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IL GRANDUCATO DI PUGLIA
La Sabina dell’abbazia di Ripalta,
nel Pantano Curiliano di Lesina
In sostanza, quando si parla del Vico scomparso (poi finito in demanio della pretura), in territorio di Campomarino del Ducato Apulia, siamo alla chiesa di S.Angelo, quella presso Dragonarie, e la venerabili ecclesie Sancti Mathei, a Sculcula, località di Fiorentina, da riferirsi alla Leggenda di S.Giovanni, di cui si parla anche nella relativa Epitome metrica ad essa apposta.
Nel 1068 si chiamava in Sabinis il non meglio precisato territorio di alcuni documenti farfensi e benedettini che citano vocabuli assai familiari, più a noi che leggiamo che agli amanuensi che li trascrissero in maniera anche errata. Sotto Papa Alessandro II, una parte di esso si chiamava Feclini e si estendeva da un lato nel Pantanum de Curiliano, a II latere via de Ripalda, a III latere Pantanum heredum Azonis, al III lato c’era il fossato degli eredi Guinizonis.
In Sabinis c’era anche Casale S.Andrea a mons S.Cosmato, nel 1071, con Lumerano in Sabinis. Nel 1072, Sculcula è nella parte del Pantano prosciugatasi e divenuta Campo Adonis qui nominatur Cerreta, probabile corruzione di Canneta del bosco Marotta, fra le terre degli eredi di Maroze a pede laia, fossato, sul rigo Aquam Viva, res in Sabinis delle terre del monastero dell’abate Berardo.25
Che appaiono proprio quelle dell’abbazia circestense di Ripalta di Lesina, che diverrà priorato di San Bernardo.
Beata Virginis de Ripaldo in «Accola»,
l’ospizio del monastero dei pellegrini
Fra il 1427 e il 1436 Civitate Beneventana, Olim Hirpinorum Colonia, fu retta dal vescovo Filippo di Larino, che sedette mel monastero di S.Lorenzo delle monache per riappacificarle con quelle di S.Deodato di Avellino.
Fra le altre cose il vescovo scrisse di un monastero in cui, nel 1436, si ebbe priore nell’Ospizio cistercense che fu creato fra i ruderi dell’antichissimo monastero della Beata Vergine di Ripaldo Accola dei monaci cistercensi, situata in Oppido di Serra, che divenne così Convento di S.Angelo nel 1474 quando vi fu instituito il priore. Ma prima del 1436 era il Monafterii B. Virginis de Ripaldo Accola hofpitium, non lontana dall’Urbe Beneventana, gia chiamata Irpinum, quella col monastero di S.Lorenzo e il corpo di S.Deodato Avellino.26
Il fatto: – In eodem Regno Neapolitano extra Civitatem Beneventanam, olim Hirpinorum Coloniam, nunc furis Pontificis , habitabant Clarisse in Monafterio S. Laurentii, prope alterum Sororum Ordinis S. Benedicti sub titulo S.Deodati: sed ne paterent oftium injuriis, translatæ funt ad ipfam Civitatem, domiciliumque derelictum petierunt cives concedi Fratribus Regularis obfervantia.
Negli Annali Francescani, che accuratamente esaminano anno per anno le memorie dell’Ordine Serafico «in otto grandi, eruditi, e dotti volumi: parlando egli, adunque, del Monistero di Monache coll’Istituto di Regola Clarissa, posto fuori le mura di Benevento, lasciato da esse Monache, e concesso a’ PP. di S. Francesco l’anno 1427, con Bolla di Martino V, dice, che alla domanda ne fu dal Papa preaccennato imposto l’esame a Filippo, Vescovo di Larino, il quale si trovava allora in Benevento.
«Sicché non può dubbitarsi, che in detto anno 1427. Filippo governalse questo Vescovado di Larino, nè di esso abbiamo altra memoria».
