13. COMUNE DI MERCOGLIANO NEL 1754 (AV)

30,00


Copertina posteriore

 M.Vergine, Priorato, Loreto Nuovo e Loreto monastero Vecchio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fra cittadini di Mercogliano, spesso datisi ai voti per restare vicini parenti, per non disperdere e quindi mantenere il patrimonio donato agli altari di proprietà di famiglia esistenti nelle chiese dove si facevano sotterrare, o solo perchè inviati a svolgere il proprio sacerdozio, ne ritroviamo una novantina.
Vediamo tutti con la relativa qualifica ecclesiastica e, dove è stato possibile, con il luogo che abitarono. E’ chiaro che per gli altri la loro casa fu la chiesa di appartenenza.
Il Sacerdote Don Angelo Bianchi. Don Bartolomeo Bianchi, Sacerdote, in Napoli. Il Sacerdote Don Flaviano Bianchi commorante in Napoli. Don Pasquale Bianchi, Sacerdote, possiede una casa a Li Gradoni.
L’Abate Sacerdote Don Giuseppe Bucino commorante in Napoli. Il Sacerdote Don Alessandro Bucino commorante in Napoli. Don Biasi Bucino, Sacerdote, commorante in Napoli.
Don Giovanni Buonconte, Sacerdote, possiede una casa Sotto La Chiesa. Don Giovanni Battista Buonconte, Sacerdote, abita in casa di suo fratello.
Il sacerdote Don Angiolo Barbatello.
Don Bendetto Bonafede, Sacerdote, possiede una casa a Piedi Casale.
Don Salvatore Chiochi, Sacerdote, possiede un territorio a La Vigna. Don Simone Chiochi, Sacerdote, possiede una casa con stanza nel luogo detto Valle. Don Modestino Chiochi, Sacerdote, possiede una casa in mezzo al Casale della Valle. Don Donato Maria Chiochi, Sacerdote, nel Casale della Valle. Don Domenico Chiochi.
Don Stefano Calabrese.
Don Modestino Cervarelli, Arciprete della Chiesa di Ospedaletto.
L’Arciprete Don Giuseppe Crisci possiede una casa a Piedi Casale.
Don Crescenzo di Filippo, Sacerdote.
Don Crescenzo Damiani, Sacerdote. Don Francesco Damiani, Sacerdote, possiede una casa Sopra Il Salvatore.
Don Francesco di Leo o de Leo possiede una casa Sopra Il Salvatore e Sopra La Piazza. Don Tommaso Leo, Sacerdote, possiede un comprensorio di case a casale delli Torelli.
Don Giovanni Battista di Laurenza, Sacerdote, possiede una casa Sotto La Chiesa di San Pietro.
Don Francesco di Lisi, Sacerdote, possiede una casa a Melito.
Don Michele Angiolo di Stefano, Sacerdote, possiede casa a Piazza del Casale.
Don Nicola della Vecchia, Sacerdote, possiede una casa alla Piazza di Capocastello.
Don Pietro Giudice.
Il Diacono Don Angelo Napolitano.
Don Giovanni Gennarello o Gennarelli, Sacerdote.
Don Gennaro Gensale, Sacerdote con comprensorio di case con orto a Piedi Casale.
Il Sacerdote Don Carmine Izzo commorante in Napoli. Don Giacomo Izzo, Sacerdote, possiede casa con cortile in Capocastello.
Il Sacerdote Don Antonio Luciano, canonico della Chiesa della Terra del Tufo.
Don Gennaro Lisone, Sacerdote, possiede comprensorio di case In Piedi Casale.
Il Sacerdote Don Antonio Masuotto possiede casa a Capocastello.
Don Modestino Mastro Jacono, Arciprete della Terra di San Martino nel feudo di A.G.P.. Don Marco Mastrojacono, Sacerdote.
Il Suddiacono Don Nicola Napolitano possiede una casa dove abita nel Casale della Valle.
Don Benedetto Jacenna, Sacerdote. Don Francesco Jacenna, Sacerdote, casa al Casale della Valle. Don Luca Jacenna, Sacerdote, Parroco della Chiesa Feliale nel Casale della Valle. Don Giovanni Battista Jacenna, Sacerdote.
Don Carmine Manso, Sacerdote, possiede casa a Il Salvatore e territori a Torelli.
Don Ciriaco Pio, Sacerdote, possiede una casa a Capocastello e altra casa. Don Marco Pio, Sacerdote, con territorio a Strada Regale e Melito. Don Gaetano Pio, Sacerdote, possiede orto a Capocastello. Don Nicola Pio, Sacerdote, possiede una casa nel luogo detto Li Santi.
Don Domenico Mazzarotta, Sacerdote, possiede casa a Capocastello.
Don Francesco Prata, Sacerdote, possiede una casa Sotto al Casale.
Don Giuseppe Pietra, Sacerdote, possiede una stanza di casa terranea Sopra Il Salvatore.
Il Suddiacono Don Giovanni Marino Ruggiero commorante nel Romitorio della Terra del Tufo, possiede una casa a La Trinità dove abita suo fratello Flaviano. Don Giuseppe di Ruggiero, Sacerdote, possiede una casa a Il Salvatore.
Don Pasquale Preziosi, Sacerdote, a Preturo e a La Sala. Don Stefano Preziosi, Sacerdote, possiede una casa nel Vicolo di Casa Russo. Don Modestino Preziosi, Sacerdote, posiede territori a Melito. Don Michele Preziosi, Sacerdote. Don Angelo Preziosi, Sacerdote, possiede casa Sotto La Chiesa della SS.Trinità. Don Francesco Preziosi, Sacerdote, posiede una casa Sopra Il Ponte. Don Giacomo Antonio Preziosi, Sacerdote, possiede una casa a Piedi Casale.
Don Ciriaco Renna, Sacerdote, possiede casa a Il Ponte. Don Francesco Renna.
Il sacerdote Don Antonio Rosso possiede casa dove abita nel luogo detto Casa Russo. Don Gennaro Russo, Sacerdote, possiede casa a Vicolo di Casa Russo. Don Giuseppe Rossi, Sacerdote, possiete a titolo di Cappellania Patronato del Dottore Fisico Francesco Renza, dottori fisici.
Don Paolo Sant’Angiolo, Sacerdote, possiede una casa in Piazza del Salvatore a Li Torelli.Il Sacerdote Don Angelo Sant’Angelo.
Il Sacerdote Don Noberto Sensale. Don Crescenzo Sensale, Sacerdote, casa al Vicolo di Casa Russo e Vicolo del Carmine.
Don Giovanni Camillo Spiritillo possiede due stanze di casa nel luogo detto Capocastello.
Don Nicola Sarraciniello, Sacerdote, possiede una casa al Vicolo detto Lo Vicinato. Don Carmine Sarraciniello, Sacerdote, possiede una casa di 5 stanze .a Serrone.
Don Andrea Silvestro possiede territori a Melito, Via Piana, Rialdo. Don Flaviano Silvestro, Sacerdote, possiede una casa a Casale della Valle. Don Francesco Silvestro, Sacerdote, possiede una casa nel Casale della Valle. Don Giuseppe Silvestro, Sacerdote, possiede casa dove abita con cortile avanti al Casale della Valle. Don Marco Silvestro, Sacerdote, possiede territorio a Melito e Rialdo. Don Matteo Silvestro, Sacerdote, possiede territorio a Bosco e Le Pezze. Il Sacerdote Don Nicola Silvestro. Don Nunziante Silvestro, Sacerdote commorante nella Città di Avellino.
Don Domenico Tirone, Sacerdote, commorante in Napoli, casa a Vicolo del Carmine.
Don Giulio Vecchiariello, sacerdote, possiede una casa a Capocastello. Don Luca Vecchiariello, Sacerdote, possiede un appartamento di case a Casale della Valle. Don Sabato Vecchiariello, Sacerdote, possiede una casa Sopra Il Salvatore.
Don Giuseppe Zigarella [appariva Pigarella nel confronto con l’indice], Sacerdote, possiede una casa a Ponticello.26

