Ristampa offerta speciale: UNA CITTA’ PER MANFREDI. Tra le ceneri del Monte Sacro di Principato e Siponto nel 1256

In offerta!

35,00 29,00


MANFREDONIA NATA SU DUE CITTA’ ANTICHE: CIVITATENSE DETTA CIVITATE ATE E CIVITATE SIPONTINA

 

Da Foggia si partì il Re tre volte per andare a vedere la fabbrica di Manfredonia, e ordinò che si facesse una campana grossissima, che si sentisse a cinquanta miglia dentro Terra; tale che si potesse presto venire a soccorso, se Manfredonia fosse stata assaltata dai nemici, mentre era abitata da poco.
Da allora si disse che il Re volesse discernere dalle Terre più popolose di tutta la Puglia tante casate per ogni luogo da fare di Manfredonia una Terra da tremillia fuochi.
Il 2 dicembre il Re venne a Barletta, e vi restò per molti mesi. Durante le feste di Natale vi fu gran trionfo, perchè ogni giorno si fecero balli, dove erano presenti donne bellissime d’ogni sorta, e il Re si presentava egualmente a tutte, senza sapere quale gli piacesse di più.
Nel mese di gennaio 1258 il Re mandò il Conte Giordano Lanza piemontese con ottocento lancieri in Lombardia a favore dei suoi confederati.
A marzo il Re fece abbandonare Siponte, e Civitate e comandò che andassero tutti a popolare Manfredonia. Anche Re andò e fece montare sopra dei piloni di fabrica la Campana che era stata colata, perchè ancora non suonava troppo forte, e fece fare nuovamente la colata, aggiugendo più metallo.60
Si racconta che nella notte del 25 marzo 1258 a Barletta accadde un gran caso. I fratelli di una zitella molto più bella di quante ve ne siano state in tutta Barletta, la trovarono a letto con messer Amelio de Molisio, cameriere di Re Manfredi, e fu ritenuto che per questa mancanza venisse chiamato il Giustiziere, che lo condusse dritto in prigione.
La mattina dopo, il padre e i fratelli andarono a sporgere querela al Re, il quale ordinò a messer Amelio di pigliarsela per moglie. Messer Amelio mandò allora a farlo sapere al Conte de Molisio, suo zio, il quale mandò a dire che per nessun motivo avrebbe dovuto prendere una poveretta in sposa.
Ma il Re disse che non voleva far perdere l’occasione alla ragazza che era riuscita a procacciarsela per la sua bellezza e messer Amelio sborsò quello che aveva, duecento once, e altrettante ne fece poi pagare al Conte per la dote. Padre e fratelli della zitella si sarebbero accontentati, anche perché erano fra i più poveri e di bassa condizione di tutta Barletta.
E così messer Amelio per non restare prigioniero, vedendo l’animo deliberato del Re a far gran festa, se la sposò, quando gli disse che era così buon cavaliero allora come prima, e che le femmine fossero come i sacchi; e che tutti i figli nati solo per amore, diventano grandi uomini. E per tutto il fastidio gli donò Alvarone, oggi Alberona, in Capitanata.
Nonostante ciò, si disse che il Conte di Molisio ne restò fortemente corrucciato, ma il Re per questo atto giustifico fu assai ben voluto dal popolo, e massimamente dalle donne. Ma da allora in avanti tutti i cortigiani tennero la brachetta legata a sette nodi.
Il Re spesso la notte usciva per Barletta, cantando strambuotti e canzoni, andando alla ricerca di un pù do frescura, e con egli erano due musici siciliani, che erano gran romanzatori.

