Editorial Review
UN LIBRO TRADOTTO DAL LATINO PER LA PRIMA VOLTA
Come sai, io sono nato a Venosa. Quanto io ami Venosa e quanto mentano coloro che hanno detto talvolta ch’io neghi lei patria mia, lo sa Iddio.
Venosa è lunga e piana, ai lati pende. Ha due porte l’una conduce in Puglia e l’altra in Lucania. E l’abitato è posto tra due torrenti, che poco distante dai piedi della città vanno a riversarsi nell’Ofanto. I terreni che costeggiano questi due fiumicelli danno sempre frutti e fiori in abbondanza. Non conosco territorio più fertile e più bello di quello di Venosa. Dalla porta di capo entra il grano, da quella di piedi il fieno.1
Voglio dirti della mia prima educazione che ho ricevuto a scuola. Ogni anno si ripresentava il dramma del pretendere e dell’imparare in astratto e del soffrire in concreto, di cui eravamo vittime in varia misura alunni e insegnanti. Considerando che i bambini ricordano soprattutto ciò che interessa la loro sensibilità e immaginazione infantile, il mio professore ci insegnava il latino mediante strofette.
Un metodo non nuovo ma molto antico, e quello che il professore proponeva era però nuovo nello spirito che l’informava, spregiudicato e moderno.
Quelle strofette mi sono rimaste nella mente fino ad oggi. Ecco qualche esempio che ricordo chiaramente, tra i molteplici che si stampavano nella mia mente di fanciullo...
INDICE
Nota introduttiva di Maria Donata Dichirico
Premessa dell’autore
guide al medioevo: canes di giovanni darcio
1.
a scuola
2.
i classici come guida
3.
poesie al tempo dell’adolescenza
4.
professione di insegnante
5.
vivere in una citta’ al tempo dei grandi
6.
il trasferimento in francia
7.
quello che i canes dicono dell’autore
8.
morire d’amore
9.
I Cani di DARCIO DA VENOSA
10.
L’OPERA DI DON GIOVANNI
Argomento
Invocazione alla Dea, Diana
Cani per la guerra
L’abnegazione del cane
Il perenne amore del cane
Il cane di Ulisse
Il cane scopritore della porpora
Custode ed amico
Le qualità dei Laconi
Le qualità dei Molossi
APPENDICE I
C. Velleio Patercolo
Historiae Romanae libri duo ad M. Vincium Cos., Liber prior
APPENDICE II
Plinius Senior
Historia naturalis, Liber VIII
APPENDICE III
Publio Virgilio Marone
Eneide, lib. IV
APPENDICE IV
Imberal del Balzo
Il Novellino
Note
Laureato in lettere indirizzo classico presso l’Università di Napoli consegue il diploma di Perfezionamento per Bibliotecari presso la stessa Università. Dirigente scolastico negli istituti secondari di secondo grado in diverse città italiane, collabora con quotidiani locali e associazioni culturali. Il suo interesse è rivolto alla ricerca storica e letteraria; ha al suo attivo diverse pubblicazioni.
Con Arturo Bascetta Editore ha già pubblicato decine studi e ricerchi su personaggi del Mezzogiorno dei secoli XIV-XVI. Ha trattato ampiamente, con traduzioni dal latino, diversi giuristi del Quattrocento e del Cinquecento, da Eliseo Danza di Montefusco a Tansillo, e Roberto Maranta da Venosa.
Pregevoli testi di questa collana sono i volumi su Potere e Società delle opere di Noccolò Franco da Benevento.
Ultima pubblicata è la serie su uomini illustri e paesi con Orazio, Venosa, Forenza, Pannarano, Manocalzati, Rotondi, Atripalda.
Ha anche riproposto la traduzione in italiano del «De Bello Neapolitano» di G.Pontano, e dei volumi del «Dictis et Factis» di A.Beccadelli in pubblicazione con ABE Napoli; di gran successo, con traduzione e commento, i testi in volgare-napoletano di Loyse de Rosa: Cronache dei tempi miei.
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