La Mercogliano del 1700 era ricca di chiese, con tante cappelle e altari di proprietà privata, cioè dove avevano beneficio di essere sotterrati solo i membri di quella famiglia che ne curava l’aspetto e vi poteva far dire messa da sacerdoti privati, di famiglia appunto. Il luogo di culto più antico del paese appare essere quello del Monastero di Montevergine. Esso possiede un comprensorio di case sito nella Piazza del Casale denominato Il Priorato, giusta li beni del Reverendo Don Pascale Preziosi, e Chiesa della SS. Assunta, da per la maggior parte affittate a Modestino, e Biagi di Lisi per annui Ducati 20. I monaci sono proprietari anche di un’altra casa terranea fittata a Gennaro Calabrese, di due stanze a Li Torelli, di una Taverna sita nel luogo detto La Strada Regale, di altre stanze 4 di casa con istrumento o sia ingegno da far maccaroni contiguo a detta Taverna fittata a Carlo Ippolito e Giuseppe Maiello per annui Ducati 40, di altre due stanze di casa per uso di Ferriera con territorio Sotto la Strada Regale, di altre case di 2 membri con piccolo orto nella stessa Strada Regia affittata a Vincenzo Greco e di un’altra casa di 7 stanze Soprane e 5 inferiori per uso di Taverna sito nel luogo detto Santo Stefano. Sempre di Montevergine, sono molti territori siti sotto la Strada Regia territori a Torelli, Macera, Lo Bosco seu La Strada Regia ò siasi la Torretta, Vesta, l’Ortale, L’Acqua delle Noci, Lo Copone, La Sala, Cardito, Baccanico, Preturo, Pretole, Il Priorato, Santo Stefano, Serroni, La Starza, Santo Modestino, Cervito, Caputi, Pennino, Marcellino, Cesinola, Vallicelle, Rialdo Vallerotonda, Valle Defonti, La Lavora, Pennaturo, Chiajo, Savorete, Valle di Coccilli, Vallonaldo, Salam Spiritillo, Costa della Sala, Acqua delle Noci. Ci sono da ricordare il grande orto a Lo Rito Vecchio, cioè l’orto murato di 2 moggia arbustato e vitato; quello Sotto Santo Stefano (un orticello di 1 terzo di moggio e piedi di celzi).
I Verginiani riscuotono altresì tantissimi censi enfiteotici a redditi; censi Redemibili; rendite, che si usufruiscono dal Convenzo professo Fra’ Mauro Sensale per i Serroni.
Stando però al concordato con il Re, pagano poche tasse. Soprattutto perchè dichiarono essere molti i pesi fiscali sostenuti, che vanno sottratti dalle tasse: per messe piene ridotte al numero di 978; per messe cantate ridotte al n.72; per mantenimento del Reverendissimo Abbate Procuratore Generale in Roma annui Ducati 169. Pertanto il conto in once è meno di 6000 (5959.11). C’è da dire che del Loreto Nuovo, progettato dall’architetto Domenico Antonio Vaccaro fra il 1735 e il 1750, nel Catasto non pare se ne faccia menzione. Sebbene fu ricostruito dopo il terremoto del 1732, vide la luce non prima della risoluzione della contesa fra i monaci e il comune, a cui seguirono i lavori di ultimazione, ripresi nel 1746, quando l’architetto era già morto l’anno prima.

La prima notizia sulla Chiesa di San Pietro si fa risalire alla prima metà del 1100, ma i documenti non sono chiari. In realtà questo edificio fu ricostruito dopo l’incendio del 1656. La Chiesa Madre sotto il titolo di San Pietro Apostolo, cioè la Chiesa recettizia del Reverendo Clero, nella seconda metà del 1700, ascende al numero di settanta Preti ed suo Arciprete, e tutti partecipano delle rendite.
Essa possiede tantissimi territori. Sono quelli di Serte Sozze, Croce di Valle Defonti, L’Acqua delle Noci, Sotto la Strada Reggia, Le Valli, Macera, Serroni, La Piana del Termine, Li Serroni, Veglia [appare sempre VEGLIA e mai VESTA o VASTA], lo Bosco, Il Ponte della Valle, la Padulam Baccanico, Preturo, li Caputi, Marcellino, la Cisterna, Cesinole, L’Acqua de Nuolfi [sempre NUOLFI], Cortellessa, Ciesco di Consoletti, Pietro Antonio, Vesceglito, Valle de’ Travi, Girone, Valle Defonti, Nardo di Uova, Via Piana, La Lavora, Vallicelle, Bocca Lo Monte, Pennaturo, La Sala.
La chiesa riscuote anche molti censi Enfiteotici, censi Redemibili, rendite in vigor di Legati pii, redditi a minuto, o siansi Censi Reservativi e altre rendite adette all’Arciprete, che fà uno Corpo. Ma, con i pesi da dedursi, dichiara appena 830.26 e 3/4 di once. Sappiamo che la Chiesa andò poi in rovina e fu ricostruita nel 1780, subendo nuovi lavori nel 1937, nel 1958 e nel 1969.

 

Nella Chiesa Madre c’erano quindi diverse Cappelle. Fra esse, primeggia la Cappella del SS.Corpo di Cristo eretta nella Chiesa Madre sotto il titolo di San Pietro, ed amministrata da due Governatori laici, che si eliggono dalli predecessori, possiede territori a Sala, Melito, L’Ortale, L’Acqua di San Nicola, Veglia, San Modestino, Li Caputi, S.Stefano, un orto vitato a Il Vicolo del Carmine, Foresta, Cesinole, Sette Sozze, Melito, Vallicelle, Valle Defonti, La Lavora, Santa Toppa, Cretazzo, Serroni, Li Coponi, Marcellino. La Cappella era proprietaria anche di una decina di case fittate ai Mercoglianesi e all’Università Comunale, visto che Dall’Unità in nome della Santa Casa A.G.P. per 2 stanze siperiori site nella Piazza del Casale, queste servono per uso di carcere;
dall’Unità per altra stanza inferiore nella stessa Piazza, queste servono per uso di Botega.
I censi sono una trentina. Seguono i pesi, fra cui: la contribuzione del sagrista minore per la cera delle lampade, e di dare il segrestano per lo viatico 20 carlini; per mantenimento della lampada annui Ducati 8; per l’apparato, ed ornamento convenevole nella solennità del Corpus Domini per tutta l’ottava, annui Ducati 25; per la cera din tutto l’anno, ed espositura del sepolcro nel Venerdì santo, annui Ducati 30; per mantenimento della Sarcra Suppellettile, annui Ducati 10. In tutto dichiarava 265 once reddituali. Sempre in San Pietro v’era la Cappella di Sant’Antonio di Padua, della quale ne era compatrone, e Cappellano il molto Reverendo Aciprete Don Modestino Mastro Jacono. Possedeva un solo territorio, da 6 once e passa, a Via Piana.
V’era anche la Cappella di San Giacomo, e ne era Cappellano il Reverendo Don Noberto Sensale. Possedeva un territorio a Melito. Questa Cappella era proprietaria della zona del Castello, un territorio petroso di un terzo di moggio, ne fu fabbricata una calcara, giusta li beni di Berardino Jovane, e via pubblica, affittata a Giuseppe Montefuscoli per annui carlini quattro. Nella Chiesa Madre fu costruita anche la Cappella di San Gennaro, di cui era Cappellano il Reverendo Don Andrea Silvestro. Possedeva territorio a Santo Modestino e rendite varie. Il peso delle tasse assorbiva le rendite, anche per le messe cantate nel giorno festivo dedicato al santo.
La Cappella di Santa Maria delle Grazie, Santo Nicola da Tolentino, e San Berardino, sempre eretta nella Chiesa Madre di San Pietro, era di patronato della famiglia dei Sarraciniello, di cui era Cappellano, o Beneficiato il Reverendo Don Nicola Sarraciniello. Possedeva territori a Toccoveta, La Laura, Marcellino. La rendita però era assorbita dal peso di una candela per ciascuno compatrone in signis honoris, e da Sante Messe quante per a proporzione dell’anno frutto in vigore di fondazione.
Per quel che concerne l’altra Cappella di Santa Maria delle Grazie, sempre eretta nella Chiesa Madre di San Pietro, era patronato delle famiglie dei Silvestri, della quale era Cappellano, o Beneficiato il Reverendo Don Francesco Leo. Possedeva territori a Li Torelli, Copone, Santa Toppa, Melito, La Frusta, Valle Defonti, La Sala, Li Caputi.
La Cappella del Glorioso Santo Michele era invece padronato della famiglia Bucino, da cui presentemente ne è Cappellano, ò Beneficiato il Reverendo Don Giuseppe Bucino. Possedeva una casa consistente in una bottega affittata a Fortunato della Vecchia, due camere affittate al Reverendo Don Marco Silvestro, due stanze superiori con cocina, e stanze inferiori al presente per uso di Botega Lorda, affittate a Tommaso Sensale per annui ducati 10. Suoi erano la selva a Cerro Segnato e tre territori situati rispettivamente a Melito,Cesinola, Bocca lo Monte.
Infine v’era la Cappella del SS. Rosario, e Santo Biagi eretta nella Chiesa Madre di Santo Pietro, che risulta di Patronato dell’Università comunale. Possedeva territori a Vesta, ma arrivava a dichiarare solo 39 once e mezza, per via dei pesi per mantenimento dell’altare, cera, e recita del Rosario che costaa 4 Ducati annui.

