alfonso Del Giudice), Fabiano (Antonio Vico), Salvatore (Gennaro Petito), Ciccillo (Vincenzo Raimo), il garzone (G. Petito), Elena (Annetta Lazzari), Patrizia (Anna Pedretti), Giannina (Annetta Artale), Francesca (Marietta Del Giudice), Annetta (Graziella Artale), Faustina (Linda Cecchi), Bettina (Carmela Cecchi), Agnese (Amalia Minichini), Maria (C. Marta), Madama Lary (Annina Tafuri), Luisa (V. Raimo), Menica (M. Abbate), Grazia (Cristina Minichini), Carmela (E. Manca).
il fabbro Ezechia Abamonte (Federico Stella), l’eletto del popolo Romeo Ferrilli (Crescenzo Di Maio), Don Ferdinando Maqueda (Giuseppe Pironi), lo scrivano/ciarlatano Gennaro Cavoletti (Giuseppe Cecchi), il pescivendolo Lorenzo (Alfonso Del Giudice), il capito delle guardie (Antonio Vico), Antoniuccio (Gennaro Petito), Giovanna (Maria Malagoli), Carmela (Marietta Del Giudice), la bambina Carlotta (M. Petito).
I personaggi della rappresentazione sono: il Viceré (Enrico Altieri), il fabbro Ezechia Abamonte (Federico Stella), Don Ferdinando Maqueda (Giuseppe Pironi), lo scrivano/ciarlatano Gennaro Cavoletti (Giuseppe Cecchi), il mercante Antonio (Giovanni Concialdi), Padre Ambrogio (Crescenzo Di Maio), il gobbo Prosepio (Nestore Montaperto), il pescivendolo Lorenzo (Alfonso Del Giudice), il prevosto (Antonio Vico), Masiello (Gennaro Petito), Giovanna (Maria Malagoli), Carmela (Marietta Del Giudice), la bambina Carlotta (M. Petito), Bernardo (Gaetano Pretolani), Sabatiello (Rodolfo De Marco), Luigi (Antonio Musella), Luigiello (Vincenzo Raimo), il servo guercio (Eduardo Minichini), Renzullo (F. Senesi), il capitano delle guardie (Ancilla Gori), Donna Marianna (Annetta Lazzari), Carmelina (Sisina Amodio), la viceregina (L. Lenti), Elena Maqueda (Carmela Cecchi), la fruttivendola Stella (Linda Cecchi), la fruttivendola Rosa (Amalia Minichini), Rosa (Cristina Minichini), Nunziata (M. Abbate), Tanella (Annina Tafuri), Ermosa (E. Manca).
Papele (Francesco Artale), Nanella (Annetta Lazzari), Rusella (Anna Pedretti), Vicienzo (Giuseppe Cecchi), la vecchia Sì Monaca (Marietta Del Giudice).
il suonatore di corno Biagio (Federico Stella); il duca di Villaflorida (Antonio Allegretti), l’intendente Fioretti (C. Aureli), Pietrotto (Giuseppe Cecchi), Salvatore (A. Cimuti), Totore ‘o mancino (L. Tipaldi), Giuseppe (Gennaro Petito), Carlo (F. Abbate), Menico (Gennaro Petito), Mattia (Francesco Artale), Guido (G. Artale), Nicola Cuoccio ‘o rastellara (Rodolfo De Marco), Tommaso Racchia ‘o traino (Eduardo Minichini), Don Antonio ‘o comico (Vincenzo Stella), Don Camillo (Antonio Musella), Don Saverio (Gaetano Pretolani); Paoluccio (Eduardo Minichini), Peppino (M. Petito), il signore (Antonio Vico), il servo Antonio (Gaetano Pretolani), il garzone del caffè (Gennaro Petito), il trovarobe Vicienzo (Alfonso Del Giudice), il barone di Ferignano (Antonio Vico) il visconte di Montaguto (A. Cimuti), il cav. Bordenghi (Nestore Montaperto), Nunzio ‘o ricciulillo (E. Montaperto), Margherita Fioretti (Annetta Lazzari) e la sorella Virginia (M. Abbate), Suora Filomena (Anna Pedretti), Ersilia di Villaflorida (Annetta Artale), Pamela (Carmela Cecchi-De Chiara), Ines (Linda Cecchi), Glicina (Annina Tafuri), Donna Graziella (Marietta Del Giudice), ‘A siè Gesummina (Cristina Minichini), ‘A siè Tanella (Amalia Minichini), il fattorino (L. Tipaldi).
