IL LIBRO, APPENA PUBBLICATO, STA RISCUOTENDO NOTEVOLE INTERESSE DALLA CRITICA E DAL PUBBLICO
di S.Cuttrera
Enigma (nome d’arte di Raoul Pagnatelli) nasce a Napoli nel 1896 e muore in data ignota, forse nel campo di concentramento più terribile della storia. E’ quanto emerge dallo studio di Antonio Sciotti, I DIVI DELLA CANZONE COMICA, PAG.438, OFFERTA LANCIO Euro 49 sul sito www.abenapoli.it, pubblicato da ABE. Questo personaggio, scrive Sciotti, fu “Precursore dei tempi, l’artista è stato, in assoluto, la prima drag queen napoletana e probabilmente italiana. Inizia a travestirsi da donna fin dai suoi primi spettacoli di varietà nella seconda metà degli anni ’10 del Novecento, approfittando che la moda delle drag queen impazzisce nei varietà di Berlino, New York, Parigi e Londra.
Enigma, durante il corso della sua carriera, non ha mai avuto problemi con la legge perché i suoi travestimenti sono avvenuti soltanto in teatro e quindi per lavoro; per questo motivo, non ha subito ritorsioni o persecuzioni, giacchè ha proposto spettacoli soprattutto per un pubblico maschile, come consuetudine dell’epoca.
In possesso di una voce tenorile notevole, non è stato classificato come farinella, in quanto oltre a proporre l’arte dell’imitazione, ha associato alla voce anche la gestualità e la teatralità femminile, nonché il travestimento: soltanto a fine spettacolo, togliendosi la parrucca, faceva scoprire la sua mascolinità al pubblico (a chi ancora ha dei dubbi).
Inizia la scalata al successo nel 1916, quando al teatro Goldoni di Napoli il suo nome è nel cast di un programma di varietà dove sono presenti Armando Gill, Giulietta Narciso e Tecla Scarano. Per l’occasione, Enigma imita Elvira Donnarumma, Maria Campi, Nina De Charny, Polaire, la Bella Otero, Eugènie Fougère, Yvonne De Fleuriel, Consuelo Tortajada, Lydia Johnson. E, nel tenere i suoi numeri, canta indistintamente sia in lingua che in dialetto napoletano, offrendo al pubblico una nuova versione delle cover, spesso insolita, ma assai gradevole.
Si ripete al Salone Margherita di Roma, dopodiché arriva l’esplosione nell’agosto del 1916 al teatro Kursaal Biondo di Palermo quando ottiene un grandissimo successo, per il quale riceve uno dei più importanti e interessanti articoli che riguardano la sua identità artistica e anche sessuale. L’articolo, che specifica che Enigma non è un omosessuale, mette in chiaro quello che è il ruolo della prima drag queen napoletana.
Il periodico Il Cafè Chantant di sabato 26 agosto 1916, nella rubrica Ci scrivono da Palermo, scrive:
— «Nel programma attuale troviamo un numero che è apparso una vera rivelazione. Enigma (è il nome dell’artista che vi segnalo) è un simpaticissimo giovane, che per un fenomeno di natura sa adattare facilmente la sua ugola, cantando da eccellente soprano lirico. Alla voce bellissima egli accoppia una modulazione sapiente, una dizione chiara, un’espressione, un sentimento, che son rari. Nel gesto, nelle movenze è di una femminilità sbalorditiva, che suggestiona, e siccome appare sulla scena abbigliato e vestito completamente da donna, raggiungendo un trucco perfetto egli da la completa illusione al pubblico di trovarsi innanzi ad una bella elegante e maliziosa divette. Immaginate il… naso degli spettatori quando Enigma, dopo aver presentato la sua prima imitazione (dimenticavo dirvi che egli fa l’imitazione delle più note dive), si toglie la parrucca ed appare nel suo vero sesso! Ed a proposito Enigma tiene a far sapere che su questo argomento egli non ammette… alcun equivoco! Io ho molto ammirato questo giovane artista, che cura con amore e soprattutto con un senso d’arte e di misura il suo numero e son lieto potervi segnalare il trionfale successo palermitano di Enigma, maggiormente lieto che – come non sempre – tale successo è stato affermato non dalla solita “rèclame”, ma dal giudizio unanime del pubblico».
L’articolo è molto chiaro e dimostra quali sono i motivi per cui sia diventato meritatamente popolare.
Nel programma di varietà, Enigma si esibisce con la cantante francese Andrèe Fromentin, la stella napoletana Lilly Coquette, il dicitore Enzo Tacci e la coppia danzante Oscar’s.
Segue la tournèe nei teatri Trianon di Spezia, Centrale di Livorno, Epicarmio di Siracusa e soprattutto Salone Margherita di Roma, dove prende parte allo Spettacolissimo di Varietà con Fosca Umbra, Gino Franzi e Ada Romanelli. Poi, al teatro Kursaal Sangiorgi di Catania partecipa allo stesso programma di arte varia dov’è vedette la divina Anna Fougez, della quale, in futuro, ne diventa ufficialmente l’imitatore.