 

A farla da padrone fra il popolo erano sicuramente le Congreghe

Description

Gli abitanti e la Piazza: poche tasse alla Casa dell’Annunziata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Essendo un feudo dell’Annunziata di Napoli, paradossalmente, i Mercoglianesi pagavano meno tasse. La stessa Università comunale, nei riguardi del padrone feudale dell’AGP, se la cavava con una manciata di ducati annui, come traspare dall’onciario. L’Università di Questa Terra di Mercogliano in virtù de privilegi della Casa Santa A.G.P. di Napoli, di cui è Feudo, non è andata mai in tassa per numero di fuochi, ed in vigore de decreti della Regia Camera Summaria s’è trattata sempre immune da qualsivoglia contribuzione tanto ordinaria, quanto straordinaria a beneficio della Regia Corte. Tutto ciò poteva essere osservato nello stato discusso del comune, rimesso alla Regia Camera nell’anno 1743, da cui si evinceva che il comune non tiene altro, che i seguenti pesi [fiscali] da pagare. E cioè: alla Casa Santa AGP di Napoli: per antichissimo solito annui Ducati 62.1.0; per la concessione della Portolania annui Ducati 20.0.0; per la Taverna nel Largo delle Teglie annui Ducati 12.0.0. Quarantaquattro ducati annui al Real Monastero di Montevergine e quaranta al reverendo Clero per la trascrizione delle decime sacramentali. Indi le spese verso gli istituti religiosi: alli sacrestani della Chiesa Madre, sotto il titolo di San Pietro recettizia dell’Università annui Ducati 18.0.0; alla Cappella del SS. per cera nelle tre processioni de SS.Protettori in vigor di Concordia coll’Università annui Ducati 6.0.0. Poi le spese ordinarie del comune: quelle legali, all’avvocato di Napoli annui Ducati 25, ai due percettori in detta Città Ducati 24, all’avvocato e procuratore in Provincia Ducati 3, alli revisionali per visura dei conti Ducati 6; alli Cancellieri D.12; al Giurato D.12; al Governatore per banni pretori nell’ingresso Ducati 8; per mantenimento dell’orologio D.6; oltre quelle per il Predicatore quaresimale, incluso il piggione dell’abitazione D.36. Poi vi sono centrotrenta ducati per le spese straordinarie, giusta la limitazione di detto Stato, dove sono incluse le riparazioni delle strade, e fontane, mantenimento della Chiesa di Santo Modestino Patronato dell’Università, stipendio al Reverendo Clero per le Processioni de SS.Protettori, pompa festiva nella solletità de medesimi ed altro. Da cui il peso accresciuto doppo lo Stato discusso per sussidio di uno carlino il giorno a dodici povere orfane, che si nutriscono nell’antico spedale di detta Università, Ducati 36. In totale siamo a 500 Ducati di spesa.
Ma dal Bilancio emergono anche le entrate. Si tratta delle Rendite annue che assommano a 444 ducati. Da questa annotazione viene confermata la proprietà della Taverna, sopra Montevergine, davanti al Monastero, dove ancora oggi svetta l’ultimo tiglio. Ma anche il diritto pagato dai negozi di alimentari e quelle imposte sul macello e la vendita delle carni: la medesima Università percepisce le seguenti rendite: dell’jus prohibendi del minuto, o siasi Botteghe Lorde 350.0.0; dell’jus prohibendi del Macello collo scannaggio, Ducati 70.0.0; della Taverna nel Largo delle Teglie avanti Il Real Monistero di Montevergine, Ducati 24.
Vi erano poi altre entrate, sulla zecca dei pesi, specialmente sull’utilizzo del forno a cotte di pane, non come tassa sul pane. Sono altre entrate ricavate dalla vendita dell’erbaggio delle Calvarine, Ducati 5; dalla Fida, Zecca, e Misura, Ducati 30; dal Forno ed Jus prohibendi, ma senza Gabella, Ducati 60.
Il totale delle rendite annue comunali ammontava quindi a 539 ducati che, sottratte le spese per l’AGP, restava un avanzo di cassa pari ad appena Ducati 38.3.25. Però c’è da dire che, paradossalmente, il comune era in attivo… Sicchè avanzano annui Ducati 38 e grani 75, giusa il Piano formato sui lo Stato Discusso, quantunque di presente siano avanzate le rendite, e d’anno in anno si alterano gli affitti a lume di candela giusta l’istruzione, e l’incarico della suddetta Regia Camera Summaria.19..

Quando nel 1754 fu pubblicato il Catasto onciario, a Mercogliano, vi fu come una festa. Forse perchè gli amministratori comunali scoprirono di dover pagare meno tasse, anzi di non doverne pagare proprio al Regio Fisco del Regno, in quanto, come vassalli dell’Annunziata, ne appaiono esenti. Primi a festeggiare, stavolta per aver terminato la redazione del Catasto, furono sicuramente i trascrittori: i consiglieri Eletti dal popolo, cioè gli assessori Dottor Salvatore Sensale, Magnifico Prospero Preziosi, Onofrio Izzo, e i Deputati alla compilazione e alla redazione del Catasto: Dottor Giovanni Chiochi, Giovanni Bianco, Michele Giudice, Modestino Sti Deputato, Stefano Sensale, Aniello Lisone. Questa la nota a tergo dell’onciario, cioè la fede [scritta dall’]ordinario Cancelliere dell’Università della Terra di Mercogliano addì 1 gennaio 1755 dove si dice che i cittadini dell’Università comunale furono adunati nel Pubblico Seggio della medesima Università di Mercogliano, come da banno di Nicola Corbo, ordinario giurato della Corte di detta Università per procedere alla pubblicazione del Generale Catasto: “si è determinato e conchiuso che stante questa Università Feudo della Santa Casa A.G.P. di Napoli, ed addetta al Sacro Ospedale della medesima è esente, ed immune da pesi fiscali, e da tutti gli altri ordinari”.20

