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§ — Nipote di Gualtiero, Duca di Atene e Signore di Firenze
Maria d’Enghien nacque nel 1367 e morì nel 1446. In quasi 80 anni vedrà scorrere con vivacità, sotto i propri occhi, i nomi di molti Principi e Principesse, Re e Regine.
Il ramo familiare era stato generato da Gualtieri Brehennae e Giovanna di Chatillon, dai quali erano nati Isabella e Gualtieri V che fu Conte di Lecce, III Duca di Atene e Signore di Firenze, nel 1342, dove abitò insieme alla sua sposa, Margherità di Taranto, detta Beatrice, prima che divenisse vedova.
Così Coniger: – 1347, die 23 aprilis. Fo ammazzato in la Cetà d’Athena lo illustrissimo signor Gualterio di Brenna Duca d’Athene et Conte de Lecce et de Brenna: et la sua testa fo condotta ad Lecce, et reposa in Episcopato al supulcro del q.Duca suo patre: al quale successe in lo Contato de Lecce lo eccellente signor Juhanne d’Enghenio; et in la Cetà et Stato de Cupersano lo signor Loyslo d’Enghenio figliuolo de la sorella del dicto Duca Gualtiero.
Da qui la dispersione del patrimonio delle due casate, dopo quasi 400 anni, pervendo giusto ciò che rimase ai due eredi: Giovanni Conte di Lecce (seguito alla sua morte nel 1373 dal figlio Conte Pierri che giunse in città la prima volta il 6 maggio 1376, morto nel 1384, quando i beni passarono alla sorella Maria) e Luigi signore di Conversano fatto Conte di Conversano a Castel Poggiardo nel 1368.
Luigi e Giovanni d’Enghien ereditarono quindi anche i beni tornati a Isabella Brienne per la morte del fratello. Pietro giunse per la prima volta a Lecce, ricevuto col pallio d’oro su velluto celeste, nel 1376, insieme al Duca d’Andria e allo zio Luigi.
La sovrana Giovanna I, vedova di Re Luigi Principe di Taranto morto nel 1362, era stata quella preferita da tutta la famiglia durante la lotta per l’investitura impiantata da Carlo III. La Regina, fuggita a Mururam, fu uccisa nel 1381, senza che Ottone, sposato l’anno prima, potesse succedere sul trono di Luigi II Duca d’Angiò.
Così la Cronica del Coniger riscritta dal Tafuri: – 1389. Fo morta la Regina Juhanna de Puglia a la quale successe Re Ludovico.
1394. Lo signore Pierri d’Enghenio Conte di Lecce fo morto in Lecce senza figlioli, al quale successo Madama Maria sua sorella.
1395. Lo eccellente Loysy d’Engenio Conte di Cupersano foi pigliato presune da Re Ludoico secundo, et se tallia de ducati quindecimillia.
[1395]. In eodem anno lo eccellente Sig.Raimondo de Baucio de Ursinis Conte di Solito pigliò per mogliere Madonna maria Contessa de Lecce, et recaptara per docati quindecimillia lo Conte di Cupersano.
1396. Lo Conte Raimondo pigliao Barletta, et la Baronia di Flumari, in lo quale anno fo morto lo re Ludovico Secundo, al quale successe Re Ladislao.
1398. Lo Signore Raimondo comprao lo Prencipato di Taranto et la mità del denaro lo pagò l’Università di Lecce, l’altra mità ipso, cioè docati settantacinquemillia.
[1398] In eodem anno re Ladislao de Sicilia con lo Principe Raymuno Principe di Taranto, et Conte di Lecce fero morire lo Duca di S.Marco, lo Duca di Venosa, lo Conte di San Severino, lo Conte di Thurso, Messere Malacarne de S.Severino, Conte di Cupersano, lo Conte di Ugento con tutti loro seguaci.
Da qui la guerra fra il superstite Viceré Sanseverino contro lil prepotente Carlo III Durazzo e il figliolo Ladislao, il quale, rimasto poi orfano, fu spogliato del titolo ereditario, dallo zio Luigi, intitolatosi I Re di Napoli, dal 4 agosto 1485.
Il delfino dei Durazzo si rimise però in sesto presto e, grazie ad un manipolo di guardie al seguito, scappato dalle mani dei tutori gaetani, giunse (il 5 giugno 1386 registrano i cronisti) in quel di Capua, dove pugnai con Re Luise suo zio, e col suo esercito e lo cacciò fora de lo Reame, et così rimase signore de lo dominio Re Lanzalao.1
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