Description
Quattro chiese e un ospedale dell’Università comunale
E’ tempo, per chi si volesse appassionare di storia locale, di analizzare un fattore che fino ad oggi abbiamo tutti trascurato: la differenza fra l’intero Stato feudale della Terra di Pietra Stornina (che comprende suffeudi oggi divenuti paesi) e l’Oppido di Pietra Stornina. L’insieme dei tanti feudi con diverse chiese parrocchiali raggruppati per esempio dal titolo di Principato di Pietrastornina ben si differenzia dalla sede amministrativa dell’Università comunale della Terra, dall’Oppido dove ha sede il Palazzo del feudatario e dalla Chiesa Maggiore Collegiata che riunisce tutti i Distretti parrocchiali (del feudo e dei suffeudi).
Questo tema, poco affrontato anche da noi, comporta degli errori storici che si possono commettere non tenendo presente lo sfaldamento degli stati feudali. Una chiesa citata nello stato feudale di Pietrastornina, per esempio, può benissimo non essere nell’Oppido, cioè nell’area del castello feudale, ma in un suo suffeudo poi diventato feudo autonomo con tanto di Università comunale. E’ accaduto per le chiese dell’ex suffeudo di Terranova di Arpaise che sono nei registri delle rendite della Chiesa Madre di Pietrastornina.
Una cosa del genere ancora accadeva nell’anno 1706 quando nell’Inventario dell’Archivio Parrocchiale vengono raggruppati i verbali della Collegiata relativi alle visite vescovili alla S.Angeli ad Scalam, Terranova fossiececa, et Petra Sturnine; con la Chiesa di S.Maria delle Grazie ubicata in Petra Sturnine e S.Rochi in Oppidi Petra Sturnine, come pure l’adiacente Ospedale e la Chiesa di S.Maria de Juso (nella visita del 1708), “l’ecclesia S.Rochi oppidi e Ospedale domum oppidi”.
Differenza che, nelle precedenti visite e in due secoli, non s’era mai fatta.8
Detto questo c’è da stabilire anche il luogo chiamato Dietro la Chiesa dei Santi che, presumibilmente, si riferisce alla Chiesa degli Apostoli Giovanni e Bartolomeo. Il documento proviene dall’Archivio di Stato di Avellino e fa parte degli atti notarili del Raguccio. Esso cita Agnesa de Silvestro moglie del fu Giuseppe Falcone di Candida che nel 1714 deve vendere un beneficio di Vittoria Simeone. Si tratta di un territorio sito nella Terra della Pietra Stornina nel Luogo detto Dietro la Chiesa dei Santi. Altri toponimi saltano spesso fuori dai rogiti notarili, come la cava di pietre nel Luogo Fontana confinante con la Via Pubblica e con i beni di Vittorio Minucci, Matteo Minucci ed altri, e la selva castagnale a Valle di Leta, riferiti in una lettera del 1718 di Vittoria d’Alessandro vedova di Antonio Cerullo, di scarso interesse in questo contesto, che contribuiscono ad alimentare la confusione con l’omonima Rupe Canina sul fiume Lete dello stato feudale di Prata Sannita in Terra di Lavoro.
Come meglio vedremo nelle pagine successive le chiese di Pietrastornina furono più volte ricostruite e i titoli accorpati. Prima di addentrarci nel groviglio di fonte ecclesiastica, vediamo invece quale era la situazione ufficiale in base al Catasto del 1745 in cui si parla di un Collegio di curati (canonici e dignità) riuniti nella nuova Chiesa Collegiale di S.Maria de Juso, ricostruita dopo la distruzione della precedente Abbazia di S.Maria de Juso nel luogo dell’attuale Chiesa Madre.
Il Collegio della Terra di Pietrastornina sotto il titolo di Santa Maria de Juso il quale vien formato di 7 canonici e 3 dignità, tutti curati, i quali per loro prebenda rivelano li seguenti [beni] stabili ed annue entrade: casa sottana alla Pergola; casa all’ORione diruta; territorio a Selva del Rosario, San Marco, San Vitagliano, Laoro e molti altri, oltre a numerosissimi capitali prestati, per un valore in once nullo in quanto i pesi superano le rendite. In S.Maria de Juso vi è la Congregazione del SS.Sacramento che fa reddito a parte: la Congregazione de’ Fratelli del Santissimo Sagramento eretta nella Chiesa Colleggiata sotto il titolo di S.Maria de Juso ha un reddito imponibile di 31.13 once.
Nel riferimento all’altra Chiesa detta degli Apostoli si conferma l’appartenenza di essa e dei sui territori alla Badia di Santa Sofia e ai suoi inviati beneventani rappresentati dal Rettore de Luca: la Chiesa di San Giovanni e Bartolomeo della Giurisdizione dell’Insigne Badia di Santa Sofia di cui n’è Rettore Don Domenico de Luca possiede territori a Gaudo, Vesceglieto, Croce, Fontana della Corte, Fratte, Campo Palumbo, Torre, Arola, Isca, etc.
Segue una citazione sulla Chiesa detta di San Rocco, ma il riferimento è alla sola Congregazione nata in una sua Cappella: la Congregazione sotto il titolo di San Francesco Saverio eretta nella Chiesa di San Rocco produce infatti un reddito pari a 2.10 once.
Idem per la Grancia di Montevergine: il Monte dei Fratelli del SS.Rosario eretto nella Chiesa di S.Maria delle Grazie, Grancia di Monte Vergine possiede un territorio a Cervarola e produce un reddito imponibile pari a 55.17 once e 1/2. In essa vi è anche la Cappella del SS.Rosario che però produce reddito a parte: la Cappella del SS.Rosario eretta nella Chiesa di S.Maria delle Grazie Grancia di Monte Vergine possiede selva a Selva Rogiero pari a once 50.13.