Qui di seguito sono riportate tutte le famiglie del Catasto Onciario, con luogo di residenza su tutto il territorio della Terra di Mercogliano. Con la parola Casale si intende il centro di Mercogliano. Dalla lettera A, con Anselmo, Arrodora e Argenziano, si passa subito alla leggeta B, con i gruppi dei Bianco, che sono il più nutrito formando un casale intero, quello di Casa Bianco, che primeggiano insieme ai Bionna.
Anselmo, braccianti a Lo Salvatore.
Arrodora, dottori al Vicolo di Casa Bianco.
Argenziano, braccianti alla Cappella del Santissimo. Argenziano braccianti nella Piazza del Casale al Vicolo del Vicinato.
Baldassarre, scarpari della Città di Avellino trasferitisi alla Sballata della Valle.
Barbatello braccianti di Sotto Il Salvatore.
Bianco, Signori possidente a Casale della Valle. Bianco, dottori fisici col titolo di Don a Li Gradoni Sotto La Fontanella. Bianco, venditori dei Regi Tabacchi del Casale della Valle. Bianco, bracciali e fabbricatori al Casale della Valle. Bianco, fabbricatori del Casale di Valle nel luogo detto Il Ponte. Bianco, fabbricatori e apprendisti dell’arte del fabbricare nel Casale della Valle dove si dice La Strada del Ponte. Bianco, fabbricatori de Lo Ponte. Bianco col titolo di Magnifici che vivono civilmente a Li Gradoni. Bianco case nella Piazza del Casale. Bianco al Casale di Valle.
Bionna, braccianti in Piedi del Casale. Bionna dediti alli arte di far fusci a Capocastello. Bionno, braccianti di Capocastello. Bionno, braccianti de Lo Salvatore vicino alla di lui Chiesa. Bionna, bracciali di Capocastello.Bionna, braccianti de La Concezione. Bionna, braccianti di Capocastello. Bionna, braccianti. Bionna, braccianti Vicino San Giovanni.
Bonafede, speziali della loro speziaria di medicina, vivono del proprio col titolo di Magnifici Sotto la Piazza del Casale e possiede altre stanze al Vicolo di Casa Bianco.
Buonconte, vivono del proprio Sotto la Chiesa di S.Pietro.
Buonvicino, case in Capocastello. Buonvicino a L’Acqua dello Piro.
Barbiero, nel Vicolo della SS.Trinità.
Balletta, nel Vicolo di Casa Russo.
Brosca, nutrici di Summonte….

Dettagli

EAN

9788872970492

ISBN

8872970490

Pagine

112

Autore

Bascetta

Editore

ABE Napoli

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Editorial Review

QUALCHE ACCENNO SUI PRIMI 100 NOMI

TRATTATI NEL LIBRO SUI COGNOMI DI MERCOGLIANO

La formazione del Catasto Onciario, molto elaborata e complessa, avviene attraverso una sequenza di atti prescritti nelle Prammatiche emanate dalla Regia Camera. Le disposizioni emanate con la Prammatica I sono sono le prime istruzioni del 17 marzo del 1741 e riguardano gli atti preliminari a farsi spettanti alle Università: atti, apprezzi e rivele che una volta portati a termine, dovevano essere inviati all’autorità centrale a cui spettava la formazione dell’Onciario, cioè la determinazione del censo da pagare. A poca distanza di tempo, nel mese di giugno dello stesso anno, Carlo III, nella sua lotta contro il potere ecclesiastico, giungeva al concordato con la S. Sede e la Regia Camera integrò le prime istruzioni con disposizioni che vanno sotto il nome di Avvertimenti che, il 23 di agosto, stabilì di inviare a tutte le Università del Regno con l’ordine di immediata esecuzione delle stesse ed in più decretò di affidare il compito alle stesse Università per la formazione dell’onciario. Secondo il Cedrone fu una decisione molto criticata da giuristi ed economisti in quanto, rimettendo il tutto ad una commissione eletta dal Parlamento cittadino veniva a mancare l’obiettività reale dell’operazione. Queste seconde istruzioni furono inviate alle Università il 28 settembre del 1742, concedendo quattro mesi di tempo per il completamento delle operazioni. Il librone dell’Onciario doveva essere redatto in doppio esemplare, uno destinato alla stessa Università, l’altro, corredato da tutti gli annessi (preliminari, apprezzo, rivele, atti), doveva essere inviato al grande Archivio della Camera della Sommaria di Napoli.55
Nei catasti si possono scovare curiosità che accomunano perfino i centri abitati più lontani. Per esempio nel Catasto Onciario di Alessandria del Carretto del 1742, denominato Catasto Onciario di Alessandria di Calabria Citra, vi scopriamo il magnifico Pasquale Chidichimo che faceva il bandieraro, cioè l’alfiere del Battaglione a piedi della Città di Avellino.56
La Città di Avellino è nelle mani di pochi ricchi non sempre professionisti, mentre si affermano i primi mestieri divenuti man mano comuni in tutti i paesi del Regno, dai braccianti ai vaticali (nel Catasto di Avellino chiamati viaticali) oltre alle nuove case del singolo possessore che vive del suo costruite sul proprio appezzamento di terreno, nascono anche altre dimore fra i luoghi dei paesi e delle città. Le zone abitate dai vassalli continuano ad essere indicate con il nome di Case palaziate, a volte citate come palazzi, per la grandezza della stessa casa divenuta complesso di “case” intese come singole stanze, membri o camere appartenenti ad un solo proprietario. Il raggruppamento di case, cioè l’insieme delle camere dove abita il popolo, viene generalmente chiamato edificio oppure ospizio se viene dato un posto per dormire e per mangiare, o anche comprensorio, fittandosi i bassi divenuti botteghe.
Nel Catasto è quindi possibile riscontrare i nomi di tutti i cittadini dell’epoca, delle vedove e delle vergini in capillis (fanciulle o zitelle da matrimonio), degli ecclesiastici, dei forestieri abitanti e non, e di tutte le altre presenze, oltre l’effettivo contributo pagato per il possesso dei beni e per i servizi (macellazioni, vendite al dettaglio, etc).57
Il Catasto di Avellino, come pochi altri del Principato Ultra, fortuna ha voluto, è stato riprodotto su nastro fotografico e si conserva in maniera egregia presso l’Archivio di Napoli, benchè copia di esso doveva esistere anche presso il rispettivo Comune di Avellino (una riproduzione in fotocopia, purtroppo scarsamente leggibile, si trova anche presso l’Archivio di Stato di Avellino). Gli originali delle Università finirono presso l’Archivio di Stato di Napoli perchè erano in possesso della Regia Camera della Sommaria (da dove pervennero), ufficio del Regno incaricato a partire dal 1741 alla riscossione diretta delle tasse. Altre informazioni si ricavano sui componenti dei nuclei familiari, indicandosi il numero, la loro età, l’attività svolta ed il rapporto di parentela con il capofamiglia.
Curiosità che aiutano a capire la ‘vita del borgo’ condotta ad Avellino mentre veniva effettuata questa mega raccolta di ‘dichiarazioni’ di redditi e di beni o, se vogliamo, questo mastodontico inventario (che resterà in vita fino ad essere sostituito da quello napoleonico imposto con la dominazione francese dopo il 1806) consegnato l’anno dopo l’entrata in vigore della legge.
Per esempio, mentre il Catasto Generale della Città di Caserta diviso in sei Quartieri fu stilato in sette tomi e consegnato nel 1749, e quello di Santa Maria C.V. nel 1754 (benchè risulti di ‘appena’ un migliaio di pagine), il Catasto di Avellino fu fatto in appena pochi mesi dall’emanazione della legge nel 1742.
Decine di capitoli divisi fra: Ecclesiastici (beni di chiesa, nomi dei religiosi, cappelle e congregazioni, benefici); Bonatenenti forastieri; Vedove e zitelle (monache bizzoche e vergini in capillis); Fuochi e figli de’ fuochi [che] abitano altrove (nomi dei capifamiglia e loro congiunti residenti e momentaneamente assenti); Bonatenenti ecclesiastici forastieri (con i nomi dei possessori religiosi forestieri, uomini e istituzioni, che hanno beni in loco); Bonatenenti laici (forestieri ricchi possessori laici); Ecclesiastici bonatenenti forestieri (uomini di chiesa ed istituti religiosi forestieri che avevano beni in loco).
Un solo grande volume, redatto dalla commissione scelta dagli eletti dell’Università, cioè deputati alla trascrizione delle rivele fatte dai cittadini, dopo aver accertato la veridicità del dichiarato, in alcuni casi chiamati deputati et estimatori,58 così come accaduto in verità per città come Caserta, dove i deputati erano otto, fra ricchi, possessori di pecore, braccianti, e massari benestanti, che danno il buon esempio stilando per primi le proprie dichiarazioni.59

 

