Description
UN SECONDO VOLUME RICCO DI NOVITA’ E COSE MAI SCRITTE PRIMA
Esce questo secondo spaccato su Carovigno, dopo quello dei
cognomi nel Catasto Onciario del 1700, grazie alla collaborazione
con l’Associazione Calliope, del Presidente Nicola Sacchi, di
Salvatore, di Enzo e di tutti gli altri amici che hanno creduto in
questa avventura. L’impegno profuso nella ricerca, sebbene
curata da noi, è un qualcosa che appartiene a tutti gli iscritti
della Calliope, di cui mi pregio di essere socio onorario.
L’attenzione per Carovigno risale a diversi anni fa, a quando
conoscemmo il compianto Michele Cretì per dare vita a qualcosa
di utile per la collettività, un qualcosa che rimanesse nel tempo e
che potesse essere di sprono alle nuove generazioni.
Da qui l’impegno negli archivi e nelle biblioteche, ma anche
le piacevoli soste a Carovigno, le visite al castello, le ricerche fra
la gente del posto, ospitale, neanche a dirlo, per antica tradizione,
ma con un solo obiettivo: ricostruire un profilo veritiero sulla
storia di Carovigno.
Ed eccoci immersi su diversi fronti: le origini, i cognomi, le
tradizioni, le vicende feudali. Ed è a quest’ultimo, alle vicende
racchiuse fra 1200 e 1700, che abbiamo pensato facendo nascere
questo volume, rimandando gli altri argomenti ad altri testi di
prossima pubblicazione, specie la disputa su Brundisio dei
Romani, Carolineo dei Franchi, Carvinea dei Normanni. Così
come pure la questione del Tancredi di Carovigno, del Conte
Tancredi, del Tancredi Marchisio delle crociate, e del Tancredi
I Re del Regno nella reggia di Napoli di s.Eustachio.
Questo secondo viaggio ha così avuto inizio dalla fine del
periodo normanno, con la nascita della Contea di Lecce nella
prima provincia italiana di Matera, il Giustizierato della Terra
d’Idronti, nato dal disfacimento del Principato di Taranto, poi
resosi ‘autonomo’. Nel mentre erano già giunti di Angioini, sotto
Re Roberto, che sciolse la Contea di Lecce, andata ai d’Engenio
del Lussemburgo, con Carovigno liberata da Mesagne.
8
Abbiamo quindi studiato gli antichi statuti comunali che
riconobbero una certa libertà agli uomini di questo paese, rispetto
ad altri, come si registra con la presenza degli Orsini, dei de Foix,
e di tutte le altre famiglie nobili che riportano Carovigno e le
Terre d’Otranto alle Terre di Bari con la presenza dei Loffredi,
fondatori di S.Maria del Belvedere.
Da qui alcuni arcani svelati: il ripopolamento di Brindisi ad
opera degli abitanti di Carovigno, finiti poi confiscati dal Re; la
donazione ad Ostuni; la prigionia a seguito della invasione dei
Turchi. Ed ecco i Re di Napoli riprendersi ciò che era della
Corona, grazie all’aiuto dei Veneziani e dei Genovesi, con la
nascita del Marchesato ceduto a San Vito.
Seguono le conquiste sociali sotto Pirro, Carovigno elevata a
Principato, i debiti con le repubbliche marinare, la relariva pace
con il paese nelle mani della Marchesa, prestanome del vescovo.
Abbiamo poi dato uno sguardo alle famiglie, al feudo degli
Imperiali, alle masserie, alle vicende nazionali con il ministro
Tanucci, alla tassa focatica sotto i forestieri padroni.
Da qui le controversie feudali con l’erario Andriani e
l’acquisizione del Principe di Frasso, la perimetrazione definitiva,
il demanio.
Sacrifici su sacrifici distrutti dalla furia degli elementi naturali
che spazzò via il bosco Colacurto; ma l’amore dei Dentice, da
feudatari a castellani amati dal popolo, suggellò questo sodalizio
con Don Alfredo, cavaliere del papa, che restaurò s.Maria e finì i
suoi giorni da Governatore di Trieste.
E’ questo il nuovo viaggio a cui l’Associazione Calliope è lieta
di invitarvi. Buona lettura.
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.
Only logged in customers who have purchased this product may leave a review.