Federico (Giovanni Concialdi), Liopoldo (Vincenzo Bottone), Giuvanniello (Alfredo Gaudiosi), Luigiello (Gennaro Bottone), Nannina (Annetta Gaudiosi), ‘A sé Maria (G. Petito), ‘A sé Matalena (Ersilia Pappalardo), Don Ciccio (Costantino Petito), Mast’Antonio (Antonio Milzi), Pascariello (Girolamo Gaudiosi).
l’operaio tessitore Giovanni Matteo (Federico Stella), il possidente Domenico Altamura (Enrico Altieri), Giorgio (Giuseppe Pironi), il chiromante Pietro (Rodolfo De Marco), l’ortolano Michele (Nestore Montaperto), il commesso usciere Fortunato (G. Landi), l’ortolano Francesco (Vincenzo Raimo), il giovane Menicuccio (Gennaro Petito), Giuditta Guastamacchia (Marietta Del Giudice), Lucia (Cristina Minichini), Marianna (Amalia Raspantini), la piccola Giulietta (M. Petito), il sacerdote Don Gregorio (Eduardo Minichini), il direttore dle carcere di Vicaria (C. D’Acierno), il carceriere Aniello (Antonio Vico), un secondino (S. Amodio), un assistente (F. Giordano).
I personaggi della seconda epoca sono: il galeotto Giovanni Matteo (Federico Stella), Giorgio Ruggieri (Giuseppe Pironi), l’intendente Lorenzo (F. Bianchini), il commesso usciere Fortunato (G. Landi), Camillo (Alfonso Del Giudice), il guardaporta Bartolomeo (Vincenzo Stella), Ciccillo (Gennaro Petito), il commissario Don Saverio (Franz Raspantini), Menicuccio (Ludovico Rippa), Giulia Di Matteo (Annetta Lazzari), Nannina (Sisina Amodio), la sarta Brigida (Amalia Minichini), Luisella (Carmela Raimo), l’ostessa Saveria (Cristina Minichini), Nunziatina (Billia), Graziella (De Ferrari).
Carmelo Bricchetti (Federico Stella), Giacomo Attardi (Antonio Allegretti), Tommaso (Giuseppe Pironi), Pietro (Francesco Artale), Annibale (Giuseppe Cecchi), Saverio (Giuseppe De Liguori), Alessandro (Gaetano Pretolani), l’armatore genovese Midal (Nestore Montaperto), Don Camillo (Eduardo Minichini), Luca (Antonio Vico), l’oste Bartolomeo detto ‘o Saracone (Crescenzo Di Maio), Agostino detto ‘o guercio (Rodolfo De Marco), il guardaporta Raimondo (Alfonso Del Giudice), Nicola detto ‘o bisciuttiero (Vincenzo Stella), Marco detto ‘o tre dete (A. Cimuti), Vincenzo detto ‘o sapunariello (Gennaro Petito), lo scugnizzo Fungetiello (D. Abbate), Ignazio (Vincenzo Raimo), Cesare (D. Tipaldi), il cameriere (V. Petito), Agata Bonelli (Annetta Lazzari), Candida detta ‘a cummara (Anna Pedretti), Rosalia Attardi (Carmela Cecchi), Giuditta (Annetta Artale), Angiolina (Graziella Artale), la guardaporta Nunzia (Marietta Del Giudice), Virginia (Amalia Minichini), Cesira (Linda Cecchi), Donna Saveria detta ‘a maesta (A. Tafuri), Battistina (O. Raimo).