Description

I luoghi scomparsi del 1250


Non si finisce mai di imparare. Stavolta bisognerebbe cominciare col dire che il Montesacro non fu a Bari, ma nella res pubblica dei templari della Porta Maiori, fra Civitate Siponto e Civitate del Monte S.Angelo che i longobardi beneventani chiamavano Civitate Monte: la Montagna di oggi.
Il libro ripercorre le tappe del giovane spurio Manfredi Lancia, riconosciuto di Svevia, dal padre imperatore Federico II e le fasi della vita che lo portarono alla fondazione di una città tutta sua.
C’è da dire che la sua cultura e i suoi possedimenti erano già una ricchezza di famiglia, per via delle conquiste in Lombardia e nel Piemonte, dove sarebbe nato. Da qui l’amicizia fin da giovani con Beatrice di Savoia che divenne ella stessa dote appetitosa dopo la vedovanza col primo marito, l’omonimo Manfredi del marchesato di Saluzzo.
Ma non è vero che ne seguirono interminabili scaramucce col Papa, legate più al fratellastro Corradino, perché alla morte dello Stupor Mundi, Manfredi è vicario della Chiesa che ha rioccupato quasi tutto il reame. La nascita di Costanza a Catania rappresenta la sottomissione al Papa in cambio della Corona, ostacolata dai parenti.
Da qui la voglia di Manfredi di mettere in atto tutta la sua arguzia e di giocare col popolo che prese ad amarlo per le sue “stravaganze”, fra strabotti e poesie, che certo un re indirizzato alla guerra non avrebbe fatto. L’idea di far nascere una città propria, a cominciare dal nome, rappresenta comunque la fine di un’epoca e la voglia di far nascere un regno autonomo nella sua Puglia, nei luoghi antichi che videro il primo trono tricaricense in assoluto.
Da qui il soffocamento della tradizione, l’annullamento della storia religiosa e sacra del Gargano e il distaccamento dalla cultura di quello che fu il Montesacro di Siponto, consegnando all’oblìo le antiche Beneventana e Sipontina Civitate, dei documenti longobardi di Santa Sofia delle monache di Lesina, già parzialmente affossate dai terremoti e dalla parziale ricostruzione che a suo tempo cancellò i luoghi di Canne per consegnarli ai nuovi quartieri di Barletta.
Questo libro è una passeggiata storica degli autori sul tracciato del cronista coevo, che è Matteo Spinelli, non tanto per riscoprire gli annali, già studiati da molti, quanto per capire in che modo vivevano questi regnicoli del 1200, distaccati improvvisamente dalla tradizione religiosa del Montesacro, per essere proiettati nella nascita di una nuova capitale, Manfredonia, che comunque non avrà ragione di esistere perché nessuno è eterno, nemmeno i Papi e tantomeno i Re.

L’Editore

capitolo i.

figlio dell’imperatore federico ii

— Il giovane astigiano Manfredi detto Lancia
— I Savoia padroni di Saluzzo e fedeli agli Svevi
— Sconfitta e perdita della Lombardia

capitolo ii.

l’alleanza paterna con i piemontesi

— Beatrice di Savoia merce di scambio
— Prove di amicizia col figlio dell’Imperatore
— I preesistenti domini di Manfredi di Svevia

capitolo iii.

lo sposalizio con beatrice di savoia

— I Savoia cercano marito alla bella vedova
— Federico II punta sul figlio per il Piemonte
— La guerra modifica il contratto matrimoniale
— Federico torna in Puglia per sposare la figlia
— Manfredi sposo di Bea e poi padre a Catania
— La morte del padre, lo «Stupor Mundi»
— Re Corrado assedia il pontefice a Napoli
— Il Papa occupa formalmente il «suo» Regno
— Il baby-Sanseverino fugge a Gesualdo e Morcone

capitolo iv.

manfredi vicario del papa in sicilia

— Se il Re ereditario è Corradino, meglio il Papa
— Morte del suocero e dominio del cognato
— Il pontefice circuisce lo Svevo?
— Insieme a Beatrice, vicari del Papa a Catania
— Manfredi si riorganizza in Capitanata
— Il faro dell’Ofanto: la pietra miliare di Barletta
— Re nominale di Sicilia, ma Corradino è vivo!

capitolo v.

manfredonia ai piedi del montesacro

— La falsa notizia della morte di Corradino
— La scomparsa dei luoghi fra Civitate e Siponto
— L’idea di un diverso Regno: nasce Manfredonia
— La figlia Costanza promessa al Principe catalano
— Scaramucce fra cavalieri e feste barlettane
— E’ prigione per chi violenta le donne
— Il Re incoronato solo: senza la Regina vicaria
— Il matrimonio della figlia per unire la Trinacria
— Manfredi fa l’affare delle nozze: il doppio reame
— E’ compromesso coi catalani: le nozze del secolo
— La fine del sogno ha un nome: Papa Urbano IV

