Description
il 1617 : GLI OMISSIS INEDITI SVELATI: il più grande galeone della storia come arma segreta,
Vanno di moda le feste private nei palazzi dei nobili tagli ai comici Lombardi per le scene ridotte del Pastor Fido, i Savoia avvelenano l’acquedotto col cianuro a carnevale, gita a S.Maria di Pugliano per Pasqua, poi all’Arco e Somma, cassa d’oro e Tosone di Mantova per il Sangue di S.Gennaro.
PREMESSA STORICA
Il Duca di Ossuna era diventato un uomo scomodo, atteso che già girasse voce dell’interim affidato al Cardinale Borgia, in attesa dell’arrivo del Conte di Sardegna al suo posto per nuovo Viceré. Intanto muore il Principe di Avellino in Caravaggio, dove lo aveva mandato il governatore di Milano, pagato da quel Marchese.
E in effetti Don Pietro se la prende un po’ con tutti, ora con Cacciadenti perché in Sicilia gli ruppe un dente, o il suo cavallerizzo per una parolaccia al Principe di tarsia, ma la città è piena di delinquenti, come il ladro della corona d’argento e una collana d’oro di S.Maria delle Grazie a S.Agnello, così i Verginiani che beccarono un frate laico che custodiva nella sua cella la corona di coralli rubata durante l’incendio insieme agli anelli staccati con le dita e gli orecchini con le orecchie dal corpo dei santi.
Intanto il 6 gennaio è festa, la Pasqua dei Re Magi, con l’usanza di mascherarsi a cavallo e a piedi, realizzando per strada una sorta di quadri di moda tradizionale, come i soldati di Cillo del Tufo usciti in abito di campagna, giostrando a fare il trenino, con qualche imprevisto come lo sparo alla gamba del Principe di Conca.
Ma la festa delle monache alla Croce di Lucca e quelle alla Sapienza mette tutti d’accordo, specie per la pace di Milano conclusa in Spagna, annunciando il Viceré il matrimonio fra il Marchese de Pigna e la duchessina di Orea, snobbando il Duca di Cardinale, ma premiando gli sposi nipotini di Cavaniglia sdraiato accanto alla fortunata, richiamando Troiano Gattola e Giovan Tomase Spina, mentre tutti i cavalieri svaligiarono la tavola lasciando le dame a bocca asciutta. Altre feste seguirono e le commedie in Casa degli sposi Cavaniglia.
Intanto finisce in galera a opera del grassiero un macellario che metteva la carne di cane nelle salsicce, burlato con una testa di cane appesa al collo, e Ottavio Scrivella, fratello di Onorato Troilo, disertore da Milano, frustato con un suo fedele, e poi impiccato.
Il regente Lopes spara a Diomede Carafa, e il Viceré fa visita a Donna Lué Pagina, moglie del governatore di Capua, e poi alla Principessa di Scilla in visita alla Madonna del Loreto, promessa sposa di Paolo Giordano Orsino Duca di Bracciano, al posto della sorella del Duca di Gravina, che tentò di recuperarla con un banchetto il Duca di Sermoneta, il quale, rifiutato, tornò con la figlia del Principe di Caserta.
Intanto ci sono visite da Lecce col Marchese de Marigliani e da Genova col Parchese Pineli che schiaffeggiò un Lomellino e girò armato con una comitiva, benché fosse contrario suo cognato Principe di Geraci.
Don Innico Siscara, appena giunto da Roma, fu derubato di 1500 ducato d’argenteria nella sua camera del convento a San Pietro ad Aram; meglio che essere ucciso come il Barnaba commendatario di Santo Stefano, o picchiati come Fabrizio Carafa da un ladro cordiato per strada da un nipote di Longobardi. Si sposa Pietrantonio Caravita, elevato il Principe di Morcone in provincia, premiato Cesare Alderisio per un negozio e festa al porto per la nascita del nuovo galeone privato.