Pasquale Caccaviello detto ‘O pecuozzo (Federico Stella) e sua moglie Giuseppina (Annetta Lazzari), Pacifico Ascione detto Fra Manisco (Giuseppe Cecchi), Cotardillo Rinconete detto ‘O capo masto (Crescenzo Di Maio), Mariuccio detto Tezzone (E. Rincoli), Don Ciccio (Eduardo Minichini), il ciabattino Rocco (Alfonso Del Giudice), l’avvocato Cristofaro (R. Ricciardi), il direttore della Vicaria Don Crescenzo (G. Perdilana), il sergente delle guardie Prubbechella (N. Viganò), Alfonso Maietta detto ‘o chiazziero (Enrico Altieri), Raffaele Maietta detto ‘o schiavetto (Giuseppe Pironi), Ciccillo (Carlo Petito), Leopoldo detto ‘o sangiuvannaro (Rodolfo De Marco), Luigi detto miezo dente (Nestore Montaperto), Aspreno (Gaetano Pretolani), Caterina (Marietta Del Giudice), Carmela (Sisina Amodio), Bettina (Carmela De Chiara-Cecchi), Ciro detto cazzarola (Vincenzo Stella), Domenico detto ‘o puzzulano (Antonio Musella), Giovanni detto cannetella (Vincenzo Raimo), Francesco detto carufaniello (Giovanni Concialdi), Gennaro detto mollecone (Antonio Vico), Camillo detto ‘o ninno (Gennaro Petito), Luisella (Linda Cecchi), Nunziella (Amalia Minichini), Restituta (Cristina Minichini), Rosaria (Carmela Raimo), Carmiluccia (A. Petito).
Cotardillo Rinconete detto Ciamurro (Crescenzo Di Maio), Alfonso Maietta (Enrico Altieri) e suo fratello Raffaele (Giuseppe Pironi), Luigi Donnaperna (Nestore Montaperto), Ciro Legittimo (Vincenzo Stella), Domenico Izzo (Antonio Musella), Giovanni Sigillo (Vincenzo Raimo), il capo del carcere della Vicaria Don Ciccio (Eduardo Minichini), l’usuraio Aspreno (Gaetano Pretolani) e la sorella Luisella (Linda Cecchi).
Giovanbattista De Falco detto ‘o faccia tagliata (Federico Stella), Frate Pacifico detto ‘o manisco (Giuseppe Cecchi), Raffaele Maietta detto o schiavetto (Giuseppe Pironi), Ciccillo Maietta detto carufaniello (Giuseppe Concialdi), Gustavo Maietta (Crescenzo Di Maio), Leopoldo Fusco detto ‘o sangiuvannaro (Rodolfo De Marco), Rocco Frasca (Alfonso Del Giudice), Aspreno Zoboli (Gaetano Pretolani), Matteo Esposito (Enrico Altieri), Vito Muraglia (Eduardo Minichini), Fedele Capasso (Antonio Vico), Ciro Legittimo detto cazzarola (Vincenzo Stella), Luigi Bottiglieri detto mieze dente (Nestore Montaperto), Domenico Izzo detto ‘o puzzulano (Antonio Musella), Giovanni Sigillo detto cannetella (Vincenzo Raimo), Camillo Cesario detto ‘o ninno (Gennaro Petito), Pasqualino Maietta (R. Amodio), Carmela (Annetta Lazzari), ‘a siè Caterina (Marietta Del Giudice), Bettina (Lenti), Nunziella (Carmela De Chiara-Cecchi), Luisella (Amalia Minichini), Francesca (Linda Cecchi), Francesca (Cristina Minichini), Maria Rosa (Carmela Raimo).