Appendice
Sul fiume Verde ritrovato di Rito Martignetti

1. Manfrédi re di Sicilia, Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. Ivi, cfr. in: “Federiciana”. V. Wikipedia, voce Mandredi di Svevia.
2. Walter Koller, Mandredi, re di Sicilia, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. LXVIII, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.
3. Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Serie II, Tomo XI, Carlo Clausen, Torino 1890. Cfr. Manfredi I e Manfredi II Lancia, p. 106 e seguenti. Cfr. Codex Astensis, II, 83.
4. E.Winkelmann, Acta imperii inedita, I, Innsbruck 1880, n. 412, p. 357. Cfr. Histoire de Dauphiné et des princes, tome II, Pag 9.
5. Annales Placentini gibellini, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XVIII, a cura di G. H. Pertz, Hannoverae 1863, p. 498; Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1191, Pag 868;, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1232, pag 930.
6. Histoire des ducs de Bourgogne de la race capétienne, tome III, pag. 71. Cfr. Foundation for Medieval Genealogy: conti d’Albon – Beatrix. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_Borgogna,_ contessa_di_ Savoia.
7. L.Cibrario, Storia della monarchia di Savoia, I-II, Torino 1840-44. Cfr. C. A. De Gerbaix de Sonnaz, Studî storici sul Contado di Savoia, III, Torino 1900. Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia.
8. Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712.Cfr. F. Gabotto, Asti e la politica sabauda in Italia al tempo di Guglielmo Ventura, Pinerolo 1903.
9. Diurnali Ms A di Parigi in: Honoré Théodore Paul Joseph d’Albert de Luynes, Commentaire historique et chronologique sur Les Éphémérides intitulées Diurnali di Messer Matteo di Giovinazzo, Librarie de Firmin Didot frères, Paris 1839. Cfr. Diurnali Ms B in: I Diurnali di Messer Matteo Spinelli da Giovinazzo, Edizione Nuovissima con Discorso e note filologiche, Tipografia Cannone, Bari 1865 [I diurnali di messer Matteo Spinelli da Giovinazzo con discorso del professore Luciano Loparco e con note filologiche di Ciro D’Agostini]. Cfr.
10. Treccani, enciclopedia, voce: Beatrice di-Savoia, Dizionario Biografico. Cfr. B. Capasso, Historia diplomatica regni Siciliae inde ab anno 1250 ad annum 1266, Neapoli 1874,
11. J.L.A. Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Friderici secundi, VI, 1, Paris 1860, pp. 526-528. Cfr. Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 732, pagg 407 – 409. Cfr. Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1184, Pag 858.
12. Histoire generale de Dauphiné. Par Nicolas Chorier, Pag 793. Cfr. Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 14, Ex vita Margaritæ Albonensis comitissæ, pag. 428.
13. Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 44. Cfr. Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1152, Pag 841 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive. Cfr. Historiae ecclesiasticae libri tredecim / ex veteris … v.5, Pag 304. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_ Borgogna,_contessa_di_Savoia.
14. Regesta comitum Sabaudiae, doc. CDLIX, pag 170. Cfr. Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 254. Cfr. Histoire de la Maison de Savoie, Pag 187. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_ Borgogna,_contessa_di_Savoia.
15. «Ricorsero alla sua protezione, ed alla sua spada. Il Guicenone pagina precitata sotto l’anno 1223».
16. «Si leggono nella Stória della Real Casa, testè citata, alla pagina 249». In: Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712.
17. Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712. Cfr. F. Gabotto e T. Rossi, Storia di Torino, Torino 1914.
18. Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712.
19. Documento n° 103 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien. Ibidem, doc. 68, pag. 30.
20. Documento n° L del Regesto dei Marchesi di Saluzzo (1091-1340, doc. L, pagg. 374 e 375. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_Savoia.
21. D. Carutti, Regesta comitum Sabaudiae marchionum in Italia, Torino 1889. Cfr. Europäische Stammtafeln, vol III, 740. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_Savoia.
22. Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712. Cfr. De vit., & geft, March. Salut. pag. 8.
23. https://www.treccani.it/enciclopedia/beatrice-di-savoia-regina-di-sicilia_%28Dizionario-Biografico%29. Cfr. Goffredo Della Chiesa, Chronaca di Saluzzo, in Monumenta historiae Patriae, Scriptores, III, Torino 1848, coll. 895, 897. Cfr. Cfr. Supplemento ai Regesta comitum Sabaudiae marchionum in Italia ab ultima stirpis origine ad annuni MCCLIII, in Miscell. di storia ital., s. 3, IX, Torino 1904, n. 80, p. 55; A. Tallone, Regesto dei marchesi di Saluzzo (1091-1340), Pinerolo 1906.
24. Monumenta Aquensia, parte II, Historiam Aquensem, Monferratensem ac Pedemontanam.
25. Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Serie II, Tomo XI, Carlo Clausen, Torino 1890. Cfr. M. H. P., Chart. I, 1369, 1371. Cfr. Annales Placentini Gibellini, M. G., SS. XVIII, 487, 492.
26. Documento n° 165 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Cecilia_del_Balzo.Cfr. Leone Tettoni, Le illustri alleanze della real Casa di Savoia.
27. Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Serie II, Tomo XI, Carlo Clausen, Torino 1890. Sull’Orlando V. Luigi Bernardo Salvoni, Opere poetiche di Luigi Bernardo Salvoni direttore nel R. Ufficio, Vol.1, Presso Andrea Bellici Salvoni, Piacenza 1777. Leone Tettoni, Le illustri alleanze della real Casa di Savoia. Cfr. Calendario reale del 1890, Tip. del Senato, Roma 1890.
28. Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Serie II, Tomo XI, Carlo Clausen, Torino 1890. Cfr. Manfredi I e Manfredi II Lancia, p. 106 e seguenti. Cfr. Codex Astensis, II, 83.
29. Cartulario antico della Chiesa d’Asti, p. 430. Cfr. Grassi, Memorie Istoriche della Chiesa vescovile di Monteregale, t. II, doc. XXIII.
30. V. Raffaello Menochio.
31. Documento n° 194 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien del 1246.
32. Saba Malaspina, Rerum Sicularum historia, in L. A. Muratori, Rer. Ital. Script., VIII, Mediolani 1726, lib. II – VIII.
33. Francesco Maria Ferrero, Historia dell’augusta citta di Torino, Fratelli Zappata stampatori, Torino 1712.
34. Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino, Serie II, Tomo XI, Carlo Clausen, Torino 1890.
35. Winkelmann, Acta Imperii inedita, I, 352-354. Cfr. Huillard-Breholles, Historia Diplomatica Friderici II, t. VI, 661.
36. Winkelmann, Acta Imperii inedita, I, 352-354. Cfr. Huillard-Breholles, Historia Diplomatica Friderici II, t. VI, 661.
37. M. H. P., Chart. I, 1397. Cfr. Dumont, Corps Diplomatique, I, 195. Cfr. Bohmer-Ficker, Regesta Imperii, V, 1°, 3732. Cfr. Manfredi I e Manfredi II Lancia, p. 113 e segg.
38. Diurnali Ms A di Parigi in: Honoré Théodore Paul Joseph d’Albert de Luynes, Commentaire historique et chronologique sur Les Éphémérides intitulées Diurnali di Messer Matteo di Giovinazzo, Librarie de Firmin Didot frères, Paris 1839.
39. Documento n° 202 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien. Cfr. Bartholomæi de Neocastro, Historia Sicula, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XIII, 3, a cura di G. Paladino, p. 2. Cfr. G. Del Giudice, La famiglia di re Manfredi, Napoli 1880, pp. 1.
40. Regesto dei Marchesi di Saluzzo (1091-1340), doc. 189, pag 59. Cfr. Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, Pag 272. Cfr. Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 194, pag. 106. Cfr. Raffaello Menochio, Le Memorie storiche della città di Carmagnola, Torino, 1890. Cfr. Regesto dei Marchesi di Saluzzo (1091-1340), doc. 369, pag 107. Cfr. Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 202, pag. 108. Cfr. Wikipedia. Cfr. S.Guichenon, Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, I, Lyon 1660, p. 273; D.Muletti, Memorie storico diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo, II, Saluzzo 1829, pp. 241 s., 284-286. Cfr. Cfr. C. A. De Gerbeix Sonnaz, Studi storici sul contado di Savoia e marchesato in Italia, II, 1, Torino-Roma 1893, pp. 79, 170, 179 s., 256-258.
