IL TERRITORIO ASSEGNATO AL PAESE
Una commissione appositamente costituita si reca sul territorio controverso detto il Monte per curare l’esecuzione della sentenza dell’organo preposto. Al Comune di Durazzano toccano i seguenti territori:
“Li territori dunque rimasti aggregati, assegnati e reintegrati alla Comune di Durazzano, sono gli stessi, che si vedono notati nella pianta, confinanti co’ beni demaniali della convicina Comune di Arienzo, con altri beni demaniali della Comune di S. Agata de‘ Goti, colli sopranotati beni rimasti all’ammini-strazione del Regio Stato di Caserta, e de’ Reali Demani, che è succeduta all’ex Barone per causa della seguita devoluzione, e con tutti gli altri beni demaniali della stessa Comune di Durazzano, e sono li seguenti:
1. La montagna incolta denominata lo Cristone , che tira all’Orneta, di moggia 11 e passi 10, segnata in pianta n. 8.
2. La selva cedua castagnale denominata lo Pastino, che è alligata colla suddetta montagna detta lo Cristone, di moggia 16, passi 20 e passitelli 10, segnata nella pianta n. 7.
3. Altra selva similmente cedua castagnale denominata Panicara, di moggia 7 e passi 5, segnata n. 9.
4. Il territorio seminatorio ed incolto di moggia 4, passi 4 e passitelli 20, segnato n. 10 e 11.
5. Un territorio parte seminatorio e parte selvoso, denominato la Lenza Longa, di moggia 16, passi 20 e passitelli 10, segnato n. 2.
6. Un altro territorio seminatorio denominato lo Jardino, di moggia 9, passi 7 e passitelli 10, segnato nella pianta n. 13.
7. Altro territorio parte seminatorio piano, e parte scosceso, ridotto a coltura , denominato il Castagno di rapillo, di moggia 45, passi 10 e passitelli 15, segnato n. 14.
8. La selva detta la Grotticella, di moggia 5, passi 28 e passitelli 10, segnata n. 15.
9. Il territorio seminatorio di moggia 10, passi 10 e passitelli 18, segnato n. 16.
10. Porzione di montagne ridotta a coltura, in moggia 2 e passi 15, segnata n. 17.
11. Altra porzione incolta della stessa montagna, di moggia 4 e passo 1, segnata al n. 18.
12. Altra selva castagnale cedua, di moggia 6 e passi 28, denominata il Corpo di Cristo, perchè attacca e confina co’ beni della chiesa del Corpo di Cristo della Comune di Durazzano, e col territorio occupato dagli eredi del signor Nicolangelo di Lucia, segnata n. 19.
13. Un territorio boscoso detto i Cerri, di moggia 2, passi 27 e passitelli 15, segnato n. 20.
14. Un pezzo di montagna ridotto a coltura, di moggia 3 e passi 23 , che si tiene a censo da Giambattista Pascale di questa Comune di Durazzano, segnato n. 21.
15. Altro pezzo di montagna di moggia 4, passi 10 e passitelli 25, che si tiene a censo da Francesco e Nicola Abbatiello, zio e nipote di questa medesima Comune di Durazzano, segnato n. 22, il quale pezzo di montagna si osserva essere stato prima ridotto a coltura, ed ora si tiene incolto.
16. Un pezzo di territorio seminatorio , di moggia 9, censito a Vincenzo di Lucia della Comune di Arienzo, segnato n. 23.
17. Per ultimo il territorio seminatorio, arbustato e fruttiferato, di moggia 23 e passi 10, occupato come sopra dagli eredi del sopranomato Nicolangelo di Lucia della detta convicina Comune di Arienzo, segnato n. 24.
Ed infine la metà del territorio denominato le Valloncelle, di moggia 2, passi li e passitelli 15, segnata n. 6, stante l’allora metà del territorio medesimo è rimasta cone sopra assegnata all’amnministrazione di Caserta e dei Reali Demani, a lei come sopra spettante”.
Il “passitello”, misura agraria, era la trentesima parte del passo, che a sua volta era la trentesima parte del moggio. Se il moggio equivaleva a circa 3333 mq, il passitello corrispondeva a circa 3 o 4 mq.
Sabato Cuttrera –
ok