1. Andrea Guerriero della Terra dell’Ospedaletto di 40 anni abita con la moglie Orsola Sensale di 30 anni nella casa che possiede al Ponticello. Vive coi figli: Filippo di 21 anni, Domenico di 10 anni, Felice di 24 anni accasato con Agata Napolitano di 20 anni dalla quale ha avuto Carmena e Giovanna.
2. Agostino Camerlingo della Terra di Marano di 30 anni abita con la moglie Aloisia Ferraro di 30 anni nel Casale delli Torelli in casa dotale di sua moglie e posside due buoij aratori in società da Stefano Sensale.
3 Agostino Forte della Terra delle Quadrelle di 50 anni abita in casa sua a Capocastello e possiede territorio a Melito. Vive con la moglie Margherita Pio di 36 anni e i figli: Pasquale di 26, Francesco di 17, Simone di 13 e Andreana di 15......./
4. Alessandro Capuozzo della Terra di Preturo di 39 anni abita in casa sua a Capocastello e possiede territori a Melito, Valle Defonti. Vive col fratello Fiorentino di 37 anni e la mare Caterina di Leo di 81 anni...../
5. Alessandro Scafuto della Terra di Lavori di 50 anni abita in affitto in casa di Angelo Leo al Vicolo di Casa Russo con territori a Cardito. Vive con la moglia Anna della Pio di 45 anni e i figli: Pietro di 18 anni, Michele di 17 anni e Angiola di 20 anni...........p/r
6. Andrea Barba della Terra di Sperone di 33 anni abita in casa di Silvio Pio sita a Capocastello a 20 carlini annui e possiede territorio a Marcellino. Vive con la moglie Serafina Vecchiariello di 28 anni e i figli: Giovanni Bartolomeo di 3 anni e Antonio di 1 anno......./
7. Andrea Napolitano di 45 anni abita in casa di Alessandro Picariello a Capocastello per 30 carlini annui e possiede territorio a Melito. Vive con la moglie Teresa Perna di 35 nni e i figli: Donato di 14 anni, Antonia di 8 anni, Angelo di 5 anni e Fortunata di 2 anni.....p/r
8. Andrea Palmese dello Stato di Lavori di 60 anni abita in casa propria sita nel luogo detto Il Molino e possiede territorio a Valle Defonti. Vive con la moglie Domenica Sellitto di 60 anni e i figli: Simone di 18, Carmine di 14 e Rosa di 12 anni........./
9. Angiolo Giordano di Patierno di 55 anni abita in parte di una casa a Capocastello e possiete territorio a Preturo. Vive con la moglie Mariella Vecchiariello di 51 anni, i figli: Filippo di 20 anni, Isidoro di 18 anni, Mansueto di 10 anni, Candido di 8 anni, Antonia di 22 anni, Eugenia di 16 anni e Caterina di 12 anni. Possiede anche un orto di 1/3 di moggio Sotto Il Castello, vicino li beni di Bartolomeo Vecchiariello e Giuseppe Jaccheo. Altri territori li possiede a Cretazzo e La Cisterna....................20.2 e 1/2
10. Angiolo del Latte fu Antonio della Terra dello Sperone di 16 anni abita in casa in Piazza del Salvatore. Vive coi fratelli: Domenico di 8 anni, Pietro di 5 anni, Giovanna di 11 anni e la madre vedova Maria Preziosi di 49 anni......./
11. Angelo Tozza del fu Marsilio della Terra di Mugnano di 46 anni abita in casa a Capocastello. Vive con la moglie Antonia della Pio di 43 anni e i figli: Marsilio di 15 anni, Giuseppe di 12 anni e Vincenzo di 4 anni. Possiede territori a Li Spini e Vallicelle.../
12. Antonio Sandullo della Terra di....[n.p.] di 41 anni abita in casa di Fraviano Izzo in Piazza a Capocastello. Vive con la moglie Catarina Gaita di 42 anni, la cognata Vincenza Gaita di 48 anni e il di lei figlio Sebbastiano Calabrese di 10 anni. Possiede territori a Vallicelle......../
13. Antonio Mangiacapre di 36 anni abita in casa sua a La Volta della Naspa con orto contiguo. Vive con la moglie Agnese Caputo di 30 anni...../
14. Antonio Barbarisi della Terra di...[n.p.] di 26 anni abita in casa di Antonio Guerriero a Ponicello a 4 Ducati anni. Possiede un territorio a L’Orto. Vive con la moglie Orsola Napolitano di 33 anni e il figlio Angiolo di 1 anno....../
15. Antonio Conte della Terra di Quadrelle di 30 anni abita in casa dotale della moglie a Lo Girone e possiede territorio a Marcellino. Vive con la moglie Lucia Preziosi di 40 anni e il figlio Saverio di 7 anni.......1.21
16. Angelo Antonio Preziosi della Terra di [n.p.] di 30 anni abita a Casa Russo con la moglie Rosolina Russo di 30 anni e i figli: Gaetano di 6 anni e Petronilla di 3 anni.../
17. Angelo Sant’Aniello figlio di Carlo della Terra di Lavori di 40 anni abita a Capocastello con la moglie Veneranda di Ruggiero di 40 anni e possiede territori a Valle Defonti. Vive coi figli: Orsola di 16 anni, Francesco di 14 anni, la suocera Maddalena Renna di 70 anni..../
18. Alessandro Tomeo della Terra di Capriglia di 35 anni abita in casa propria in Piazza a Capocastello con la moglie Lucia Sandullo di 34 anni e la figlia Maria Angiola Cervarella di 75 anni......./
19. Antonio Corbo della Terra del Tufo di 60 anni abita nelle case del Reverendo Don Modestino Preziosi con la moglie Geronima di Lisi di 53 anni e i figli: Giuseppe Corbo casato di 33 anni, Carmena di 29, Angela di 27, Luca di 18, Crescenzo di 25, Giovanna di 15, Petronilla di 16 anni....../
20. Antonio Freda della Terra di [n.p] di 17 anni abita in casa patrimoniale zello dio Reverendo Don Antonio Masuotto di 48 anni con cui vive insieme alla moglie Lucia Masuotto di 54 anni e le sorelle Barbara di 14 anni e Fortunata di 10 anni. Non possiede beni.
21. Aniello Forino dello Stato di Lavori di 27 anni abita in Piazza del Casale con la moglie Angiola Sarracino di 26 anni e i figli: Mirella di 3 anni e Maria di 2 anni...../
22. Angiolo Matarazzo della Città di Avellino di 50 anni abita al Ponticello con la moglie Maddalena Zigarella di 45 anni e i figli: Giovanna di 14, Carmine di 11 anni, Agata di 10 anni, Oronzo di 7 anni, Tomasina di 4 anni e Cecilia di 1 anno..../
23. Antonio Napolitano della Terra di Avella di 60 anni abita nelle case di Brigida Damiani nel Vicolo del Carmine. Vive con la moglie Petronilla della Pio di 36 anni e la figlia Maria di 1 anni,coi figli de primo matrimonio nati in Avella: Rosa di 25 anni, Porzia di 20 anni, Matteo di 18 anni, Aniello di 15 anni; i figliastri Nicola di 16 e Marco di 11 anni. Possiede 46 pecore da corpo e un cavallo........../
24. Angiolo Pecoriello della Terra di...[n.p.] di 43 anni abita con la moglie Rosolina Sensale di 51 anni in casa di tre stanze al Casale e possiede altra casa di 2 stanze al Vicolo di Casa Bianco......./
25. Antonio di Aurilia di 63 anni detta Terra di...[n.p.] abita in affitto in una casa della Cappella del Carmine a La Piazza e possiede territori a Li Caputi. Vive coi figli: Pasquale di 23 anni e Lucia di 21 anni....../
26. Antonio Ruggiero della Città di Melfi di 65 anni abita in casa propria alla Volta della Naspa e possiede territori a Vallicelle, Chiajo. Vive con la moglie Giovanna Napolitano di 63 anni e il figlio Ignazio di 32 anni. Non possiede beni....../
