NAPOLI – «Il cerchio sulla Longobardia Meridionale di Pavia si stringe fra Molfetta e Barletta e credo si fermi a Bisceglie». Così il giornalista Arturo Bascetta, prestato alla storia, ha commentato la sua ultima ricostruzione, relativa alle Terre Beneventane che nell’alto Medioevo giungevano fino a Brindisi. Bascetta ha ricostruito il nesso fra Bisceglie e Benevento, sostenendo che «dalle pergamene si evince non solo la S.Sofia di Benevento, ma anche una S.Sofia sita a Ripalonga, titolare di tutti i feudi che erano di Eca (la prima fondazione di Troia) distrutta dai normanni e affidati alle monache di Santa Scolastica e di Amato, abate sofiano di questa ripa che aveva termine a Lesina».
In buona sostanza, questa S.Sofia sul mare, fra le quattro distruzioni e ricostruzioni di Troia, sarebbe poi finita nelle mani di Abellino Deusdeti, capo degli Irpini, almeno fino alla peste del 1106. «Una volta abbandonata dagli Irpini scappati, nacque il bagno di San Giovanni della Scuola latina, l’Ascola sul fiume Vetere, che era detta Urbiniano, perché divenne dipendenza diretta del papa di Roma, soggetta solo alle decime del Vaticano, dopo l’abbandono del Pontifex di Abellainate, del Castello a Mare di Bella».
Questa piccola Urbe circondata da mura e torri fu sul bivio detto Obviano, quindi nella sostanza sarebbe malamente tradotta ora in Boviano (pur essendolo ObViano, dal Bivio), ora Orvieto (pur essendo un’urbe), ora Viterbo (pur essendo il suo fiume Beletro), ma è certamente Urbiniano, pur essendo il suo nome originario Urbiviano con la ‘v’, le cui prime pergamene sono confuse ora con Ascoli Satriano, con Avellino, ora con Boviano, venute ovviamente dopo».
Il tutto, in collaborazione con un altro esperto di antica data come Cuttrera, a dire di Bascetta, diventerà un libro entro primavera, ma di cui egli già ha dato alle stampe una parte, come si vede dalla copertina.
Ovviamente «se questo luogo normanno dovesse confermare le sue origini», aggiunge anche Cuttrera, risulterà essere la ver At-Riano, il castello Vetere degli Atrianesi, spesso confuso con Ariano, perché a Urbiniano, «sede dell’antipapa e dell’antiregno di Roma occupata dall’Imperatore, Ruggiero II fu fatto antiré di Sicilia». Una rivoluzione storica senza precedenti, che scoprirà al mondo i veri luoghi longobardi di Lucerino [E.SPI]