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QUEI RUDERI DIMENTICATI FRA CAMEROTA E IL FIUME MALPHA DI CENTOLA
L’originario Ducato di Borsa ebbe sede in Hea, l’ex Civitate dei Salernitani di S.Sofia, e in Velia, ex Ducato dei Salernitani di Malfia.
Lo si ricava dall’estratto dell’area in questione, fedele al Catalogo dei Baroni, scritto sulla base del terzo dei precedenti quaternioni papalini consultati dal Tribunale del Giustizierato nazionale del 1101, da dove verranno successivamente tratti i dati per la comparazione dell’inventario, come si evince dai rimaneggiamenti del Catalogo, o meglio, dagli aggiornamenti in diverse epoche. In realtà furono lasciati inalterati i primi dati copiati dai quinternioni che si riferivano alle marche del 1096.
Nel 1101 quindi furono solo ‘aggiornati’ dall’Imperatore, quando divennero oggetto della militarizzazione per la «magna spedizione» intrapresa nella liberazione da papalini e figlio traditori dei suoi territori che furono dei Carolingi.
La riconquista dell’Imperatore padre, insomma, col vicariato nazionale nelle mani del Giustiziere Roberto Loritello, vide la sottomissione anche di Sanseverino e dei fratellastri Altavilla, traditi da Borsa (che uccise il padre Ruggero I) per il Papa, il quale, a sua volta, comunque lo sostituì con i Drengot, nel nuovo Principato di Aversa, facendogli gridare vendetta. Roberto Loritello, passato dalla parte dell’Imperatore, gli aveva già liberato quasi tutta la Puglia portandola in Giustizierato Italia e ora si attendeva di liberare vecchio Principato Regio, l’antico Ducato sofiano di Hea e la nuova marca di Salerno, seguendo il Quaternione longobardo della Marca di Salerno del Principato «de Rex», pervenuto con gli altri sul banco del Tribunale della giustizia, con la deposizione di Re Corrado. Si tratta dei registri feudali compilati in base alle dichiarazioni orali, cioè fatte in fede, dai feudatari ascoltati in forma diretta o indiretta a mezzo conoscenti, che indicavano la proprietà del singolo bene.
Quindi, i quaternioni, sono precedenti al Giustizierato che si è insediato per commissariare anche il Principato Regio di Borsa, fatto nascere dalle ceneri dei tre stati salernitani, in contrapposizione al Principato Italia pugliese scelto dall’Imperatore nel 1093…
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