1.tre ducati: APULIA, SICILIA, CALABRIA
La morte del Guiscardo crea litigi
ma il Ducato Apulia resta a Borsa
Sichelgaita sta col figlio Ruggiero
e non col figliastro Boemondo
Ruggero I accetta Borsa e nel 1090
caccia Ruggiero dei «Loritelli» da Matera
I «Guiscardelli» restano per poco:
tre anni e poi lasciano la Puglia
Vicaria del Ducato Calabria
a S.Maria di Salerno Vetere
Vicaria del Ducato Sicilia
a S.Maria Capua Vetere
Vicaria del Ducato Puglia
a S.Maria Barola Vetere
2. il ducato apulia delle tre ex contee
S.Paolo di Civitate Morcone è S.Maria Severiana:
nell’ex Contea di Umfredo
Sono detti giudei degli Schiavi Mariani
perché adoravano i Martiri romani
Civitate Barola-Verola dei Mariani di S.Maria
Il sisma del 1088 distrugge l’Episcopio di Borsa:
addio a S.Maria dei giudei a capitale in Lamis
La donazione di S.Maria Episcopio (S.Paolo)
a s.Angelo in grotta di Monte Drogo (Apricena)
S.Paolo di Civitatemorcone di Orcone,
l’ex Marconia distrutto dallo tzunami
Ercole degli Illiani alla Defensa:
Serracapriola di S.Giovanni
3. SMEMBRAMENTO CONTEA di BoVIaNO
Il tradimento di Papa Urbano II
favorisce l’ascesa di Ruggero I
Nei Campi Marini di Goffredo figlio di Ruggero:
la badia di Giovanni si trasforma in Civitate Viano
Il Papa scippa la diruta città mariana a Borsa:
Ruggero I è Granduca di Marca «Sabba» dal 1092
Rinasce S.Maria Maggiore a Vico Iliano,
il Sannio degli Iuliano fra Contra e Bella
Le tre Marche del Principato Vaticano detto
Urberiano: Caserta, Velia, Vico Yliano di Lesina
4. SMEMBRAMENTO CONTEA di M.APERTO
L’Iscola di Drogone del Monte Mediano,
fra le abbazie di Serracapriola e Apricena
Nell’ex Contea del M.Aperto di Altruda
degli Iuliano di Vico Yliano sul Sabba
Nel bosco di Corigliano dell’Iscola di Tassone
fra Rocca Pagana e S.Giovanni in Piano
La Sabina dell’abbazia di Ripalta,
nel Pantano Curiliano di Lesina
Beata Virginis de Ripaldo in «Accola»,
l’ospizio del monastero dei pellegrini
5. i tre nuovi vici fra bovino e troia
Ruggero I sui tre monti di Acuto, Pisio e Ylare:
da Biviano ai tre vici di Bovino, Troia e S.Agata
L’usurpazione di S.Maria Berola di Borsa:
è Granducato nella grotta Sabba di Apricena
6. IL GRANDUCATO DI RUGGERO I MARCHIO
Il Re sposa la figlia
di Ruggero I futuro Marchio
La scalata a Viceré della Langobardia Minor
I Siciliani di Rocca Civitate (S.Severo)
conquistano l’ex Contea di Biviano (Peschici)
Ruggero I di Civitatense S.Severo invade Peschici
e si dichiara Marchio in San Paolo di Civitate
L’imperatore sopprime la Langobardia Minor
e la sede papale della Torre Minor di Riano garganico
I militi di Loritello insediano il Tribunale vaticano,
invadono e rifondano i tre vici a Rocca S.Agata
7. RICONQUISTA E CONTEA A TORRE major
Tribunale del Giustiziere sarà a Torre Major:
nel 1101 è Contea Loritello a S.Agata di Puglia
Vico S.Angelo del Fortore distretto di Bovino
confusa dagli storici con l’Alta Irpinia
Defensa di Serracapriola e S.Paolo di Civitate
assorbite dalla Diocesi di Montecorvino
8. RICONQUISTA E CONTEA A venamaggiore
Le ex Terre Beneventane
della Vena Maggiore
Alarino su Venamajor: è Contea di Lesina
presso Civitate Gaudia di Larino
I toponimi in 100 anni
di bolle delle chiese beneventane
La Contea di Alarino di S.Maria Nova,
quella della Vena illiana della Serra
Colle Montecalvo di S.Giuliano
non è Monte Calvo di Rocca Laureto
Dal Vico S.Angelo degli Iuliani
del Sabba di Lesina nascerà la Capitanata
L’ex Contea imperiale di Termoli era Vaticana,
extra qualsiasi territorio già prima del Mille
Contea Lesina di Alarino comprese Larino antica
ma extra Civitate Gaudia e Tremiti del Vaticano
Note
Fonti e Bibliografia Generica
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