MERIDIONE E MERIDIONALI

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Avevo molti dubbi

 

Avevo molti dubbi prima di decidere di pubblicare miei articoli, scelti tra quelli scritti nel corso degli ultimi anni. Alla fine è prevalso l’interesse verso gli argomenti trattati, che hanno sempre attinenza con problemi attuali. Non è stato ininfluente il constatare l’assenza dal dibattito politico di riferimenti al Che fare?.
Perciò, non si frena l’aumento della povertà e della desertificazione delle nostre contrade. Nella prima Repubblica, la politica, della quale tanti giovani si innamoravano, parlava di modelli di società ai quali ogni Partito si ispirava. Ogni proposta era inserita in un progetto, che guardava al futuro. Adesso, ascoltiamo battute e vediamo atteggiamenti da sceneggiata.
Per Pirandello, ogni scritto ha tre valori: quello attribuitogli dall’autore, quello attribuitogli da chi lo legge e quello intrinseco dello scritto. Spero che per i miei articoli le differenze tra i tre valori siano minime. Ringrazio Il Quotidiano di Gianni Festa e Nuovo Meridionalismo di Generoso Benigni per avermi dato la possibilità di soddisfare una mia esigenza.
Ringrazio, altresì, chi avrà la bontà di leggerli. Buona lettura.

Luigi Mainolfi

Description

L’homo politicus

 

Luigi Mainolfi, irpino animoso, alfiere instancabile di pensiero e buonsenso – ad un tempo visionario e realista, intellettuale organico, cultore di utopie nella militanza socialista, homo politicus legato alla valorizzazione del territorio – volge tempo e ragionamenti. Voce e scrittura di cuore e mente, né mestierante né burocrate, detesta compromessi e secondi fini, mali che affliggono alcune Istituzioni, interessate ad amministrare risorse più che a favorire studi e politiche di programmazione.
Quella di Mainolfi si rivela una partecipazione diretta alla quotidianità, alle vicende economiche, alla questione sociale; un parlare mai astratto o approssimativo; una conoscenza di aree e bisogni; un coniugare teoria e pratica, essenziali alla concezione del fare. Ed intendiamoci: cultura e politica sono intese come servizio da rendere, non superbia di carica e intelletto. In un’Irpinia, che coltiva la liturgia delle profezie e dell’attesa – terra malata di speranza, avara di testimonianze, povera di protagonismo – questo fervoroso entusiasmo, scevro da polemiche o critiche morenti, contagia e spinge contro gli adattamenti e la rassegnazione. Mainolfi, insofferente al lamentismo e alle indolenze, si muove con piglio e disinvoltura tra predicatori di ogni confessione, di ogni età, di ogni pretesa; non disegna strategie ma invoca responsabilità, sempre pronto a metterci la faccia. Mainolfi viene dal mondo della terra, nello specifico dalla Valle caudina in cui ha potuto sperimentare i bisogni e le emergenze di contadini e bifolchi. Terra, in Irpinia e nel Mezzogiorno, ha significato da sempre la classe sociale degli ultimi, respiro di cafoni e università di vita.
L’attenzione del Nostro, mai occasionale o sfuggente, si rivela decisa e partecipata; valore aggiunto, l’inclinazione verso la comunità, non come somma di abitanti ma insieme di identità e gruppi che abitano il territorio e lo qualificano attraverso scelte e servizi. Questo libro ne è indicativo e raccoglie una selezione di articoli, veri e propri editoriali su il Quotidiano del Sud e Nuovo Meridionalismo; messaggi e manifesti dal “fondo”, inteso appunto come fondale, quinta di società. Essi condensano forza morale e coscienza riformista, quella storico/socialista aggrumata in “giustizia e libertà”, ma anche attenzione e spirito solidale verso l’uomo. Le pagine di Meridione e Meridionali, in sostanza e senza alcuna pretesa divinatoria, indicano il nostro vissuto e non si limitano al racconto, perché mirano ad imprimere una svolta e un’accelerazione per la crescita delle zone interne. Tanto, nella terra e nel solco di De Sanctis e Dorso, a cui Mainolfi aggiunge le indicazioni di Manlio Rossi-Doria, altro maestro di pensiero meridionalista e di scienza. Ago della bussola, il punto di partenza e di approdo che ci vuole compagni di viaggio, testimoni di un’agenda che intende praticare – nell’attualità – idee, passione civile e amore sociale.
Giuseppe Iuliano

Dettagli

EAN

9788872970133

ISBN

887297013X

Pagine

96

Autore

Mainolfi

Editore

ABE Napoli

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Editorial Review

INDICE

1. Meridione e Meridionali
2. Capire per programmare
3. Logica statica e logica dinamica della politica
4. Si votava per censo. Ora, si vota solo per difendere il censo
5. Anche la politica deve avere un Credo
6. La dannazione della miopia
7. Cento galli a cantare, non fa mai giorno
8. La stima è il migliore vitalizio
9. Attenti agli analfabeti strumentali
10. L’Europa Unita è una cosa seria
11. Il potere negativo dei luoghi comuni
12. Essere alternativi, non contrari
13. I fatti sono pietre
14. Tre Partiti a zonzo
15. Le società invocano valori nobili
16. Quantità non è qualità
17. La moneta cattiva scaccia quella buona
18. Troppi enti e niente sviluppo
19. L’economia virtuale non crea ricchezza, la sposta
20. Ricordi, utili per capire
21. Sovranisti della povertà
22. Dove andremo? Dipende
23. Ogni evento un insegnamento
24. Diventare europei
25. Vagoni di carta e aria fritta
26. Dittatura senza “divise”
27. Esportiamo ricchezza e importiamo povertà
28. Aspettiamo la rinascita
29. La Democrazia va protetta
30. Intelligenza, non furbizia
31. I doveri del cittadino
32. Senza idee, non c’è sviluppo
33. I sagrestani non celebrano Messe
34. Idee confuse confondono
35. La società civile è civile?
36. Totò: “E’ la somma che fa il totale”
37. La politica come romanzo giallo
38. Il festival delle frasi fatte
39. Evitare l’assalto ai fondi europei
40. Una storia considerata cronaca