Si chiuse così gennaio, con la morte del di Sangro Duca di Casacalenda e del segretario vicereale Cesare, e le pretese di Nicola Maria de Somma, Principe di Colle, che per non sentirsi chiamare eccellentissimo da un dottore nell’udienza all’AGP, gli tirò un campanello che lo scansò e spaccò la testa a un povero vecchio.
CRESCE LA LISTA DEI LIBRI PROIBITI
ARRIVANO 12.000 SOLDATI VALLONI
Giovan Battista Fedele ucciso dai Modarra, nuovo Duce a Venezia, padre del Cardinal Priuli, amico della spia scoperta che inviava informazioni in Veneto.
Arrivano il grano dalla Puglia e la lista dei libri proibiti, fra cui c’è Peter Landolfo col volume per governare i Gesuiti, Viceré in festa per aver riparato il suo galeone con i soldi di quelli della Conciaria.
Omicidio a Rua Catalana, e sulla via della Madonna d’Andria, dove i soldati Valloni hanno ucciso un medico col figlio che aveva difeso la moglie dal bacio di uno di essi da lui fatto fuori per la brutta nomea che hanno di stuprare le donne e perciò vengono ammazzati; ma ne sono arrivati altri 1500 che hanno infastidito le artigiane di Piazza dell’Olmo prima di fare la parata a Largo di Palazzo, che ormai in tutto sono quasi 12.000 soldati.
L’armata veneziana torna nelle Terre di Bari, e anche qualche nave turca carica di lana in qualche modo giunti al Turco mantenuto a Palazzo e donati come servi ai nobili.
Guai per Scipione Rocco, poca festa per San Giovanni, navi con carico mandate dai milanesi, nomina di sergenti per le province: Titta d’Azia in Abruzzo, Ciccio Filomarino in Terra di Lavoro, e Ciccio Boccapianola, infine nuovo governatore a Procida dopo l’assassinio del capitano per giustiziare i procidani colpevoli.
Vercelli e altre terre del Duca di mantova abbandonate da Spagnoli e Napoletani ritiratisi dopo la pace: il nuovo governatore di Milano è il Marchese de Vigliergai.
Napoli pronta per espellere i soldati, chiede grazia al Viceré, che fa fare nuovi mastri all’AGP, fra cui Carlo Grimaldo e Giovan Tomase Borrello, e approva indulto per i ladri di S.Maria a Cancello, che vi avevano rubato il sacramento.
premessa storica di luca assarino
L’ARMATA CHE FECE TREMARE VENEZIA
I GALEONI DI NAPOLI PADRONI DEL MARE
introduzione ai ms del copista «A»
DIARIO DEL SIGNOR FRANCESCO ZAZZERA
il manoscritto integrale sul DUCA DI OSSUNA
introduzione ai ms del copista «B»
le narrazioni DI francesco palermo
L’EDIZIONE TRONCA, MONCA E MODIFICATA
introduzione ai ms del copista «C»
L’ISTORIA DI NAPOLI DELL’ANONIMO
GLI INSERTI TRATTI DAL MANOSCRITTO INEDITO
capitolo i
napoli ha l’arma segreta: il galeone
la moda delle feste in case private
capitolo ii
il cranio di s.biagio in san ligorio
polli alle belle e carro di carnevale
capitolo iii
todaro avvelena le acque del formello
regalo dalle vergini dell’annunziata
capitolo iv
A PASQUA SI ANDAVA A S.MARIA DI PUGLIANO
LUNEDì ALL’ARCO, POI SOMMA O CAMALDOLI
capitolo v
IL TOSONE DI MANTOVA A SAN GENNARO
TAGLI PER IL PASTOR FIDO DEI LOMBARDI
capitolo vi
CRESCE LA LISTA DEI LIBRI PROIBITI
ARRIVANO 12.000 SOLDATI VALLONI
Note Bibliografiche
Recensioni
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