35. Memorie storiche su Cesinali di Atripalda. Comune di Cesinali (Av)

24,00


Copertina posteriore

Nomi delle strade e delle contrade

STRADE:: Largo Piazza, Via Rifugio, Cupa del Pezzenti, La Valle, Cianche, Le Cortine, Vicolo degli Ebrei, Largo Cimitero, Strada Piano, Piano di Sopra, Via Capocasale, Via Piedicasale, Fontanelle, Pianiello, S. Rocco, Le Tiglie.
CONTRADE: Palude, Selva Siscariello, Cerritiello, Nocelleto, Fellinola, La Massaria, Faio, Salice, Li Cerri, Pesco, S. Gregorio, Monteuovolo, Fresatola, Fontanella, Sala, Dell’Orto, Pianiello, Vigne, Gangio, Cesine, Strada di S. Michele, S. Nicola, Palude.
Popolazione Medici Condotti
1595- 1395- abitanti 1761- Ignazio de Santis
1600 – 1270 1874- Generoso Giella
1710- 1325 1872- Vitale Paquale
1833- 1395 1905- Ernesto del Mauro
1854- 1512
1876- 1303 Maestri Elementari
1879- 1234 1864- Don Vitale Ottaviano (Sacerdote)
1882- 1395 1869- Clementina Cocchia
1896- 1369 1888- “ “
1951- 1708 1889 “ “
1958- 1521 1890- Giuseppe Franciosi
Attualmente 2.200 circa. 1891- “ “
1892- Antonio Dorso
Sindaci 1893- “ “
1578- Lauro de Urciuoli 1894- Giuseppe Franciosi
1601- Francesco de Sarno 1895- Veronica Donato
1799- Felice Cece 1896- “ “
1800- “ “ 1897- Sabino Urciuoli
1813- Nicola de Santis
1814- “ “ Sindaci
1816- “ “ 1866- Antonio del Franco
1817- Nicola Urciuoli 1867-. “ “
1818- “ “ 1868- Bernradino Sarno
1823- Stefano Cocchia 1869- “ “
1824 “ “ 1870- Domenico Urciuoli
1825- “ “ 1872- Salvatore Montefusco
1826- Vincenzo Vitale 1875- Vitale Pasquale
1827 “ “ 1876- Vitale Pasquale
1828- “ “ 1877 – Sabino Cocchia
1831- Ignazio de Santis 1878- Vito Vitale
1832- Ignazio de Santis 1880- Antonio del Franco
1835- Ciriaco Cocchia 1882- “ “
1836- “ “ 1885- Vito Vitale
1837- “ “ 1886- Antonio del Franco
1838- Vito Vitale 1887- Donato Veronica
1839- Vito Vitale 1893- Antonio Montefusco
1840- Vito Vitale 1894- Costanzo de Santis
1841- Ciriaco Cocchia 1895- Antonio del Franco
1842- Giovanni Cocchia 1896- Ciriaco Cocchia
1844- Gioacchino Urciuoli 1898- Raffaele Cocchia
1846- Giovanni Cocchia 1899- Sabino Cocchia
1848- Giacomo Urciuoli 1954- Pietro Vitale
1850- Andrea Sarno 1956- “ “
1853- Nicola Urciuoli 1957- Carmine Amodeo
1854- Nicola Urciuoli 1958- “ “
1858- Vito Vitale 1961- Antonio Momtefusco
1859- Sabino Cocchia 1975- Urciuoli Saverio
1860- Ignazio de Santis 1990- Siciliano Aurrelio 1862 Cocchia Pasquale (Sacerdote 2004- Tango Ciro 1863 Cocchia Pasquale (Sacerdote)
1864- Cocchia Pasquale (Sacerdote)
1865- Nicolangelo Urciuoli
1866 Antonio Del Franco
1866- Antonio del Franco
1867- “ “
1868- Giovanni Barianov