il conte Eduardo di Florimo (Federico Stella), il conte di Lecce Don Antonio (Giuseppe Pironi), Emanuele Larilla (Crescenzo Di Maio), Vittorio Rondani (Giovanni Concialdi), Michele Galla (Rodolfo De Marco), il faccendiere Don Carlo (Giuseppe Cecchi), Angelo Lupo detto il curato (Enrico Altieri), Don Rocco (Gaetano Pretolani), Don Camillo (Alfonso Del Giudice), Isidoro De Mastris (De Falco), Aniello il luciano (Antonio Musella), il dottore Napoletani (Eduardo Minichini), Don Mauro (Vincenzo Stella), Carmeniello (Gennaro Petito), Costantino (Nestore Montaperto), il carbonaio Nicola (Antonio Vigo), il pescatore Fuosso (Vincenzo Raimo), il brigante (R. Ricciardi), il brigante (E. Raimo), Marta Galla (Annetta Lazzari), la contessina Amalia (Sisina Amodio), la duchessa Maria (Marietta Del Giudice), Graziella (I. Lenti), Donna Maddalena (Cristina Minichini), Giulietta (Amalia Minichini), Marinella (Linda Cecchi), Marietta (Carmela De Chiara-Cecchi), Rosa Baiano (Annina Tafuri), Angelica (Carmela Raimo), la gobba Angiolamaria (N. Raimo).
Giulio, Ciccillo ‘o manchello, ‘O sì Biase, Carmela, uno spettatore, l’autore, voci di dentro (tutti interpretati da Vincenzo Scarpetta).
Papele (Ludovico Rippa), Siè Rosa (Cristina Minichini), Carmela (Amalia Minichini), Fortuna (Marietta Del Giudice), Aliciello (Vincenzo Stella), Totonno (Rodolfo De Marco), Masto Alfonso (Alfonso De Giudice), Don Pascale (Giuseppe Pironi), Nunziatella (Amalia Raspantini), Nannina (Rendi), Teresina (C. Raimo), il garzone (Franz Raspantini), l’agente di P. S. (Antonio Vico).
Giovanni il rosso (Federico Stella), Gabriella (Annetta Lazzari), il contrabbandiere Bernardo (Rodolfo De Marco), il contrabbandiere Paolo (Giuseppe Pironi), Luciano Duprez (L. Rossi) e la moglie Teresa (M. Della Seta).
Papà Ambrogio (Federico Stella), il conte Giuseppe di Forino (Saverio Marino), Massimo (F. Bianchini), il professore di chimica Paolo Mendez (Enrico Altieri), Carlo Pterone ‘o milurdino (Giuseppe Pironi), Totonno Passero a capa arrapata (Rodolfo De Marco), Tore Girelli detto ‘o mancino (C. D’Acierno), Ciccio Galasso ‘a cotenella (Vincenzo Stella), il procuratore imperiale Vidalli (Francesco Muller), il mastro di casa Giacomo Coppola (Eduardo Minichini), il medico Don Attanasio Rollandi (Alfonso Del Giudice), Mimì (G. Landi), il servo Beniamino (Antonio Vico), il brigadiere di finanza (R. Giordani), il segretario del procuratore (Vincenzo Raimo), la guardia (V. Amodio), il servo (O. De Simone), il garzone Menechiello (Gennaro Petito), Leonia Mendez (Annetta Lazzari), Angela (Sisina Amodio), Donna Carlotta Rollandi (Marietta Del Giudice), Ninì (E. De Simone), Nannina (Amalia Minichini), ‘A siè Vicenza l’ostessa (Cristina Minichini), la serva Rosa (Amalia Raspantini), la popolana (Carmela Raimo), la popolana (C. De Simone).
Don Saverio, Peppino Provolone, Ciccio Cappuccio, Mimì ‘o turniere, Tummasino ‘o sorece, Don Piddu ‘o siciliano, Luigi, Marchetiello, il brigadiere di P.S., Totonno, Nufriello, A sì Rosa, Mariuccia, Nannina, Carmela, Maddalena.
Nazzareno Florimonte (Adolfo Drago), Matteo (Federico Stella), Mattia (G. Landi), Federico Maurelli (Giovanni Concialdi), Annibale Mordente (Giuseppe Pironi), Andrea Falconieri (Gaetano Pretolani), Bernardo Bonomi (Alfonso Del Giudice), il presidente della Corte d’Assise (Rodolfo De Marco), il cancelliere (Nestore Montaperto), il pubblico ministero (Avitabile), l’usciere Nicola (Vincenzo Stella), il delegato Spasiano (E. Mirone), il dottore Simonelli (Eduardo Minichini), il brigadiere (C. D’Acierno), Menico (Gennaro Petito), Flaminia (Annetta Lazzari), Eugenia (Italia Colonnello), Immacolatina (S. Ferrari), Maddalena (Marietta Del Giudice), Carmela (Cristina Minichini).