41. Giuseppe del Re, Cronisti e scrittori sincroni Napoletani, Vol.2, pag.207. Cfr. P. F. Palumbo, Contributi alla storia dell’età di Manfredi, Roma 1959, pp. 50, 120; Cfr. P. Litta, Fam. celebri ital., Savoia, tav. III; Svevi, tav. IV. Cfr. Wikipedia. Cfr. Michelangelo Schipa, L’Italia e la Sicilia sotto Federico II, cap. V, vol. V, pag. 191. Cfr. Cronisti e scrittori sincroni Napoletani, Volume 2, pag. 207. Cfr. Cronisti e scrittori sincroni Napoletani, Volume 2, pag. 414. Cfr. Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 306, pagg. 159 – 162. Cfr. Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 329, pagg. 170 e 171. Cfr. Cronisti e scrittori sincroni Napoletani, Volume 2, pag. 220, 415. Cfr. Foundation for Medieval Genealogy: MARCHESI di SALUZZO 1142-1543 – BEATRIX de Savoie.
42. Diurnali Ms A di Parigi in: Honoré Théodore Paul Joseph d’Albert de Luynes, Commentaire historique et chronologique sur Les Éphémérides intitulées Diurnali di Messer Matteo di Giovinazzo, Librarie de Firmin Didot frères, Paris 1839.
43. Bartholomaei de Neocastro, Historia Sicula, in Rer. Ital. Script., 2 ed., XIII, 3, a cura di F. Paladino, ad Indicem; Nicolai de Jamsilla, Gesta Frederici Il imper. eiusque filiorum Conradi et Manfredi regum, in G. Del Re, Cronisti e scrittori sincroni napol., II, Napoli 1848, pagg.148, 415.
44. Bartholomaei de Neocastro, Historia Sicula, in Rer. Ital. Script., 2 ed., XIII, 3, a cura di F. Paladino, ad Indicem; Nicolai de Jamsilla, Gesta Frederici Il imper. eiusque filiorum Conradi et Manfredi regum, in G. Del Re, Cronisti e scrittori sincroni napol., II, Napoli 1848, pagg.148, 415.
45. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
46. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
47. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
48. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
49. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
50. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
51. A. Javierre Mur, Constanza de Sicilia en las cronicas de su tiempo, in Rivista Stor. del Mezzogiorno, I, anno 1966. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_IV_di_Svevia. Ernst Kantorowicz, Federico II imperatore, in Elefanti Storia, traduzione di Gianni Pilone Colombo, Milano, Garzanti, p. 673, ISBN 978-88-11-67643-0.
52. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
53. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
54. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
55. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
56. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
57. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
58. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
59. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
60. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
61. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.
62.M. Amari, La guerra del Vespro siciliano, a cura di F.Giunta, Palermo 1969. Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/costanza-di-svevia-regina-d-aragona-e-di-sicilia_%28Dizionario-Biografico%29.
63. Leonardo Aretino, Istoria fiorentina di Leonardo Aretino, Vol.1.
64. Saba Malaspina, Rerum Sicularum historia, in L. A. Muratori, Rer. Ital. Script., VIII, Mediolani 1726, lib. II, cap. 6.
65. Bartholomaei de Neocastro, Historia Sicula, in Rer. Ital. Script., 2 ed., XIII, 3, a cura di F. Paladino, ad Indicem; Nicolai de Jamsilla, Gesta Frederici Il imper. eiusque filiorum Conradi et Manfredi regum, in G. Del Re, Cronisti e scrittori sincroni napol., II, Napoli 1848, pagg.148, 415.
66. A. Javierre Mur, Constanza de Sicilia en las cronicas de su tiempo, in Rivista Stor. del Mezzogiorno, I, anno 1966. Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_IV_di_Svevia. Ernst Kantorowicz, Federico II imperatore, in Elefanti Storia, traduzione di Gianni Pilone Colombo, Milano, Garzanti, p. 673, ISBN 978-88-11-67643-0.
67.M. Amari, La guerra del Vespro siciliano, a cura di F.Giunta, Palermo 1969. Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/costanza-di-svevia-regina-d-aragona-e-di-sicilia_%28Dizionario-Biografico%29/
68. Bolina, cit.
69. Fleury Di Claude, Storia ecclesiastica, continuata dal P. Fabre, N.Bettoni, Brescia1825-1833, pagg.130-160.