Appartiene al comune, invece, ma non è una chiesa pur essendo un luogo pio, il Pio Ospedale di questa Terra sotto il titolo di S.Rocco, jus Padronato dell’Università, con case all’Isca e territori e Selva d’Apollo e molti altri.10
A seguire i relatori del Catasto passano alla rendicontazione diretta degli ecclesiastici: 1. Il Reverendo Sacerdote Don Antonio Federico di 28 anni abita in casa del fratello, Don Nicola, al Largo della Fontana e possiede territori alla Pezza, S.Nicola e Vigna, pari a 66. 2 once e 1/2. 2. Il Reverendo Don Bartolomeo de Luca di 43 anni abita in casa del fratello a San Rocco e possiede territori a L’Orto di Giuseppe Forte, San Vitagliano, Pisciariello e case allo Pascone pari ad un reddito di 118.12 once e 1/2. 3. Il Reverendo Don Franco Riccio di 43 anni abita con la serva Antonia Turtoro di 40 anni nella casa di San Rocco e dichiara 61.3 once e 1/2. 4. Il Reverendo Don Domenico de Luca di 40 anni possiede territorio a L’Aria di Gioiella. 5. Il Reverendo Don Donato de Luca di 36 anni. 6. Il Reverendo Sacerdote Don Donato Solda di 40 anni possiede un orto sotto il Castello e territori a Chiano di Marte e Covile. 7. Il Reverendo Don Giovanni Sasso di 54 anni abita con la sorella Catarina Solda di 45 anni e possiede casa a San Rocco con numerosi territori. 8. Il Reverendo Don Giuseppe Minuccio di 62 anni abita in casa a La Piazza. 9. Il Reverendo Don Giuseppe Capobianco di 42 anni. 10. Il Reverendo Don Giuseppe Mucciariello di 30 anni possiede casa a L’Airella. 11. Il Reverendo Don Giacinto Capobianco di 34 anni possiede casa allo Profico. 12. Il Reverendo Don Liberatore di Renno di 50 anni. 13. Il Reverendo Don Luca de Luca di 27 anni possiede diverse esigenze annue. 14. Il Reverendo Don Nicola Minuccio di 43 anni ha casa allo Pontile. 15. Il Reverendo Don Nicola d’Antoniello di 32 anni ha casa all’Airella. 16. Il Reverendo Diacono Don Nicola d’Angio’ di 25 anni possiede casa a Riello. 17. Il Reverendo Diacono Don Nicola Federico di 25 anni possiede casa al Largo delle Fontane. 18. Il Reverendo Don Orsino Raguccio di 45 anni possiede casa alla Pergola.11
A questo punto seguono i luoghi pii forestieri: 1. Il Collegio de’ Signori Mansionarij della Chiesa de’ Mansionari di Bonito (once 33). 2. Il Sagro Seminario di Benevento con varie esigenze per lotti di territori. 3. La Chiesa Arcipretale di S.Angelo a Scala in cui n’è Arciprete Don Nicolò Pepere che possiede selva a Postiello, Salaconella, Valle dello Prete (once 83.10). 4 . La Chiesa della SS.Annunziata d’Altavilla (once 18.3 e 1/2). 5. La Chiesa Badiale di S.Angelo a Scala che possiede territorio a Campo Apierto e Postiello. 6. La Chiesa Arcipretale di S.Filippo e Giacomo dell’Ospedaletto (once 8.10). 7. Il SS.Salvadore eretto nella Chiesa Arcipretale di Pannarano con selva alla Croce (once 4.2 e 1/2). 8. La Cappella di S.Antonio eretta nella Chiesa badiale di S.Angelo (once 4.13). 9. Il Venerabile Monistero di S.Maria del Carmine in Cervinara (once 3.10). 10. Il Monistero de’ padri di S.Agostino di Benevento (once 6.20). 11. Il Venerabile Monistero di S.Maria degli Angeli di Benevento (once 113). 12. Il Beneficio di S.Giovanni Battista eretto nella Chiesa di San Vito in Sommonte in cui n’è beneficiato Don Alfonso Cecere (once 8.20). 13. Il Beneficio di S.Antonio eretto nella Collegiata Chiesa (di?) che possiede territori a Iardino, Polverizzo, Bosco di S.Antonio (once 37.18). 14. Il Pio Ospedale della Terra di S.Angelo a Scala con Selva a Postiello e S.Nicola. 15. Il Monastero di Donne Monache di S.Pietro in Benevento con selva e territorio alla Badessa (once 10). 16. Il Real Monistero di Monte Vergine con casa attaccata alla di loro Chiesa e con selve e territori a: Grotte, Gaudo, Selvi dentro, Cerrito, Ciglio, Arco, Architiello, Olivella, Monte Pillo, Selvo Roggiero, Candola, Campetella, Gizzi, Cuorti Raguccio, Santo Nicola, Barba di Pecora, Gavete, Saucito, Padula, mabilia, Piescopio, Covile, Corti Gaudo, Bosco dello Monaco, vado dell’Occhio, Caradonna, Pascone, Badessa, Cesina, Bosco di S.Giacomo, S.Marco, Solestrano, Destrada, Vigna, S.Agnese, Aria e Montecielli con altre case a Reillo (once 666.10 e 1/2). 17. Il Sagro Eremo dell’Incoronata con selve a Gaudo, Chiajo, Vallone, Cerreta, S.Agnese e case alli Pisani e Massaria con territori a Caporotundo, Tuoppo, Napolitana, Cuocco, Archi, Campo delli Monaci per un totale di once 470.24.
Alcune immagini della presentazione in pieno inverno nella Chiesa Madre
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.
Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.