FU LA PESTE (offerta lancio prenota qui – esce 1 maggio 2024)

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Categoria:

PERCHE’ IL MONDO MAGICO DEL CONTADINO

Introduzione
Fu la peste ……………………………………………………………………………………… 11
Capitolo 1
La Peste nel Duemila ……………………………………………………………………….. 13
Epidemiologia – Eziologia e patogenesi – Varianti della Malattia – Prevenzione
e trattamento – Gestione delle epidemie – Vaccinazione e sorveglianza – Terapia
– Le principali tappe della peste.
Capitolo 2
La morte nera …………………………………………………………………………………. 23
Libera nos a malo – Cronistoria della prima epidemia – Nulla peggio della peste.
Capitolo 3
L’origine delle malattie …………………………………………………………………….. 29
Umori e Temperamenti – Ipotesi sulla diffusione delle malattie – La ricerca dei
colpevoli: streghe ed ebrei – Il medico della peste.
Capitolo 4
Le principali epidemie della storia ……………………………………………………… 39
La prima guerra batteriologica – La peste di Atene (430 a.C.) – La peste Antonina
(165 d.C.) – La peste di Cipriano (249 d.C.) – La peste di Giustiniano
(541 d.C.).
Capitolo 5
La grande crisi del Trecento ……………………………………………………………… 51
Il soffio mortale venuto dall’Asia – Il morbo imperversa in Italia – Distanziamento
sociale e quarantena – Penitenza e flagellazione – Cordoni sanitari ed
altri provvedimenti.
Capitolo 6
L’epidemia del 1630 ………………………………………………………………………… 65
Contro un nemico invisibile – La cosiddetta peste manzoniana – Il contagio
raggiunge il Sannio.
8
Capitolo 7
La peste nel Regno di Napoli ……………………………………………………………. 73
La peste nel golfo di Napoli – Prime deliberazioni – Le decisioni della classe
medica – Il morbo si dirada.
Capitolo 8
L’epidemia nel Sannio ……………………………………………………………………… 83
Il contagio si avvicina – Benevento e la peste – Pestilenza e terremoto – Strutture
ospedaliere a Benevento.
Capitolo 9
Popolazione residente nel Sannio prima e dopo la peste ………………………… 97
Capitolo 10
Variazioni demografiche nel Sannio in rapporto alla peste …………………….101
Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Arpaia, Arpaise, Baselice, Bonea, Bucciano,
Buonalbergo, Campolattaro, Casalduni, Castelfranco in Miscano, Castelpagano,
Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere in Valfortore, Cautano, Ceppaloni,Cerreto
Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Faicchio, Foglianise,
Foiano Valfortore, Forchia, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Frasso Telesino,
Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Massa di Faicchio,
Massa Superiore, Melizzano, Moiano, Molinara, Montefalcone Valfortore, Montesarchio,
Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Paupisi, Pesco Sannita,
Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, Reino, Sant’Agata
dei Goti, Santa Croce del Sannio, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio

