Madjid Mirzavaziri, IL GIORNO IN CUI HO VISTO I SUONI, traduzione dall’iraniano di Eliza Hashemi

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PREFAZIONE DELL’AUTORE IRANIANO

Ovviamente, qualsiasi scrittore sarebbe felice di vedere lodato il proprio scritto, ma credo che una critica che esamina i punti deboli eviterà il ripetersi dei difetti e sentire obiezioni produrrà effettivamente risultati migliori rispetto ai complimenti. Così ho deciso di non scrivere più fino a quando non avessi avuto una recensione del mio libro precedente. Ma quello che è successo nella mia vita ha fatto sì che la storia venisse scritta presto.
Se avessi sentito questa storia anche da un amico, non ci avrei creduto, e avrei pensato che i dettagli dell’evento fossero come storie di sogno in cui i bambini giocano insieme nei loro giochi. Ma la realtà che ha cambiato la vita di mia madre, Batool Karbasforoshan, era troppo forte per essere considerata una bugia o un sogno. Le persone che avevano letto i miei libri precedenti mi chiedevano perché non avessi scritto dell’evento miracoloso nella vita di mia madre e non avevo risposte alle loro insistenze.
So di avere altri compiti nella mia piccola vita scientifica che devo svolgere e potrei essere riluttante a svolgerli, ma ogni volta che dico: potrei rimandare le cose quotidiane [fare le cose di tutti i giorni per dopo] e sembra che una forza mi stia costringendo a fare queste cose. Dopotutto, tutti sono interessati a qualcosa e ho sempre creduto che perseguire gli interessi sia molto più piacevole che remare nella tempesta della vita di tutti i giorni.
Ci sono quelli che, quando non sono a conoscenza di un argomento, lo considerano futile, e la loro definizione di scienza, e forse arte, è solo ciò di cui si occupano, e non conoscono né la scienza né l’arte. Non solo non condanno il lavoro di coloro che creano teoremi matematici astratti con piacere stravagante, ma anzi amo gli aspetti astratti della matematica. Ma credo che affrontare questa importante lavoro dei matematici non dovrebbe dissuaderci da qualsiasi altro dovere che abbiamo nei confronti della società. La poesia può accarezzare la parte emotiva del nostro cervello e la matematica fertilizza il clima logico della mente. Lavorare con uno dei due non impedirà di usare l’altro. Tuttavia, chi riconosce solo una di queste due abilità nella propria mente è rispettato e presterà attenzione ad essa e troverà la sua strada verso l’altra.
Leggendo il presente libro non è difficile come “tornare all’ultima casa” e la storia è semplice, perché questa volta ho cercato di fare in modo che la mia storia avesse un pubblico più vasto. L’unica cosa che può essere difficile è usare numeri invece di nomi, che non dovrebbero essere difficili da ricordare perché il numero di numeri chiave è inferiore a venti.
Tuttavia, l’elenco alfabetico alla fine del libro aiuterà il lettore a trovare il punto in cui compare per la prima volta il numero. Ovviamente, potrebbe non essere una cattiva idea fare una precisazione sull’uso della numerazione in base 5.
(abcd)5 significa d+(5*c)+ (25*b)+ (125*a), e per esempio (2130)5 significa 0+(5*3)+(25*1) +(2*125), che è uguale a 290, nell’usuale notazione decimale. Inoltre, (bcd)5 è uguale a d+(5*c)+(25*b), e per esempio, (311)5 significa 1+ (5*1) + (25*3), vale a dire 81 in base 10.
Ringrazio il mio caro amico Dr. Massoud Zamani per aver letto le mie bozze con molta attenzione e pazienza, e oltre al montaggio letterario, mi ha ricordato le sottigliezze nello scrivere la storia.
Ringrazio anche Vahid Erfanian che ha reso tutto bellissimo con il suo design per la copertina del libro. Vorrei anche ringraziare il signor Pouria Pezeshki e il signor Siavash Khaledan e la signora Mobina Entezari, la signora Hoda Heidari, la signora Samaneh Samimi, il signor Mahshid Alaei, il signor Noushin Mirzadeh e il signor Yasman che hanno letto la versione originale del libro. In effetti, i loro suggerimenti interessanti hanno portato cambiamenti fondamentali nella storia.
Come al solito, mi piace avere tracce di matematica nei miei scritti e, sebbene l’essenza della storia sia reale, l’introduzione di aspetti matematici in alcuni punti l’ha resa un po’ sognante. I bravi lettori che vedranno i miei errori, senza complimenti me li indicheranno. Grazie mille.

Madjid Mirzavaziri

Description

Esce per la prima volta in Italia il libro dell’autore iraniano che parla coi numeri

Madjid Mirzavaziri è professore di Matematica all’Università di Mashhad “Ferdowsi”. Ha pubblicato diversi lavori in lingua farsi, dove nella maggior parte di essi si trovano elementi di Matematica e Filosofia.
Come studente di matematica, ho avuto l’opportunità di seguire i suoi corsi e di sviluppare il mio progetto di master sotto la sua supervisione ed in questo modo ho iniziato ad interessarmi alle sue pubblicazioni. Tra queste, quella che ha catturato maggiormente il mio interesse e mi ha molto emozionato è il libro che tu leggerai. L’incredibile romanzo, basato su una storia vera, parla della vita di sua madre, una donna non vedente dalla nascita. I suoi meravigliosi atteggiamenti nei confronti delle persone, la sua filosofia di vita hanno reso la sua storia attraente da un lato e il modo in cui lotta con i suoi problemi improbabile dall’altro, come scrive lo stesso autore: “ Se avessi sentito questa storia anche da un amico, non ci avrei creduto, e avrei pensato che i dettagli degli eventi descritti fossero come storie di sogno in cui i bambini si divertono a giocare raccontandole”. Come traduttrice di questo libro ho affrontato molti problemi con alcune espressioni in persiano usate in questo romanzo che non sono molto comuni nella lingua persiana moderna. Per i versi del famoso poeta persiano Hafez presenti nel libro, mi sono avvalsa delle traduzioni di Carlo Saccone riportate nei libri: “Vino, efebi e apostasia”, “Canzoni d’amore e di taverna” e “Il Coppiere di dio”. Alcune parole e frasi sono mantenute in forma originale di cui non esiste un corrispettivo in italiano e potete trovare nelle note alcune spiegazioni. Ho mantenuto la loro forma originale ma ho riportato il significato citandolo nelle note a piè di pagina.
Eliza Hashemi

Vengono qui di seguito riportati, nell’ordine in cui compaiono nel libro, i numeri indicanti i vari personaggi e alcuni colori. Un quadro riassuntivo, che potrà essere utile nella lettura.
2222 (Amico invisibile)
311 (Nuora)
223 (la Madre, protagonista)
2342 (il sangue rosso)
11420 (sangue detto dalla madre cieca)
23 (colore blu)
203 (Apprendista, futuro Marito della protagonista)
11443 (Promesso sposo)
3340 (un’Amica)
1014 (cecità)
404 (giustizia)
202 (lode)
222 (Primo figlio)
141 (Figlia)
212 (Secondo figlio)
1321 (colore giallo)
2042 (Kamyar, il Nipotino)
301 (colore nero)
234 (colore verde)
2002 (la visione assoluta)

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