Matalena Esposito (Amalia De Crescenzo) e i figli Andrea (Enrico Altieri) e Rosella (Elvira Pantalena), il cocchiere di nolo Pascale Merlotto (Gennaro Pantalena) e la figlia Carmela, un carabiniere (Francesco Amodio), secondo carabiniere (Gennaro Di Napoli).
Turillo ‘o cocchiere, Peppe ‘o cocchiere, cavalier Ludovico Laccetti, Ngiulinella, Margherita, ‘A siè Gabriela, Pascale, Luigiello, Don Mimì, Cristiano, Matteo, Furturella.
il vecchio campagnolo Bernardo (Crescenzo Di Maio), suo figlio muto ‘Ndriuccio (Enrico Altieri), la moglie Maria Rosa e la figlia Celeste (Tina Arola), il contadino Giuvanne Sbreglia (Gennaro Di Napoli), la padulana Cummà Filumena, l’appuntato dei carabinieri, un carabiniere.
Giuvanne (Enrico Altieri), Ciccillo (Gerardo Cosenza), Vincenzino Canesta (Alfredo Melidoni), Saverio, Gaitano, Luigge, un garzone, un giovanotto, Rosa, Crestina, Ntunetta, una ragazza.
Monsignor Perrelli (Gennaro Pantalena), il servo Giacomino (Peppino Villani), il marchese Torrone (Alfredo Crispo) e la marchesa sua moglie, il seminarista Filippetto (Raspantini), il barone Filaccio e la moglie Giulia e la figlia Beatrice, la contessa del Cerriglio, l’avvocato Don Carlo Strozza, il segretario Don Aurelio, il canonico Don Baldassarre, la vecchia bigotta Ortensia e la nipote Cecilia, la cameriera Mariannella, il sagrestano Domenico, il cameriere Salvatore.
il proprietario di una filanda Giacomo Onorati (Enrico Altieri), il suo servitore Totonno Mala Fercola (Gennaro Pantalena), la moglie Amalia (Amalia De Crescenzo) e la nipote Elvira Onorati (Elvira Pantalena), Federico Buonaiuti (Giovanni Concialdi), il segretario della filanda Alberto Salvi, il sindaco Bartolomeo Virzo, la moglie Donna Teresina e le figlie Lucietta e Ninucci, l’assessore Marcellino Carità, l’avvocato Filippetto Mimoli, la cameriera Rosina, il cameriere Giovanni, un brigadiere, un carabiniere.
Papele (Gennaro Pantalena) e sua moglie Carmela (Marietta Girau), il furiere della Marina reale Ciro (Carlo Pretolani), Cristinella (Elvira Pantalena), Cumpà Nicola (Alfredo Crispo), la serva Perzechella (Letizia De Marco).
Rusina detta ‘a figliulella (Marietta Girau), moglie di Pascale (Enrico Altieri) e madre di Lucia (Elvira Pantalena) e Maria Grazia (Maria Dolini), ‘Ndrea (Carlo Pretolani), Fortuna ‘a cummara (Amalia De Crescenzo).
Carolina Bevilacqua (Elvira Pantalena), Teresa (Amalia De Crescenzo), Enrico Del Giudice (Carlo Pretolani), Pascalino Affaitati (Luigi Galloro).
Don Gaetano De Vita (Gennaro Pantalena), Angela Rosa (Amalia De Crescenzo), Carolina detta Cerasella (Elvira Pantalena), Ciccillo De Angelis (Enrico Altieri), Don Achille Di Lorenzo (Giuseppe Gherardi), la moglie Memè (Letizia Crispo) e il figlio Carluccio (Carlo Pretolani), l’impiegato al catasto Don Peppino Apicella (Alfredo Crispo), la moglie Checchina (Marietta Girau) e il figlio deficiente e irrequieto Mimì (Enrico Di Maio), il poeta Tito (Luigi Galloro), l’operaio Manuele (Giuseppe D’Alessio), l’operaio Papiluccio (Alfredo Di Napoli), il portinaio Crispino (Eduardo Cammisani) e la figlia Assunta (Assunta Somma), la serva Stella (Francesca Bertini).