Description

Dal medioevo ai giorni nostri

Sono trascorsi oltre due secoli dalla definitiva scomparsa della peste,
eppure questa malattia rappresenta ancora oggi il simbolo assoluto del
morbo mortale. Il più spaventoso, il più drammatico, il più terrificante
di tutti. Nell’evo antico la peste era sinonimo di flagello mortale, di una
grave calamità, di una catastrofe inesorabile, portatrice di morte e di
sventure. Era la punizione che gli dei imponevano agli uomini responsabili
di aver trasgredito ai loro voleri.
Anche nel Sannio questa piaga era temuta come il peggiore dei mali
che potesse capitare in una comunità. E di questo il nostro territorio
conserva ancora intatte e le sue tracce.
«Fu la peste 1656» è un’iscrizione che si trova incisa alla base di un
portale in pietra all’ingresso della chiesa parrocchiale di Pietraroja: un
paesino montano della provincia di Benevento, poco più di 500 anime
residenti sulle pendici del massiccio del Matese nell’Appennino meridionale.
Questa epigrafe è un vero e proprio frammento di storia e conserva
il ricordo di un periodo vissuto dalla popolazione sannita e di un evento,
minaccioso e forte, che sconvolse l’intera società sannita.
Saxa loquuntur, dicevano i latini: le pietre parlano. Nei secoli passati,
infatti, gli eventi più importanti venivano spesso affidati alle lapidi, impressi
nella pietra per sottrali all’oblio e per consegnare il messaggio alla
memoria storica.
Era questo, d’altronde, uno dei pochi strumenti di informazione che i
popoli avevano con il futuro. Forse tra i più efficaci.
Ma, da cosa scaturisce la necessità di comunicare un evento così drammatico,
come quello della peste, con una modalità così importante, come
12
quella di scolpirlo nella pietra? Indubbiamente tra tutti i flagelli, quello
della peste era vissuto dalla società di allora con un misto di angoscia,
terrore e rabbia. La paura non riguardava solo la possibilità di una morte
atroce, evento molto frequente, ma anche le sue conseguenze sociali e
finanziarie. Il tormento più grande era quello di non potersi difendere;
non c’erano rimedi in grado di combattere il terribile morbo; rimaneva
solo l’angoscia costante di perdere la vita, i propri averi, gli affetti più cari.
Contrarre la peste significava sostanzialmente morire. E morire da disperati,
senza alcun conforto, senza la vicinanza dei familiari e il più delle
volte senza la possibilità di una degna sepoltura.
Per fortuna, col tempo, molte cose sono cambiate. Proprio nel campo
dell’infettivologia, la scienza medica ha fatto progressi da gigante e molte
malattie non fanno più paura come una volta.
Tuttavia, la peste esiste ancora. Così come esistono la tubercolosi, il
colera, la lebbra, l’Aids e tante altre malattie infettive. Il pericolo, inoltre,
è sempre in agguato, come dimostra la recente pandemia da Sars-CoV2
(Severe acute respiratory syndrome-Coronavirus2), meglio conosciuta come
Covid-19.
La storia dell’uomo, infatti, è storia delle malattie. E tra tutte, la peste
si è sempre dimostrata la più terribile emergenza sanitaria: una calamità
che si abbatteva ciclicamente sulla popolazione.
Nel corso dei secoli si sono succedute innumerevoli pestilenze, molte
delle quali in grado di provocare un collasso sociale, come la “morte nera”
nell’Europa del XIV secolo, responsabile del decesso di quasi un terzo
della popolazione dell’intero continente e che fu alla base di importanti
cambiamenti sociali e culturali.
Nell’Italia meridionale e nel Sannio l’epidemia più devastante fu quella
del 1656, responsabile di una vera e propria catastrofe demografica.
Il terribile morbo soggiornò a lungo nel Mezzogiorno, anche perché la
scienza medica si dimostrò completamente disarmata nei confronti della
malattia. Con l’avvento degli antibiotici ed il miglioramento delle condizioni
di vita, oggi la peste non rappresenta più lo spauracchio di una
volta.
Ma quali sono le attuali conoscenze scientifiche su questa malattia?

ITALY – JANUARY 16: Milan, execution of the anointers who attempted to propagate the plague during the epidemic of 1630, coloured print. Italy, 19th century. (Photo by DeAgostini/Getty Images)

Dettagli

EAN

9788872970133

ISBN

887297013X

Pagine

96

Autore

Emilio Bove

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Editorial Review

NOMI, LUOGHI, FATTI

 

 