70. Muntaner, Cronache Catalane, cit.
71. Nicolai Specialis, Historia Sicula, in R. Gregorio, Bibl. script. qui res in Sicilia gestas sub Aragonum imperio retulere, I, Panormi 1791. lib. III, capp. XX s.; Chronicon Siculum ab anno 820 usque ad annum 1343, ibid., II, Panormi 1792; Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/costanza-di-svevia-regina-d-aragona-e-di-sicilia_%28Dizionario-Biografico%29.
72. Giuseppe Ceva Grimaldi, G. C. G., Itinerario da Napoli a Lecce e nella provincia di terra d’Otranto nell’anno 1818, Napoli. Cfr. https://tranistoria.wordpress.com/2015/08/06/la-vera-storia-del-matrimonio-di-re-manfredi/. Così sul sito: – «Negli Zibaldoni la cronaca del matrimonio e’ a sua volta riportata da “un antico e corroso giornale” di un Anonimo Tranese, che a sua volta dichiara di aver utilizzato come fonte un documento custodito nel convento dei Padri Domenicani. Il racconto dell’anonimo e’ scritto in volgare pugliese… Ad oggi questa dell’Anonimo rimane l’unica cronaca del matrimonio a nostra disposizione. Sebbene sia difficile provare la storicità della cronaca (Arcangelo Prologo nego’ di aver mai trovato il racconto negli Zibaldoni, Giovanni Beltrani sostenne che il nipote di Forges avesse promesso di mostrargli una copia dell’antico manoscritto, ma non si ha notizia se sia poi mai avvenuto), la data offerta dall’Anonimo combacia con gli altri documenti e avvenimenti storici…Interessante anche il fatto che non vi siano altre testimonianze sull’ordinazione a cavalieri dei due cittadini tranesi, come riconoscenza per aver accompagnato con le proprie due galee la futura Regina. Sebbene l’armamento di due galee a disposizione del re rientrasse nei doveri della citta’ dai tempi di Federico II, la potenza dei Sifola e dei Palagano a Trani si manifesto’ a partire dal XV secolo, sebbene le due famiglie avessero origini più antiche. L’inserimento dei due patrizi tranesi potrebbe essere stato un espediente dell’Anonimo per giustificare i privilegi acquisiti a Trani dalle due famiglie».
73. Muntaner, Cronache Catalane, cit.
74. Muntaner, Cronache Catalane, cit. Così continua : – E axi feyt aquest matrimoni dona lo senyor rey en Iacme muller al altre fill per nom linfant en Iacme, e dona li per muller la filla del compte de Foix qui es lo pus honrrat baro e lo pus rich que sia en la Llenguadoch.
La qual filla del dit compte de Foix hauia nom madona Scalrmonda, e fi de les pus sauies dones e de millor vida e de les pus honestas que hanch fos neguna dona. E en aquelles noces axi mateix se faeren de gran feyts e donrrats, e per barons de Cathalunya e Darago e de França e de Gasconya e de tota la Llenguadoch. E daquesta dona hach lo dit senyor infant en Iacme molts fills e moltes filles, dels quals sobreuixqueren al pare e a la more quatre fills e dues filles, axi mateix com del senyor infant en Pere. E lo primer fill hach per nom infant en Iacme, e laltre infant en Sanxo, e laltre infant en Ferrando, e laltre infant en Phelip: e de tots aquests senyor vos dire la llurs vida e lo llur feyt, com lloch e temps sera. E de les donzelles fo la una muller de don Ioan, fill del infant en Manuel de Castella, e laltra fo muller del damunt dit rey Robert qui la pres, de puix fo morta madona Violant filla qui fo del senyor rey en Pere. E de tots aquests infants vos comptare llur vida e llur estament, com lloch e temps sera.
Apres que hach mullerats aquests dos fills seus, feu archebisbe de Toledo del terç fill qui hauia nom linfant en Sanxo, e fo molt deuot e bo, que en lo temps que viuia lo feya hom hu dels millors prelats del mon, e dels pus sancts e honests, e aquell qui molt ajuda a crexer la sancta fe catholica en Espanya, e dona gran dany e gran baxament als Sarrahins, si que ala fi mori en batalla contra Sarrahins. E axi pochlo hom metre en compte dels martres; que la sancta fe catholica a mantenir e exalsar mori. E com lo senyot rey en Iacme Darago vae complides totes aquestes coses, estech molt alegre e pagat, e endreça tots sos regnes.
75. Matteo Spinelli, Diurnali, cit.

Recensioni

Recensioni

Non ci sono ancora recensioni.

Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.