27. Antonio Jannolo del fu Giovanni della Città di Avellino di 64 anni abita in casa di 4 stanze al Casale della Valle e possiede territori a Serroni, Massaria de’ Cecinelli, una giomenta e due neri che tiene in società con Giuseppe Marenella. Vive con la figlia Orsola di 41 anni, la figlia Diana di 26 anni, il figlio Nicola di 25 anni accasato con Anna Palermo di 18 anni.../
28. Benedetto Montefuscoli del Casale de Cesinali di 50 anni abita con la moglie Angiola Damiani di 48 anni e i figli: Nicola di 26 anni, Pasquale di 24 anni, Pietro di 12 anni, Crescezdi 4 anni, Fiorentino di 17 anni, Grazia di 14 anni, Fortunata di 10 anni, Agnese di 6 anni. Abita in casa di Francesco Antonio Renna nel luogo detto Sopra Li Santi con giardino contiguo.../
29. Benegno Meola del Vallo di Diana di 40 anni abita in casa Sopra Il Salvatore con la moglie Domenica Vecchiariello di 35 anni e i figli: Domenico di 8 anni e Angiola di 4 anni. ............p/r
30. Biasi Caputo della Terra di... [n.p.] di 34 anni abita in casa sua al Vicolo del Carmine con la moglie Antonia di Giovanni di 34 anni e la figlia Teresa di 8 anni. Possiede territori a Preturo e Pennino......../
31. Berardino Chierchione di 40 anni abita in casa a Capocastello e possiede territori a Melito. Vive con la moglie Losanna Jovane di 33 anni e i figli: Sabbato di 4 anni e Agnese di 1 anni.........../
32. Carlo di Ippolito della Terra di Mugnano di 31 anni abita con la moglie Carmina Sensale di 31 anni e la figlia Antonia di 9 anni nella Taverna del Monastero di Monte Vergine che tiene in affitto e possiede una giumenta...
33. Ciriaco Galasso della Città di Avellino di 53 anni abita in affitto in casa di Simone Chiochi nel Casale della Valle e possiede territori a Le Pezze. Vive con la moglie Vittoria Bello di 52 anni e i figli: Matteo di 18 anni, Agostino di 16 anni, Nicola di 6 anni, Rosa di 6 anni, Vincenza di 14 anni e Tommasina di 3 anni......../
34. Ciriaco Matarazzo della Città di Avellino di 58 anni abita nel Casale di Ponticelli e paga rendita alla Chiesa Parrocchiale della Valle. Possiede territori a La Strada regale, Boscarello e La Strada. Vive con la moglie Ippolita Ferraro di 60 anni e i figli: Filippo di 22 anni, Nicoletta di 18 anni e Andrea di 14 anni.........../
35. Crescenzo d’Agostino di Napoli di 50 anni abita nella casa di Sabbato Castaldo di Sopra Il Salvatore con la moglie Maria Custolo di 50 anni e i figli: Nicola di 13 anni, Petronilla di 17 e Angiola di 16 anni......../
36. Crescenzo di Vito di 30 anni abita con il fratello Modestino di 24 anni in casa di Gennaro Lisone al Vicolo del Vicinato e paga 20 carlini annui di affitto. Possiede territorio a La Sala......../
37. Crescenzo de Concilijs [!] del fu Simone dello Stato di San Severino di 40 anni abita nel Casale della Valle e possiede territori a Serroni. Vive con la moglie Diana Vecchiariello di 40 anni e i figli: Simone di 18 anni, Agnese di 7 anni, Vincenzo di 5 anni e Cristofaro di 2 anni..............26.0
38. Carmine Guerriero della Città di Avellino di 37 anni abita in casa del Magnifico Gregorio Lombardi nel luogo detto La Croce. Vive con la moglie Giovanna Palmese di 30 anni e i figli: Giuseppe di 6 anni, Angiola di 3 anni e Catarina di 1 anno...../
39. Costantino Coppola della Terra di Marigliano di 35 anni abita in Piazza del Salvatore in casa di Gennaro Meola per 4 Ducati annui. Possiede territori a Valle Defonti. Vive con la moglie Tommasina di Grazia di 33 anni e la figlia Lucia di 2 anni......../
40. Carlo Sant’Aniello di 70 anni....[n.p.] abita Sotto la Chiesa della SS.Trinità nelle case di Francesco Preziosi e possiede territorio a Preturo. Vive con la moglie Teresa Jaccheo di 50 anni e i figli: Pasquale di 10 anni, Gennaro di 8 anni, Luca di 32 anni accasato con Carmena Jaccheo di 43 anni coi figli Santa e Cecilia di 9 e 3 anni; il fratello Giuseppe Sant’Aniello di 30 anni....p/r
41. Carmine Trojaniello dello Stato di Nola di 40 anni abita nel luogo detto L’Arco Travo in una stanza di Giovanni Pio e possiede 70 pecore in società con Onofrio Sensale e territorio a Cesinole. Vive con la moglie Andreana Renna di 42 anni e i figli: Ignazio di 13 anni, Angiola di 19 anni, Domenico di 16 anni.../
42. Carmine Saccone della Terra di S.Angelo a Scala di 44 anni abita nella Piazza del Salvatore nelle case della SS.Assunta ad piggione di annui carlini 6. Abita con la moglie Antonia Custolo di 46 anni e i figli: Anna di 20 anni, Agnese di di 14 anni, Pietro di 9 anni e Vingenzo di 5 anni. Vive da mendico...../
43. Carmine di Liguoro della Terra di Monteforte di 45 anni abita a Piedi Casale nelle case di Modestino Prota e possiede un somaro. Vive con la moglie Angiola Rossi di 40 anni e i figli: Fiorentino di 12 anni e Petronilla di 14 anni................/
44. Carmine Vecchione di Nicola della Città di Nola di 27 anni possiede in comune con Giovanni Battista Vasco due stanze di case dove abita, dote di sua moglie Carmena Tremiento di 25 anni con la quale vive insieme ai figli: Rosolina di 3 anni e Nicola di 1 anno......./
45. Carmine Manfra fu Sabato della Città di Avellino di 36 anni abita fuori al Casale della Valle in casa di Giovanni Jacenna. Vive con la moglie Teresa Masiello di 38 anni e il figlio Sabbato di 5 anni................./
46. Carmine Cavaliere di Mugnano di 40 anni abita in casa dotale di sua moglie Angiola Napolitano di 51 anni con cui vive e possiede un somaro e un nero..../
47. Carmine Angiolillo dell’Ospedaletto di 27 anni abita in casa sua al Vicolo del Carmine e possiede territorio a L’Esca. Vive con la moglie Scolastica Vecchiariello di 26 anni e i figli: Modestino di 7 anni, Alesandro di 4 anni, Cecilia di 1 anno, e con Francesco Capolupo discepolo di 16 anni...../
48. Carlo Romano di 36 anni figlio di Felice Romano dello Stato di Tramonti, abita con la moglie Catarina Sensale di 35 anni e i figli: Sosanna di 8 anni, Felice di 5 anni e Sabbato di 2 anni. Abita a Capocastello nelle case di Giuseppe, Modestino e Andrea Sensale. Possiede territorio a Vallicelle..../
49. Carmine Galeota della Città di Avellino di 55 anni abita in casa sua alla Strada Reale con la moglie Angiola Caracciolo di 35 anni e i figli: Flaviano di 16 anni, Nicola di 12 anni, Catarina di 8 anni, Rosa di 6 anni, Stefano di 4 anni e Germano di 1 anno. Possiede un somaro e 2 neri...../
50. Ciriaco di Gaita di 55 anni figlio del fu Bartolomeo di Gaita da Cesinali abita con la moglie Delia Salvatore di 45 anni a Capocastello in casa affitto di Domenico Saccardo e possiede due casalini diruti nel luogo detto Il Girone.../
51. Carmine Trasente della Città di Avellino di 30 anni abita con la moglie Nunzia Renna di 29 anni e i figli: Maria di 5 anni e Fortunata di 2 anni. Vive nel Casale della Valle nel luogo detto La Sballata nella casa di Ciriaco Tomeo e possiede territorio a La Pezza........./
52. Domenico di Vito della Terra di Torrioni di 62 anni abita in casa affitto a La Piazza del Casale nelle case del Magnifico Modestino Bianco ove ne possiede un’altra. E’ suo anche un territorio a Preturo. Vive con la moglie Teresa di Lisi di 63 anni e i figli Antonio di 20 anni e Stefano di 24 anni casato con Lucia Jaccheo di 23 anni........./