169
A
Achille – 25
Acquaviva, famiglia – 113
Acquaviva, Francesco – 126
Agamennone – 25
Agostino, sant’ – 152
Alcmeone di Crotone – 30
Alessandro IV, papa – 58
Alessandro VII, papa – 87, 89
Anassimene di Mileto – 30
Andromaco il Vecchio – 131, 132
Anonimo Salernitano – 134
Antonio abate, sant’ – 157
Antonio da Padova, san – 160, 164
Apicio, Marco – 101
Apollo – 24, 25, 130, 159
Arrigoni, Pompeo cardinale – 91
Asclepio – 25
Avicenna – 32, 132, 146, 149
B
Baccari, mons. Francesco – 95
Barinovo, famiglia – 108
Bartoli, Giovan Giacomo – 105
Bartolomeo da Monteforte – 111
Bartolomeo da Pretapolcina – 119
Bartolomeo, san – 70, 92, 157
Bebio, console romano – 103
Benedetto XIV, papa – 140
Benincasa, Orsola – 159
Bernardino, san – 157
Biagio, san – 157
Biscio, Geronimo – 108
Boccaccio, Giovanni – 54, 55
Borrel, Amédée – 16
Borromeo, Carlo san – 69
Borromeo, Federico – 66, 69
Braherio, Pietro – 109
Brasida – 26
C
Caldora, Giacomo – 108
Calliope – 25
Calmette, Albert – 16
Campanella, Domenico vescovo – 114
Caracciolo, famiglia – 105, 115
Caracciolo, Ferrante – 114
Caracciolo, Francesco – 101, 117
Carafa, famiglia – 102, 103, 105, 108, 110,
112, 113, 114, 119
Caramanico, Adriano – 70
Carlo III di Borbone – 80
Carlo, san – 69
Carlo V – 106
Castello, Barbato – 109
Castrillo, conte di – 66
Celano, Carlo – 75
Celso, Aulo Cornelio – 136
Ceva Grimaldi, famiglia – 126
Cipriano, san – 45
Clemente IX, papa – 87
Clemente, vescovo telesino – 127
Clemente VI, papa – 34, 37, 59
Clemente V, papa – 119
Cofone – 146
Conaviglia, famiglia – 110
Copernico, Nicolò – 33
Cornelio, console romano – 103
Corsi, Bartolomeo – 114
Cosso, famiglia – 106
Criseide – 25
Crisippo – 135
Criso – 25
Crisostomo, san – 157
Cristoforo, san – 160
Cutillo, Bartolomeo – 117
Cutillo, Ippolita – 117
D
da Bucciano, Tommaso – 125
Damocrate, Servilio – 131
da Piazza, Michele – 53
d’Aragona, Ferdinando – 79, 109
D’Avalos, famiglia – 108, 110, 114
d’Avellaneda, Garcia – 66
De Adenulfo, famiglia – 103
de Avellaneda, Garcia – 72
De Brino, Domenico – 116
de’ Capitani, Damiano – 110
De Capua, famiglia – 103
Indice dei nomi
170
De Chauliac, Guy – 37
Decio Traiano, imperatore – 45
De Fenucchio, Tommaso – 105
De La Croix, Jean – 161
De Lellis, Camillo – 140, 141
Delille, Gérard – 102
Della Leonessa, famiglia – 101, 106
Della Marra, famiglia – 118
Della Ratta, famiglia – 110, 113
de Lorme, Charles – 35
de Maio Bartolomeo – 117
de Martino, Andrea – 115
De Martino, famiglia – 109
de Mondeville Henri – 148
de Rienzo, Antonio mons. – 90
De Sangro, famiglia – 115
de Souliac, Addo – 109
De Stadio, famiglia – 109
di Cortillon, Ugone – 114
di Mella, Polidoro – 111
Diocleziano – 68, 159
Diodato, san – 91
Dionisio Colle – 154
Dioscoride Pedanio – 141, 145
Diotallevi, Ettore – 121
Di Sangro, Alessandro – 69
Di Somma, famiglia – 121
di Vaudemont, Guglielmo – 109
Domenica da Paradiso – 160
Donzelli, Giuseppe – 133
Drengot, Rainulfo – 101, 114
Dura, Filippo – 84
E
Efisio, sant’ – 67, 68
Elia, sant’ – 158
Empedocle – 30
Erasmo, sant’ – 116
Erisistrato – 135
Esculapio – 25
F
Filippo III – 103
Filippo Neri, san – 113
Filomarino, arcivescovo – 72, 75
Fracastoro, Girolamo – 33, 61
Francesco d’Assisi, san – 92, 160
Francesco Saverio, san – 159
Frangipane, famiglia – 111
Frugardi, Ruggero – 149
G
Gaetano da Thiene, san – 159
Galeno di Pergamo – 29, 44, 45, 78, 131,
134, 135
Galluccio Agostino – 123
Gambacorta, famiglia – 113, 114
Gambatesa, famiglia – 111
Ganī Bek – 51
