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Piemonte e Sicilia sono di Re Manfredi:
Parlamento a Barletta, nasce Manfredonia, Beatrice è Regina
Il cronista Saba Malaspina, sebbene in un solo passo dirà di Beatrice come a sovrana di Sicilia.
Spinelli, che ricostruisce la storia di Manfredi, lo lascia solo intendere.
Così il cronista: — In questo tiempo si sappe, che era venuta nova da Sicilia, che era morto nella Magna lo figlio di Re Corrado. Et lo Principe di Taranto si fece incoronare in Palermo, et se chiama Re Manfredo.
Alli 11 di Settembre passao Re Manfredo in Calabria, et dette licenza a gran parte delli Tudischi, che erano allo Reame; et isso andao per Calabria et per Principato, et facea gratia a tutte le Terre da dove passava, et fece assai Cavalieri.
Alla fine del detto mese Re Manfredo fo a Siponte, et designao di levare la Terra da chillo mal’aere, et di ponerla, dove sta mo, et chiamarla dal nome suo Manfredonia.
Lo dì della Candelora lo Re fece la entrata a Barletta, et li uscirono incontro fino allo Ponte settecento persune in processione con le palme in mano cantando, et dicendo: – Benedictus qui venit in nomine Domini.
Dice Spinelli che «alli 20 di Febraro 1256 vennero in Barletta li Ambasciaturi della Reina moglie del fu Re Corrado, et de lo Duca di Bavera. Et Re Manfredo li ricevette con grande honore. Alli 24 del detto mese Re Manfredo dette audientia in pubblico alli dicti Ambasciaturi, et uno di loro, che era uno Abbate vecchissimo, fece lo sermone, et disse, che Corradino figlio del Re Corrado è vivo; et perciò lo pregava la Reina et lo Duca di Bavera, che voglia lassare chisto Reame, perchè chillo piccirillo è lo Padrone, come è di dovere; et cha castigasse chilli, che l’haveano ditto la mensogna della sua morte. Et lo Re Manfredo li fece una saggia risposta, dicendole, cha lo Reame era perduto per chillo figliuolo, et cha isso se l’havia recuperato per viva forza da mano de due Papi, come era notorio a tutto lo Munno; et cha lo Papa, et la gente de lo Reame non haveriano comportato di fare chiù signoreiare la natione Tudisca; ma che isso se ne contentava tenere chisto Reame sua vita durante, et poi lassarelo a Corradino; et cha la sua Madre faria assai buono a mandarelo a crescere a quà et a pigliare i costumi ltaliani, perchè isso se l’haveria tenuto come a figlio».47
«La Regina Beatrice, secondo Matteo Spinelli, sarebbe morta nell’ottobe del 1267, ma il ch. Minieri-Riccio con buone ragioni e documenti dimostra come quella morte abbia a fissarsi nel marzo dell’anno 1268. E non crede né pure che sia stata seppellita, come riferisce il Summonte, in Nocera. La lapide che vedesi tuttavia nella Chiesa di S.Maria Mater-Domini, guasta e corrosa dal tempo, dal nostro storico è giudicata falsa.48
Il 10 agosto 1258 Manfredi fu incoronato Re di Sicilia, a Palermo, come conferma la Historia de rebus gestis Federici II e Beatrice ne divenne Regina consorte. Malaspina, giovane autore all’epoca dei fatti, è l’unico cronista che, parlando della morte della moglie di Manfredi, la definisce Regina. Muntaner, autore delle Cronache Catalane, dice che Manfredi fu Re di Sicilia, del Principato e di tutta la Calabria e Terra di Taranto e Terra d’Ortranto, della croata Pola, del Bruzio e di tutte quelle contrade all’incontro della città di Ascoli, che è nella Marca di Ancona.
Del regno faceva parte la spiaggia fin dentro Fabia, cioè il mare della detta città di Ascoli e Fermo, e come figlio dell’imperatore Federico restava il più alto signore del mondo e della maggiore casata.
Così Muntaner: — Tracta e ordona, que li donas muller, perço com de moltes parts li venien molts honrrats matrimonis de filles demperadors e de reys.
E finalment acordas, que li donas la filla del rey Manfre qui era rey de Sicilia e de Principat e de tota Calabria e de terra de Taranto e de terra Dortrento e de Pola e de Brus, e de tota aquella encontrada entro en la Ciutat de Scales qui es en la marcha Dancona; e la sua mar tenia de plaja Romana entro a sent Fabia qui es mar de la dita ciutat de Scales e de Fermo; e era fill del emperador Fraderisch qui era lo pus alt senyor del mon e de la major sanch.49
Re Manfredi manterrà la Corona di Sicilia per ben sedici anni, oltre il Principato del Regno, che fu sempre il Gargano, che riuniva il suo Parlamento in quel di Barletta….
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