Description
RICERCA STORICA SU CESINALI
L’opera di Lucio e Marco Fiore ripercorre la storia di Cesinali dalle origini, esaminandone le peculiari caratteristiche delle varie epoche ed inquadrandola nelle più vaste vicende dell’Irpinia e del meridione d’Italia.
Nell’esposizione dei fatti, sempre rigorosamente sorretta da documenti, si avverte palesemente l’intenzione di tracciare un preciso percorso, cioè quello di sottolineare l’evoluzione della vita civile e sociale del piccolo centro.
Dagli inizi in epoca romana, di cui sussistono ancora le vestigia nell’acquedotto Claudio e nell’antica Maiore, nonché nel praedia Sabinorum, che diede origine al nome della frazione Sabina, l’esposizione scorre piana attraverso le successive fasi storiche in un iter caratterizzato, in merito alle conquiste sociali, dell’alternanza di luci ed ombre.
Potendosi facilmente desumere dal testo, non è opportuno ripercorrere qui il susseguirsi degli eventi, tratteggiare i periodi bui, purtroppo lunghi, mettere in risalto qualche barlume di speranza.
Certamente abbastanza tardi e soprattutto con la reintegrazione del Comune nella sua autonomia, avvenuta il 31 maggio 1950, si attuano le effettive conquiste sociali ed inizia il vero cammino verso la modernità, poiché i nefasti avvenimenti della prima metà del ‘900 avevano del tutto vanificata quell’aria di progresso che pur si era avvertita sul finire del secolo precedente.
Al di là di un riepilogo degli avvenimenti , è doveroso, piuttosto, sottolineare l’elemento chiave di lettura del testo, cioè la costante attenzione degli autori alle vicende della popolazione.
Scorrendo le pagine si ha appunto la sensazione che nel racconto dei fatti essa campeggi sovrana. Nel contesto storico si inserisce, infatti, la vita del popolo con i suoi aspetti positivi e negativi. Oltre che da particolari capitoli trattati a parte, attraverso i documenti e gli opportuni commenti degli autori vengono alla ribalta le dure condizioni della gente, che solo tardi nella sua storia può godere di qualche progresso, la laboriosità e la pazienza dei contadini, nonché i piccoli interessi di alcuni, la litigiosità di altri.
Spesso gli autori si soffermano sulle condizioni di miseria sia del Comune che della gente. Trapela nello scritto una continua partecipazione alle angustie, un rammarico per quelle condizioni storiche e quelle calamità naturali che in passato determinarono lo stato di miseria e di arretratezza della popolazione, per la quale l’unica luce era la fede, era lo stringersi intorno ai luoghi di culto per cercare guida e conforto, l’unico esodo dalla vita quotidiana era sedere a sera con altri davanti ad un bicchiere di vino a raccontarsi, quasi per una liberazione, “ il difficile mestiere di vivere”.
Anche quando parlano del brigantaggio gli autori concludono: “ Eppure l’indole di questa popolazione era semplice e animata da un gran desiderio di pace, legata alla famiglia, alla religione e alle tradizioni “.
E’ proprio, direi, in quest’ottica di umana partecipazione la peculiarità del lavoro di Lucio e Marco Fiore, è questo l’elemento che ne rende interessante e piacevole la lettura.
Si intuisce, inoltre, sottesa nel testo, la convinzione che ogni generazione del passato ha saputo trasmettere a quella successiva una valida eredità, trasferendo ad essa lo spirito di sacrificio, i valori di onestà e laboriosità. In tal guisa questo lavoro costituirebbe un monito per l’attuale generazione affascinata da ingannevoli ideologie e da un distorto concetto di libertà, un invito a riscoprire il passato, perché da esso tragga quei valori che, fonte inesauribile di civiltà, hanno consentito il progresso.
Vadano, infine, agli autori i complimenti per la certosina pazienza occorsa nella ricerca d’archivio, nonché nella decifrazione dei documenti e nell’ordinata ed opportuna disposizione di essi.
Anna Vitale
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.
Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.