Gatta, Geronimo – 77, 78
Gennaro, san – 74, 158
Gentile da Foligno – 54
Gherardo da Cremona – 32
Giaburri, famiglia – 112
Giannetto di Montefalcone – 115
Giovanna, regina – 125
Giovanni di Dio, san – 92, 122
Girolamo Mercuriale – 33
Giustiniano, imperatore – 46
Gonzaga, Vincenzo – 66
Gregorio di Tours – 48
Gregorio Magno, papa – 47
Grimoardo, Angelico – 161
Guarente, Raffaele – 111
Guglielmo I, re – 159
I
Ignazio di Loyola, sant’ – 159
Ildebrando abate – 108
Innocenzo XII, papa – 88
Innocenzo X, papa – 67
Ippocrate di Kos – 29, 31, 44
Irene – 159
Isidoro di Siviglia – 27, 32
K
Koch, Robert – 33
L
Landolfo, Orazio – 117
Leone, famiglia – 108
Leone Magno, san – 157
Limata, Nunzio – 91
Liotta, Francesco – 72, 73
Loffredo, famiglia – 109, 115
Lucia, santa – 157
171
Lucio Vero, imperatore – 45
Lucrezio – 42
Luigi XIII – 35
M
Maculano – 93
Magnati, Vincenzo – 107
Manzoni, Alessandro – 65, 69, 153
Marco Aurelio, imperatore – 44
Margherita, regina – 159
Martino, san – 77
Masaniello – 72, 103, 108, 117, 123, 125
Massimiliano I, imperatore – 66
Matilde d’Altavilla – 101
Mesuè – 141
Michele Arcangelo, san – 47, 160
Mitridate VI, re del Ponto – 130, 131
Moja, Francesco Pietro – 94, 120
Monforte, famiglia – 103
Monsorio, Cornelia – 126
Monsorio, famiglia – 105, 108, 125, 126
Monsorio, Giovanni – 109
Mosca, Francesco – 73
Muscettola, duca di – 115
N
Nerone – 131
O
Omero – 25
Oñate, conte di – 66
Onofrio, san – 92
Onorio, papa – 126
Oreggio, cardinale – 93
Origlia, famiglia – 108, 109
Oronzo, sant’ – 86
Orsini, cardinale – 123
Orsini Francesco Maria, arcivescovo – 88,
112
P
Palumbo, Domenico – 118
Paolella, Giuseppe Maria – 94, 120
Paolo Diacono – 46
Paolo V, papa – 69, 91
Paracelso – 135, 136
Parrino, Domenico – 72
Pasteur, Louis – 15, 33
Pelagio II, papa – 47
Pericle – 26, 41
Pescitelli, Renato – 164
Petrarca, Francesco – 61
Petrucci, Libero – 113
Piccirillo, Marzio arciprete – 113
Pietro, san – 160
Pignataro, Carlo – 72, 73
Pitagora – 30
Plinio il Vecchio – 134
Polibio – 30
Pollastrelli Gottardo – 163
Polo, Marco – 50
Potone – 105
Procopio da Cesarea – 46
Q
Quinto Fabio Massimo – 114
R
Radelchi, principe longobardo – 105
Raniero Fasani – 57
Raone – 113
Redi, Francesco – 33
Riccio, Onofrio – 72
Rita da Cascia, santa – 159
Rocco di Montpellier, san – 95, 104, 108,
109, 110, 116, 121, 122, 123, 156,
158, 160, 161, 163, 165
Rocco, san – 163
Rosalia, santa – 159
Rosario Gregorio – 53
Rotondi, Domenico – 94
Pierre Paul Émile Roux – 15
Ruggero II d’Altavilla – 101, 119
S
Sabrano, famiglia – 103
Sanframondi, Guglielmo – 113
Sanframondo, famiglia – 105, 108
Sanframondo, Guglielmo I – 109
Sarnelli, Pompeo – 88
Sarriano Fabrizio – 103, 120
Savonarola, Girolamo – 62
Savonarola, Michele – 61
Scipione l’Emiliano – 30
Sebastiano, san – 122, 158, 159
Sellaroli, famiglia – 110
172
Settimio Severo – 102
Severino, Marco Aurelio – 73, 83
Shibasaburō, Kitasato – 15
Sicardo – 109
Sicardo, principe longobardo – 91
Simone, famiglia – 106
Sisto V, papa – 140
Spallanzani, Lazzaro – 33
Spinelli Giovanni – 103
Spinelli, marchesi – 110
T
Tacito – 40
Tadino, Alessandro – 64, 65
Talete di Mileto – 30
Tecla, santa – 160
Tenchiano, famiglia – 101
Teodora – 46
Teofrasto – 136
Tiepolo, Giovan Battista – 160
Tito – 109
Tito Livio – 109
Toccabove, Martino – 114
Totone – 111
Tucidide – 23, 25, 26, 28, 41, 42, 43
U
Ugo di Castelpotone – 105
Urbano V, papa – 161
V
Villani Matteo – 50
Y
Yersin, Alexandre – 15
Z
Zampino, Luigi – 111
Zotti, Nicola –