Don Ciccio Silvestri, suo figlio Sasà, la figlia Ermelinda e la moglie Donna Clorinda, suo fratello Don Antonio, la moglie Donna Lucia, la figlia Chiarina, il figlio Adolfo e il nipote Nenè Silvestri, Don Rafele, il Marchesino Giggetto Del Ponte, l’usuraio Enrico Spatella, il cameriere Michele, il garzone di bottega Carmeniello, la cameriera Checchina, la serva Francesca, il garzone del sarto.
Donn’Amalia Benvenuto (Amalia De Crescenzo) e le figlie Ida (Bianchina De Crescenzo) e Immacolatina (Armida Cozzolino), Sisina (Maria Petrella), Alberto Spina (Vincenzo Scarpetta), Rosaria (Teresina Cappelli), Attilio Pisapia (Giuseppe Rivoli), il compare cav. Battista (Gennaro Della Rossa) e suo nipote Ciociò (Rosa Gagliardi), Alfredo Fiorillo (Luigi Langella), Carmela (Maria Perrella).
Rosa Tarallo (Marietta Del Giudice), suo marito Vicienzo (Enrico Altieri) e sua figlia Nunziatina (Adelina Magnetti), Assuntulella, Teresa, ‘A cummara Grazia, ‘A cummara Carulina, l’avvocato.
Assunta Spina (Adelina Magnetti), il beccaio Michele Boccadifuoco (Enrico Altieri), il cancelliere Federico Funelli (Carlo Pretolani), la levatrice Donna Emilia Forcinelli (Marietta Del Giudice), il macchiettista Epaminonda Pesce (Gennaro Di Napoli), il soldato Sante Marcuso (Luigi Galloro), la sciantosa Tina Boquet (Assunta Somma), l’usciere Diodato Squeglia (Alfredo Crispo), l’usciere Aniello Torelli (Gennaro De Angelis), la stiratrice Ernestina (Emilia Di Napoli), la guardia (Agostino Salvietti), il garzone Tittariello (Alfredo Di Napoli), la stiratrice Rachele (Francesca Bertini), il brigadiere Ferrara (Giuseppe Gherardi), la guardia (Salvatore Durelli), Donna Concetta (Antonietta Giordano), il soldato Marcello Flaiano (Giovanni Pastore), la popolana Filumena (Maria Dolini), la stiratrice Fortunatina (Leonilda Gaglianone), la stiratrice Michelina (Adelina Gaglianone), la stiratrice Olimpia (Amelia Mancuso), la popolana Furturella (Covone), il cerinaio (Alfredo Schettini).
Andrea Riccardi detto Chiachiello (Luigi Galloro), sua moglie Teresa Riccardi (Marietta Del Giudice) e suo figlio Rafeluccio (Adelina Gaglianone), l’amante Carluccio Buoninvento, Aniello ‘o cucchiero (Gennaro Pantalena), Nannina, Giuseppella, Mariella.
Giacinto Majetta, Nannella, Erricuccio, Turillo ‘o lavurante, A sé Matalena, brigadiere Schisà, ‘a guardia matutino, il portinaio Abbamonte, il cavalier Ardichella, la fruttivendola Martulella, il vinaio ‘On Giuvanne, Maniglia ‘o galantariale, il barbiere Buonvicino, ‘On Pascalino ‘o pustiere, giornalista, Zì monaco, la guardia, l’usciere.
il calzolaio Sì Francesco (Gennaro Pantalena), sua moglie Concetta e la figlia Margarita, Donna Carmela Sabbatino e suo figlio Pascalino, l’operaio dell’arsenale Nicola Percopo, sua moglie Rosa e i figli Maria e Vicienzo, Assuntulella ‘a capera (Amelia Bottone), Don Antonio, Sì Dumminico, Rafiluccio, il faccendiere Don Biagino, Don Giacinto ‘o parrucchiano, Eugenio Tiburzi, Annarella, il delegato, l’agente di polizia.
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