Nel gennaio del 1917, ottiene la sua prima copertina sul periodico Il Cafè Chantant dove, oltre a presentare la sua trionfale tournèe nei teatri Kursaal Biondo di Palermo, Sangiorgi di Catania, Mastroieni di Messina, Salone Margherita di Roma, Centrale di Livorno, Epicarmio di Siracusa e Fenice e Trianon di Napoli, viene presentato nel seguente modo:
— «E’ un giovane e simpatico artista che già eccelle per le singolari qualità della sua intelligenza e per la indiscussa importanza del suo numero, originale, grazioso ed aristocratico. Enigma, mutando sesso, non produce disgusto; tutt’altro, chè la voce, il gesto, l’abbigliamento, la grazia sono così muliebri da darvi la perfetta illusione di una vaga apparizione femminile! Tutto concorre in lui a rendere completo il fenomeno di imitazione: la persona snella, la voce di soprano bellissima, che egli modula con tutte le soavità, la scelta delle parrucche, lo sfarzo e la signorilità delle toilettes e soprattutto un senso di vera arte e di misura nel suo numero. Il suo trionfo in tutti i principali Musik Halls è davvero meritato. Le sue incarnazione del tipo della diva lirica, della cantante francese, della prima donna d’operette, della soubrette americana ecc. ecc. sono eccezionali per precisione di trucco, modulazione di voce, mobilità e originalità di gesto – Auguri al giovanissimo artista!».
La tournèe in Sicilia è notevole ed è confermato, più volte, nei teatri Ideal di Messina, Kursaal Biondo di Palermo e Sangiorgi di Catania. Assai interessante diventa, in questo periodo, la collocazione all’interno del movimento artistico; Enigma non viene inserito negli elenchi delle categorie delle canzonettiste o dei comici, bensì nella categoria Attrazioni Diverse, e viene pubblicizzato come Enigma: imitazioni di ètoiles. La sua caratteristica è, infatti, proprio quella di imitare soltanto le donne e, per questo, si differenzia dagli altri imitatori (che indistintamente imitano personaggi maschili e femminili), proprio come oggi si propone una drag queen.
Nell’aprile dello stesso anno, al termine della tappa nella capitale, con la revisione dei riformati, viene dichiarato abile dall’esercito e immediatamente spedito per la guarnigione in Toscana. Ovviamente sono annullate tutte le date della tournèe. Diventa, così, soldato di fanteria all’ufficio comando del reggimento di stanza di Firenze. Nel luglio del 1917, completato il periodo dell’istruzione, viene inserito nella sezione dei mitraglieri, e inviato al fronte. Nell’ottobre del 1918, si viene a sapere che Enigma si trova in un campo di concentramento in Germania tra i prigionieri di guerra italiani, ma gode di ottima salute.
Nel gennaio del 1919, la stampa informa del rientro di Enigma in Italia e racconta che l’ufficiale mitragliere è stato fatto prigioniero durante la disfatta di Caporetto e trasferito nel campo di concentramento di Schwurmstadt in Bassa Sassonia, nei pressi della città di Hannover. In un articolo firmato da Frak e semplicemente intitolato Enigma, è descritta la sua attività artistica tenuta presso il Teatro del Campo Ufficiali Prigionieri di Schwurmstadt.
Probabilmente Enigma sfrutta la sua immagine d’artista per sopravvivere all’interno del campo e, anche in quest’occasione, le sue esibizioni negli improvvisati spettacoli sono soltanto al femminile”.
Il periodico Cafè Chantant di lunedì 27 gennaio 1919, scrive molte verità, riportante nel libro di Sciotti, il quale, aggiunge anche che nel testo, viene spiegato in che modo il personaggio diede origine nel 1928, ad un vero e proprio movimento contrassegnato come Enigma: il fenomeno vocale, prende parte al programma di varietà del teatro Trinacria di Messina con l’eccentrica Lydia Johnson, la canzonettista Falena e il duo internazionale di danza Mary Nelly and Harmand. Poi, le sue esibizioni si dividono tra Napoli e la capitale, città nella quale completa l’anno con un programma di arte varia che va in scena al teatro Quattro Fontane e al quale partecipano Lea De Lary e il quartetto spagnolo Les Senalag.
Da questo momento, però, la sua popolarità inizia a diminuire come l’interesse per il suo repertorio e per le sue imitazioni, per cui decide, dal 1929, di ritornare a Parigi dove si stabilisce definitivamente.
Nonostante se ne perdono definitivamente le tracce, qualche vecchio artista ricorda che Enigma si suicidò per amore a Parigi; altri che, per scabrose relazioni sentimentali, fu arrestato e lasciato morire nelle carceri di Berlino, altri ancora che fu assassinato nei campi di concentramento di Auschwitz.
Durante il corso della sua carriera non ha mai presentato sue personali creazioni, ma soltanto cover del repertorio di altre artiste. Tra quelle più applaudite: ‘A tazza ‘e cafè, ‘E llampadine elettriche, Tic-tì Tic-tà, Cara piccina, Come le rose, Abat-jours, Tiempe belle, Il cestino, Il pesciolino, La più bella del villaggio, La spagnola, La regina del Contado”.
Il testo è reperebile su tutti i siti specializzati, con spedizione gratuita sul sito www.abenapoli.it, o prenotabile in qualsiasi libreria del mondo conosciuto…