53. Domenico Stante della Città di Nocera de’ Pagani di 70 anni abita in casa di Simone Chiochi nel Casale della Valle e possiede territorio a Lo Bosco e un nero. Vive con la moglie Mattia Festa di 50 anni e i figli: Agostino di 12 anni, Flaviano di 10 anni, Grazia di 21 anni, Antonia di 15 anni, Teresa di 9 anni e Fortunata di 4 anni.........../
54. Domenico d’Archi di 36 anni abita in casa sua a Capocastello e possiede territori a San Marco, Li Spini e Cardito. Vive con la moglie Andreana Silvestro di 29 anni e i figli: Alessandro di 11 anni, Saverio di 1 anno; e lo zio Nunziante Silvestro di 64 anni..........3.10
55. Domenico Bosco della Terra di...[n.p.] di 27 anni vive con la moglie Antonia Mangini di 21 anni e il figlio Saverio di 3 anni. Abita in casa sua a Il Salvatore e possiede territorio a Vallicelle............../
56. Domenico Ragosa del fu Agostino della Terra di San Paolo di 40 anni abita con la moglie Isabella Rozza [o Tozza] di 43 anni e i figli: Agostino di 13 anni, Luca di 6 anni e Carmena di 12 anni. Vive in casa sua a Ponticello..../
57. Domenico di Leone della Terra di Capriglia di 55 anni abita con la moglie Carmosina Maccario di 45 anni nelle case del Dottor Fisico Don Salvatore Sensale a 30 carlini annui e possiede territorio a Cervaro. Vive coi figli: Giuseppe di 20 anni, Filippo di 13 anni, Giovanna di 8 anni............/
58. Domenico Giordano della Città di Bitonto di 38 anni abita nel Casale delli Torelli con la moglie Chiara Ferraro di 40 anni e i figli: Pietro di 12 anni, Grazia di 9 anni, Agnesa di 2 anni e Paolo di 4 anni.............../
59. Domenico della Riccia della Città di Avellino di 56 anni abita in Piazza del Salvatore che tiene in affitto al Notar Salvatore Leo, con altra casa contigua. Vive con la moglie Angiola Forino di 54 anni e i figli: Lorenzo di 32 anni sposato con Donata Milio di 40 anni dalla quale ha avuto Anna di 9 anni e Felicetta di 6 anni. Possiede beni a La Taglia...........2.26
60. Domenico Pisano della Costa della Malfa [Costiera di Amalfi] di 35 anni abita in casa di Salvatore Sensale nella Piazza del Casale con la moglie Angiola Pio di 30 anni e la figlia Maddalena di 8 anni......................................./
61. Domenico Preziosi della Città di Avellino di 53 anni abita in casa sua a Piedi Casale con la moglie Rosa Montella di 25 anni e il figlio Francesco di 3 anni........../
62. Domenico Coscia della Città di Gragnano di 66 anni vive in casa di Don Stefano Preziosi nella Piazza del Casale con la moglie Vincenza Scarpato di 50 anni. Possiede comprensorio di case nella stessa Piazza...............9.17 e 1/2
63. Domenico Tozzi della Città di Avellino di 55 anni abita nel luogo detto Il Molino dell’Infornata con la moglie Maddalena Amato di 50 anni e i figli: Modestino e Brigida di 23 e 19 anni. Possiede un territorio Ortilizio.../
64. Felice Libertino della Città di Benevento di 32 anni abita in casa della moglie Maria Antonia di 25 anni a Capocastello con la figlia Angiola di 3 anni e possiede territorio a Rialdo........../
65. Il Dottore Fisico Ferdinando Amabile di Casoleto in Calabria di 39 anni abita con la Magnifica moglie Carmena di Laurenza di 39 anni e il figlio Francesco Saverio di 1 anno. Vive Sotto San Pietro in casa dotale in comune con casa patrimoniale del cognato Reverendo Don Giovanni Battista di Laurenza di 43 anni, la suocera Vittoria Giovanna di Ruggiero di 62 anni, la cognata Caterina Villano di 13 anni, il servo Cosimo di Fazio di 22 anni.........
66. Fiorentino d’Arco fu Simone della Terra di Lemongella di 47 anni abita con la moglie Dina Meola di 27 anni, il figlio Antonio di 3 anni; il fratello Paolo d’Arco di 49 anni e il garzone Ciriaco Gaita di 50 anni. Abita in casa Sotto Il SS. Salvatore, con territori a Li Torelli e 200 pecore di corpo e una giomenta....../
67. Francesco Cavaliere della Terra di Sant’Angiolo [a Scala] di 44 anni vive con la moglie Apollonia Sarracino di 44 anni e il figlio Modestino di 9 anni nella casa in affitto di Stefano Sarracino al Vicolo del Carmine per sei ducati annui......../
68. Francesco Napolitano Esposito di 40 anni abita con la moglie Maria Bianco di 40 ani e i figli: Carmena di 19, Chiara di 17, Michele di 15 anni, Anna di 13 anni, Lucia di 9 anni, Pasquale di 7 anni, Flavia di 4 anni, Vincenzo di 4 anni. Vive nella sua casa di Capocastello............/
69. Francesco Antonio Vecchione della terra di...[?] di 27 anni, vive con la sorella Catarina Vecchione in capillis di 20 anni e la madre vedova Cecilia Mastro Antuoni di 58 anni nelle case affittate dalla SS.Concezione a 30 carlini annui e possiede territorio a Bocca Lo Monte........./
70. Francesco Fontanarosa della terra di Monteforte di 56 anni abita con la moglie Domenica Allegra di 60 anni nella casa in affitto di Ciriaco Tomeo al casale della Valle...../
71. Gaetano Ferraro della Terra di Palma di 38 anni abita con la moglie Teodora Galeota di 30 anni e i figli: Vincenzo di 8 anni, carmine di 2 anni, Caterina di 10 anni, Giuseppa di 6 anni e Alojsia di 4 anni; il fratello Nicola e la suocera Ippolita Tirone di 55 anni. Abita in casa affitto di Carmine Manso per 10 ducati annui e possiede una casa terranea con orto nel luogo de Il Pennino......../
72. Gaetano di Gregorio della Terra dell’Incoronata di 60 anni abita con la moglie Grazia Scarpato di 50 anni e i figli: Francesca di 8 anni, Angela di 25 anni sposata con Giuseppe Magnotti delle Quadrelle di 37 anni con in quale ha avuto Matteo di 10, Nicolandelo di 6, Maria Rosa di 4 e Gennaro di 1 anno. Abita in casa dotale della moglie nel luogo de Il Vicinato e possiede territorio a Li Caputi e stanza in affitto..........34.27 e 1/2
73. Gaetano Ippolito fu Bartolomeo della Terra di Mugnano di 44 anni abita in casa sua a La Volta della Naspa e possiede territori a Li Serroni e Bocca lo Monte. Vive con la moglie Lucia della Vecchia di 48 anni e i figli: Bartolomeo di 18 anni e Angiolo di 13 anni...........6.12
74. Gennaro Fontanarosa fu Giuseppe della Terra di Monteforte di 34 anni abita con la moglie Anna Preziosi di 40 anni in casa sua a Piazza del Salvatore e possiede territori a Penneturo e Lo Molino......./
75. Gennaro Ciollo della Terra di [?] di 56 anni abita con la moglie Angiola Masuotto di 55 anni in casa affitto della Cappella del SS. sita a Capocastello e possiede territorio a Valle Rotonda.............../
76. Gennaro Guidone della Terra dell’Ospedaletto di 38 anni abita con la moglie Fiorentina di Stefano di 38 anni in una casa a Piazza del Casale e tiene in affitto da Fiorentino Corraro stesso in Piazza una stanza per uso di Botega e possiede territori a Lo Bosco. Vive coi figli: Carmena di 16 anni, Modestino di 13 anni, Francesco di 9 anni, Fraustina di 2 anni e Anna Maria di 1 anno......./
