Description
1. L’UOMO
1.1 Il testamento
1.2 Il pescatore
1.3 Anime salve
2. LA PROTESTA
2.1 Don Raffaè
2.2 La canzone del maggio
2.3 Il bombarolo
2.4 Al ballo mascherato
2.5 Il testamento di Tito
2.6 La guerra di Piero
3. L’AMORE
3.1 Andrea
3.2 Bocca di rosa
3.3 La ballata dell’amore cieco
3.4 Franziska
3.5 Dolcenera
4. GLI ULTIMI
4.1 Fiume Sand Creek
4.2 Quello che non ho
4.3 Via del campo
Ringraziamenti
Sitografia e Bibliografia
Note
Introduzione
“Era solo una rubrica”. Tante volte, davanti alle nostre scartoffie e ai nostri caffè, ci siamo ripetuti questa frase pensando a come era nato questo progetto, da dove era partito e dove sarebbe potuto arrivare.
Circa un anno fa, uniti dalla comune passione per le canzoni di De André, abbiamo iniziato a curare una rubrica online sui testi del cantautore genovese spinti solo dalla volontà di interrogare, da un nuovo punto di vista, alcuni fatti storici, alcune leggende e alcuni temi di ieri e di oggi.
Certo, passare da un blog ad un libro in carta ed inchiostro è stato un lavoro davvero impegnativo per ovvi motivi di stile, organizzazione e ricerca.
Tuttavia, la volontà di imprimere indelebilmente la nostra idea su carta, ha soppiantato la paura di sbagliare, la preoccupazione di fallire, la vergogna di esporsi.
Oggi siamo convinti che lavorare giorno e notte alla ricerca delle fonti, alla rifinitura dei contenuti, alla pulizia del prodotto, sia stata davvero la scelta migliore oltre che una meravigliosa avventura.
Esplorare la realtà, la società, la storia, la letteratura e la filosofia, utilizzando come filo rosso le canzoni, è stata un’esperienza che ci ha ripagato di tutti i sacrifici fatti.
Nel lavoro preliminare alla stesura del volume, ci è sembrato davvero di viaggiare insieme a tutti quei personaggi, quelle melodie, quelle frasi, quelle emozioni che Faber ha saputo regalare alla storia della musica italiana. L’avventura di una rubrica online del sabato mattina è durata circa sei mesi; ad un certo punto ci siamo accorti che un blog non era il posto giusto per un lavoro del genere. Da qui, inizialmente, l’idea di chiudere i battenti, perché non tutto dura per sempre, perché era giusto così. Poi, qualcuno, per evitare che tutto il lavoro si smarrisse nella marea di scritti digitali, ci ha suggerito di revisionare i lavori già scritti, arricchirli e adattarli ad un volume. Ecco come è nato questo libro: dal bocciolo di un blog irrigato con dedizione, un fiore sbocciato tra paure e difficoltà.
Nell’adattamento ad una versione cartacea, per evitare di scadere nella superficialità, nell’incompletezza e nell’imperfezione, ci è sembrato inevitabile fare un lavoro più che certosino di rifinitura, pulizia e ricerca. Durante questo processo abbiamo deciso di raggruppare i brani analizzati in categorie. In effetti, è molto difficile far rientrare i testi di De André in una determinata categoria poiché spesso le canzoni di Faber riescono a coinvolgere una pluralità di tematiche nel giro di qualche verso. Tuttavia, la nostra divisione è nata dal bisogno di ordinare un corpus abbastanza vario di testi e così, secondo le nostre impressioni, abbiamo collocato ogni singolo brano all’interno della propria categoria, a seconda del tema predominante. Come si vedrà, la prima sezione è intitolata L’uomo. In questa categoria abbiamo pensato di dar conto al lato profondamente umano di Faber, quel lato sensibile che si sarebbe ben presto unito alla figura dell’artista, del poeta e del cantautore. Abbiamo raccolto, in questa sezione, i brani che ci sono sembrati più adatti a rappresentare l’umanità intesa come “sentire ed essere umano”.
La seconda parte, La protesta, racchiude quei brani che, a nostro avviso, rappresentano una reazione (violenta come quella del Bombarolo o psicologica come quella del soldato Piero) ai luoghi comuni, ai miti e alle ingiustizie: ora la politica, ora la religione. Si trovano, perciò, in questa seconda parte quelle canzoni in cui Faber invita ad assumere un punto di vista diverso da quello predominante.
Dopo la protesta, abbiamo inserito una sezione dedicata al tema amoroso, perché anche di questo De André ha saputo parlare e cantare bene. Le canzoni inserite nella categoria L’amore ci raccontano storie immaginate, relazioni pericolose, gelosie, passione e dolore spesso uniti a fatti e vicende storiche.
Infine, spazio alle canzoni dedicate agli emarginati, coloro che comunemente vengono definiti Gli Ultimi. Nei loro confronti il cantautore è stato sempre solidale e comprensivo. De André ha cercato di indossare gli occhiali dei meno fortunati provando a guardare il mondo dal loro medesimo punto di vista. Era più che doveroso, dunque, dedicare una sezione a tutti quelli che non hanno avuto forza, modo o spazio di cantare la propria sfortuna da soli.
In conclusione una precisazione è doverosa: il volume non pretende di essere un’antologia, ma il tentativo di raccontarvi come noi abbiamo interiorizzato la morale deandreiana. Per dirla come Faber, noi non abbiamo “[…] nessuna verità in cui credere, […] nessuna certezza in tasca” e “va già molto bene” se riusciremo a “regalarvi qualche emozione”.
Considerate, perciò, questo volume non un punto di arrivo ma un punto di partenza, non un vangelo ma un diario, non una antologia ma un tentativo di restituirvi le emozioni nascoste in canzoni di cui conosciamo, ancora oggi, i ritornelli a memoria.
Buona lettura
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