Description

RICERCA STORICA SU CESINALI

L’opera di Lucio e Marco Fiore ripercorre la storia di Cesinali dalle origini, esaminandone le peculiari caratteristiche delle varie epoche ed inquadrandola nelle più vaste vicende dell’Irpinia e del meridione d’Italia.
Nell’esposizione dei fatti, sempre rigorosamente sorretta da documenti, si avverte palesemente l’intenzione di tracciare un preciso percorso, cioè quello di sottolineare l’evoluzione della vita civile e sociale del piccolo centro.
Dagli inizi in epoca romana, di cui sussistono ancora le vestigia nell’acquedotto Claudio e nell’antica Maiore, nonché nel praedia Sabinorum, che diede origine al nome della frazione Sabina, l’esposizione scorre piana attraverso le successive fasi storiche in un iter caratterizzato, in merito alle conquiste sociali, dell’alternanza di luci ed ombre.
Potendosi facilmente desumere dal testo, non è opportuno ripercorrere qui il susseguirsi degli eventi, tratteggiare i periodi bui, purtroppo lunghi, mettere in risalto qualche barlume di speranza.
Certamente abbastanza tardi e soprattutto con la reintegrazione del Comune nella sua autonomia, avvenuta il 31 maggio 1950, si attuano le effettive conquiste sociali ed inizia il vero cammino verso la modernità, poiché i nefasti avvenimenti della prima metà del ‘900 avevano del tutto vanificata quell’aria di progresso che pur si era avvertita sul finire del secolo precedente.
Al di là di un riepilogo degli avvenimenti , è doveroso, piuttosto, sottolineare l’elemento chiave di lettura del testo, cioè la costante attenzione degli autori alle vicende della popolazione.
Scorrendo le pagine si ha appunto la sensazione che nel racconto dei fatti essa campeggi sovrana. Nel contesto storico si inserisce, infatti, la vita del popolo con i suoi aspetti positivi e negativi. Oltre che da particolari capitoli trattati a parte, attraverso i documenti e gli opportuni commenti degli autori vengono alla ribalta le dure condizioni della gente, che solo tardi nella sua storia può godere di qualche progresso, la laboriosità e la pazienza dei contadini, nonché i piccoli interessi di alcuni, la litigiosità di altri.
Spesso gli autori si soffermano sulle condizioni di miseria sia del Comune che della gente. Trapela nello scritto una continua partecipazione alle angustie, un rammarico per quelle condizioni storiche e quelle calamità naturali che in passato determinarono lo stato di miseria e di arretratezza della popolazione, per la quale l’unica luce era la fede, era lo stringersi intorno ai luoghi di culto per cercare guida e conforto, l’unico esodo dalla vita quotidiana era sedere a sera con altri davanti ad un bicchiere di vino a raccontarsi, quasi per una liberazione, “ il difficile mestiere di vivere”.
Anche quando parlano del brigantaggio gli autori concludono: “ Eppure l’indole di questa popolazione era semplice e animata da un gran desiderio di pace, legata alla famiglia, alla religione e alle tradizioni “.
E’ proprio, direi, in quest’ottica di umana partecipazione la peculiarità del lavoro di Lucio e Marco Fiore, è questo l’elemento che ne rende interessante e piacevole la lettura.
Si intuisce, inoltre, sottesa nel testo, la convinzione che ogni generazione del passato ha saputo trasmettere a quella successiva una valida eredità, trasferendo ad essa lo spirito di sacrificio, i valori di onestà e laboriosità. In tal guisa questo lavoro costituirebbe un monito per l’attuale generazione affascinata da ingannevoli ideologie e da un distorto concetto di libertà, un invito a riscoprire il passato, perché da esso tragga quei valori che, fonte inesauribile di civiltà, hanno consentito il progresso.
Vadano, infine, agli autori i complimenti per la certosina pazienza occorsa nella ricerca d’archivio, nonché nella decifrazione dei documenti e nell’ordinata ed opportuna disposizione di essi.
Anna Vitale

Dettagli

EAN

9788872970133

ISBN

887297013X

Pagine

96

Autore

Fiore L.

Editore

ABE Napoli

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Editorial Review

ELENCO DEI SACERDOTI      

 

                                                                                                                                                                                                                           

Antonio De Sarno, parroco dal 1566-1588

Giuseppe  Preziosi, parroco 1584.-

Geronamo Gallucci,  1600..

Silvio De sarno , parroco curato dal 1605-1620-

Salvatore Vitale, parroco   dal 1645 - 1656

Giovanni Antonio Tutto, Dottore in Sacra Teologi, parroco dal  1646-1648

Donato Antonio Tutto, parroco dal 1648-1656-

Ottaviano De Torre, economo dal 1656-1657-

Giovanni De Novello, arciprete  dal 1657-1664-

Ottaviano De Torre, arciprete dal 1665-1692-

Filippo  Urciuoli, economo  dal 1696-1698-

Alessandro Cece, economo dal 1698-1699-

Giuseppe Gallucci, arciprete delle chiese parrocchiali S.S: Silvestri e Antonio da                                                                                                                Vienna- dal 1699-1718-

Nicola Vitale arciprete, 1718-

Alessandro Urciuoli, economo 1718-

Antonio Baratta, arciprete e rettore delle chiese sotto il titolo di SS Silvestri e Antonio da Vienna dal 1718-1727

Alessandro Urciuoli, economo 1927-

Biagio De Napoli, arciprete 1727-

Gaetano Mannelli, arciprete dal 1728- 1742-

Alessandro Urciuoli, curato dal 1742-1743-

Leonardo Piciocchi, arciprete dal 1743-1759

Giuseppe Sarno, economo  dal 1759-1768

Ciriaco Cocchia, parroco dal 1768-1803

Giovanni Cocchia, economo curato 1803

Michelangelo Urciuoli,arciprete dal 1804-1817-

Giovanni  Cocchia, economo curato  dal 1817-1819-

Nicola  Cocchia, arciprete dal 1819-1862

Salvatore Vitale,  arciprete di Tavernola  e delegato a reggere la parrocchia di Cesinali dal 1862-1864 e poi curato dal 1864-1869-

Francesco Maria Cindoli, arciprete dal 1869-1876-

Salvatore Vitale, vicario curato 1876 e arciprete dal 1877-1880-

Canelio Cocchia, vicario curato 1880-

Canelio Dattolo, arciprete dal 1880-1903-

Canelio Cocchia, vicario curato dal 1903-1905-

Giuseppe Preziosi, arciprete dal 1905-1931-

Vigorito Domenico,dal 1932-1935-

Vigorito Mariano, economo nel 1936 e parroco dal sett. 36 al 1939-

Salvatore Favato, arciprete parroco dal 1939-1961-

Antonio Testa,parroco dal gennaio 1962 al marzo 1988-

Domenico Bongo, parroco dal marzo 1988 al al gennaio 1991-

Ferdinando Renzulli , parroco dal gennaio 1991….

La narrazione si ferma volutamente agli anni cinquanta, in concomitanza del ripristino

dell’autonomia amministrativa del Comune.

Lucio e Marco Fiore