77. Gennaro Papa fu Antonio della Pietra Castagnara di 39 anni abita con la moglie Orsola di Silvo di 31 anni e i figli Gabriele di 6 anni e Fortunata di 4 anni in una stanza di casa in comune con la vedova Maria Vecchiariello a Casa Russo e possiede territorio a Marcellino..........4.20
78. Gennaro Esposito della Santa Casa A.G.P. di Napoli di 18 anni abita in casa affitto di Pietro Capuozzo nella Piazza di Capocastello con la moglie Porzia Russo di 22 anni e il figlio Luca di 7 anni......./
79. Gennaro dello Russo della Città di Napoli di 42 anni abita con la moglie Anna Valente di 35 anni nella casa dotale della moglie in Piazza del Casale vicino a Pietro e Dorotea Valente e possiede altra stanza terranea a Piedi Casale......./
80. Gennaro Bello della Città di Avellino di 33 anni abita con la moglie Alessandra Colonia di 43 anni e il figlio Nicola di 6 anni in casa affitto di Giovanni Silvestro nel Casale della Valle nel luogo detto La Cortiglia e possiede territorio a Le Coste........./
81. Giacomo Vitale della Terra di Lavori di 20 anni abita con la moglie Carmina Bello di 30 anni e i figli Antonio di 1 anno, Cristina di 2 anni; e la madre Carmena Bucino di 60 anni in una casa fuori La Valle e possiede territorio a La Pezza vicino i beni del Magnifico Marco di Napoli e del Dottor Jacenna......./
82. Giacomo Agnone della terra di [?] di 28 anni abita con la moglie Antonia Pio di 26 anni e la figlia Giovanna di 1 anno in affitto da Carmine Furino nella casa Sotto Lo Muro e possiede territorio a Vallicelle......../
83. Giacomo Conte della Terra di Quadrelle di 52 anni abita con la moglie Alojsia Juliano di 50 anni e i figli Aniello di 15 anni e Rosa di 18 anni nella casa in affitto Sotto La Chiesa di San Pietro di proprietà di Biasi Caputo.../
84. Giovanni Battista Vasco della Terra di [?] di 24 anni abita in affitto da Carmine Antonio Guerriero a Capocastello e possiede territorio a Melito. Vive con la moglie Anna Trumiento di 22 anni, la madre vedova Anna di Napoli di 51 anni e la sorella Maria in capillis di 21 anni....../
85. Giovanni Battista Barbarisi fu Sabato della Città di Avellino di 40 anni abita con la moglie Agata Pasquale di 35 anni, la figlia Angiola di 7 anni, il fratello Nicola di 21 anni, le sorelle Maria e Giovanna di 31 e 23 anni, il garzone Pascale Jannaccone di Avellino di 40 anni e il garzone Antonio Dente di Montefredane di 18 anni. Vive nel casale della Valle nel luogo detto Sopra La Chiesa Vecchia, vicino ai beni di Chiocchi, Don Luca e Matteo Vecchiariello. Possiede territori a La Lenza, Ponticello e Cervaro....p/r
86. Giovanni Ruocelo della Città di Avellino di 55 anni abita con la figlia in capillis Agnesa di 2 anni in casa affitto di Angelo Capobianco fuori il Casale della Valle..../
87. Giovanni Martucci della Città di Bitonto di 40 anni abita con la moglie Carmosina Meola di 41 anni possiede casa nel luogo detto Lo Pigno vicino a Gennaro Meola e la via pubblica, ma abita in casa campestre in fitto dei figli di Buccino. Vive insieme ai figli: Pasquale di 15 anni, Vincenzo di 8 anni, Antonio di 5 anni e Paolo di 3 anni........../
88. Giovanni di Grezia della Terra di [?] di 33 anni abita con la moglie Geronima della Russo di 33 anni e il figlio Carmine di 3 anni in casa propria a Lo Girone...../
89. Giovanni Napoletano della terra di Vajano abita con la moglie Giuditta Jacenna di 33 anni e la figlie Anna e Agnesa di 10 e 2 anni. Vive a Capocastello giusto i beni di Fiorentino e Alessandro Vecchiariello..../
90. Giuseppe de’ Angelij della Città di Napoli di 40 anni abita con la moglie Margarita Calabrese di 32 anni in casa affitto di Domenico Renna Sotto San Pietro per 20 carlini annui. Vive coi figli Flaviano di 17 anni, Gennaro di 16 anni e Grazia di 13 anni........./
91. Giuseppe di Vito figlio di Domenico di Vito della Terra di Torrioni di 26 anni abita in casa di Antonio Preziosi nel luogo detto La Crocevia e possiede territorio a Vallicelle. Vive con la moglie Gelsomina Leo di 20 anni...../
92. Giuseppe Rubino della Città di Ba... di 36 anni abita con Lucia Pio, sua moglie di 42 anni, Sotto Il Salvatore e possiede territorio a Sala. Vive con i figli: Domenico di 11 anni, Nicola di 8 anni, Ippolita di 4 anni e Angiola di 1 anno................6.5
93. Giuseppe Marotti della Terra di Monteforte di 40 anni abita con la moglie Carmena Bianco di 36 anni e i figli: Simone di 8 anni, Bartolomeo di 6 anni, Giovanni di 3 anni e Nicola di 1 anno. Abita nella casa affittata da Domenico Severino e possiede territorio a Le Valli....../
94. Giuseppe Palmese figlio di Angiolo della Terra di ...[?] di 29 anni abita in casa del Reverendo Flaviano Bianco nel luogo detto Li Gradoni per 30 carlini annui insieme alla moglie Fedelina Pacifico di 23 anni, i figli Angelo di 2 anni e Anna di 1 anno, e la madre Angiola de Lisi di 70 anni. Possiede una casalina diruta presso i beni di Giovanni Bianco e la Via Pubblica e territorio a La Sala......./
95. Giuseppe Mainella di Avella di 46 anni vive con la moglie Orsola Sensale di 40 anni e i figli: Gelsomina di 18 anni, Rosolina di 16 anni, Saveria di 14 anni, Fortunata di 10 anni, Giovanna di 5 anni e Modestino di 2 anni. Abita nel Molino dell’Infornata che tiene in fitto dalla Santa Casa A.G.P. e paga Ducati 500 annui. In più tiene in fitto nel luogo detto Dietro La Torretta, 4 stanze della vedova Petronilla Preziosi per Ducati 12 e un’altra da Carmine Manso per 30 carlini annui.
96. Giuseppe Cervine di Terranova del Feudo di 18 anni abita con il fratello Matteo di 26 anni e la madre vedova Antonia Leo di 60 anni nel Casale della Valle nel luogo detto La Cortiglia vicino ai beni di Fiorentino d’Archi e di Tommaso Leo. Possiede territori a Li Torelli................/
97. Giuseppe Fontanarosa della Terra di Monteforte di 75 anni abita in affitto nelle case di Nicola Jaccheo nel luogo detto La Crocevia. Vive con la moglie Vittoria di Lisi di 60 anni e i figli: Emanuele di 19 anni, Celestino di 18 anni, Brigida di 23 anni, Caterina bizzoca di 20 anni.........../
98. Giuseppe Pittore della Città di Bitonto di 31 anni tiene in affitto dalla Chiesa di San Giovanni una casa nel luogo detto Sotto San Pietro. Vive con la moglie Orsola dello Russo di 26 anni e le figlie: Veneranda e Diana di 6 e 3 anni........../
99. Giuseppe Marinella della Città di Avellino di 27 anni abita in casa del Monastero di Montevergine per 4 Ducati annui e possiede un nero, due buoi aratori a società con Antonio Jannolo. Vive con la moglie Angiola Criscitiello di 27 anni e i figli: Luca di 7 anni, Tommaso di 4 anni e Pasquale di1 anno......./
100. Giuseppe Nigro della Città di Avellino di 25 anni abita in casa affitto del Reverendo Don Luca Vecchiariello nel Casale della Valle con la moglie Alessandra Stante di 30 anni e il figlio Michele di 2 anni......../...........